Mercato estivo 2016-2017

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cuchillo76
00venerdì 26 agosto 2016 11:50
A parte Madagascar, tutti visti (una sola volta)ma non ricordavo questa particolarità...Complimenti per la finezza! [SM=g27988]

Invece, noto che pure tu "ci caschi" con "Un tram chiamato desiderio". In realtà è "Un tram che si chiama desidero" ma, appunto, non so perché tutti se sbajano...
Un po' come "Il favoloso mondo di Amelie" che per tutti è "Il fantastico mondo di Amelie"... [SM=g27987]


Tornando alla Lazio, si legge di questo rallentamento per Dirar dovuto all'inserimento di Keita nella trattativa.
Vedremo.

Su Cerci, non sono così negativo come un certo rumore di fondo.
D'accordo con est che può trovare l'ambiente e il contesto per risollevarsi.
Checché se ne dica, l'ambiente Lazio non ti mette queste grandi pressioni addosso e qui sei in grado di esprimerti meglio che nelle grandissime piazze.
Prova ne è che - a parte Lichtsteiner - tutti i giocatori buoni o buonissimi che ha avuto la Lazio in questi 12 anni di Lotito, il meglio lo hanno espresso alla Lazio.
Poi, certo, sto sempre considerando che viene a fare panca, di fondo.
alenboksic71
00venerdì 26 agosto 2016 13:16
Purtroppo non ho quasi nessuna stima calcistica per Cerci (la cui intelligenza tra l'altro rivaluta ampiamente quella di Candrevavadoallinterpervincere). Quindi, qualora venisse, lo vorrei vedere solo in panca - anche perchè questo vorrebbe dire grandissima annata di FA.
Non conoscendo il franco-marocchino però mi sento di dire che con lo scambio Candreva/Keita per Dirar/Cerci ci abbiamo perso. Che siamo l'unica squadra che non ha preso nessuno in prestito e che vorrebbero fare a un trentenne un contratto quinquennale (non bastasse Radu).
ReflexBlue74
00venerdì 26 agosto 2016 14:54
Re:
cuchillo76, 26/08/2016 11.50:

Invece, noto che pure tu "ci caschi" con "Un tram chiamato desiderio". In realtà è "Un tram che si chiama desidero" ma, appunto, non so perché tutti se sbajano... 



Hai ragione! Ho fatto un test nominandolo a tre persone abbastanza ferrate in tema di cinema e nessuno mi ha corretto.


Sulla Lazio. Cerci, nonostante l'antipatia epidermica, è un giocatore che ho sempre apprezzato.
Come talento non lo ritengo inferiore a Candreva, però non posso ovviamente giudicarlo un upgrade. Stessa età, ma se l'ex-laziale è ancora nel pieno della maturità (calcistica ),  Cerci sembra aver imboccato un malinconico declino. Vedremo se l'intervento che ha subito a maggio -resterà fermo fino a ottobre, ho letto- è stata la mazzata finale o gli restituirà una seconda giovinezza.

Sul marocchino mi sono informato un po' meglio e non pare un gran rinforzo, quindi a occhio sottoscrivo la chiosa di alenboksic. Però considerando che Kishna l'anno scorso ha inciso zero e Anderson ci ha regalato una manciata di gemme sparse nel liquame, nel gioco del confronto tra le batterie di esterni potremmo anche impattare.
Mark Lenders (ML)
00domenica 28 agosto 2016 16:54
Il punto è che insieme a Candreva abbiamo perso anche i suoi gol, ossia una dozzina all'anno. Non sono pochi. Cerci in doppia cifra non ci va neanche se l'ammazzi. Cioè, visti i nomi quasi quasi mi sto ricredendo sull'ipotesi Balotelli... Forse meglio scommettere su di lui che su un carneade qualunque, a sto punto...
cuchillo76
00lunedì 29 agosto 2016 10:42
Cerci, però, ha fatto 21 gol in due anni con Ventura.
E' vero che giocava da seconda punta ma se gli dai licenza di offendere, i gol li fa.
Magari non quanti Candreva.
Tra l'altro - e sono forse il suo più grande estimatore, qui - se a Candreva togli i rigori, i gol sono 6-7 a stagione.

