La stagione della roma 2014-2015

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Mark Lenders (ML)
00venerdì 6 febbraio 2015 00:38
Re: Re:
Er Matador, 05/02/2015 20:44:


Mark, secondo me sottovaluti una conseguenza determinante della retrocessione in EL: i mancati introiti.
I quali hanno trasformato un mercato di riparazione potenzialmente pericoloso in un polverone di arrivi e partenze, al termine del quale si ritrovano con Ibarbo imballato come un pacco postale, una mezza incognita come Doumbia e senza la fondamenale variante tattica del centravanti di ruolo in organico.



Dalla Champions, in qualità di secondi classificati nel girone, sarebbero certamente usciti agli ottavi. (Il Manchester City ha pescato il Barcellona, per la cronaca).
Quanto avrebbero incassato in più? Un milione per l'eventuale vittoria contro gli inglesi, altri tre e mezzo di bonus qualificazione agli ottavi e qualche altro spicciolo in più di market pool. Non molto più di cinque milioni, alla fin fine, e da incassare non ora bensì in estate. Dici che avrebbero fatto tutta 'sta differenza nel mercato di riparazione? Piuttosto ci sarebbe da discutere dell'operazione di finanza creativa che stanno per mettere in piedi con Goldman Sachs, quella sì che potrebbe garantirgli grossa liquidità nell'immediato...

Er Matador, 05/02/2015 20:44:


Non mi preoccuperei neppure per il loro cammino nella seconda competizione a livello continentale: quanto siano in grado di affrontare una partita ogni tre giorni è emerso prima l'anno scorso, dimostrando i tempi troppo lunghi di ranocchione nel preparare il match, poi negli ultimi tempi con una condizione psicofisica da smobilitazione.
Qualunque delle due competizioni rimaste decidano di privilegiare, la coperta è drammaticamente corta.
Segnando, nella colonna dei passivi, anche l'impassibilità di Garcia di fronte al martirio di Maicon contro l'arrembante Pasqual: la stessa con cui, nel suo primo derby, Reja trasformò una mossa normalissima come l'ingresso di Ljajić sulla fascia in una sorta di test atomico.
Altro segnale confortante, il permanere di una condizione fisica inesistente anche una volta esaurito il gennaio simil-zemaniano del franco-andaluso.
Un orizzonte roseo completato dall'infortunio di Strootman, che il derby ha confermato nei panni di unico elemento in grado di garantire un reale cambio di passo.
La mia preoccupazione è la capacità da parte della Lazio - e in subordine dei loro concittadini in ottica secondo posto - di approfittarne: per quanto riguarda loro, neppure i furti arbitrali riescono a coprire un trend pieno di spunti promettenti.



La rosa della roma in realtà è profonda (ormai va di moda dire così) in quasi tutti i reparti. Se ora sembra insufficiente è solo perché hanno fuori una squadra intera, ma parecchi giocatori rientreranno a breve-medio termine. Insomma, non si può elevare a sistema il momento attuale, per me sono fisiologicamente destinati a riprendersi. In che misura non so dirtelo, dipenderà dall'evoluzione della crisi atletica, ma mi accontenterei di vederli fuori dalla lotta scudetto e dall'Europa League; vaticinare crolli che li portino sotto il secondo posto mi pare davvero troppo ottimistico, ai limiti dell'ingenuo.
Sono infine d'accordo sulla doppia confusione Garcia-Sabatini a proposito di Maicon e dei terzini in generale. Era quello il vero punto debole della squadra e il direttore sportivo l'ha bellamente ignorato rivoluzionando un attacco che secondo me sta pagando colpe degli altri reparti più che le proprie. E pure l'allenatore si ostina a concedere un minutaggio spropositato a un giocatore che se va bene avrà mezzora nelle gambe. Ecco, io che sono un estimatore di Garcia (come tecnico, non come personaggio) sono rimasto negativamente impressionato dalla sua scarsa reattività: la squadra da un mese fa sempre la stessa partita e lui continua a fare più o meno sempre le stesse scelte e le stesse dichiarazioni. Pare essersi inceppato. Non che la cosa mi dispiaccia, beninteso  
ReflexBlue74
00lunedì 16 febbraio 2015 09:38
Questi dovevano sta' a quindici punti -forse quindici no, ma tra gli undici e i tredici senza dubbio- dalla Juve e invece fra due domeniche hanno la possibilità di giocarsi, in casa, il match che potrebbe riaprire il campionato. Tra sculate e aiutini sono ancora lì, 'tacci loro.
est1900
00lunedì 16 febbraio 2015 11:11
Re:
ReflexBlue74, 16/02/2015 09:38:

Questi dovevano sta' a quindici punti -forse quindici no, ma tra gli undici e i tredici senza dubbio- dalla Juve e invece fra due domeniche hanno la possibilità di giocarsi, in casa, il match che potrebbe riaprire il campionato. Tra sculate e aiutini sono ancora lì, 'tacci loro.



