Coppa Italia vs secondo posto

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ℬaruch
00giovedì 9 aprile 2015 11:32
In tanti ci siamo già espressi. Ieri lo ha fatto pubblicamente Tare, in un'intervista pre-partita alla Rai: "Secondo posto o Coppa Italia? Meglio arrivare davanti alla Roma". Il titolo indubbiamente ha un fascino che un secondo posto non ha, però questo secondo posto assume tanti valori contingenti importanti: la Rimonta, la cascata di soldi, un gruppo di Champions sicuro, la possibilità di trattenere giocatori forti e di vederne arrivare altri, una grande consapevolezza in vista della prossima stagione. Inoltre, la Juve in finale vuol dire che avremo comunque un altro trofeo da giocarci (oltre alla storia della stella d'argento). Le mie certezze sulla preferenza per il titolo quasi vacillano, ma poi resistono. Ma diciamo che se arriva una di queste due cose si cade in piedi. Questa squadra merita di sigillare una stagione incredibile.

Ah, 10 vittorie esterne su 18 trasferte stagionali: il 55.5%. Le Lazio scudettate dopo 18 gare erano al 39% nel 2000 e al 33% nel '74
Questa finale di Coppa Italia, iniziata ad agosto e passata per la vittoria a Torino, Milano e Napoli, ce la siamo strameritata
cuchillo76
00giovedì 9 aprile 2015 11:56
Anche io vacillo. E non poco.
Secondo posto e Supercoppa italiana contro Quarto posto e Coppa Italia, certamente la prima. Ma tutta la vita.
Magari tra secondo posto e Supercoppa italiana contro Terzo posto e Coppa Italia, mi metto seduto e ci rifletto ancora.
Ovviamente, con la consapevolezza che fatto 100 il valore della conquista della Coppa Italia, la Supercoppa italiana varrà 30, forse 35.

Tutta questa supercazzola per dire che arrivare a mani vuote dopo due finali sarebbe un dolore enorme.
Ma questo secondo posto, se conquistato, potrebbe TRANQUILLAMENTE lenire una sconfitta (anche la più grave, ossia quella della Coppa Italia), ma non tutte e due.

Poi, certo, se si arriva secondi e si perdono entrambe le finali, non starei certo a parlare di fallimento, ci manca solo.

Però, sarebbe una dannunziana "vittoria mutilata".
Mark Lenders (ML)
00giovedì 9 aprile 2015 12:06
Questo gruppo merita di essere immortalato in qualche albo d'oro.

Per me, in questa stagione, il capitolo asroma si è chiuso il 20 marzo quando è stato certificato che vinceranno zero titoli. Andatevi a leggere il post che ho rubato dal forum di Zampa, lo trovate nel topic sulla stagione delle merde: lì, a modo loro, ammettono cosa li manda veramente fuori di testa. Altro che un secondo posto...

Poi, certo, i soldi della Champions farebbero enormemente comodo. E a questo punto finire fuori dal podio in campionato sarebbe una delusione. Per questo mi permetto di riformulare leggermente il sondaggio scomponendolo in due sottodomande:

A) Cosa scegliereste tra secondo posto e sconfitta in finale e terzo posto (con merde seconde) con vittoria in finale? Io la seconda senza pensarci un attimo.

B) Cosa scegliereste tra secondo posto e sconfitta in finale e un piazzamento dal quarto posto in giù con vittoria in finale? Ecco, in questo caso, con enorme dolore che combatterei col pensiero di una nuova finale a soli due mesi di distanza, sceglierei la prima.


PS: Non avevo letto cuchillo, non volevo farmi influenzare. Dopodiché ho scoperto che (stranamente...) la pensiamo allo stesso identico modo  
Maxilotte
00giovedì 9 aprile 2015 12:38
Confesso che se arriviamo quarti e vinciamo la coppa, rimarrei un filino deluso. Quindi dico secondo e sconfitta in finale. Preferirei invece arrivare terzo e vincere la coppa piuttosto che secondo e perdere la finale (graziearcà..).

