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Lazio Few

Il pagellone del 2014-2015

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    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 01/06/2015 15:41
    MARCHETTI 6 - Poche topiche, ma anche pochi miracoli. Ritrova la continuità di rendimento senza i picchi di due-tre anni fa, che a questo punto temo siano irripetibili.
    BERISHA 5,5 - Voto severo per un portiere tutto sommato affidabile e protagonista di un buon percorso in Coppa Italia, finale esclusa. Non fa meno di Marchetti ma prende meno di Marchetti perché è più giovane e non essere riuscito a strappare il posto a questo Marchetti è abbastanza grave per la sua carriera.
    STRAKOSHA sv - Chissà se questa stagione gli è stata utile. Ad ogni modo basta e avanza, va assolutamente mandato a giocare perché secondo me è buono. Magari non direttamente per la Lazio, ma almeno per farci mercato.
    BASTA 7 - Buonissimo e sottovalutatissimo giocatore, che non vale meno di Lichtsteiner. Se avesse in canna qualche assist e qualche gol in più sarebbe da top club.
    CAVANDA 6 - Scala le gerarchie e si rende utile in diverse circostanze, mi vengono in mente soprattutto i minuti finali del derby d'andata e della semifinale di ritorno di Coppa Italia, o i due assist in Lazio-Empoli. Resta il fatto che per me è scarso e che - soprattutto - non ha la testa sintonizzata sulla lunghezza d'onda di questo gruppo, come dimostrano le non poche esclusioni di natura disciplinare.
    KONKO 4 - Lui è un ignavo, però credo che Pioli avrebbe dovuto combatterci di più anziché abbandonarlo al suo destino dopo poche settimane. Perché come giocatore ha dimostrato di essere discreto, è un peccato doverlo regalare.
    PEREIRINHA 4 - Konko almeno qualche buona stagione in carriera l'ha fatta.
    DE VRIJ 8 - Un giovane campione che ha scelto la Lazio per formarsi e l'ha fatto con entusiasmo perché campione lo è innanzitutto nella testa. L'Acquisto Ideale. Dieci, cento, mille De Vrij!
    GENTILETTI 6 - Onesto e affidabile mestierante che avrebbe fatto un gran comodo. Senza il suo infortunio forse ce l'avremmo fatta ad arrivare secondi.
    MAURICIO 6 - La sufficienza è d'obbligo perché ha timbrato il cartellino in tutto il periodo d'oro, quello delle otto vittorie consecutive e del passaggio dai quarti alla finale di Coppa Italia. A un certo punto sembrava anche discreto, poi abbiamo scoperto che De Vrij ha un punto in comune con Nesta: fa sembrare migliori tutti quelli che gli giocano accanto.
    CIANI 6 - Un infortunio lo mette fuori causa quando si era meritatamente conquistato il posto. Giocatore limitato ma affidabilissimo, come tra le riserve non credo che abbiamo di meglio.
    CANA 5 - Uno col suo curriculum dopo l'infortunio di Gentiletti avrebbe dovuto prendersi la maglia da titolare e non mollarla più. Il problema è che quel curriculum è molto più teorico che pratico.
    NOVARETTI 5,5 - La grande partita di San Siro in Coppa Italia è rimasta figlia unica di madre vedova. Ha avuto qualche occasione e non l'ha sfruttata fino in fondo, il fatto è che è davvero troppo lento per certi livelli.
    RADU 6 - Stagione faticosa in cui (abbiamo scoperto) raramente è stato a posto fisicamente. Stagione dignitosa, comunque.
    BRAAHFEID 5,5 - Sembrava che avessimo fatto il colpaccio, le prime partite avevano illuso un po' tutti. Poi si è lentamente sgonfiato e nel momento decisivo Pioli non si è fidato di lui.
    BIGLIA 7,5 - Messo finalmente nel suo ruolo ha dimostrato di essere quel che è, ossia un nazionale argentino. Che inevitabilmente nell'attuale Serie A fa tutta la differenza del mondo. Peccato per la fragilità, se avesse il fisico di Ledesma sarebbe un campione.
    CATALDI 6,5 - Perde un girone per colpa degli infortuni, poi entra e praticamente non esce più. Dimostra di essere da Serie A ma lascia intendere di poter essere, in prospettiva, anche da nazionale a patto di crescere in termini di giocate decisive, leggi assist e gol. E' comunque un centrale classico, il suo ruolo è quello in cui ha giocato ieri sera e nella finale di Coppa Italia. Come interno destro nel 4-3-3 è adattato e le sue prestazioni vanno giudicate di conseguenza.
    LEDESMA 6 - Ingobbito e spelacchiato, eppure ancora capace del guizzo quando c'è da tirare fuori le palle. Ho cambiato idea sul rinnovo: se gli fanno un altro anno di contratto sono contento, in una stagione lunga e difficile come la prossima meglio un Ledesma in più che uno in meno.
    ONAZI 6 - Stagione bruttissima dopo un Mondiale in cui si era messo in luce. Per fortuna è riuscito a darle un senso all'ultimo momento.
    GONZALEZ sv - Dopo aver tirato la carretta per anni è scoppiato. Bravo Pioli a capirlo subito.
    PAROLO 7,5 - Mi levo il cappello davanti al suo crescendo rossiniano, che secondo me è figlio dell'entusiasmo di giocare nella Lazio, una cosa bellissima. Era un Astori del centrocampo ma poi è andato in trance agonistica e si è trasformato in un incrocio tra Fuser e Winter. Non svegliatelo.
    LULIC 6,5 - Stagione travagliata come quella di Radu ma impreziosita da qualche acuto in più. Ora bussa a denari dopo anni di rendimento superiore allo stipendio e ha tutte le ragioni del mondo.
    CANDREVA 8 - Altra annata meravigliosa, colma di quantità, qualità e personalità. Se non è proprio un campione è qualcosa di molto molto simile.
    MAURI 7 - Finisce con la lingua di fuori ma la stagione resta la migliore delle sue laziali e giustifica ampiamente un rinnovo a cui ero contrario. Mi spiace solo non averlo mai visto da centravanti, un ruolo che secondo me sarebbe ideale a questo punto della sua carriera.
    ANDERSON 7,5 - Quattro mesi da fuoriclasse, artefice massimo del salto di qualità della Lazio e di un reparto offensivo privo di un grandissimo finalizzatore. Prima e dopo, però, l'Anderson dell'anno scorso. Quid veritas? Non ho le idee chiarissime. Nel dubbio, in presenza di una buona offerta, anticiperei la sua cessione.
    KEITA 5 - Brutto passo indietro dopo la splendida stagione scorsa. Colpa sua all'inizio, quando non si fa trovare pronto a ricoprire un ruolo da leader, e "colpa" dell'esplosione di Anderson quando finalmente aveva ricominciato ad allenarsi bene. Resta la sensazione che soprattutto nel finale di stagione Pioli gli abbia offerto poche chances e quelle poche spesso non nel suo ruolo, ma io più che bocciarlo lo rimando. Ho ancora moltissima fiducia che possa esplodere anche più di Anderson.
    EDERSON 4,5 - Prende mezzo voto più di Konko e Pereirinha perché almeno un golletto stupido lo butta dentro.
    KLOSE 7 - Tre mesi e mezzo da vecchio Klose più lo spezzone di ieri sera, non meno fondamentale. Ha avuto la fortuna di poter rientrare in squadra proprio nel periodo di grazia di Anderson, ma è stato bravissimo a farsi trovare pronto. Non era affatto scontato. Circa il rinnovo vedi alla voce Ledesma, però dovebbe accettare di guadagnare meno.
    DJORDJEVIC 6 - Al netto dell'infortunio i gol li ha fatti, anche se - vista la produzione offensiva della squadra - poteva fare anche di più. Il problema è che sembra un corpo estraneo alla squadra, sia tecnicamente (Candreva, Mauri, Anderson, Keita e Klose parlano una lingua calcisticamente diversa) sia come atteggiamento. Dovrebbe essere il Parolo dell'attacco e invece l'impressione è che manchi anche di cattiveria.
    PEREA 5,5 - Giocatore abbastanza scarso, è tornato per fare numero e in questo senso ha dato quel che ci si aspettava. Ma niente niente di più, proprio.
    TOUNKARA 5 - Complice l'infortunio di Djordjevic poteva ritagliarsi uno spazio in prima squadra, ma ha dimostrato di non essere pronto. E forse mai lo sarà.