Ma, ecco, non ci voglio pensare a Cerci titolare. Manco lontanamente.
Se verrà, sarà per giocarsi il posto ma vorrei mentalizzarmi sul fatto che il titolare, sulla carta, sia più forte di lui.
Se poi torna il Cerci del 2013-'14, beh, difficile che non giochi.
cuchillo76
00lunedì 29 agosto 2016 11:26
A proposito, una domanda ai limiti della provocazione.

No, così, visto che Konko ha disputato lo scorso anno la sua migliore stagione alla Lazio (risultando, alla fine, il migliore in rosa per rendimento, pensa che stagione di sterco che abbiamo alle spalle...), ma recuperare Gonzalez alla causa, visto che non abbiamo incontristi di ruolo?
Chissà che il giochetto non rifunzioni e che il Tata (che non ho mai particolarmente apprezzato come calciatore) non sia il Konko della scorsa stagione ma potrei dire anche il Del Nero 2009-'10 (fondamentali, per la salvezza, le sue prestazioni col Genoa sia all'andata sia al ritorno...)
Drenai71
00lunedì 29 agosto 2016 11:44
fosse quello dei primi anni ci farebbe stracomodo. ma sono un paio d'anni che mi sembra un ex.
cuchillo76
00lunedì 29 agosto 2016 12:18
Re:
Drenai71, 29/08/2016 11.44:

fosse quello dei primi anni ci farebbe stracomodo. ma sono un paio d'anni che mi sembra un ex.



L'ho seguito molto poco.
Magari s'è riposato, però.  

Io, comunque, non sono mai troppo d'accordo sul fatto che se hai fallito delle stagioni, sei condannato a fallire anche quelle successive.
Ci sono casi anche di black-out molto lunghi e non solo di calciatori illustri ma anche di buoni gregari come lui.
In fondo, era uno che solo tre anni fa era titolare e ha un'età ancora compatibile.

Tra rimandarlo in campionati esotici senza avere uno straccio d'interditore in rosa e provare a ritagliargli un ruolo à la Scaloni, per intenderci, meglio la seconda.
Poi, ovvio che se last minute viene un qualsiasi interditore meglio del Tata, per me il buon Alvaro può tranquillamente tornare in Messico o riciclarsi in India.
ReflexBlue74
00lunedì 29 agosto 2016 12:30
Cazzo, avevo fatto il vago per settimane, sperando che non evocandolo -anche solo a titolo di curiosità di mercato- non incappassimo in questa angosciante sventura!
Drenai71
00lunedì 29 agosto 2016 12:47
al toro non ha giocato quasi mai, in messico non l'ho certo seguito ma non ha lasciato tracce. l'ho visto in coppa america e ha fatto il suo (pur non reggendo i 90 minuti) ma in un centrocampo ormai al lumicino con gli stessi giocatori da tempo immemore, tanto che mi chiedo in che stato sia il calcio uruguaiano per non riuscire a trovare uno straccio di ricambio e questo è il solo motivo per cui ancora giocano gonzalez e arevalo rios.

sull'utilità di un centrocampista di quntità siamo d'accordissimo.
est1900
00lunedì 29 agosto 2016 16:50
Dopo aver assistito live all'incontro di sabato non posso non rimarcare la fottuta esigenza di avere un altro terzino destro.
Il Basta della prima stagione (anzi, parte di essa visto che saltò parecchie gare) non esiste più.
Se Radu si backuppa in qualche modo con Lukaku e Lulic, a destra c'è il panico.

Vice Basta e attaccante centrale. Questo occorre per me (che, visto sabato, giocherei SEMPRE 352 a questo punto).
Se invece si vuole ostinatamente rimanere sul 433 occorre il reintro del ninominkia e il sostituto di Candreva (che al 29 agosto pomeriggio, SCANDALOSAMENTE, non è arrivato).
 

Magnopèl
00lunedì 29 agosto 2016 21:02
Il terzino destro lo richiedo da settimane, ma pare che considerino Patric un giocatore di calcio.
Va preso un QUALUNQUE (o quasi) attaccante di scorta, o Djordjevic le giocherà, anche se da subentrato, quasi tutte.