Chiedo a voi, ad integrazione del sondaggio. Secco, dimenticando la supercoppa:

- terzo posto e sconfitta in coppa italia; o

- quarto posto e vittoria in coppa italia?
ThomasDoll
00giovedì 9 aprile 2015 12:45
Secondo posto viene prima in calendario, perciò si possono scomporre gli obiettivi come se si giocassero due stagioni diverse. Quindi l'approccio seriale impone: priorità al secondo posto, che viene prima.
Drenai71
00giovedì 9 aprile 2015 12:47
visto che razza di avversarie ci possono capitare al preliminare, senz'altro coppa italia e quarto posto.

ma l'obiettivo primario della stagione era e resta il secondo posto, l'aveva gia scritto tempo fa, è il momento ideale per ottenere risultati grossi e avere un budget considerevole farebbe la differenza. anche tare lo sa bene e le parole di ieri mi sembra lo dimostrino.
io le ho interpretate come "fammi arrivare secondo che già so cosa fare".
tra l'altro la finale di coppa a meno di miracoli juventini in CL arriverebbe a campionato finito e col secondo posto eventualmente in saccoccia, quindi non è che materialmente ci si impone un qualche tipo di scelta su dove destinare le energie.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 9 aprile 2015 13:17
Re:
Drenai71, 09/04/2015 12:47:

visto che razza di avversarie ci possono capitare al preliminare, senz'altro coppa italia e quarto posto.



Anch'io rispondo così alla domanda di Maxilotte.

Drenai71, 09/04/2015 12:47:

ma l'obiettivo primario della stagione era e resta il secondo posto, l'aveva gia scritto tempo fa, è il momento ideale per ottenere risultati grossi e avere un budget considerevole farebbe la differenza. anche tare lo sa bene e le parole di ieri mi sembra lo dimostrino. io le ho interpretate come "fammi arrivare secondo che già so cosa fare".



Su questo invece ho molti più dubbi. Per dire: il Napoli ha forse fatto il salto di qualità con gli incassi della Champions? Non mi pare. La roma americana ha fatto la sua miglior campagna acquisti senza i soldi della Champions. Quindi è tutt'altro che automatico. Bisogna non farsi annebbiare dalle disponibilità ed evitare due errori tanto grossi quanto facili: 1) andare a prendere giocatori che vengono da te solo per i soldi, ma senza altre motivazioni importanti; 2) alzare troppo il monte ingaggi, che deve restare sempre sostenibile a prescindere dalla qualificazione o meno alla Champions successiva. L'unico modo intelligente di usare i soldi in più è fare investimenti su cartellini di giocatori che altrimenti non avresti potuto comprare, purché il loro ingaggio resti nei parametri.
Drenai71
00giovedì 9 aprile 2015 14:31
quello che dici è vero dal punto di vista della strategia globale, che difatti stiamo perseguendo in questi ultimi anni e i frutti si stanno vedendo, ma ho la sensazione che il prossimo campionato sarà un pò una rarità nel senso che la lazio ha la possibilità molto rara per lei di partire già in griglia di partenza molto piu avanti della sua posizione standard.
siamo la squadra piu giovane di quelle forti, abbiamo i piu grandi margini di miglioramento, e abbiamo bisogno di pochissimi ritocchi mirati. di contro c'è una juve che viene da 4 scudetti di fila, con alcuni giocatori chiave molto in là con gli anni e forse senza pogba (è da vedere che ci farebbe con i soldi ovvio), il napoli deve rifondare, il milan e l'inter inizieranno un percorso di ricostruzione ma partono molto indietro, la roma non ha i margini operativi per migliorare a maggior ragione se secondi arriviammo noi.
insomma io a bocce ferme penso che la lazio sarebbe molto piu vicina al vertice l'anno prossimo di quanto possa succedere mediamente, e questo coinciderebbe con una disponibilità economica accresciuta proprio nella sessione di mercato giusta. sul monte ingaggi complessivo sono d'accordo con te e sono sicuro che non faremmo in ogni caso questo errore, ma stavolta se non ci provassimo rimarrei sempre col rimpianto.
pizzeman
00giovedì 9 aprile 2015 14:36
come detto più volte no al terzo posto. quindi
a) coppa italia e terzo posto no: con preliminari e supercoppa rischi di mandare a puttane una stagione.
b) coppa italia e quarto posto si, mi andrebbe strabene.
c) perdere la finale e secondo posto si. E poi godermi un preliminare roma-manchester city.
d) sconfitta in coppa e terzo posto: mi sparo, perdere due finali e uno spareggio significherebbe non aver fatto un cazzo quest'anno. Giochiamo due finali con la juve: perderle entrambe ci sta.
E comunque, come dice pioli, giochiamo una partita per volta, e alla coppa italia ci si pensa dal 1 giugno...
Drenai71
00giovedì 9 aprile 2015 14:37
inoltre tutte queste squadre hanno innestato i loro giocatori su delle cessioni. quest'anno noi non siamo obbligati a farlo. possiamo innestare 2 o 3 pedine semplicemente creandogli spazio coi contratti in scadenza e un paio di cessioni secondarie, con un accrescimento netto del valore della rosa e un incremento minimo del monte ingaggi.
ovvio che non può essere ripetuto tutti gli anni, ma questo è l'anno giusto.
guarda, paradossalmente il drawback che vedo io sarebbe la CL nel senso delle energie che succhia. so di dire una eresia ma quasi vorrei giocare il girone solo come vetrina in modo da avere solo il campionato nella seconda parte di stagione. sono sicuro che col secondo posto abbiamo l apossibilità di fare una grande squadra, ma non credo proprio che la avremmo per farne una che possa far bene sul doppio impegno.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 9 aprile 2015 15:05
Re:
Drenai71, 09/04/2015 14:31:

sul monte ingaggi complessivo sono d'accordo con te e sono sicuro che non faremmo in ogni caso questo errore, ma stavolta se non ci provassimo rimarrei sempre col rimpianto.



Non ne faccio solo una questione di importo complessivo. Per me è importante anche che non ci siano grossi dislivelli.
La cosa più bella di questa squadra, e la si può ammirare nei minuti che seguono il fischio finale di Napoli-Lazio (qui il link con la partita completa: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2bbf5e7b-d11b-4365-ba04-94ecc35ea239.html#p=) è l'armonia.
E' Parolo che nel giorno libero va a sciare a Ovindoli con De Vrij, è Keita miglior amico di Felipe anche se gli leva il posto tra i titolari. Se in un gruppo del genere butti dentro uno che guadagna il doppio degli altri, a prescindere dal fatto che magari te lo puoi permettere perché l'hai preso a parametro zero, secondo me rischi di fare danni. Come pure non bisogna fare l'errore, commesso in estate dalla roma, di concedere ritocchi troppo sostanziosi ai contratti. I giocatori devono restare allegri e affamati, daranno tutto per la Lazio finché non ci saranno gelosie tra loro e finché saranno motivati a farlo anche dalla prospettiva di farsi notare dai top clubs europei. La funzione della Lazio lotitiana deve essere quello di spremere il meglio, non di creare bandiere con la pancia piena o garantire un comodo finale di carriera ad ex campioni attempati.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 9 aprile 2015 15:07
Re:
Drenai71, 09/04/2015 14:37:

paradossalmente il drawback che vedo io sarebbe la CL nel senso delle energie che succhia. so di dire una eresia ma quasi vorrei giocare il girone solo come vetrina in modo da avere solo il campionato nella seconda parte di stagione. sono sicuro che col secondo posto abbiamo l apossibilità di fare una grande squadra, ma non credo proprio che la avremmo per farne una che possa far bene sul doppio impegno.



Questo è da scolpire nella pietra. Io, se andiamo in Champions, tifo terzo posto nel girone. Ma se in campionato dovessimo essere molto in alto ci metto nulla a tifare per il quarto...
cuchillo76
00giovedì 9 aprile 2015 20:37
Io a una possibile "corsa scudetto" ci potrei credere solo a 3 condizioni.

1) Si tengano veramente tutti i giocatori più forti e per "tutti i giocatori più forti" in questo momento intendo l'asse De Vrij, Biglia, Felipe Anderson. Se proprio va fatto un sacrificio, metto sul piatto Candreva e, se ancora hanno un discreto mercato (ma non credo), Radu e Onazi. Privarsi di uno di quei 3 significa abdicare a qualsiasi possibilità di fare il vero botto.

2) Non si cominci proprio la CL, ma manco la passerella del preliminare.

3) La Juve arrivi alla fine di questa stagione talmente sazia da considerare il prossimo campionato né più né meno di un Trofeo Birra Moretti.