    PIOLI 7,5 - Aver centrato il terzo posto ha un'importanza enorme, perché in parte scaccia il sospetto che si tratti di un magnifico perdente. Il suo merito enorme è aver riportato a Formello l'entusiasmo e la cultura del lavoro dopo anni tirati a campare. La gente si è innamorata di questo gruppo perché si vede chiaramente che ce la mettono proprio tutta, c'è da essere davvero orgogliosi di questa squadra e andarli ad applaudire dopo una finale e un derby perso è stato il modo migliore per dimostrarglielo. Dopodiché (e comunque può essere una buona notizia) può e deve crescere ancora. E' necessario che la squadra impari ad essere tatticamente più duttile, non in termini di modulo (da questo punto di vista già lo è) quanto di atteggiamento e di gestione delle energie. L'anno prossimo si giocherà sempre ogni tre giorni ed è impensabile tentare di vincere tutte le partite solo sul piano del ritmo. Soprattutto in una Serie A ricolma di Carpi, Sassuoli, Chievi e Frosinoni in un gran numero di partite sarà importante far valere la maggiore qualità anche a ritmi più bassi, imparando a giocare anche in modo diverso.
    [Modificato da Mark Lenders (ML) 01/06/2015 16:11]
  • OFFLINE
    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 01/06/2015 16:29
    Marchetti 6 - sufficienza un po' stiracchiata. Offre un rendimento decente, ma nulla a che vedere con le caterve di punti portate in dote al suo primo biennio. Bene, comunque, che si sia ripreso dopo la folle stagione scorsa caratterizzata, se non ho capito male, anche da imprecisati problemi privati, che spero siano completamente alle spalle di questo ragazzo che, una cosa va detta, ci tiene davvero moltissimo. Ieri era completamente ebbro di gioia. E quando un laziale gioisce con appassionata sincerità lo capisci subito.

    Berisha 6 - conferma il giudizio della stagione scorsa. Portiere da 6 politico. Il miracolo non te lo fa e neanche la topica clamorosa. Un buon secondo. Se si accontenta di fare questo, io me lo terrei.

    Basta 7,5 - grande, grandissimo acquisto. Avevo qualche dubbio sulla sua adattabilità a una difesa a 4 ma li ha fugati pronti-via. Mezzo punto in meno perché mi aspettavo maggiore precisione in zona-gol. Un paio di marcature me le sarei aspettate.

    De Vrij 8,5 - è l'autentico fuoriclasse di questa squadra, quello che quando manca, non c'è niente da fare, ma la squadra si trasforma in qualcos'altro. Peccato per qualche sbavatura a inizio stagione, altrimenti mi sarei spinto fino al 9.

    Mauricio 6 - sufficienza di cuore, perché comunque sa farsi volere bene. Per quanto visto, tuttavia, dovrei dare qualcosa di meno. L'errore contro l'Inter poteva essere ricordato come il rigore di Chiodi e, complessivamente, si rivela troppo falloso e con piedi davvero troppo ruvidi. Un buon quarto, ma prego non sia nulla di più il prossimo anno.

    Radu 6 - stagione con più bassi che alti, riscattata un po' sul finale con le grandi prestazioni in finale di TIM CUP e a Genova. La sensazione generale è di un giocatore che tra problemi fisici e una tenuta nervosa deficitaria, sia da valutare bene per il futuro.

    Cavanda 6,5 - nonostante i due punti persi a Verona (interamente a lui ascrivibili), la stagione è buona, oltre la sufficienza e oltre le mie aspettative. Rimangono dubbi su questi provvedimenti disciplinari che ogni tanto gli vengono inflitti, ma in campo risponde bene, meritandosi gli applausi degli scettici come me. Poi, certo, avendo preso Patric e avendo davanti un mostro come Basta, se qualcuno lo paga bene, io lo darei via subito.

    Cana 6 - anche qui, lo sto un po' regalando, come a Mauricio. Azzecca anche una striscia di buone partite (la sua migliore a Milano con l'Inter) ma è sempre un pericolo costante. Con tanti saluti e pacche sulle spalle, io spero sia finita qui.

    Gentiletti 6,5 - voto un po' generoso, per quanto visto, ma una storia come la sua, così incredibilmente laziale, non può meritare meno di questo.

    Braafheid 6+ - sinceramente mi aspettavo meno prima che iniziasse e qualcosa di più dopo le sue prime incoraggianti esibizioni. Paga molto l'infortunio di Parma, da cui non si è mai veramente ristabilito. Più che sufficiente, comunque.

    Novaretti 6 - dall'epica notte al Meazza alla ridicola espulsione con l'Empoli in cui per la rabbia dell'ingiustizia di crepa una mano. Anche lui una storia da Lazio in una stagione da Lazio. Giocatore più sfortunato che scarso, oramai lo ripeto sempre come un mantra.

    Ciani 6,5 - uno di quelli più ingiustamente bistrattati. Si era meritato il posto da titolare a suon di buone prestazioni, poi l'infortunio particolarmente lungo. Riappare nel finale, facendo sempre partite dignitose. Per me vale più di Cana, Mauricio e Novaretti. Ma tranquillamente proprio.

    Konko 6 - dignitose esibizioni in Coppa Italia, soprattutto il primo tempo a Milano.

    Pereirinha 6 - decoroso tutte le volte che viene chiamato in causa.

    Biglia 7,5 - è il faro della squadra e per larghi tratti dirige egregiamente un'orchestra che suona alla perfezione. Ma se si salta più di una partita su 4 per infortunio vuol dire che qualcosa non va. Già lo scorso anno l'andazzo era stato questo. Come dico sempre, farsi male - tanto più se ripetutamente - è un demerito. Mezzo punto glielo levo per questo.

    Parolo 8 - una media tra il 6 del girone di andata e il 10 di quello di ritorno. Pur con un rendimento complessivo inferiore a quello dell'olandese, per me è lui l'emblema di questa squadra, come lo era stato Veron nel girone di ritorno dell'anno dello scudetto. Assoluto e infaticabile trascinatore.

    Cataldi 7 - so che sto regalando mezzo punto, ma voglio premiare la sua personalità e la sua voglia. Per fare davvero il salto di qualità, mancano i gol (che a Crotone faceva eccome) e manca la capacità di stare con la testa sulla partita fino al 95°. Se cresce in questi due aspetti (pare facile...), ci siamo garantiti il centrocampista universale del futuro.

    Lulic 7 - torna (quasi) ai livelli del suo primo anno. L'infortunio gli fa saltare tante partite ma lui sa ripagare l'attesa con partite di sostanza e generosità. Il suggello a Napoli in semifinale, mi fa alzare di mezzo punto il giudizio. Ma è giusto così.