Sei pareggi nelle ultime sette gare giocate.
Assenza di due vittorie consecutive dal 30 novembre
Ultima gara vinta in casa: 30 novembre.
Un gol a partita nelle ultime sette partite.
Pareggi interni (fortunosi e con due grossi aiuti arbitrali) contro Empoli e Parma. Il quale Parma molto probabilmente verrà nei prossimi giorni messo in mora dai suoi calciatori.


Questi sono i presupposti coi quali si apprestano ad affrontare la Juve, previa presunta vittoria al Bentegodi contro un Hellas avvelenato.

Secondo me sono i nostri demoni a vederli ancora vivi per lo scudetto.
cuchillo76
00lunedì 16 febbraio 2015 11:44
Ieri c'è stato un lungo scambio telefonico con ML, a tal proposito.

Io non sono affatto tranquillo. Lui lo è un po' più di me. E vorrei ricordarvi in che situazione stavamo dopo Verona-Lazio del 2000. Umiliati da Brocchi, Morfeo e Cammarata, con una piazza in cerca di sangue umano da tracannare, che dopo il primo tempo di Londra (3 giorni dopo) voleva la testa di tutti quanti, a cominciare da Eriksson, letteralmente insultato dalle tribune dello Stanford Bridge.

Il calcio è demoniaco, come sport.

Non vorrei, come ho scritto ieri, che il rigore di Vidal sarà da loro ricordato come noi ricordiamo l'assurdo errore di Pippo Inzaghi in Milan-Juve, con la gara sullo 0 a 0.

Io sono molto preoccupato. Perché a forza de chiagne e fotte, questi non perdono mai e tutti 'sti pareggi assomigliano a quelli della prima Juve di Conte. Vi riporto il ruolino della Juve di Conte dalla penultima di andata a prima di Fiorentina-Juventus (0 a 5, vera svolta della loro stagione).

Juve-Cagliari 1-1
Atalanta-Juve 0-2
Juve-Udinese 2-1
Parma-Juve 0-0
Juve-Siena 0-0
Bologna-Juve 1-1
Juve-Catania 3-1
Milan-Juve 1-1
Juve-Chievo 1-1
Genoa-Juve 0-0

16 punti in 10 partite.
Se poi volessimo considerare da Parma-Juve a Genoa-Juve, 9 punti in 7 partite con una sola vittoria.

Fossi una merda, tifoso delle merde, avrei non pochi motivi per essere fiducioso. Se dopo una crisi del genere che, non illudiamoci, non potrà durare fino a giugno, ho la possibilità concreta, vincendo lo scontro diretto di portarmi a 4 punti, sarei tutt'altro che depresso. Anche noi, del resto, in un'epoca in cui a pari punti si spareggiava, affrontammo lo scontro diretto (per giunta in trasferta, quindi con ancor meno possibilità di loro) a -6.
Se la roma lo vince, le cose si potrebbero mettere molto ma molto male.
Dopo 3 scudetti di fila e se ancora in lotta per la CL la Juve potrebbe mollare, fisicamente e mentalmente.

Io sono preoccupato, altroché.
cuchillo76
00lunedì 16 febbraio 2015 12:00
Ah, ovviamente non ho scritto che 16 punti in 10 partite è ESATTAMENTE il ruolino della roma (delle ultime 10 partite).
Ruolino che viene addirittura migliorato (dalla roma) se consideriamo le ultime 7 (11 punti per la roma, 9 per la prima Juve di Conte).

In altre parole, la Juve di Conte fu capace anche di una striscia di risultati peggiore.
est1900
00lunedì 16 febbraio 2015 12:26

Vogliamo, tanto per dare un ulteriore connotato macabro, ricordare chi era l'allenatore che si fece rimontare dalla Juve di Conte?  
Seriamente, io credo che statistiche, corsi e ricorsi e sopratutto il profilo basso tutto nostro siano cose meritevoli della massima stima e lungi da me il voler essere sborone a sedici giornate dalla fine.
Quello che voglio dire, però, è che la squadra che vedo da novembre giocare non dà la minima sensazione di essere migliore della Juve né finora ha fornito speranze (per loro), possibilità, elementi cui aggrapparsi (se non il solito...  ).

Al contrario, questa schifosissima Juventus di Allegri, con Pereyra ed Ogbonna, con un Corradi un po' belloccio davanti, è prima in classifica da Agosto, in solitaria da Ottobre.
Sì, non ha la furia e la chirurgica attitudine ad ammazzare le partite che aveva la Juve dello scorso anno ma ha sufficienti strutture per tenere botta.
Ah, a +9 non avrei avuto più sicurezze di quante ne abbia oggi, così come credo d'aver capito anche tu.

Concludendo, la prima Juve di Conte me la ricordo benissimo. Ed era una squadra (senza coppe) che ha corso col sangue agli occhi per quattro mesi, con una fame e una voglia unici.
Questa roma mi sembra invece più lontana parente di quel Milan imbolsito ed abulico che s'è fatto riprendere.

Poi, ripeto, sedici partite sono un'enormità.


Mark Lenders (ML)
00lunedì 16 febbraio 2015 13:21
Re:
cuchillo76, 16/02/2015 11:44:

Ieri c'è stato un lungo scambio telefonico con ML, a tal proposito. Io non sono affatto tranquillo. Lui lo è un po' più di me.