Ah, e in tutto questo bisogna sperare nelle rifondazioni fallimentari di Inter e Milan. E anche, parzialmente, di Napoli e roma.

Comunque, ogni discorso è rimandato ad agosto, ovviamente. Non appena leggeremo gli "elenchi".
ReflexBlue74
00giovedì 9 aprile 2015 21:08
Da quando si è paventata la possibilità di agganciare il secondo posto non ho mai avuto dubbi. Per tutta una serie di considerazioni che non vado a ripetere e che sono state suggellate dalle parole di Tare di ieri sera.
Ma ora... ma come posso sacrificare una finale? Ma voi ci pensate mai alla fortuna che abbiamo noi laziali (e anche i romanisti) da qualche anno a questa parte? Il privilegio incommensurabile di poter disputare una finale di coppa nazionale nel nostro stadio? Io a Lazio-Inter del 2009 ho acceso la tv con l'arbitro che aveva appena fischiato l'inizio, giusto per rendere l'idea di quanto me ne fregava. Stessa coppa, quattro anni dopo, nel nostro stadio, ed ero fomentatissimo.
La ragione dice secondo posto, il cuore coppa, quindi non voto. [SM=g27985]
Mark Lenders (ML)
00giovedì 9 aprile 2015 22:50
Re:
ReflexBlue74, 09/04/2015 21:08:

Io a Lazio-Inter del 2009 ho acceso la tv con l'arbitro che aveva appena fischiato l'inizio, giusto per rendere l'idea di quanto me ne fregava. Stessa coppa, quattro anni dopo, nel nostro stadio, ed ero fomentatissimo. La ragione dice secondo posto, il cuore coppa, quindi non voto. [SM=g27985]



Non riesco a capire quale Lazio-Inter dici. Nel 2008-2009 non la affrontammo in Coppa Italia; nel 2009-2010 nemmeno.
Non credo ti riferisca alla semifinale del 2007-2008 (ultima volta che li abbiamo incrociati in coppa) perché lì, oltre a non poter essere distratto da un campionato che da un certo punto in poi non ha avuto nulla da dire, non avrai certemente sottovalutato lo scenario che stava componendosi: noi l'avevamo sfangata a Milano (0-0) e potevamo qualificarci per una finale che era già prevista in partita unica all'Olimpico; e il giorno dopo la roma sarebbe andata a Catania partendo dall'1-0 conquistato all'andata: in pratica ci poteva essere un 26 maggio 2013 con cinque anni d'anticipo...
Probabilmente c'è un refuso e volevi scrivere 2006, quando ci eliminarono nei quarti pareggiando 1-1 a Roma e vincendo 1-0 a Milano. E in effetti quell'anno facemmo un buon campionato, poi mandato a troie dalla penalizzazione.

Comunque, in tutta sincerità, devo dire che questa cosa della finale secca a Roma è una mezza vergogna. Sarebbe molto più giusto renderla itinerante, utilizzando come criterio l'equidistanza geografica.
ℬaruch
00venerdì 10 aprile 2015 02:01
Credo Reflex si riferisse alla Supercoppa italiana, giocata leggermente lontano da Roma.

Comunque sono sopraffatto dai dubbi e mi metto comodo sul pilatesco punto di vista di Td: ora conta il secondo posto, temporalmente, quindi è a quello che i nostri pensieri devono rivolgersi. Aggiungo: un eventuale sorpasso proprio nel derby sarebbe qualcosa di gigantesco. Un secondo posto alzato in faccia a loro, che coi secondi posti ci marciano da anni, sarebbe una perla che - seppur effimera - mi piacerebbe molto indossare. Scegliessi io, comunque, resto convinto che l'uovo oggi è tutto, quando non sai se domani arriverà una gallina. Portaombrelli sia
cuchillo76
00venerdì 10 aprile 2015 09:34
Credo anch'io che Reflex si riferisse alla Supercoppa italiana del 2009, partita, tra l'altro, che non potei vedere in quanto in vacanza all'estero. Credo di aver già narrato (forse più di una volta) su bc.org gli ultimi 10 minuti a smanettare livescore nel cimitero marino di Sète davanti alla tomba di Paul Valéry.