    Gonzalez 6 - si vede poco e mostra un po' di ruggine. Giusto aver cercato gloria altrove.

    Onazi 6 - anche qui un'altra storia da Lazio. Il giocatore - con Keita - più vanamente atteso quest'anno realizza il gol più importante con un passo di danza alla Romario. Cose incredibili, se non fosse che siamo la Lazio, appunto.

    Ledesma 6 - anche qui, una storia da romanzo ottocentesco. Dopo una stagione sottotono, con poche presenze e solo raramente convincenti (bene la mezzora col Palermo e non ricordo nient'altro), si carica una squadra colpita a morte sulla spalle e la porta al trionfo. Galeano, Soriano e tutti gli altri cantori del calcio, ci fanno una pippa, a noi...

    Anderson 7,5 - quell'oscuro oggetto misterioso, da brutto anatroccolo in un pomeriggio emiliano si trasforma in cigno e pare non ne voglia sapere di fermarsi. Ma dopo Lazio-Verona (forse la sua più bella esibizione stagionale, con Lazio-Samp) finisce la favola e ricominciano i dolori. Ma nel frattempo, i punti portati a casa con le sue giocate sono una venticinquina o poco meno. Bastano e avanzano per un voto del genere.

    Candreva 8 - l'anima di questa squadra, con tutti i suoi limiti, le sue pause, le mani in faccia che gli vorresti mettere ogni tanto quando gioca per i cazzi suoi. Ma uno così, per me, se sei la Lazio e non il Barcellona, lo dovresti idolatrare e non contargli i peli del culo ogni santa domenica.

    Mauri 7,5 - la sua stagione migliore. Ma per distacco. Peccato finisca la benzina a metà aprile, ma sarebbe stato disumano aspettarsi il contrario. Determinante come non lo era stato mai.

    Keita 6 - la sufficienza se la guadagna con le belle giocate in Coppa Italia. E' il giocatore che in questa stagione è mancato. Ma sono convinto che proprio da una stagione come questa, complessivamente, deludente, possa imparare tanto e bene.

    Klose 7,5 - è in assoluto l'uomo in più da Lazio-Milan a Lazio-Chievo, senza contare l'enorme contributo portato in Coppa Italia (finale a parte). Ha un'evidente flessione nel finale, ma ci regala l'emozione più bella con quel "ruggito" a metà campo che propizia il gol di Onazi. Monumentale.

    Djordjevic 7 - io il mio "serbaccio" duro e cattivo non lo "scarico". Sento un rumore di fondo sempre negativo nei suoi confronti. Io voglio dargli fiducia, perché non ho certo visto un fuoriclasse ma neanche 'sta mezzasega che non può giocare in questa squadra. Certo, non sarà il centravanti "da champions" (ammesso che ci qualifichiamo), ma come secondo centravanti, magari con Klose che resta a ritagliarsi un ruolo da terzo di lusso (se gli va e a metà stipendio), può starci eccome. Mezza stagione e 9 gol, alcuni di fattura davvero pregevole. Non mi pare proprio poco.

    Ederson 6 - uomo-spogliatoio. Dai, caviamocela così.

    Perea 6 - si batte sempre come può. Non spreca il poco minutaggio che gli si offre.


    Pioli 8,5 - la stagione è da incorniciare e il suo lavoro è egregio. Volevo lui e lui è arrivato. Volevo 70 punti e quarto posto, ha fatto un punto in meno ma - ciò che conta - una posizione in più.
    Peccato non essere riusciti a centrare il secondo posto, era la squadra che per qualità espressa lo avrebbe meritato. Ma il merito non basta. Il campo è giudice e, purtroppo, nelle occasioni cruciali qualcosa ci ha penalizzato e anche alcune sue valutazioni hanno lasciato a desiderare...altrimenti gli avrei dato 10 e non 8,5.
    Non voglio usare termini che non mi appartengono come "predestinato" o cose del genere, certo è che se al primo anno in una squadra importante fai un lavoro del genere, probabilmente la stoffa è di qualità.
    Poi, il calcio a volte segue percorsi tutti suoi, si veda Delio Rossi che dopo Lazio e Palermo aveva detto di aspettarsi una chiamata di una grande squadra per ciò che aveva dimostrato e oggi si lotta con l'Avellino la finale dei playoff di serie B.
    Per cui, piedi per terra, umiltà, lavoro, abnegazione.
    Ah, dimenticavo. Grazie. Ma grazie davvero.
  • OFFLINE
    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 01/06/2015 16:46
    Re:
    cuchillo76, 01/06/2015 16:29:

    Ederson 6 - uomo-spogliatoio. Dai, caviamocela così.



    Benvenuto, darienzo  
  • OFFLINE
    zweigelt und megafono
    Post: 251
    00 01/06/2015 16:51
    è il solito discorso di sempre: si valuta anche il minutaggio minimo?
    in caso negativo, gente come perea, BP, ederson, konko, anche novaretti non dovrebbe percepire un voto.

    di BP mi ricordo un ottimo lazio - torino in campionato.
    di konko qualcosa di più che dignitoso in coppa italia (compreso un tiro in porta che poi si tramuta in gol).
    di novaretti la serata milanese ma anche quella torinese, oltre alla sfortunata espulsione con l'empoli.
    di ederson il gol realizzato all'olimpico su assist al bacio.
    Questi per me sarebbero dei SV, anche se poi si apre il quesito sul mancato utilizzo da parte del coach. forse potremmo catalogarli come 5 giocatori inutili.

    stagione mediocre: a me viene in mente cana, al quale paradossalmente va riconosciuto il merito di aver dato il fritto e anche qualcosa in più dal momento in cui ciani si infortuna (ad empoli). Con lui titolare abbiamo una percentuale di sconfitte da URLO.
    l'altro nome che mi viene in mente è Berisha che regala gioie a higuain all'olimpico e a matri - cosa assai più grave - in coppa italia (toh ... la finale). Non para mai nulla di importante. Un portiere mancino che non sa buttarsi a sx, amen. Forse mi sarà piaciuto in un paio di apparizioni, nulla più. Bizzarri è nettamente più forte ed adesso presenta 15 kg de pure panza (da paura).

    il resto sono dei 6, in qualche caso anche un po' stiracchiati (leggasi radu che ha il demerito di farsi inculare spesso da dietro), poi si sale a livelli complessivamente buoni (lulic e cataldi i primi due nomi che mi vengono in mente) e poi a quelli di eccellenza: in ordine sparso DV, candreva, FA, basta, biglia, parolo.

    resta la sensazione di un'annata storica, quanto assai anomala nello sviluppo.



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    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 01/06/2015 17:04
    Re:
    zweigelt und megafono, 01/06/2015 16:51:

    è il solito discorso di sempre: si valuta anche il minutaggio minimo?