Condivido con il forum l'autoanalisi che facevo ieri con te. E' vero, rispetto all'anno scorso la sto vivendo molto meglio, ma perché?
1) Perché purtroppo alla roma in questa posizione di classifica iniziamo a farci il callo. Ormai ci sono laziali che fanno festa dopo i loro pareggi da secondi in classifica: io non appartengo e non apparterrò mai a questa categoria. Per me la roma che lotta per lo scudetto è comunque una cosa orribile, anche se poi lo perde. Visto che per fortuna qui non ci sono rompicoglioni in malafede pronti a strumentalizzare le metafore, dirò che la roma che lotta per lo scudetto è come una malattia, e il fatto che eventualmente non sopraggiunga la morte non trasforma la malattia in un evento gioioso.
2) Perché, statistiche alla mano, è abbastanza irrituale che a vincere lo scudetto sia una squadra non campione d'inverno e in ritardo di 7 punti alla 23ma giornata. Ci ricordiamo - e come non potremmo! - del 1999-2000, ma sono passati 15 anni e non è più ricapitato. Stava ricapitando nel 2009-2010, ma rimonte del genere è molto più facile iniziarle che completarle. Altresì, sempre con le statistiche alla mano, non era mai successo (o forse era successo una sola volta prima dell'anno scorso) che la squadra capace di vincere le prime 10 partite di fila poi non vincesse lo scudetto. Quindi lo rivendico con forza: facevo benissimo a preoccuparmi in quella maniera, tanto più che quella roma, definita squadretta da chi non è abituato ad ammettere i propri errori di valutazione, era invece uno squadrone che solo le palle d'acciaio di Antonio Conte hanno saputo respingere, al "prezzo" di 102 punti ottenuti quasi per disperazione, perché quelle merde non mollarono mai fino a Sassuolo-Juventus 1-3. Altro che campionato archiviato il 5-1-2014...
3) Perché la roma di quest'anno è molto diversa da quella dell'anno scorso: manca praticamente Maicon, mancano Benatia e Castan, mancano Balzaretti o Romagnoli, manca Strootman, ora manca anche Destro e finora è molto sceso il rendimento di Gervinho. Ma soprattutto manca, e anche questo lo rivendico assolutamente, quel revanscismo che si respirava dopo il derby della chiesa al centro del villaggio, che per un bel pezzo fu il vero carburante di quella squadra. Ecco, se c'è una cosa che mi preoccupa è che stamattina hanno definitivamente rotto gli argini del malcontento: c'è di nuovo un'aria pesante e purtroppo fra due settimane c'è una partita in cui questa rabbia potrà essere convogliata e che potrebbe cambiare l'inerzia della stagione.
4) Perché alla Juve di Allegri (spremuta, fragile, Tevezdipendente - un Tevez neanche trascendentale - e con Pirlo-Vidal-Llorente davvero impresentabili) riconosco comunque di essere andata le mie più rosee previsioni. Per me quest'estate l'annuncio di Allegri fu una mazzata tremenda, mi pareva l'inizio della fine. E invece va detto che in qualche maniera sono riusciti a tenere botta, anche grazie al fatto che il campionato è sempre più ridicolo e che la roma non è neanche lontana parente di quella dell'anno scorso, che a quest'ora starebbe placidamente veleggiando verso lo scudo.

Insomma, non è che non abbia cattivi pensieri: in effetti il paragone con la Juve di Ancelotti ci sta. Ne ho addirittura di pessimi riguardo all'Europa League, che attualmente è la mia prima preoccupazione. Se sembro complessivamente più sereno è essenzialmente in virtù del paragone con lo scorso anno, in particolare col girone d'andata. E poi per una sensazione che mi accompagna da un mesetto abbondante. Insomma, come dicevo a Cuchillo io a Natale andai a comprare i biglietti del derby per puro spirito di servizio, perché leggevo di una prevendita desolante e mi sentii chiamato alle armi. L'idea era quella di fare presenza, consapevole che se tutto fosse andato liscio ce la saremmo cavata con una sconfitta per 2-0: già vedevo Pioli all'arrembaggio e Garcia che lo infilzava in contropiede. In realtà la partita ebbe un altro svolgimento ma io dopo il 2-2 ero esangue, non riuscivo né a fare cori né a stare in piedi, mi sono solo accasciato sul seggiolino in attesa del colpo di grazia. Ecco, io sono convinto che vincendo quel derby in rimonta le merde avrebbero vinto, in un colpo solo, anche il campionato. Voglio pensare che in quella mezzora abbiano avuto un matchpoint e che la Resistenza della Lazio lo abbia annullato. Finora possiamo dire che quella mancata vittoria li ha uccisi, perché non dimenticatevi che alla fine di quella partita loro erano a pari merito con la Juve. Mentre adesso sono a -7. Tutti dicono che sette punti non sono niente, ma non è vero. Sette punti, accumulati in un solo mese, sono tantissima roba. Se a +7 ci fosse la roma molti di noi si sarebbero già suicidati. Invece ci sta la Juve. Che verrà a perdere lo scontro diretto, purtroppo me lo sento, ma che comunque avrebbe - spero - almeno altri 4 punti di margine.
cuchillo76
00lunedì 16 febbraio 2015 14:15
Per fortuna le partite mancanti sono 15.
E infatti la buona notizia è che c'è una partita in meno, rispetto a ieri alle 15.