Per un attimo, però, ho pensato che si potesse riferire o a Lazio-Samp (e ha scritto per errore Lazio-Inter) oppure, addirittura, a Lazio-Inter del 2000 (scrivendo, per errore 2009), finale d'andata con - credo - non più di 35.000 spettatori.

Il problema è che sei depistato quando poi dice "4 anni dopo, stessa coppa", quindi non si capisce se si intende Coppa Italia Lazio-Samp vs Lazio-roma o Supercoppa Lazio-Inter vs Lazio-Juventus...

Il mistero s'infittisce...
cuchillo76
00venerdì 10 aprile 2015 09:38
...Che poi, però, di partite all'Olimpico Reflex non ne perde...
Quindi non può che essere la Supercoppa di Pechino.
ReflexBlue74
00venerdì 10 aprile 2015 11:55
Eccomi! In effetti la partita in questione era proprio la finale di Pechino, bissata quattro anni dopo dall'infausta sfida con i bianconeri. E scusate se sono stato criptico. [SM=g27988]

Volevo dire che nel soppesare i due obiettivi non riesco a non considerare la componente emotiva che circonda una finale secca. Elemento catartico se la immaginiamo vissuta in prima persona a casa nostra, nel nostro stadio.
La goduria che ho provato l'altro ieri non è nemmeno la metà di quella saggiata dopo la semifinale di due anni fa contro la Juventus. A me già la fila per prendere i biglietti mi dà una scossa di adrenalina, lo so sono strano io. [SM=g27987]

Quindi, tornando al quesito proposto da Baruch, rispondo che fino a 48 ore fa non avrei avuto dubbi, ma ora il valore simbolico della "finale" ha annullato il gap.
ReflexBlue74
00venerdì 10 aprile 2015 12:09
Per quanto anche il discorso di Baruch sulla portata sovversiva, quasi storica nelle modalità, di un sorpasso finale... mamma mia.

Certo che dopo il piattume tecnico e l'abbandono quasi collettivo (mio no) che ha distinto la stagione scorsa mi sembra quasi di rivivere i fasti del passato. Comunque vada a finire.
cuchillo76
00venerdì 10 aprile 2015 12:37
Stagione che a me ricorda molto il 1997-'98, anche per la partenza molto diesel e lo scetticismo che almeno fino al 6 gennaio (derby d'andata di Coppa Italia, dove probabilmente la stagione cambiò) circondò tecnico e squadra.
Ricordo che dopo un Lazio-Rapid Vienna, vinta grazie a una prodezza nel finale di Venturin (ma comunque ci eravamo già qualificati dopo la gara d'andata...) in facoltà, il giorno dopo, con mio cugino eravamo particolarmente depressi per come stesse giocando la squadra, nonostante l'enorme potenziale tecnico. Del resto, parliamo della Lazio col centrocampo più forte di tutti i tempi e, come 11 titolare, probabilmente la più forte dell'era Cragnotti, eccezion fatta per la Lazio 2000-'01 dall'acquisto di Poborsky in poi.

Probabilmente questa Lazio è più spettacolare, quella era più speculativa, alla costante ricerca del gioco di rimessa. Non era una squadra che voleva la palla. Se vi ricordate soprattutto le partite in Europa (me anche le stesse partite in Coppa Italia con roma e Juve), si tendeva a far giocare gli avversari per poi castigarli alla prima occasione.
Paradigmatico, in questo senso, il gol di Jugovic a Madrid.

Diciamo che il paragone che ho fatto, sicuramente azzardato, è per la crescita "veemente" da un certo momento in poi, per le molte sconfitte nella prima parte di stagione, per la qualità complessiva molto alta ma comunque non così alta da puntare al titolo. Bisogna essere onesti, anche senza tracollo finale e conscio del fatto che vincendo lo scontro diretto con la Juve saremmo balzati in testa, non era una Lazio ancora pronta per vincere lo scudetto e, soprattutto, arrivò agli appuntamenti decisivi senza un goccio di benzina.
Per fortuna in Coppa Italia ci capitò il Milan peggiore di 40 anni di Berlusconi, sennò perdevamo pure quella.