    Io ho cercato di valutare anche le potenzialità (come nella parabola dei talenti) e l'atteggiamento complessivo.
    Konko per me è da 4 non per le prestazioni, comunque non all'altezza delle sue stagioni migliori, bensì perché si è rassegnato, si è autoemarginato pur avendo le qualità per far parte comodamente di questo gruppo.
    A Cana ho tolto mezzo punto perché un trentenne, un giocatore internazionale, uno con il suo ingaggio doveva essere più e meglio in grado di farsi carico della situazione scaturita dall'infortunio di Gentiletti.
    Keita merita un'insufficienza piena perché uno con le sue qualità non può finire l'anno con un minutaggio così basso e un solo gol in campionato. Si fosse chiamato Ederson gli avrei messo 6,5.
    Pereirinha e Ederson sono da 4 e 4,5 perché - come dice cuchillo - farsi male spesso è un demerito. E se a Biglia togliamo mezzo punto, a 'sti due bisogna levarne almeno un paio.
    Il voto a Perea, poi, non è tanto ai suoi spezzoni quanto alla sua dimensione complessiva. Parliamo di un giocatore comunque pagato 4,5 milioni (mi pare) e che ha faticato molto anche in Serie B.
    [Modificato da Mark Lenders (ML) 01/06/2015 17:10]
  • OFFLINE
    zweigelt und megafono
    Post: 251
    00 01/06/2015 17:27
    Re: Re:
    Mark Lenders (ML), 01/06/2015 17:04:



    Io ho cercato di valutare anche le potenzialità (come nella parabola dei talenti) e l'atteggiamento complessivo.
    Konko per me è da 4 non per le prestazioni, comunque non all'altezza delle sue stagioni migliori, bensì perché si è rassegnato, si è autoemarginato pur avendo le qualità per far parte comodamente di questo gruppo.
    A Cana ho tolto mezzo punto perché un trentenne, un giocatore internazionale, uno con il suo ingaggio doveva essere più e meglio in grado di farsi carico della situazione scaturita dall'infortunio di Gentiletti.
    Keita merita un'insufficienza piena perché uno con le sue qualità non può finire l'anno con un minutaggio così basso e un solo gol in campionato. Si fosse chiamato Ederson gli avrei messo 6,5.
    Pereirinha e Ederson sono da 4 e 4,5 perché - come dice cuchillo - farsi male spesso è un demerito. E se a Biglia togliamo mezzo punto, a 'sti due bisogna levarne almeno un paio.
    Il voto a Perea, poi, non è tanto ai suoi spezzoni quanto alla sua dimensione complessiva. Parliamo di un giocatore comunque pagato 4,5 milioni (mi pare) e che ha faticato molto anche in Serie B.



    Konko è in pantofole, amen.
    in un altro forum ho scritto che BP viaggi ai livelli di simone del nero e pare che la cosa non abbia scandalizzato più di tanto. chiamasi buonismo.
    SDN: 33 presenze nei primi tre anni pieni laziali. BP: in due anni e mezzo non raggiinge le 33 presenze e, credimi, non vorrei mai dargli altri sei mesi di vita con noi tanto per togliermi lo sfizio del contaggio-raffronto dei caps con simone.
    ederson vale mano di meghni in termini di presenze nei primi 3 anni pieni e costa 3 volte tanto come ingaggio. ne vogliamo ancora parlare?
    Cana prende 1.7 (così si dice) e non li vale per inaffidabilità mentale, soprattuto in area di rigore.
    Non mi risulta che perea sia costato 4.5 ma grosso modo 2.5 (come alfaro): per adesso la sua dimensione è quella di ragazzotto, nulla più. Un po' caro, certamente.
    per esempio elez è costato 400mila e li - se danno sarà -  sarà parte del normale gioco business to business (investire vuol dire rischiare).
    Non mi sento di amamzzare keita perchè è giovane ed ha sentito la pressione. Ha imparato tanto per me e lo metterà a frutto il prox anno.

    concordo sulla bottom line: ti infortuni a iosa? ti fai male al flessore? e allora sei uno stronzo. pienamente d'accordo.


  • OFFLINE
    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 01/06/2015 17:35
    Re: Re: Re:
    zweigelt und megafono, 01/06/2015 17:27:


    Non mi risulta che perea sia costato 4.5 ma grosso modo 2.5 (come alfaro)



    Ero andato a memoria, sbagliando. Ne è costati esattamente 2,336.
  • OFFLINE
    ℬaruch
    Post: 2.878
    00 01/06/2015 17:53
    Re:
    MARCHETTI 6 - Sufficienza  perché risale dal guado in cui era piombato, ma di parate fondamentali ne fa poche
    BERISHA 5,5 - Dei bei passi in avanti, l'inutile rigore parato a freddo con l'Inter, ma una prestazione incolore proprio nella partita più importante
    STRAKOSHA sv 
    BASTA 7 - Gli è mancato solo il gol: pochi periodi di appannamento, tanta qualità, tanto metodo e tanta corsa. Tra i migliori nello sprint finale con Parolo e Candreva
    CAVANDA 6 - Vederlo prendere a calci un taxi nella notte della finale mi ha riportato sulla terra circa una sua migliore applicazione. Però il suo lo ha fatto, tra alti e bassi ma come mai in passato
    KONKO sv
    PEREIRINHA sv
    DE VRIJ 8.5 - Giocatore incredibile, miglior difensore della Serie A. Due partite in sofferenza e poi solo tanta classe
    GENTILETTI 6 - Poche partite, ma almeno ha dimostrato di non essere il "pacco" che temevamo. Nel finale gioca fuori condizione, il giudizio va rimandato
    MAURICIO 5 - Il finto solido che nasconde un pozzo di sciagure. Difensore più falloso d'Europa non si diventa a caso, gioca in streaming e rimedia con le brutte
    CIANI 6 - Sufficiente, anche perché a fine agosto twittava minacciose pistole dopo la mancata cessione
    CANA 5 - Ha solo confermato una volta di più che con lui difensore centrale sbandiamo e i punti difficilmente arrivano
    NOVARETTI 6 - Non ho mai capito lo stop alla sua cessione di gennaio, che fosse un difensore buono nelle situazioni di difesa schierata si sapeva. Ma nulla più
    RADU 6 - La media punti della Lazio con lui e il gol in finale inducono ad una sufficienza, anche se le prestazioni individuali sono state spesso sciagurate, a partire dal derby di andata
    BRAAHFEID 6 - Preso al mercato delle occasioni, si rivela più che credibile, almeno nella prima parte di stagione. Poi si fa male e crolla nelle gerarchie
    BIGLIA 7,5 - Peccato i troppi guai fisici, ma quando c'è la Lazio può permettersi tutt'altro gioco rispetto a quando non c'è. Tra i migliori play d'Europa in questa stagione, con enormi meriti in fase difensiva
    CATALDI 6,5 - E' la gara di Napoli, una finestra sul futuro, a portare il 6 a 6.5. Giovane ma spavaldo, corre e sa giocare il pallone. E' atteso al varco della consacrazione
    LEDESMA 6 - Una pellicola degli anni '20 in una videoteca in 4K, che può risultare ridicola o terribilmente necessaria. Mette la sua firma sulla Champions e tanto basta
    ONAZI 5.5 - Ora lo amo o non vorrei mai vederlo partire, ma per lui le aspettative erano maggiori e non ne rispetta nessuna. Magari si giocasse sempre al San Paolo
    GONZALEZ sv 
    PAROLO 8 - Dei segreti di questa Lazio è il meno in vista e il meno aspettato: gioca più di chiunque, corre più di chiunque e quasi segna più di chiunque. Stagione fantastica e in crescendo
    LULIC 6,5 - L'infortunio gli spezza il ritmo, ma corsa e tagli sono ciò che piace a Pioli e il bosniaco - pur sbagliando sempre troppo - lo ripaga in più di una occasione, con il grande merito del gol che vale finale di Coppa
    CANDREVA 8 - Un gigante finalmente maturo, ha anche il merito di farsi male e far esplodere Anderson. La Lazio gli cresce attorno ma resta lui il principale regista degli umori della squadra
    MAURI 7 - Vero jolly nella prima parte della stagione, segna tanti gol pesanti. Finale senza fiato
    ANDERSON 8 - Un mostro, che per mesi ha imperversato sul campionato mostrandosi come uno dei più forti d'Europa. Velocità, dribbling e tiro: nessuno come lui. Maluccio il finale, ma tanta umiltà in fase difensiva
    KEITA 5 - Un solo, inutile gol in campionato. Stagione toppata e grande scommessa del prossimo anno per Pioli. E per se stesso
    EDERSON sv 
    KLOSE 7 - Viene meno proprio sulla linea del traguardo, scivolando verso un "misero" 7, ma trascina la squadra fino al secondo posto a suon di insperati gol, facendo dimenticare l'infortunio di Djordjevic e il mancato rimpiazzo a gennaio
    DJORDJEVIC 6 - Non dà la sensazione di poter essere il centravanti titolare di una squadra da Champions. Gli manca qualche fondamentale, però è giusto vederlo all'opera alla seconda stagione e senza infortuni gravi
    PEREA sv 
    TOUNKARA 5