Bastos mi ha davvero impressionato.
ReflexBlue74
00martedì 30 agosto 2016 14:40
Sto Lupo Alberto qualcuno lo conosce? Su youtube sembra bravo a lanciare i compagni in profondità, buono per Immobile quando avremo campo da aggredire.
Drenai71
00martedì 30 agosto 2016 15:32
non lo conoscevo per nulla, da ieri sera mi sono spizzato quello che c'è su you tube (come tutti credo), non è una vera ala, ma mi sembra un discreto giocatore, una specie di mauri piu rapido ma meno concreto. però pur essendo un destro parte da sinistra, se lo vogliamo usare nel 433 per forza a sinistra deve giocare. il che ci lascia col solo anderson a destra (keita o non keita). il sospetto di un cerci last minute ce l'ho.
ReflexBlue74
00martedì 30 agosto 2016 15:55
Non lo so, Tare ne racconta tante di cazzate, ma quando in sede di mercato nomina un giocatore solitamente è attendibile. Non è Moggi che si divertiva a smentire trattative già concluse o a dichiarare incedibile un giocatore proprio mentre sbarcava all'aeroporto della nuova destinazione.
Cerci lo ha praticamente escluso.

Io penso che alla fine possa restare Keita, col quale si tenterà un'opera di ricostruzione del rapporto.

Preghiamo per la salute di Immobile e invochiamo un miracolo che faccia tornare Djordjevic quanto meno un giocatore di calcio. Quello che ho visto sabato allo stadio è un ex a tutti gli effetti, a prescindere dalla cifra tecnica e dallo stato di forma.
ℬaruch
00martedì 30 agosto 2016 23:15
Non avendo la minima idea di chi fosse, sono andato a vedermi i commenti dei tifosi del Liverpool su Luis Alberto, e devo dire che c'è una netta spaccatura. Una parte - minoritaria - della tifoseria, brinda con meme vari per aver racimolato 5 milioni insperati dalla cessione. Un'altra parte, però - maggioritaria - ha scoperto solo ora che Luis Alberto fosse un loro giocatore
Magnopèl
00mercoledì 31 agosto 2016 21:27
A mercato praticamente chiuso ci vedo in lotta quinto/sesto posto con milan e fiorentina, se Inzaghi si dimostrasse un allenatore decente.
Occhio al Torino.

Un mercato con nessun picco, bene Immobile, male la gestione esterni e terzini.
Se Ciruzzo salta qualche partita non segneremo nemmeno con le mani contro i ciechi.
ℬaruch
00mercoledì 31 agosto 2016 22:56
A questo punto è doppiamente importante che sia rimasto Keita, sperando di recuperarlo alla causa perché tra le ali rimane il migliore e perché è anche l'unica alternativa a Djordjevic come sostituto eventuale di Immobile. Luis Alberto, nonostante sia reduce dalla prima vera stagione positiva tra i professionisti, mi induce pessimismo. Ma vabbè, anche Iniesta lo indurrebbe ripensando a tutti gli spagnoli (6) che hanno giocato con la nostra maglia. Inutile che li elenchi...
ReflexBlue74
00mercoledì 31 agosto 2016 23:14
Come prevedevo il mercato si è chiuso con Lupo Alberto.

Mi sembra di aver letto che Cerci non ha superato le visite mediche al Bologna. Lo dico a titolo di curiosità perché penso sia stata una falsa pista fin dall'inizio.

Sono contento che sia rimasto Keita. Senza il senegalese, Candreva, Mauri e Klose il confronto tecnico con la bella Lazio di due anni fa sarebbe stato impietoso. Ora cerchiamo un accordo proficuo in termini economici e di immagine.