Ecco, io dei punti di contatto ce li vedo.
Maxilotte
00venerdì 10 aprile 2015 12:48
Quoto cuchillo sul paragone. la vera differenza è che all'epoca eravamo tutti certi che quella squadra sarebbe stata migliorata nel corso degli anni. Ad oggi abbiamo invece il timore che nell'arco di uno o due anni i più forti possano andarsene.
Drenai71
00venerdì 10 aprile 2015 13:42
Re:
Maxilotte, 4/10/2015 12:48 PM:

Quoto cuchillo sul paragone. la vera differenza è che all'epoca eravamo tutti certi che quella squadra sarebbe stata migliorata nel corso degli anni. Ad oggi abbiamo invece il timore che nell'arco di uno o due anni i più forti possano andarsene.



piu che un timore è quasi scontato. anzi direi che è fisiologico.
per questo dico che quest'anno in particolare se arrivassimo secondi sarebbe un'occasione rara, perchè penso che siamo tranquillamente in grado per quest'anno di tenere tutti e avremmo la possibilità economica di aggiungere senza sottrarre.
questo non capiterà quasi mai nei prossimi anni, già nel 2016 io mi aspetto la partenza di un gioiellino (probabilmente de vrij).
ℬaruch
00venerdì 10 aprile 2015 16:49
Re: Re:
Mark Lenders (ML), 09/04/2015 15:05:


La cosa più bella di questa squadra... è Parolo che nel giorno libero va a sciare a Ovindoli con De Vrij, è Keita miglior amico di Felipe anche se gli leva il posto tra i titolari



Questa l'ha postata oggi Stefan


Er Matador
00lunedì 13 aprile 2015 05:37
Re:
cuchillo76, 09/04/2015 20:37:

Io a una possibile "corsa scudetto" ci potrei credere solo a 3 condizioni.

1) Si tengano veramente tutti i giocatori più forti e per "tutti i giocatori più forti" in questo momento intendo l'asse De Vrij, Biglia, Felipe Anderson. Se proprio va fatto un sacrificio, metto sul piatto Candreva e, se ancora hanno un discreto mercato (ma non credo), Radu e Onazi. Privarsi di uno di quei 3 significa abdicare a qualsiasi possibilità di fare il vero botto.

2) Non si cominci proprio la CL, ma manco la passerella del preliminare.

3) La Juve arrivi alla fine di questa stagione talmente sazia da considerare il prossimo campionato né più né meno di un Trofeo Birra Moretti. Ah, e in tutto questo bisogna sperare nelle rifondazioni fallimentari di Inter e Milan. E anche, parzialmente, di Napoli e roma. Comunque, ogni discorso è rimandato ad agosto, ovviamente. Non appena leggeremo gli "elenchi".



1) Concordo pienamente

2) Secondo me la vera incognita consiste nel passaggio dal campionato senza Coppe al doppio impegno: riferendomi sia al tempo concesso a Pioli per preparare le partite, sia alla tenuta atletica con un gioco molto dispendioso.
Scusandomi col Mister per l'accostamento, l'esperienza di Garcia dimostra quanto un simile cambiamento di scenario possa sottrarre un punto di forza fondamentale.
Ma la crescita passa per una presenza costante in Europa: e, a quel punto, tanto vale ricavarne il massimo introito.
Che fra l'altro prescinde, perlomeno nel suo ordine di grandezza, dai risultati nel girone.
Fondamentale, invece, arrivarvi senza sliding doors agostane: e qui emerge il primo motivo che rende il secondo posto preferibile a un pur sempre gradito trofeo