    PIOLI 8,5 - Centra la Champions al primo anno, con gioco e numeri impressionanti (21 vittorie, 71 gol) e plasmando un miracolo sportivo preso dal ristagno di acque reflue, Rejasmi e lovogliamoaprimaporta. Perde due finali, le perde "bene" ma le perde. Ma non le avesse perse sarebbe stato da 10 pieno. E l'ultima finale la vince, dimostrando di essere sulla buona strada anche alla voce "ricerca di vie alternative al successo che non siano ritmo sfrenato, anticipi e corsa senza palla"
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    Er Matador
    Post: 652
    00 02/06/2015 10:32
    MARCHETTI 4-Basterebbero gli errori contro l’Inter all’andata e nei due derby, di certo non irrilevanti per il mancato secondo posto, a chiudere il discorso. Il resto lo fanno la costante insicurezza che trasmette e un repertorio in cui non figurano uscite e gioco coi piedi, delineando un identikit tecnico a malapena proponibile trent’anni fa. Da punti solo all’Olimpico torinese con la paratissima su Darmian. Facciamo pure finta che sia stato bello purché finisca qui, iniziare un’altra stagione con lui non sarebbe credibile.
    BERISHA 4-La delusione stagionale. Le prime apparizioni nell’annata precedente avevano abbozzato il ritratto di un portiere moderno, in grado di prendersi responsabilità fuori dai pali; il campo ha restituito un estremo difensore diverso dal titolare nei pregi e nei difetti, meno macroscopico negli errori, ma a lui omologo nella totale inaffidabilità. Improponibile come numero uno, troppo lento nell’entrare in partita per fungere da dodicesimo. Via anche lui, in un reparto da tabula rasa.
    BASTA 8.5-C’erano dubbi, non infondati, sulla sua adattabilità alla difesa a quattro: spazzati via da uno tsunami di continuità, testa, tecnica, presenza in tutte le fasi di gioco. Dietro gli inarrivabili Lahm e Alaba, a livello mondiale non si trovano molti altri esterni del suo livello. La completezza.
    DE VRIJ 9-L’uomo, innanzitutto: sceglie la Lazio e nessuna tentazione lo convince a recedere; decide di imporsi in un campionato tutt’altro che ovvio e scala posizioni come se si trattasse dell’hit-parade. Una tale solidità, straordinaria anche in rapporto all’età, rappresenta la fondamentale premessa per la sua stagione: parte da impacciato marcatore, apprende per necessità il ruolo di dominante e diventa semplicemente il migliore. Top top top player.
    MAURICIO 6.5-Meglio come tappabuchi che per qualità intrinseche. Di tutto rispetto il suo rendimento in coppia con l’olandese nel filotto di vittorie, dubbi sulla sua adattabilità ad altri contesti e sulla troppa irruenza dimostrata in vari frangenti. Marcatore puro valido per un ruolo di complemento, ma non gli si chieda di più.
    RADU 6-Media obbligata per uno che non conosce vie di mezzo fra l’8 e il 4. Una sicurezza difensiva, o forse la sicurezza difensiva quando è in forma, ma con due difetti: troppo spesso il fisico non lo assiste; troppo marcatamente il suo rendimento crolla in tali circostanze. Voto crocifisso dalla doppietta nel derby di andata e, con tutti gli omaggi per quanto dato sinora, futuro in bilico.
    CAVANDA 7-Rientra con pieno merito fra i Lazzaro della gestione Pioli: il fondamentale quarto d’ora nel derby di andata è solo il manifesto di una stagione nella quale, a parte un paio di “cavandate” residue (Verona e derby di ritorno), si è rivelato un preziosissimo titolare di complemento. Giocasse di preferenza a sinistra avrebbe piantato le tende nell’undici di base, così ha pagato dazio al trovarsi un fenomeno sulla fascia di competenza. Benvenuto nel calcio, comunque.
    CANA 6-Appartiene alla nutrita schiera di quelli che stanno a de Vrij come l’orsetto della pubblicità alle Duracell, con gare all’insegna dell’attenzione e del buon rendimento. Le sue migliori di sempre, svanite però allo Juventus Stadium quando si è trattato di cavarsela in proprio. Limiti irrimediabili e un’età non più verdissima completano il quadro.
    GENTILETTI 6.5-Mezzo voto in più per il fortunoso e decisivo gol di Genova. Oscar della sfortuna per le vicende fisiche, non ha confermato fino in fondo la folgorante impressione suscitata nella gara e mezza precedente l’infortunio. Il giocatore c’è per testa, classe, senso della posizione: ma con un connotato di spocchia estetizzante che, soprattutto quando si trova in netto vantaggio, lo porta a privilegiare la plastica imitazione del discobolo di Mirone rispetto alla più prosaica riconquista del pallone. In questo il Carrizo dei difensori, che andrà adattato nei dettagli al calcio europeo.
    BRAAFHEID 6-Una sorta di Albertini, con partenza a razzo e dazio pesantissimo pagato a un fisico che non c’è più. Il suo avvio di stagione ha aperto nuove prospettive, dimostrando quanto possano crescere qualità, imprevedibilità e varianti tattiche con un fluidificante di ruolo; il resto ha proposto un solido repertorio di base in fase difensiva, ma con scarsa affidabilità sul piano atletico. Serve uno come lui, ma più giovane.
    NOVARETTI 6-Enrico Toti di San Siro, a spazzare via tutti i palloni rossoneri in quel secondo tempo in inferiorità numerica, e vice-de Vrij – con le proporzioni del caso, sia chiaro – non sfruttato fino in fondo. Giocatore limitato ma positivo, in grado di fare ampiamente il suo quando il compito si rivela all’altezza delle sue possibilità.
    CIANI 7.5-Titolare prima dell’infortunio, e le prove fornite al rientro confermano che lo sarebbe rimasto. In coppia con l’olandese, s’intende, si è giovato di un difetto comune a Cana e Mauricio: la tendenza a uscire senza criterio dalla linea difensiva, che ha valorizzato di riflesso il suo approccio assai più minimalista nelle scelte tattiche. Affidabile e libero dai consueti cali di concentrazione, ha fornito al reparto un contributo importante al di là dell’emergenza. Pensarci bene prima di liquidarlo, un titolare di complemento così non si trova tanto facilmente.
    KONKO s.v.-Il suo rientro nei giochi naufraga col disastroso secondo tempo di Genova, e con esso il rischio di riflusso rejano. Dietro Basta e Cavanda sarebbe stato difficile per chiunque, a maggior ragione per chi non ne ha più. Il passato, ammesso che sia mai stato il presente.
    PEREIRINHA s.v.-Se non ha trovato spazio con Pioli, prodigo di opportunità per chi sa giocare a calcio, ci dev’essere un motivo. Scommessa persa causa una tenuta atletica inesistente, grazie e arrivederci.
    BIGLIA 8.5-Un difetto? Le troppe assenze, indice di un’integrità fisica non assoluta. Per il resto il nuovo corso lo consolida sul podio costruito dai Mondiali: giocando in quel modo è il numero uno al mondo. Non gli si chieda duttilità, ma gli si riconoscano i progressi in interdizione che hanno permesso lo schieramento senza frangiflutti di ruolo.
    PAROLO 8.5-Dalle perplessità per il suo acquisto a un contributo importante in pressing, per diventare un Simeone nel girone di ritorno. Collante tattico di qualsiasi assetto e sempre più responsabilizzato in avanti, dove ha chiuso con un bottino non indifferente in zona gol. Irrinunciabile per Pioli, e si è capito perché.
    CATALDI 8-La quadratura del cerchio sul piano della qualità e dell’identità tattica: è stato lui, con piedi da aiuto-regista, a togliere Biglia dal mirino degli avversari fornendo un’alternativa cui affidare il pallone. Ragazzo più maturo della sua età e con un lato umano di grande spessore, deve acquisire un po’ di consistenza nei contrasti e in partite veramente calde. Ma il tempo è dalla sua parte.
    LULIĆ 7-L’ingresso di Cataldi, del quale si diceva pocanzi, è avvenuto ai danni dei suoi poco delicati piedi. La stagione ha però evidenziato un dato: a fianco della bellissima Lazio in grado di dominare, ne serve una più concreta in grado di gestire i momenti di difficoltà con rude pragmatismo e concretezza spicciola. E di questa Lazio, non meno importante della prima per raggiungere certi obiettivi, lui è ancora un protagonista. Da usare con criterio, tutto lì.
    ONAZI 6-L’incompreso di Pioli, con una sgradevole ombra di pregiudizio. Rari momenti di reale utilità e troppi spezzoni da sostituto, un grosso problema per lui che fatica a entrare in partita. Se il tecnico gli concede una vera opportunità, forse c’è posto anche per lui.
    LEDESMA 6.5-Decisivo contro Palermo e Napoli, aggrappato coi denti ai propri trascorsi in altre circostanze. Altro protagonista della Lazio alternativa (cfr. Lulić), ma con problemi più gravi di tenuta e di estraneità al gioco di Pioli: la sensazione è che sia ai titoli di coda. Un 10 di cuore al professionista.
    FELIPE ANDERSON 7.5-Gli stenti residui della vecchia gestione e un finale in calo incastonano una fase centrale, quella del filotto di vittorie, che non sarebbe esistita senza il suo contributo. Potenzialmente un mostro per l’abbinamento fra le devastanti accelerazioni e il pesantissimo lavoro in fase di ripiegamento, deve trovare equilibrio dopo alti e bassi che avrebbero messo in difficoltà un campione di surf. Rispetto a Zárate, incubo obbligato per tutte le possibili meteore, sembra avere altra testa e altre compagnie.
    CANDREVA 8-Se la Juventus gioca in tredici grazie a due interni difensivi dal grandissimo contributo offensivo, la Lazio fa altrettanto grazie a due esterni offensivi dal grandissimo contributo difensivo. Finale mostruoso sul piano della quantità e gol importanti. Avesse anche testa sul piano tattico, uno fra Ribéry e Robben rischierebbe la panchina.
    MAURI 7.5 -Come contributo concreto, stagione fra le migliori della carriera calo nel finale a parte. Va solo gestita la sua scarsa autonomia, e invece nel suo bilancio figura tutta una serie di presenze a dispetto della condizione. Qualunque sia il motivo, non si arriva in alto con certe logiche.
    KEITA 5-Primi passi fuori dal tunnel che sembrava averlo inghiottito, ma la strada è ancora lunga. Da prima punta non ha la consistenza, da seconda non ha il tiro, da ala non ha la fase difensiva: cosa pensa di fare da grande? Buon lavoro a Pioli, errori di gioventù a parte qui c’è parecchio da chiarire nella parte puramente calcistica.
    KLOSE 7-Girone di ritorno oltre ogni previsione sul piano atletico, che chiude la voragine lasciata dall’infortunio di Đorđević e dallo scellerato nulla di fatto nel mercato di gennaio. Gran regista offensivo, accumula cifre importanti sia nei gol segnati sia in quelli sbagliati. Tanto di cappello, ma che il suo passato non diventi un’ipoteca sul futuro del reparto.
    ĐORĐEVIĆ 6-Di stima o poco più. Generoso, con un discreto bottino in zona gol, ma mai abbastanza cinico per cogliere la prima occasione a disposizione. Un Corradi dei Balcani buono come alternativa, mai come primo finalizzatore.
    PEREA s.v.-In teoria un centravanti fisico e generoso come lui potrebbe inserirsi come centroboa negli schemi di Pioli. Per ora la cura non ha dato risultati, e si teme che manchi proprio qualcosa a livello di qualità.
    EDERSON 1-Ottimo per la pubblicità di un antiparassitario, e non come testimonial. Il gol contro il Cagliari illude sulla sua utilità, ma di concreto produce solo il rifiuto di trasferirsi alla Sampdoria: una scelta che dovrebbe spiegare a una platea di disoccupati, possibilmente con una pietraia nelle vicinanze. Lotito conduce da tempo una battaglia contro lo strapotere contrattuale dei giocatori: ecco, in quel contesto e con funzione didascalica potrebbe servire a qualcosa.