Io, sinceramente, rimango terrorizzato dall'incredibile quantità di punti fatti in queste ultime 10 partite.
Hanno viaggiato a 1,6 (proiezione di 61 punti, quelli che mediamente fa la Lazio da 5 anni) facendo letteralmente pietà. Ma pietà vera.
Parliamo (non qui, ma lo avverto come rumore di fondo) di una roma in caduta libera da 10 partite quando, in realtà, ha un ruolino da EL.

In trasferta - sempre in queste 10 partite - hanno fatto un percorso assolutamente in linea con una squadra che ambisce al titolo.
In casa si sono inceppati, non c'è dubbio. Ma comunque parliamo di 5 pareggi, non di sconfitte rovinose.

Stanno tenendo maledettamente botta in un periodo che avrebbe dovuto portare a una divaricazione incolmabile tra Juve e roma. E il fatto che la forbice non si sia troppo allargata nonostante 2 mesi che potevamo solo sognarci, mi genera ansia.

Anche perché, manco a dire che dietro c'hanno qualcuno.
Niente, non c'hanno niente. Il Napoli rimane una "squadraccia" che al massimo può fare 'O gallo 'ncopp' a munnezza con Fiorentina, Lazio, Inter...
cuchillo76
00lunedì 16 febbraio 2015 14:35
Re: Re:
Mark Lenders (ML), 16/02/2015 13:21:


c'è di nuovo un'aria pesante



Questo è il dato che più m'inquieta.
Ricordiamo come nacque il loro scudetto (contestazione feroce dopo Atalanta-roma di Coppa Italia con corredo di bottigliette alla macchina di Cafu coi bambini terrorizzati dentro) e la loro stagione passata.

L'idea di un clima che possa generare una contestazione associata a una partita ben giocata e ben vinta, sarebbe una tragedia immane. Un mix esplosivo.
E purtroppo, l'attuale stato del Verona sembra essere la condizione ideale per un loro rilancio.

Ma più in generale, il tarlo che ho è che non possono fare così schifo ancora per molto. Parlo proprio delle prestazioni, non certo dei risultati che secondo me sono stati ottimi in relazione alle prestazioni offerte.
Se a Verona arriva la prestazione e anche i 3 punti, temo che tutto possa girare, esattamente come girò alla Juve di Conte dopo la larga vittoria a Firenze (a quel tempo paragonabile all'attuale Verona).

Ah, sono d'accordo che anche se Vidal avesse segnato il rigore, sarei stato comunque molto guardingo. Ma il problema è l'imminenza dello scontro diretto.
Arrivarci a +9 è infinitamente diverso dall'arrivarci a +7.
Cosa diversa se lo scontro diretto fosse arrivato tra 8 partite. In quel caso, avrei fatto altri calcoli.
Brunogiordano
00lunedì 16 febbraio 2015 14:46
Mamma mia! Per carità nulla da eccepire, anzi sono le stesse angosce mie, sia chiaro. Per questo motivo chiedo a gran voce un intervento riequilibratore del matador, stile "i sali, portateme i sali!"
est1900
00lunedì 16 febbraio 2015 15:29
E dal momento che stiamo parlando di futuro, cosa ci vieta di pensare che potrebbero ricominciare a giocare bene ma a dirgli sfiga? Del tipo strameritano la vittoria e beccano il pareggio al 95'?
Oppure, visto che peraltro ci si presenterà comunque da capolista, cosa ci impedisce di credere che la Juve venga a roma e regoli la pratica con una sonante vittoria?
Financo il pareggiotto le (ci) andrebbe bene.
Insomma, l'angoscia è lì sullo scaffale, accanto alla prudenza, alla ragionevolezza e alla sboronaggine.
Sta a noi decidere cosa mettere nel carrello.

cuchillo76
00lunedì 16 febbraio 2015 16:00
Ripeto, a me angoscia tutto quello che hanno ricavato giocando male il che, secondo me, li qualifica (ancora) come squadra "importante", se non vogliamo dire grande. Ovviamente, sempre in riferimento a questo "cesso di campionato" (cit. ML) e quel letamaio di squadre straniere che troveranno in EL.

Sempre a proposito del fatto che giudico un miracolo il loro filotto di 10 partite con 16 punti e 0 sconfitte giocando così di merda, ricordo che la Lazio del 1999-'00, dalla sconfitta di Venezia alla sconfitta di Milano col Milan fece 12 punti in 8 partite (1,5 di media). E se proprio vogliamo prendere un filotto più lungo, ci aggiungiamo le due vittorie successive a Milano (Udinese in casa e Lecce fuori) e arriviamo a 18 punti in 10 partite, praticamente 2 in più della roma di oggi.