Ora finalmente si potrà parlare di come giocherà la Lazio.
Drenai71
00giovedì 1 settembre 2016 00:02
se rientra la questione keita, usciamo dal mercato con una squadra estremamente completa e equilibrata. si può discutere sulla qualità degli uomini scelti, ma sul perseguimento di un piano logico nel colmare le varie lacune niente da dire.
ℬaruch
00giovedì 1 settembre 2016 00:12
Marchetti
Basta De Vrij Bastos Lukaku
Parolo Biglia Lulic
Anderson Immobile Keita

Vargic
Patric Wallace Hoedt Radu
Leitner Cataldi Milinkovic
Kishna Djordjevic Alberto

Le grandi incognite - oltre al portiere - restano: vice-Basta, vice-Biglia, vice-Immobile
Er Matador
00giovedì 1 settembre 2016 07:12
Alla vigilia del mercato, la Lazio partiva con una serie di precise esigenze:


1) una guida tecnica più autorevole e qualificata

2) Un vice Biglia, stante l’incapacità di schierare una squadra con un capo e una coda in assenza dell’argentino

3) Soluzioni concrete in più ruoli completamente scoperti

4) Come sottoinsieme del punto precedente, e con riferimento alle voragini nei ruoli di portiere e centravanti, soluzioni concrete per la strutturale difficoltà nel concretizzare in gol e punti il gioco prodotto


Al termine del mercato, quale fra i suddetti problemi può dirsi risolto? Presto detto: nessuno.


1) A giudizio di chi scrive, la casella in assoluto più importante: senza la quale il mercato giocatori diventava quasi pleonastico.
Con Bielsa si sperava di poter tornare a parlare di calcio: è andata male, per motivi che non sapremo mai, ma c’era tutto il tempo per puntare su un altro nome di livello.
Invece, in omaggio al consueto metodo Boateng-Yılmaz, si è rinnegata una buona intuizione cambiando completamente rotta.
E neppure in direzione del solito minestraro della mutua, ma addirittura con una reformatio in peius sul piano dell’esperienza, della credibilità di fronte allo spogliatoio, dell’autonomia nei confronti della società.
Andando letteralmente a riprendere dal cassonetto un non ancora allenatore già scartato, e con sacrosanta ragione, dagli stessi datori di lavoro

2) L’unico, ipotetico candidato è l’oggetto misterioso Leitner, che però appare già in corsa come erede di Onazi: ammesso che sappia difendere, è difficile immaginarlo sostituto di entrambi date le diverse caratteristiche dell’argentino e del nigeriano.
Serviva un Valdifiori, vale a dire una scelta di profilo non elevato ma con un minimo di solidità, e al suo posto rimane un punto interrogativo

3) La difesa, in attesa di sapere qualcosa su Wallace, appare assai meglio presidiata rispetto all’anno scorso; l’attacco, in compenso, è quasi completamente sguarnito.
Una coperta corta tirata all’indietro, insomma.
O, se si preferisce, una rimescolata al mazzo da volgare prestigiatore, senza che nulla cambi realmente

4) È arrivato Immobile, buon contropiedista che contro le difese chiuse – vale a dire almeno una buona metà delle gare – sembra aggiungere ben poco.
Per il resto si riparte da Marchetti e Đorđević, vale a dire da situazioni oltre il limite della regolarità tecnica


In un quadro già poco esaltante, emergono altre considerazioni a margine:


a) ammettiamo pure che la cessione di Onazi fosse necessaria e opportuna per questioni di bilancio, volontà del giocatore o che altro.
Bastava rimpiazzarlo con un interditore di ruolo, e neppure dotato delle celeberrime due fasi: forse il ruolo più generico e facilmente reperibile in questo sport, e invece non si è stati in grado di riempire nemmeno questo vuoto, se non con l’incerto profilo di Leitner.
Viene in mente lo sfogo di Pippo Franco in Giovannona coscialunga, quando l’azienda a cui si è rivolto gli recapita un travestito: “Avessi chiesto una traduttrice simultanea dal cinese... ma ho chiesto ‘na mignotta!”

b) Affaire Keita: i torti del giocatore e di chi lo manovra sono fuori discussione, ma altrettanto vale per gli immancabili, irredimibili errori di metodo nel gestire la situazione.
Il bimboscemo se ne vuole andare, e lo si sa da mesi? Si intende monetizzare la sua cessione, sperando che qualcuno ci caschi?
Benissimo: questioni del genere vanno pianificate ALL’INIZIO del calciomercato, per avere il tempo sia di trattare da una posizione di forza, senza essere presi per il collo causa chiusura dei lavori ormai imminente, sia di reinvestire in maniera non troppo frettolosa gli eventuali proventi.
Così ci si ritrova con una bomba fuori o dentro lo spogliatoio, a seconda del fatto che si opti per la messa fuori squadra o per il tentativo di reinserimento forzato nel gruppo.
E, quasi certamente, con un elemento assai poco utile alla causa