    PIOLI 8.5-L’uomo che ha riportato il calcio a Roma e avviato un percorso di crescita che ha riguardato anche lui sotto vari profili: si pensava gli mancassero personalità e gestione dei cambi, pur senza raggiungere la perfezione ha lanciato segnali importanti su entrambi i fronti, lasciando intuire ulteriori margini di miglioramento.
    Da perfezionare una certa tendenza al pallino, in materia sia di giocatori sia di moduli, e una concezione troppo naïve del calcio: cercare la vittoria tramite il bel gioco e la correttezza è segno di signorilità e lazialità, ma nel calcio si vince dimostrandosi ogni tanto anche un po’ più “figli di”.
    Merita carta bianca nella prossima stagione non solo per quello che ha dato, ma per quello che può ancora dare.
    [Modificato da Er Matador 02/06/2015 10:36]
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    charlie_few
    Post: 107
    00 05/06/2015 12:34
    Prima di tutto un saluto, alcuni di voi credo di averli letti spesso negli ultimi anni. Ecco il mio pagellone.
    MARCHETTI 6 - Qualche sporadico episodio mi ha fatto credere di aver ritrovato il portierone di due stagioni fa. Più una mia speranza che altro.
    BERISHA 5,5 - Insufficente nel complesso. Mi aspettavo un salto di qualità che non c'è stato.
    BASTA 7,5 - Un treno: dinamico, affidabile, mai domo. Gli è mancato solo il gol che, ora lo posso dire, avevo sognato potesse arrivare al derby (e c'è mancato poco). Solo un piccolo calo, post-infortunio, a metà stagione.
    CAVANDA 6,5 - Ridotte al minimo le famose disattenzioni; nel complesso si è fatto trovare pronto
    RADU 6 - Sufficenza di stima e riconoscenza. Giocatore in calo che ha sulla coscenza più di qualche gol preso.
    BRAAFHEID 6 - Non mi aspettavo molto. Un inizio stagione che lasciava ben sperare. Poi l'infortunio dal quale non mi sembra si sia mai ripreso.
    KONKO S.V.
    PEREIRINHA S.V.
    DE VRIJ 8 - un inizio timido, poi una crescita paurosa. Miglior difensore del campionato. Strapotere fisico, lettura difensiva e buone doti di impostazione. L'acquisto più imortante non solo dell'anno, ma di tutta l'era Lotito.
    GENTILETTI 6,5 - Impatto incredibile, poi il lungo stop ed il rientro faticoso. Si è preteso tanto, forse troppo, da lui dopo oltre 7 mesi di inattività. Logico che abbia pagato il continuo impiego nel rush finale. Oltre alle indiscutibili doti tecniche credo abbia dimostrato una personalità fuori dal comune.
    MAURICIO 7 - Non sarà un fenomeno ma il suo inserimento è coinciso con una grande stabilità difensiva. Marcatore vecchio stampo, un po' troppo falloso.
    CANA 6 - Impiegato poco, per fortuna direi. Gli va comunque riconosciuto il peso caratteriale sia in campo che, presumibilmente, fuori.
    CIANI 6,5 - Una stagione iniziata con una, metaforica, pistola alla tempia lasciava presagire tutt'altro epilogo. Si fa trovare pronto, anche lui coi suoi limiti risaputi, nel momento del bisogno. NOVARETTI 6,5 - Quella partita di San Siro vale, da sola, la sufficenza. Giocatore che ho a cuore dal punto di vista strettamente sentimentale, ma che rimane tecnicamente limitato.
    LULIC 7 - Messo lì, nei tre a centrocampo, riesce a sfruttare al meglio le sue doti in progressione. Presente costantemente in zona gol. Emergono però i suoi limiti tecnici; spesso arruffone ed impreciso. Avesse pure i piedi buoni staremo parlando di un grandissimo giocatore. Grazie, in primis, per quel gol a Napoli.
    PAROLO 8,5 - La sopresa più grande. Costante, determinato, feroce e dai gol pesantissimi. Inesauribile.
    BIGLIA 8 - Erano anni che non si vedeva un giocatore così bravo a dettare i tempi. Il suo essere messo al centro del gioco è stata la carta vincente di quest'anno. Peccato per i continui stop. Quel secondo tiro al volo contro la fiorentina rimarrà il fermo immagine della stagione.
    CATALDI 7,5 - Dal crotone alla finale di coppa italia contro la super juve. Salta mezzo campionato per infortunio poi con calma e tanta umiltà si butta in mezzo al calcio che conta. La prossima impresa di Pioli sarà trovargli una definitiva collocazione in campo anche se, a mio avviso, ha dimostrato di poter star bene in tutte le posizioni del cc a 3. Quella fascia sul suo braccio poi....brividi veri.
    LEDESMA 6 - Esce di scena come immaginavo: relegato a ruolo di comprimario essendosi alzato il tasso tecnico del centrocampo. Quell'ultima mezz'ora a Napoli è stato il giusto premio. 0NAZI 6 - Sufficenza raggiunta solo grazie a quel preziosissimo gol di Napoli. Giocatore che, secondo me, testimonia ancora una volta la sua mancata crescita. Ultima prestazione degna di nota quella del 26maggio 2013. Poi?
    MAURI 7 - Prima parte di stagione da 8, seconda da 6. Rimane un giocatore unico per caratteristiche tecnico-tattiche. Accusa, come è normale che sia, un'inevitabile calo atletico sul finire. Contributo comunque notevole.
    CANDREVA 7,5 - Una costante, nel bene e nel male. C'è sempre. Altri 10 gol e svariati assist. Tanta corsa, in tutte le fasi della stagione. Scontati i suoi momenti bui, nei queli chiude gli occhi e avanza come un cavallo matto. Bisogna prenderlo per quello che è, ed io me lo prendo volentieri.
    F.ANDERSON 8,5 - Sentivo un'intervista di Cana che, parlando un po' della stagione ha detto una cosa tipo: ' Abbiamo iniziato con alti e bassi, poi si è acceso Felipe e noi semplicemente gli siamo andati dietro'. Ecco, quei 4 mesi da marziano assoluto hanno definitivamente dato lo stacco. Ci ha trasformati da 'buona squadra' a 'squadra da prime posizioni'. Poi l'ultimo mese e mezzo, nel quale è visibilmente calato e dove noi tutti ci siamo un po' spaventati (fantasmi di Zaratiana memoria). Ma avesse mantenuto quelle prestazioni staremo parlando di Messi. Nessuna paura. Il ragazzo deve ancora lavorare tanto ma ci ha dimostrato di essere di tutt'altra pasta.
    KEITA - 5,5 Ha fallito il primo vero passo in avanti della sua carriera. Frettoloso, ansioso e impreciso...ed anche sfortunato. Fermi tutti. Reset. Tra un paio di mesi si riscende in campo e speriamo che tu possa fare un bel bagno di umiltà. La stoffa c'è e si è sempre vista. Forza ragazzo!
    KLOSE 7 - Dopo il mondiale, ed il risultato personale raggiunto, mi aspettavo un Klose dismesso. Invece il tedesco dimostra ancora una volta di avere classe e temperamento da vendere. Si fosse mangiato meno gol staremo parlando della sua più grande stagione in Italia.
    DJORDJEVIC 6 - Giocatore particolare che, ad un certo punto, sembrava aver trovato la sua dimensione. Poi lo stop lo ha penalizzato notevolmente. Beffardo il suo destino che lo vede colpire un doppio palo in finale di CI e segnare un gol nel derby nel finale ma che lascia l'amaro in bocca. Non da mai comunque la sensazione di essere un cecchino.
    PEREA S.V.
    EDERSON S.V.