Questo solo per dire che questo filotto di pareggi interni a me non tranquillizza affatto perché nella negatività del periodo, comunque hanno fatto una striscia già nota ad altre squadre vincitrici di campionati.
Er Matador
00martedì 17 febbraio 2015 12:59
Re:
Brunogiordano, 16/02/2015 14:46:

Mamma mia! Per carità nulla da eccepire, anzi sono le stesse angosce mie, sia chiaro. Per questo motivo chiedo a gran voce un intervento riequilibratore del matador, stile "i sali, portateme i sali!"


Eccomi qua.   
Ovviamente vicende del genere rappresentano un prisma, che cambia faccia a seconda dell'angolazione da cui lo si guarda.
Ad esempio

cuchillo76, 16/02/2015 14:35:


Ma il problema è l'imminenza dello scontro diretto. 
Arrivarci a +9 è infinitamente diverso dall'arrivarci a +7.



Io la leggo in questo modo: con un vantaggio eccessivo la Juventus avrebbe rischiato di prenderlo sottogamba.
Così non corre questo pericolo, e la giusta concentrazione consentirà ai bianconeri - salvo clamorose manovre extra-campo, cfr. interesse per il campionato - di passeggiare sulle macerie.
Oltretutto, la gara d'andata ebbe come seguito un calunnioso piagnisteo culminato nel pentimento da Inquisizione di Rocchi: e la famigghia Agnelli certe cose se le lega al dito.
Dovessero poi metterla sulla rissa finale, pronostico sin d'ora Bonucci - uno che deve odiarli davvero, almeno per come li affronta - che si porta a casa una tibia altrui per preparare il celeberrimo brodo di pedalini.

Perché pensare positivo, dunque?
All'ottima "lista della spesa" di ML aggiungo qualche considerazione sparsa:

1) cuchillo è stato estremamente preciso nel citare cifre e condizioni di precedenti rimonte, ma dimenticando a mio avviso una componente fondamentale: chi viaggiava in corsia di sorpasso procedeva a mille all'ora.
Questi i "mille all'ora" possono giusto pagarli a qualche signorina

2) Ma la loro crisi non durerà fino a fine stagione: è probabile, eppure le statistiche forniscono anche qui indicazioni interessanti.
Gennaio è il mese critico di Garcia sul piano della preparazione atletica, ma l'anno scorso dopo la batosta di Torino si erano ripresi con un filotto di vittorie: interrotto da noi e dall'Inter con due pareggi, quindi dal Napoli Soccer con una vittoria di misura.
I risultati peggiori, sia pure contro le avversarie più difficili, sono arrivati nel periodo febbraio-marzo: quindi alla teorica uscita dal tunnel manca ancora come minimo un tratto, e la battuta d'arresto contro il derelitto Parma lo conferma

3) La condizione fisica. Oltre al revanscismo post 26 maggio, si sta esaurendo l'altra onda lunga, quella delle vene sul collo e degli occhi sporgenti tipo rospo: uno stop dettato, probabilmente, anche dal rischio di un nuovo caso Taccola.
Si può pensare che la situazione rientri fino a livelli decenti? Un parziale recupero è verosimile, ma nulla di più: un richiamo di preparazione imballerebbe i giocatori per troppe, decisive settimane; un lavoro più leggero non ha molte probabilità di compensare una flessione tanto marcata.
E il gioco di ranocchione, se non sostenuto dalla corsa, vale poco

4) L'interessato, altro decisivo punto di forza l'anno scorso: il folle gioco al rialzo in una piazza come quella ha innescato un meccanismo di attese e pressioni da cui è stato travolto lui stesso.
Cambi e scelte gestionali al limite dell'assurdo, ad esempio i due ivoriani subito in campo benché freschi reduci dai festeggiamenti, certificano come i suoi nervi siano saltati.
In più c'è il problema del rinnovo, sul quale vale la pena di leggere fra le righe - e col secchio per il vomito a portata di mano - le parole di personaggi come Baldissoni: nelle cui dichiarazioni fa sempre più capolino il riferimento a offerte dall'estero che il franco-andaluso ovviamente rifiuterà.
Ripensiamo a come viene gestito dalle loro parti il trauma di un professionista il quale, inspiegabilmente, rinuncia al privilegio divino di lavorare col capitone per quello che il resto del mondo considera un salto di qualità.
L'ipotesi viene prima accennata come vaga, quando la trattativa si trova verosimilmente a uno stadio più avanzato.
Quindi si ribadisce che l'interessato, al di là di qualche sbandata o tentazione, è fermamente deciso a rimanere: un'esca di puro stampo mafioso, con la quale si concede un'altra possibilità ma a patto di un'osservanza ancora più stretta.
Infine, se tutto va come deve, si addebita per intero la partenza al traditore, additato alla plebaglia belante per nascondere la verità: cioè che loro non si possono permettere l'ingaggio, e che la controparte non si può permettere di perdere altro tempo in un insignificante sprofondo della serie C europea.
L'amarezza di Benatia nel constatare l'astio ambientale nei suoi confronti, nonostante una vicenda che poteva concludersi con soddisfazione e bei ricordi per tutte le parti in causa, conferma le modalità del suddetto iter.
Gli indizi, uniti alle ripetute sostituzioni dello sciocchino e alla marginalizzazione del suo vice ostiense - uno che intende rimanere a lungo in quella fogna si comporta così? -, portano verso l'addio a fine stagione.
Con due conseguenze: la rimozione del loro principale punto di forza, che li sospinge nuovamente nella loro reale dimensione tecnica di aspiranti a malapena all'EL; il contraccolpo e l'inconscio rompete le righe determinati dalla percezione di un tecnico che sta per andarsene.
Si può vincere in queste condizioni? Sì, a patto che alle spalle vi sia un solido patrimonio di serietà e professionalità.
Appunto...