c) Si è speso, senza dubbio: ma come?
Un paio d’anni fa, e per cifre attorno ai sette milioni, arrivavano de Vrij e Biglia: nessuno poteva giurare sul loro rendimento, ma si trattava di elementi con un curriculum e un profilo tecnico almeno in parte delineati.
Negli ultimi mesi si sono registrate uscite della stessa entità, ma per prospetti tutti da scoprire e che in partenza non offrono particolari garanzie.
Esemplare, a tale riguardo, l’ultimo segmento del mercato.
Per un’incognita totale come Luis Alberto, la società ha messo subito sul tavolo 5+2 milioni, esborso non banale in rapporto alle sue finanze.
Per un elemento modesto ma non sconosciuto come Berisha, l’Atalanta ha puntato sulla formula del prestito: alla Lazio non vanno né un incasso immediato né, a quanto è dato sapere, un vantaggio – se non in termini di ipotetica prelazione “morale” – nella corsa a Sportiello.
Due domande: i prestiti, con esborsi differiti nel tempo, valgono solo per gli altri?
E soprattutto: quanto sopra rappresenta una gestione minimamente razionale di un budget limitato?


In concreto, ci si ritrova con un organico stracolmo di incognite, verosimilmente da parte destra della classifica, dal quale – per quanto ci si lambicchi coi moduli – è pressoché impossibile ricavare un undici senza almeno un paio di ruoli coperti in maniera puramente nominale.
E, cosa ancor più grave, si fa seguire a una stagione criminosa un ulteriore segnale di ridimensionamento, che abbassa ulteriormente il rating tecnico e societario.
Come dire che l’anno prossimo i giocatori faticheranno ancor più ad accettare la Lazio, e/o per farlo chiederanno ingaggi più elevati.
Come dire che, avanti di questo passo, il prossimo cretinetto punterà i piedini non tentato da Juventus o Inter ma semplicemente per andare al Chievo, che a quel punto rappresenterà un miglioramento sul piano professionale.
In definitiva, si conferma come l’attuale proprietà – stanti i meriti pregressi – abbia dato quel che poteva dare.
E come, anno dopo anno, se lo stia riprendendo.
Voto? Sul piano tecnico 4. Su quello strategico-gestionale 1.
ℬaruch
00giovedì 1 settembre 2016 08:45
Re:
Er Matador, 01/09/2016 07.12:

Viene in mente lo sfogo di Pippo Franco in Giovannona coscialunga, quando l’azienda a cui si è rivolto gli recapita un travestito: “Avessi chiesto una traduttrice simultanea dal cinese... ma ho chiesto ‘na mignotta!”





Posto l'analisi economica del sito Calcio e Finanza

Lazio, l’addio di Candreva “finanzia” il mercato più costoso dell’era Lotito
di Redazione - 1 settembre 2016

Claudio Lotito ringrazia la cessione di Antonio Candreva. Il mercato della Lazio, infatti, si è sviluppato quasi interamente grazie all’addio dell’esterno della nazionale italiana, passato all’Inter.

I 22 milioni incassati dal club nerazzurro permettono infatti una plusvalenza che, insieme al risparmio d’ammortamento e a quello dello stipendio, copre gran parte dei colpi in entrata dei biancocelesti. Ma andiamo con ordine, nella nostra simulazione dei conti, partendo proprio dagli acquisti.

Sei colpi, per i biancocelesti. Il più importante è quello di Ciro Immobile, sbarcato nella Capitale dopo i sei mesi in prestito dal Siviglia al Torino. Agli spagnoli 8,5 milioni per il cartellino, all’attaccante napoletano 2 milioni netti per lo stipendio per i prossimi 4 anni. Ma Lotito non si è fermato qui, nel calciomercato più costoso della sua era da patron della Lazio: sono arrivati anche Wallace, Bastos, Lukaku, Luis Alberto e Leitner, per una spesa complessiva di 35 milioni e un impatto a bilancio di circa 24,2 tra ammortamenti e stipendi.