    PIOLI 9 - Comunque la si voglia vedere, questo uomo è riuscito in una vera e propria impresa. Considerando il clima in cui si era partiti giusto, sua moglie poteva immaginare un epilogo simile. Poi ok, gli errori, la gestione di alcune fasi della partita, le tante sconfitte ecc....ma una Lazio così bella non la vedevamo da anni. Importantissimo anche il contributo sotto il profilo umano, con risvolti positivi sull'ambiente tutto. Io lo ringrazio a priori per aver vissuto una stagione così, per aver potuto passare un mese di maggio al cardiopalma e per aver raggiunto comunque un obiettivo importante.
    [Modificato da charlie_few 05/06/2015 12:38]
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    ℬaruch
    Post: 2.878
    00 05/06/2015 12:47
    Bentrovato Charlie! [SM=g27988]
    Voti molto molto condivisibili (a parte Mauricio, per me)
  • OFFLINE
    charlie_few
    Post: 107
    00 05/06/2015 12:57
    Guarda, Mauricio a me piace come tipologia di giocatore.
    Poi gli do uno 0.5 in più per aver relegato in panchina Cana e Novaretti

    ;)
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    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 05/06/2015 13:57
    Re:
    charlie_few, 05/06/2015 12:34:


    Sentivo un'intervista di Cana che, parlando un po' della stagione ha detto una cosa tipo: ' Abbiamo iniziato con alti e bassi, poi si è acceso Felipe e noi semplicemente gli siamo andati dietro'. Ecco, quei 4 mesi da marziano assoluto hanno definitivamente dato lo stacco. Ci ha trasformati da 'buona squadra' a 'squadra da prime posizioni'. Poi l'ultimo mese e mezzo, nel quale è visibilmente calato e dove noi tutti ci siamo un po' spaventati (fantasmi di Zaratiana memoria). Ma avesse mantenuto quelle prestazioni staremo parlando di Messi. Nessuna paura. Il ragazzo deve ancora lavorare tanto ma ci ha dimostrato di essere di tutt'altra pasta.