3) Su Inter e Milan si può contare, mancando al momento le capacità economiche e operative per una rifondazione così dal basso.
Nel caso dei nerazzurri, poi, anche gli acquisti di Messi e CR7 finirebbero per naufragare nel ridicolo di una società-casino, tornata in questo senso ai livelli del pre-Calciopoli: e senza organizzazione interna, come dimostrano gli sprechi morattiani, il valore tecnico dei singoli rimane sulla carta.
Aggiungiamoci la patologica incapacità di programmare in funzione di un canovaccio tattico definito - solo un circo può pensare di passare dal gioco di Mazzarri a quello di Mancini con qualche ritocco - e su questo fronte siamo tranquilli.
Il Napoli Soccer è stato cannoneggiato dalla sbandierata consequenzialità fra mancata CL e "libero tutti" a livello di organico.
Ai più forti, stanchi di perdere tempo in una squadra eternamente fallimentare a certi livelli e in un ambiente non proprio limpido, è balenata l'occasione di liberarsi di entrambi con un risultato negativo: che il piglio da dopolavoristi nella decisiva gara dell'Olimpico conferma come obiettivo dichiarato del gruppo.
Si ripartirà senza i migliori, dalle cui cessioni sarà oltretutto difficile ricavare il massimo: perché sono loro a volersene andare, e perché anche i fessi che investono cifre folli su Cavani per poi schierarlo terzino hanno un limite.
Difficile, quindi, che i ragazzi del Dela mantengano la stessa, e già incompleta, competitività.
Il problema viene dall'altro sodalizio partenopeo, e qui arriviamo all'altro motivo per cui il secondo posto va inteso come obiettivo vitale in assoluto.
Non si tratta solo di conquistarlo, ma anche di toglierlo a loro: facendo così saltare un segmento decisivo dello schema Ponzi che tiene in piedi il loro bluff e la loro presenza sul mercato, a dispetto di una situazione tecnicamente fallimentare.
Insieme alla mancata costruzione dello stadio e al progressivo disimpegno di Unicredit, perdere la sicurezza della CL a giugno è lo snodo decisivo per far saltare i loro piani e, forse, loro stessi.
Anche un approdo nella massima competizione via preliminare, ma con preparazione rovinata e tre mesi nel limbo di un mercato totalmente sub iudice, rappresenterebbe già un colpo durissimo, se non decisivo, per i loro progetti bancarottieri.
Se poi dovessero uscire contro il Bayer Leverkusen di turno, si arriverebbe al delitto perfetto: anche rispetto a un'esclusione diretta, per la quale servirebbero inseguitrici meno farlocche.
Potendo contare almeno su una collocazione definita in Europa, disporrebbero se non altro di un minimo di tempo e di margine operativo per gestire l'inevitabile ridimensionamento con cessioni a prezzi gonfiati.
Laddove, se il contributo CL saltasse ad agosto inoltrato, si ritroverebbero a vendere sotto schiaffo con introiti sensibllmente inferiori.
L'isterismo - cfr. Florenzi ieri - e il soccorso (giallo)rosso a livello arbitrale testimoniano di una situazione per loro disperata su questo versante.
Relegarli ad un "o xxxx (in CL) o morte" in pieno Ferragosto significa affossare il loro quadro tecnico nella prossima stagione, eliminando dal vertice un avversario pericolosissimo fuori dal campo e allentando la pressione determinata dai loro miraggi di classifica.
Finire davanti a loro quest'anno significa molto probabilmente finire davanti a loro nei prossimi anni: per ottenere gli stessi risultati con una Coppa Italia, servirebbe un altro 26 maggio.
E in questa stagione Mario Gómez era di parere contrario 


Drenai71
00lunedì 13 aprile 2015 12:13
eccellente analisi che riassume perfettamente anche il mio pensiero.
Maxilotte
00lunedì 13 aprile 2015 12:18
Anche io condivido. Ma poi ci parlate voi con ML se la roma farà la EL [SM=g27987]
ReflexBlue74
00lunedì 13 aprile 2015 15:46
Come ci insegna il ciclismo nella figura dei velocisti le rimonte vincenti si lanciano e si concrettizzano nell'ultimo tratto di gara. Piazzare lo scatto in anticipo rischia di bruciare le energie indispensabili per le ultime poderose pedalate.
Ovviamente nel calcio non è possibile organizzare scientificamente una strategia di questo tipo, ma nella storia recente di Lazio e roma possiamo individuare con facilità esempi emblematici che ci raccontano di rimonte realizzate, subite o vanificate da un crollo nel finale.

Se consideriamo che durante una stagione la condizione psico-fisica di una squadra si distribuisce su tre o quattro periodi, è plausibile immaginare che la curva di quella laziale possa imboccare una parabola discendente da qui al 31 maggio. Ovviamente non ce lo auguriamo.
A questo aggiungiamo la variabile trasversale "incidente di percorso" che, appunto, può colpire sorpassanti e sorpassati ma, statisticamente, ha più possibilità di concrettizzarsi quando il periodo di osservazione si dilata. Nel loro caso lo individuo in Roma-Sampdoria 0-2, match nel quale non hanno brillato ma, onestamente, gli è girato tutto contro.