5) I rientri dei tanti infortunati: altro esempio di prisma, del quale colgo principalmente il lato positivo.
Intanto perché si ritroveranno parecchi elementi in rodaggio dopo una lunga sosta, vale a dire quanto di più nefasto per un gioco aggressivo e basato su cambi di ritmo.
In secondo luogo, perché quella della loro infermeria è anche una vicenda di ricadute: a conferma di come, per fretta di accelerare il rientro o per scarsa perizia, la gestione degli infortuni non sia la loro specialità


In conclusione: turiamoci il naso e tifiamo Napoli Soccer.
I ragazzi del Dela mancano della continuità e della fame necessari a chi insegue, ma le probabilità di raggiungere il secondo posto non sono del tutto svanite: e si tratta di una realtà intercambiabile con loro per bacino d'utenza e tutto il resto, quindi gradita al sistema.
Dovesse riuscire il colpaccio, certamente più verosimile rispetto a una loro rimonta verso l'alto, verrebbe meno la certezza della partecipazione alla CL: e con essa un colpo in grado, forse, di far saltare un banco la cui fine appare comunque segnata.
Mark Lenders (ML)
00lunedì 2 marzo 2015 18:38
Er Matador, 17/02/2015 12:59:


In conclusione: turiamoci il naso e tifiamo Napoli Soccer.



Io ieri sera ho "tifato" Napoli, anche perché non li volevo all'Olimpico reduci da una sconfitta...
Ma questi inutili finiranno per inculare noi su tutta la linea senza torcere un capello alla roma, vedrai.
cuchillo76
00lunedì 2 marzo 2015 19:28
Sì, anche io ho tifato Napoli.
Dopo aver perso a Palermo e Torino, ora la vedo durissima.
Che ne perdano 3 di fila in Italia (perché di mezzo c'era stata comunque la vittoria in Turchia ma non voglio considerarla) contro 3 squadre tecnicamente tutte inferiori, mi pare complicato.
Ho quasi la tentazione di firmare lo 0 a 0. Che non è un cattivo risultato.

In EL, dovessero incontrarsi, io credo che il Napoli possa essere un ostacolo duro. Mi sbaglierò ma la sensazione è che dopo 2 TIM CUP vinte, la parte più significativa dei loro sforzi sarà proprio su quella competizione.
Mark Lenders (ML)
00martedì 3 marzo 2015 00:36
Stasera la Juve ha di fatto allungato di un punto, portandosi definitivamente in vantaggio negli scontri diretti. Dieci punti a 14 partite dalla fine, che per la capolista potrebbero essere 13 se il Parma fallisce, autorizzano una certa tranquillità. Che peraltro già avevo da qualche settimana e comunque avrei mantenuto, in campionato. Nonostante una Juve che nettamente non è più quella di Conte.
La prima linea del fronte era e resta l'Europa League. E' lì che dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi. O la vincono, e sarebbe un dramma, o la perdono e la stagione in chiave antimerde diventa un trionfo. Pure se arrivano secondi, sti cazzi.
ThomasDoll
00martedì 3 marzo 2015 01:06
Dopo la prova dimessa di stasera e le parole grosse volate tra Manolas e De Sanctis, esiste anche la possibilità del redde rationem e del crollo finale. Io ci spero. Hanno tre squadre col fiato sul collo, una siamo noi...
Maxilotte
00martedì 3 marzo 2015 07:12
Ml, tredici to go....
Er Matador
00martedì 3 marzo 2015 07:25
Re:
Mark Lenders (ML), 02/03/2015 18:38:

Er Matador, 17/02/2015 12:59:


In conclusione: turiamoci il naso e tifiamo Napoli Soccer.



Io ieri sera ho "tifato" Napoli, anche perché non li volevo all'Olimpico reduci da una sconfitta...
Ma questi inutili finiranno per inculare noi su tutta la linea senza torcere un capello alla roma, vedrai.