Tutto grazie alla cessione di Antonio Candreva. I 22 milioni incassati dall’Inter, infatti, avranno un impatto positivo sui conti biancocelesti per 24, grazie alla plusvalenza di 19,7 milioni, al milione dell’ammortamento risparmiato e ai 3,6 milioni di ingaggio risparmiato. In sostanza, da sola la cessione dell’esterno della nazionale ha finanziato tutti i colpi in entrata.



Il resto lo hanno fatto soprattutto i contratti in scadenza di Klose, Mauri, Bisevac, Braahfeid e Konko, che hanno permesso un corposo risparmio sugli ingaggi (complessivamente intorno ai 9 milioni di euro lordi). Plusvalenza anche per Onazi, ceduto ai turchi del Trabzonspor per 3,5 milioni di euro.

Guardando il quadro generale, l’impatto sul bilancio sarà in complesso positivo, con un +17 milioni tra affari in uscita e in entrata, con calo degli stipendi di circa un milione e un aumento di circa 7 solamente per gli ammortamenti.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 1 settembre 2016 10:50
È stato un mercato da squadra di seconda fascia, cioè quel che siamo. Ma non per questo credo che sia tutto da buttare.

Restano aperte un paio di voragini come il portiere e il vice Biglia. Manca un vero mediano e i vice di Basta e Inmobile sono rispettivamente Patric e Djordjevic. Queste le lacune principali.

In compenso è stata più o meno sistemata la difesa centrale e sinistra ed è stato preso un centravanti, anche se non quello che speravo io. E in generale è stato fatto un eccellente lavoro in uscita, tagliando un sacco di rami secchi.

Circa l'allenatore, discorso simile al centravanti: non è quello che avrei preso io ma è comunque meglio di quello che c'era e di altri che potevano arrivare, Bielsa compreso.

Credo che l'ago della bilancia possa essere Keita, che con la cessione di Candreva è un teorico titolarissimo. Se Keita continua a fare la testa di cazzo avremo problemi a fare meglio di un settimo-ottavo posto perché davanti mancano i gol. Se invece Keita fa il salto di qualità si può provare a metterci dietro Milan, Fiorentina e Sassuolo e a tornare in Europa League.
Drenai71
00giovedì 1 settembre 2016 11:04
secondo me con keita abile e arruolato partiamo sicuramente davanti a fiorentina e sassuolo, e probabilmente pure al milan. sarei molto deluso se restassimo fuori dall'europa.
senza keita concordo che davanti siamo corti.
alenboksic71
00giovedì 1 settembre 2016 11:29
Il problema Keita non è da poco:
1) Umano. Mi pare abbastanza stupido e mal consigliato. E non credo possa vantare grande rispetto e considerazione all'interno della squadra.
2) Tecnico. E' vero che può essere titolare e non avrebbe scuse. Ma è in grado di fare 10 gol, che è il minimo sindacale per una punta anche se esterna?
cuchillo76
00giovedì 1 settembre 2016 12:35
Copincollo quanto scritto da ML, come giudizio generale.

L'unico mezzo-passaggio in cui sono parzialmente in disaccordo è quello su Keita e forse ciò origina da una diversa considerazione che abbiamo di Keita.

Per me Keita non ha DIMOSTRATO, per essere chiaro da subito, di essere più forte di Felipe Anderson. E, quindi, allo stato, l'uno non parte in vantaggio rispetto all'altro, anche se tutta questa tarantella non ci fosse stata. Figuriamoci adesso.
A parte che non è detto che questo dualismo si verificherà.

Keita viene da una stagione decente e nulla di più. Non ha imparato a segnare, i difetti da crossatore gli sono rimasti tutti. E' diventato più bravo nel procurarsi i rigori, quello sì. Ed è forse, a oggi, la sua dote migliore.
Per quello che si è (intra)visto lo scorso anno - la stagione di due anni fa non la considero neppure - per quanto mi riguarda, non partirebbe in ogni caso coi galloni da titolare.
Se li sarebbe, comunque, dovuti guadambiare sul campo.

Tra l'altro, prima di sprofondare nella depressione, questo Luis Alberto lo vorrei anche vedere.