Questi due elementi, più la buona forma che i nostri avversari sembrano aver recuperato, mi inducono a pensare che siano leggermente favoriti nella corsa al secondo posto.
cuchillo76
00lunedì 13 aprile 2015 17:08
Perfetta l'analisi di Reflex, che condivido.

Parlando di rimonte, ovvio che il (mio) pensiero corre al già citato 1997-'98, dove ci fu quel tracollo finale di proporzioni mai registrate né prima né dopo (1 punto nelle ultime 7 in campionato) ma con 3 differenza fondamentali.

1) Lì c'era comunque la coppa internazionale che succhiò tante energie.
2) Solo il secondo posto dava l'accesso alla CL e l'Inter sarebbe riuscita comunque a farlo suo anche nel caso in cui non fossimo crollati miseramente. Arrivare terzi o settimi non cambiava nulla, considerando l'accesso in Coppa delle Coppe per via della Coppa Italia vinta.
3) Strano a dirsi, ma rispetto ad allora questa squadra ha delle riserve migliori. Facile ipotizzare un tracollo di qualche elemento, difficile ipotizzarlo per tanti elementi.

In generale, tornando all'inizio, sono d'accordo che chi arriva da una rimonta e soprattutto da un filotto di 8 vittorie parte sfavorito rispetto a chi comunque sta lì (solo 1 punto sotto), ha ruminato da 4 mesi e proprio ora (del resto non potevano andare avanti all'infinito con 1 punto a partita) ha ripreso a fare punti. 7 punti tra Cesena e Toro fuori e Napoli in casa è una signora slot.

Anche io vedo la roma favorita per il secondo posto. Diciamo 55 a 45.

Credo che ragionevolmente, con 8 sconfitte collezionate nelle prime 22 partite, difficilmente la Lazio possa chiudere a più di 70 punti.
70 punti significherebbe 39 punti nel solo girone di ritorno, quindi i punti di Petkovic di quel girone d'andata e un saldo di +8 sul girone d'andata di quest'anno.

Ma con 70 punti terzo ci arrivi?
Leggendo il calendario del Napoli qualche dubbio ce l'ho.

E allora deliorossianamente, serve davvero l'impresa di fare meglio di 1,5 di media nelle prossime 8, nonostante Juve, Inter, Samp, roma e Napoli.

Io penso che moltissimo passerà per la sfida Lazio-Inter, alla quartultima che, come dicevo ieri con gli amici ML e Baruch, vivo già come un incubo. Il mio timore è la riproposizione di Lazio-Juve 0 a 1 (quello del primo gol di Pepe e del mancato rigore a Floccari) con Delneri in panca e la Juve più scalcagnata degli ultimi 24 anni a toglierci quel punto che avrebbe significato preliminare di CL.

Tra l'altro, più che di questa Inter in sé, mi terrorizzano le 4 vittorie di fila in casa contro di loro. Già lo dico che firmerò il pareggio quale che sia la posizione contingente di classifica, quel giorno.
est1900
00lunedì 13 aprile 2015 17:20
In altro topic, quello delle cacate, invitavo tutti i fewers ad appostarsi al binario per salire sul treno dell'ottimismo. Sento di replicare l'invito anche qui. Ragazzi, tutto è possibile. Che si arrivi secondi, terzi, quarti. In piccolissima (ma matematicamente possibile) percentuale anche primi o sesti. Ma il buon senso, le prestazioni, la condizione palesata, i segnali inequivocabili che il campo ci trasmette non dovrebbero farci prendere da eccessivo sconforto. La Lazio di questo ultimo scorcio (e di gran parte della stagione) non solo fa sperare ma fornisce anche solide garanzie di tenuta. -L'unità di intenti (spogliatoio, ambiente, mister, un tutt'uno) -i numeri (25 gol fatti nelle ultime undici gare, solo sei subiti, mentre la roma ne ha segnati 9 nello stesso intervallo) -la condizione fisica (qua corrono tutti, non solo il pallone) Come la si mette, la Lazio ha chance per lo meno pari a quelle dei dirimpettai maleodoranti. Io, vedendola da fuori, vorrei essere la Lazio oggi, calendario compreso.
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