Purtroppo si tratta di uno scenario più che verosimile: loro troppo discontinui per rimontare la xxxx, noi troppo discontinui per rimontare loro.
Che non siano mentalmente strutturati per un inseguimento è ormai acclarato dai loro cali di tensione, puntuali come una tassa quando si prospetta il salto di qualità.
E il bello è che si parla del possibile addio di Benítez come di una promozione, per loro dolorosa, verso la serie A del calcio europeo.
Laddove mi chiedo, piuttosto, perché non l'abbiano cacciato a pedate già l'estate scorsa una volta acclarata - fatta salva la mia simpatia per il personaggio e per la sua idea di calcio - la sua totale idiosincrasia col nostro campionato.
Quanto alla parte che ci riguarda direttamente, sono molto più ottimista di voi: la Lazio soffre principalmente le squadre che la aggrediscono, e i ragazzi del Dela non rientrano nella categoria.
Le variabili a noi sfavorevoli sono due: il differenziale di concretezza offensiva, che già in campionato ha permesso al Napoli Soccer di conciliare il colpaccio con una chiara inferiorità sul piano del gioco, e l'arbitro.
Ma anche questi fattori vengono depotenziati dal fatto che, per la loro stagione, la Coppa Italia non rappresenta un obiettivo strategico.
Le vere incognite sono costituite dalla nostra tenuta di fronte all'impegno infrasettimanale e, in subordine, dalla capacità di tradurre in gol una buona prestazione.
Se giochiamo come al Mapei Stadium, ma centrando la porta prima della decima occasione utile, lorsignori rischiano di avere qualcosa in comune col Sassuolo: e non mi riferisco a Paolo Cannavaro.
Er Matador
00martedì 3 marzo 2015 07:39
Re:
Mark Lenders (ML), 03/03/2015 00:36:

Stasera la Juve ha di fatto allungato di un punto, portandosi definitivamente in vantaggio negli scontri diretti. Dieci punti a 14 partite dalla fine, che per la capolista potrebbero essere 13 se il Parma fallisce, autorizzano una certa tranquillità. Che peraltro già avevo da qualche settimana e comunque avrei mantenuto, in campionato. Nonostante una Juve che nettamente non è più quella di Conte.
La prima linea del fronte era e resta l'Europa League. E' lì che dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi. O la vincono, e sarebbe un dramma, o la perdono e la stagione in chiave antimerde diventa un trionfo. Pure se arrivano secondi, sti cazzi.


A Rotterdam è servito un arbitraggio killer per avere ragione di un avversario modesto e ridotto in dieci, quindi non credo siano da corsa in quella competizione.
Ben venga, ovviamente senza esagerare, qualche altro impegno infrasettimanale: in assoluto la situazione tecnico-gestionale in cui ranocchione dimostra - e lo aveva già fatto l'anno scorso, con la sola Coppa Italia oltre al campionato - i limiti più gravi.
Non condivido la tua osservazione sul secondo posto: togliere loro la certezza della prossima CL è semplicemente vitale.
Sotto il profilo finanziario, data l'incidenza di quei ricavi per i fantomatici bilanci di una società offshore tecnicamente fallita.
Sotto il profilo tecnico, poiché la presenza o meno nella massima competizione continentale condiziona pesantemente - anche in termini economici, come appena accennato - il programma di rafforzamento.
Sotto il profilo ambientale, con lo stillicidio di dubbi fino al preliminare e la concreta possibilità di un botto devastante.
Sotto il profilo atletico, data la pesantissima incidenza sulla preparazione di una gara da dentro o fuori a quel punto della stagione.
Insomma, se per danneggiarli su questo fronte sono arrivato a tifare Napoli Soccer - e contro i nostri immediati interessi di classifica nei confronti di quest'ultimo - ci sarà un motivo.   
ℬaruch
00martedì 3 marzo 2015 09:09
A me l'orribile partita di ieri mi lascia in eredità la rabbia per l'atteggiamento della Juve (un solo tiro nello specchio, peraltro da fermo, 1 tiro preso in parità numerica e 7 in inferiorità) e la rabbia per il secondo tempo del derby (saremmo a -3, con 3 possibili punti da prendere col parma). Ma vabbè. Forza fiorentina, in entrambe le coppe
Drenai71
00martedì 3 marzo 2015 09:37
va dato comunque atto alle merde di aver tirato fuori chissà da dove le energie (immagino soprattutto nervose) per un finale all'arrembaggio e oltretutto in inferiorità numerica dopo che avevano per tre quarti di gara dato un'impressione di chiara inferiorità sia tecnica che mentale. solo una juve zoppicante li aveva tenuti in vita fino a quel punto non concretizzando una sensazione di pericolo che creava ad ogni ripartenza. quando ha segnato la juve era a 15 azioni pericolose contro 5 (anche se in pratica non c'erano stati tiri in porta veri e propri).
col gol e l'espulsione avevo ormai messo una croce definitiva sul campionato e mi preparavo a gustare il crollo prima di spogliatoio e poi di classifica, invece così avranno la scusa per continuare a remare ancora per un pò. peccato.
ℬaruch
00martedì 3 marzo 2015 09:39
Chissà pero, Drenai, che questo colpo di coda e questo continuare a remare non sia importante per tenerli "buoni" in El
Mark Lenders (ML)
00martedì 3 marzo 2015 10:52
Secondo me invece meglio cosí. Una sconfitta li avrebbe costretti a confronti definitivi, a guardarsi in faccia una volta per tutte, alla rimozione coatta di alcuni cancri dall'undici titolare. Questi pareggi invece sono una magnifica eutanasia...
pizzeman
00martedì 3 marzo 2015 11:05
-9 dalla juve in campionato, ma non certi del secondo posto. Agli ottavi di EL.
A settembre avremmo firmato per questo, neanche immaginando che, da un punto di vista meramente numerico, saremmo stati più vicini noi al secondo posto che loro al primo.
Non so se saremo noi a contendergli il secondo/terzo posto (non credo) ma se arrivassero quarti, anche se in semifinale di EL, la loro stagione sarebbe (per noi) esaltante.
Io oggi continuo a benedire la loro partecipazione alla EL, competizione che teoricamente potrebbero vincere, ma che gli toglierà energie.
Ora queste due sfide con la fiorentina, a cavallo di tre partite non difficili ma delicate (chievo e cesena fuori, samp in casa) possono togliere punti in campionato.
E se dovessero passare li attende un quarto di finale incastonato tra due trasferte difficili (torino e inter) e un'atalanta in casa.
Avessero vinto ieri avrebbero mollato l'EL, adesso sono costretti a giocare tutto. E a rischiare di perdere tutto.
Senza nemmeno una coppa italia come ciambella di salvataggio.
cuchillo76
00martedì 3 marzo 2015 11:14
Re:
ℬaruch, 03/03/2015 09:39:

Chissà pero, Drenai, che questo colpo di coda e questo continuare a remare non sia importante per tenerli "buoni" in El



Io sono su questa posizione.
Quello che non devono fare è gettarsi a capofitto sulla sola EL, schierando in campionato seconde e terze linee.
Un piccolo spiraglietto per il primo posto e comunque la conservazione del secondo deve essere la loro priorità.
Anche perché, parliamoci, sanno in cuor loro che arrivare secondi è più facile di vincere l'EL.
Er Matador
00lunedì 9 marzo 2015 05:43
Re:
Mark Lenders (ML), 02/03/2015 18:38:


Ma questi inutili finiranno per inculare noi su tutta la linea senza torcere un capello alla roma, vedrai.


Le quotazioni del tuo pronostico sono sospese per eccesso di rialzo...
Mark Lenders (ML)
00martedì 10 marzo 2015 12:07
Era da roma-Empoli, quindi da più di un mese, che ormai mi ero tranquillizzato in ottica campionato. Ieri dovremmo averci messo una pietra sopra. (Oltretutto, secondo me, la Juve col Borussia esce).
In definitiva possiamo concludere che chi si è preoccupato più quest'anno dell'anno scorso ancora una volta non ha capito nulla*. Il Grande Pericolo ce l'ha seriamente fatto correre la roma di Maicon, Benatia, Strootman, Gervinho in stato di grazia e... Destro. Sì, Destro, perché mancano i suoi gol. La difesa tutto sommato tiene, è l'attacco che finora gli ha impiccato la stagione. Un anno fa di questi tempi perdevano a Napoli e noi tutti speravamo che poi mollassero, invece andarono avanti a vincere per un altro mese. Oggi, con la Juve a +12 a 12 dalla fine e senza altri scontri diretti, dormo fra due guanciali. E penso a una sola cosa: l'Europa League.

* = compreso me che a settembre li consideravo strafavoriti, eh. Però complessivamente - grazie a Bonucci - ho passato un autunno meno angoscioso del precedente.
ThomasDoll
00martedì 10 marzo 2015 12:19
Boh, comunque qualcosa gli si è rotto nella capoccia con quell'1-7, non me lo leva dalla testa nessuno. Troppa differenza tra prima e dopo. A Torino con la Juve ebbero episodi contro a mazzi, ma era una squadra forte e consapevole, dopo non sono più esistiti. E' vero che hanno cercato di trasformarsi in squadra cinica e hanno perso moltissimo in attacco, è vero che hanno perso gente importante, ma hanno anche preso Keita. Al di là degli interpreti, l'orchestra ha perso molto proprio come qualità di proposta di gioco. Ed è successo dopo la gara col Bayern, anche se prima qualche avvisaglia c'era stata, per esempio a Empoli. E comunque ancora tengono, devono cominciare a perdere...

Rimane un fatto: la roma trova sempre il modo di perdere. Avrebbe perso anche nel 2000/2001, se fosse dipeso da lei.
Mark Lenders (ML)
00martedì 10 marzo 2015 12:27
Re:
ThomasDoll, 10/03/2015 12:19:

Boh, comunque qualcosa gli si è rotto nella capoccia con quell'1-7, non me lo leva dalla testa nessuno.



Gli ha sicuramente tolto sicurezza, è come se si fossero visti allo specchio dopo essersi immaginati bellissimi per mesi. Però non credo che rappresenti ancora un problema. Da un certo punto in poi (tipo da Natale) i problemi della roma sono due: ha perso brillantezza atletica (il doppio impegno ha pesato tantissimo) e poi a fine gennaio ha perso il centravanti. Che non era Van Basten, ma che - con Totti ormai 40enne - era l'unico vero uomo-gol della rosa. La stessa Lazio, con un Destro in più, chissà dove sarebbe...
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