Come già detto ad alcuni di voi, anche solo per un discorso cabal-statistico, ho sensazioni positive sugli arrivi.
Troppe finestre di mercato sbagliate in sequenza. Come il pollo al tavolo di poker, è arrivata la mano in cui ti fanno vincere.

Non so chi e come, ma mi sento che di almeno 4 su 7 (compreso, quindi, Vargic) saremo stati contenti a fine anno del rendimento offerto e della qualità/prezzo dell'operazione. Ovviamente, si spera che siano ben distribuiti tra i reparti, i 4 buoni.

Lo scorso anno, tra estate e inverno non è stata fatta MEZZA cosa decente, compresi i 9 milioni per Milinkovic-Savic.
E ci aggiungo anche l'inverno 2015 con l'arrivo di Mauricio.

In uscita, 10 e lode.
Klose e Mauri congedati (ancorché con un anno di ritardo), Konko fuori dalle palle (anche se siamo costretti ad aggrapparci a Patric e forse lo pagheremo, ma ritengo sia stato giusto così anche perché per troppo tempo ha fatto il mantenuto di lusso), il trio-monnezza Gentiletti-Mauricio-Bisevac portato di peso fuori. Visti i precedenti, già immaginavo due su tre ancora qui.
Alla fin fine...Manco mi dispiace che sia rimasto Gonzalez. Hai visto mai che ci torni utile.

Ah, il mio voto è 6,5.
Magnopèl
00giovedì 1 settembre 2016 12:49
Re:
ℬaruch, 31/08/2016 22.56:

A questo punto è doppiamente importante che sia rimasto Keita, sperando di recuperarlo alla causa perché tra le ali rimane il migliore e perché è anche l'unica alternativa a Djordjevic come sostituto eventuale di Immobile. Luis Alberto, nonostante sia reduce dalla prima vera stagione positiva tra i professionisti, mi induce pessimismo. Ma vabbè, anche Iniesta lo indurrebbe ripensando a tutti gli spagnoli (6) che hanno giocato con la nostra maglia. Inutile che li elenchi...

Mi collego al tuo post per fare una riflessione sul caso Keita.
Occhio, perchè è una situazione delicata.
Ha attaccato Inzaghi, mancato di rispetto a compagni, tifosi e società e ora ce lo ritroviamo ancora a Formello.
Se non si risolve bene è una mina vagante e non mi risulta difficile pensare a uh uh dai suoi stessi (ex) tifosi con conseguente figura di merda mondiale.

Spero si possa risolvere con scuse pubbliche a TUTTI del calciatore, che può essere molto utile, sia da esterno, che come sostituto atipico di Immobile (Djordjevic non lo voglio più vedere).

Il nostro campionato cmq dipende da quanto Inzaghi sia allenatore, da De Vrij, Marchetti e Biglia, da quanto giocheranno Patric e Djordjevic.
Magnopèl
00giovedì 1 settembre 2016 12:51
Avevo inoltre già letto l'articolo di Calcio e Finanza e come credevo c'era spazio per un colpo che ci attestasse tra le squadre di prima fascia e non tra quelle di seconda, per mercato fatto (ciò non vuol dire che il mercato sia orrido).
Un colpo che chissà, invece di 4000 abbonati, ne avrebbe fatti fare qualcuno in più, anche se il caso Bielsa ha steso molti.

Una correzione da pignolo a cuchillo: Milinkovic a bilancio è a 5 mln (Kishna a 6).
D'accordo che l'intero anno scorso non si è fatto nulla di buono, visto anche il terzo posto raggiunto.
Bisevac a gennaio per provare la rincorsa EL, ho detto tutto.
Per me che Tare sia ancora qui è un mistero e credo che se toppa più di 3/4 acquisti quest'anno, anche Lotito lo manderà a cacare.
Drenai71
00giovedì 1 settembre 2016 12:57
io credo che questo margine che ci siamo tenuti sia dovuto al rosso di bilancio che si paventava (e che quest'anno non potevamo coprire con gli incassi europei).
in altre parole, questo tesoretto di fatto a disposizione non c'è, serve a far sì che nel bilancio saremo piu o meno in pareggio come al solito.
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