    Ciao Charlie, benvenuto!
    Ti accolgo con una provocazione: non pensi che, da un certo punto di vista, i bassi di Felipe siano più preoccupanti di quelli di Zarate?
    Voglio dire che l'argentino a un certo punto - ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, anche a quelli che fingevano di non vedere la panza con cui si ripresentava ai raduni - ha smesso di allenarsi come doveva. Perché evidentemente nella vita gli interessa altro, perché appena ha visto i soldi veri ci si è seduto sopra. Zarate era essenzialmente dribbling e tiro in porta, e quando è calato fisicamente non ha più saltato l'uomo e ha iniziato a tirare buste di piscio.
    Anderson invece ha un'altra testa, è uno che si vede che lavora bene e pure nell'ultimo mese tutto gli si può dire meno che abbia diminuito il suo impegno. Anzi, correva come un mediano! Proprio per questo, però, il fatto che per tutto il primo anno e poi di nuovo nell'ultimo mese (una buona manciata di partite, un numero non trascurabile e non casuale) non gli sia riuscito praticamente nulla è anche più preoccupante. Cioè, secondo te (secondo voi) da che dipende? Diversi accorgimenti tattici delle difese avversarie, che hanno iniziato a capirlo e studiano a tavolino come marcarlo? Troppe energie buttate in fase di non possesso che gli tolgono brillantezza quando ha la palla? Oppure sono i quattro mesi di grazia ad aver rappresentato un'eccezione, laddove la regola è un'altra?
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    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 05/06/2015 14:33
    Personalmente, vorrei perlomeno aspettare il periodo agosto-dicembre. A oggi sono un po' disorientato.
    Anche se va, detto, in quest'ultimo mese e mezzo, pur non avendo particolarmente brillato, non è certo stato il FA dello scorso anno e neanche quello visto fino a Lazio-Varese, eccezion fatta per il primo tempo di Genoa-Lazio.
    Cioè, il FA di Lazio-Udinese non è certo quello di Atalanta-Lazio, per dire.
    Di partite veramente mal giocate ma proprio mal giocate per me c'è stata solo Napoli-Lazio.
    Ripeto, ho bisogno di tempo (grazie arcà!) ma non tanto. Fino a Natale, non di più.
    Il terzo anno è sempre quello della verità.
    Fu così anche per lo stesso Zarate, nonostante i 9 gol e 7 assist sempre rinfacciati agli allora detrattori. [SM=g27985]
    Non fu un anno positivo. Al massimo da 6, 6+ volendo esagerare.
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    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 05/06/2015 14:46
    Re:
    cuchillo76, 05/06/2015 14:33:

    A oggi sono un po' disorientato. Anche se va, detto, in quest'ultimo mese e mezzo, pur non avendo particolarmente brillato, non è certo stato il FA dello scorso anno e neanche quello visto fino a Lazio-Varese, eccezion fatta per il primo tempo di Genoa-Lazio. Cioè, il FA di Lazio-Udinese non è certo quello di Atalanta-Lazio, per dire.



    Questo è verissimo, offre comunque un contributo alla squadra. Continuando nel parallelismo direi che ha ricordato lo Zarate dell'autunno 2010, partita-simbolo Palermo-Lazio 0-1.
    Essendo ancora più specifico, quindi, direi che la domanda non è tanto "perché nell'ultimo mese non ha giocato come nei quattro precedenti?", bensì "perché nell'ultimo mese non gli sono più riusciti i gesti tecnici tipici del suo repertorio?".
    La risposta più semplice - ossia "è calato di forma" - cozza con le ottime prestazioni atletiche che ha comunque continuato a fornire. Quindi ci dev'essere dell'altro.
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    ℬaruch
    Post: 2.878
    00 05/06/2015 15:01
    Per me semplicemente hanno iniziato a trattarlo come fosse Cristiano Ronaldo (cit. Mihajlovic dopo Lazio-Samp). Raddoppi su raddoppi, mai più unp spazio tipo quello - per dire - che ebbe in Sassuolo-Lazio per sbloccare la partita. Qui starà la sua sfida: restare a galla anche se non gli consentiranno più gli uno contro uno in velocità che lo proiettavano continuamente nell'area avversaria o a calciare
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    Drenai71
    Post: 1.597
    00 05/06/2015 15:04
    a me sembrava molto stanco. è un atleta e quindi correva e rientrava, anche piu del solito forse per voler "compensare" le giocate che non gli riuscivano.
    ma dal punto di vista della brillantezza dello spunto e della lucidità di pensiero a me sembrava uno straccio. un giocatore "logorato" mentalmente da un successo che non si aspettava lui per primo.
    sono convinto che con l'estate, resettando mentalmente, non ci metterà molto a tornare brillante.
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 05/06/2015 15:31
    Un calo fisiologico.
    Le attenzioni degli avversari, le pressioni dentro e fuori dal campo -il dramma che lo ha colpito a gennaio per noi è passato in cavalleria, ma sono cose ti rimangono dentro a vita-, la coesistenza con Candreva che tende a fagocitare gli spazi aperti, il calo generale della squadra.

    Ora ha bisogno di rinfrescarsi le idee e riposarsi.
    Poi sarà compito Pioli riassemblare un ingranaggio che lo metta nelle condizioni di esprimersi al meglio.
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    charlie_few
    Post: 107
    00 05/06/2015 15:55
    Tutto giusto.
    Sicuramente un calo fisico, sicuramente la maggior accortezza da parte degli avversari (cosa che magari ha permesso a Candreva, per esempio, di segnare con più facilità negli ultimi due mesi. Un caso?), ma secondo me c'è anche tanto di una sua peculiarità: Felipe è un giocatore umorale.
    Mi pare ancora nella fase in cui se non gli riesce la giocata si deprime, se gli riesce si gasa. Anche fisicamente non sa gestirsi: alterna momenti di corsa inverosimile a momenti di quasi passeggio.
    Insomma il ragazzo deve crescere dal punto di vista della tenuta e della gestione mentale.
    Concordo però sul fatto che l'ultimo Anderson è comunque superiore e più 'giocatore' rispetto al primo Anderson.
    E questo mi fa ben sperare
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    Mark Lenders (ML)
    Post: 2.725
    00 05/06/2015 16:25
    Re:
    charlie_few, 05/06/2015 15:55:

    Felipe è un giocatore umorale. Mi pare ancora nella fase in cui se non gli riesce la giocata si deprime, se gli riesce si gasa.



    Je suis Charlie!
    (Ho approfittato della prima occasione utile per non farmi bruciare sul tempo )

    Scherzi a parte, mi pare una buona spiegazione. Non so se esaustiva, ma sicuramente fondata.
    Rifletto anche sulla tesi Drenai

    Drenai71, 05/06/2015 15:04:

    dal punto di vista della brillantezza dello spunto e della lucidità di pensiero a me sembrava uno straccio



    che però chiama in causa Pioli. Possibile che non se ne sia accorto? O possibile che - pur essendosene accorto - non abbia voluto concedere neanche uno spezzone a Keita?

    Viceversa non credo c'entrino granché Candreva e il padre. Quest'ultimo è andato bevuto il 13 gennaio, nel bel mezzo del periodo d'oro che poi è durato altri due mesi. E Candreva da un lato c'era anche nel periodo d'oro, dall'altro i suoi gol e le sue grandi partite le fa da oltre due anni, Anderson o non Anderson. Mi sembra come quando si diceva che Boksic segnava poco ma il suo grande merito era aprire gli spazi per Signori: peccato che Signori i suoi 20 e passa gol a campionato li faceva con Baiano, li ha fatti con Riedle, li ha fatti con Casiraghi...
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