Mercato estivo 2014

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ℬaruch
00martedì 15 luglio 2014 13:29
Due novità per le trattative che riguardano i difensori centrali



Il difensore olandese Stefan de Vrij (22) è sempre più vicino alla Lazio. Il club biancoceleste - riporta Sky - ha aumentato la sua offerta fino a sette milioni di euro: il Feyenoord ne chiedeva nove, ma potrebbe accontentarsi visto che il calciatore va in scadenza tra un anno. Già c'è l'intesa col centrale di difesa classe '92 che è reduce da un buon Mondiale con la casacca orange.

Sky Sport



L'incontro fra Lotito e gli agenti di Astori è andato alla grande. Raggiunto un accordo di massima sull'ingaggio intorno agli 1,3 milioni più bonus, adesso c'è da lavorare col Cagliari. Ma la conferma che l'operazione ora sia un po' più in discesa arriva clamorosamente da Sappada dal diretto interessato: "Siamo a buon punto", ha risposto il difensore a un gruppetto di tifosi della Lazio, che gli chiedevano di salire a bordo della loro auto per raggiungere Auronzo. "Ora non dipende più da me", ha aggiunto Astori ai laziali, mentre pedalava in bicicletta. Insomma, il centrale rifiuta il rinnovo del Cagliari, Giulini però dovrà cedere a Lotito. Che conta di chiudere l'affare fra giovedì e venerdì. 

Cittaceleste.it
Mark Lenders (ML)
00martedì 15 luglio 2014 14:27
Allora, ricomincio da dove avevo finito. Ossia da una perplessità di fondo, quella che la Lazio - dopo essere scesa di due gradini - stia pianificando di risalirne soltanto uno. Djordjevic, Basta e Parolo (in rigoroso ordine di acquisto) più Astori che sembra in dirittura d'arrivo sono sicuramente quattro buoni giocatori, ma sulla carta tra di loro non c'è quell' "Hernanes" che molti di noi speravano di veder arrivare già da quest'inverno quando abbiamo ceduto il Profeta. E, trattandosi di giocatori non più giovanissimi (Djordjevic e Astori hanno 27 anni, Parolo 29, Basta 30), è pure difficile che facciano un salto di qualità passando da discreti/buoni giocatori a ottimi/campioni. L'unico che potrebbe ambire a una dimensione del genere è il 22enne De Vrij e il mio rammarico è che per ora non siano stati cercati altri De Vrij, che di cartellino costa non più di Astori e non molto più di Parolo. Cioè insomma: i soldi ci sono, la disponibilità a spenderli stavolta pure, ma ciò che mi lascia perplesso è il tipo di obiettivi. Giocatori dal rendimento sicuro ma di categoria, quella categoria che genericamente possiamo definire di chi lotta per guadagnarsi una qualificazione all'Europa League. Insomma, lo devo proprio dire: la roma, puntando inizialmente sui giovani di talento e poi rivendendoli quasi tutti ha messo insieme il capitale per costruire una squadra che oggi riparte con l'obiettivo dello scudetto. Perché non abbiamo provato a intraprendere un percorso del genere pure noi? Perché questa società ragiona come se il suo orizzonte fosse al massimo il quarto-quinto posto?

Detto questo provo a farmi un'obiezione da solo, anche perché finora quasi solo sono, su questo nuovo spazio [SM=g27985] L'auto-obiezione nasce osservando la campagna acquisti degli altri. La Juve, che è la Juve, insegue Iturbe e Morata, due che costano abbastanza ma che non arriverebbero certo per fare subito i titolari. Le merde stanno raccattando gente a fine carriera come facevano i Cosmos. L'Inter ha fatto lo stesso con Vidic e per il resto leggo di giocatori tipo M'Vila. Il Milan ha rotto il porcellino per comprare Rami e per il resto leggo che sogna Criscito e Cerci: no dico, il MILAN sogna Criscito e Cerci... Il Napoli aspetta di vedere se si qualifica per la Champions. La Fiorentina dovrebbe riavere Rossi e Gomez, ma probabilmente darà via Cuadrado. Insomma, l'obiezione sarebbe la seguente: ma non è che la Serie A ogni anno che passa diventa un campionato sempre più di merda e che quindi Djordjevic+Basta+Parolo+Astori non solo sono la miglior campagna acquisti di una squadra italiana finora, ma anche una campagna acquisti sufficiente la lottare per la Champions?
ℬaruch
00martedì 15 luglio 2014 15:32
La tua auto-obiezione consolatoria è vera per quanto riguarda la serie A, ma non ci "salva" dalla teoria del gradino che avevi precedentemente esposto. I nostri acquisti sembrano cristallizzare lo status quo (lotta per l'Europa League), e tra questi acquisti io ritengo vada inserito anche lo stesso Pioli. L'Hernanes che stavamo aspettando è stato già individuato in Keita. Sono tutti elementi che lasciano pensare che non sapremo - non subito - inserirci nella caccia a un terzo posto. Insomma non è tempo di fare paragoni con la roma: l'altro giorno ho pensato che tre anni fa noi prendevamo Klose e la difesa della roma di Luis Enrique era Taddei Kjaer Heinze Jose Angel; quest'anno la difesa di garcia è Maicon Castan Benatia (?) Cole e noi siamo ancora con Klose.
ReflexBlue74
00martedì 15 luglio 2014 15:43
Hai anticipato perfettamente una riflessione che stavo maturando da tempo.
Da laziale non mi sento soddisfatto della strategia di mercato che stanno perseguendo -Parolo è solo un buon giocatorino di provincia (un Floccari del centrocampo)- ma da tifoso di calcio mi rendo conto che ormai esiste un circuito di potenziali prospetti inavvicinabili per le società italiane. Dei fuoriclasse veri e consolidati (Suarez, Falcao, Rodriguez, Lewandoski...) nemmeno ne discutiamo.
L'esempio più lampante ce lo regalano i campioni d'Italia che, con le probabili acquisizioni di Morata e Iturbe e la possibile cessione di un campione del centrocampo, dichiarano ufficialmente di rinunciare alle aspirazioni europee. Dopo che l'anno scorso avevano fatto credere di aver intrapreso un cammino di crescita orientato ai top club europei.
Er Matador
00martedì 15 luglio 2014 17:36
Re:
Mark Lenders (ML), 15/07/2014 14:27:

Insomma, lo devo proprio dire: la roma, puntando inizialmente sui giovani di talento e poi rivendendoli quasi tutti ha messo insieme il capitale per costruire una squadra che oggi riparte con l'obiettivo dello scudetto. Perché non abbiamo provato a intraprendere un percorso del genere pure noi? Perché questa società ragiona come se il suo orizzonte fosse al massimo il quarto-quinto posto?


In primo luogo un saluto a tutti, dato che si tratta del mio primo post in questo spazio.   
Presenza che, credo sia giusto precisarlo, affiancherò tranquillamente a quella su BC.org.

Venendo alla tua domanda: noi non avremmo mai venduto Marquinhos e gli altri a quelle cifre monstre, perché non abbiamo alle spalle una Unidebit coi suoi giochetti tipici del settore.
Ed è chiaro che se si replica lo stesso modello, ma inserendo nelle caselle dati numerici su scala più ridotta, anche il risultato finale cambia.
Quindi la società, anche volendo, non potrebbe seguire quelle maleodoranti orme.
Il problema, e in questo confermo la tua analisi, è che non vuole.
Perché al Presidente viene impedito da poteri troppo più forti?
Perché il piccolo cabotaggio rappresenta la collocazione ideale, quasi obbligata, della Lazio nel mosaico dei suoi interessi?
Collocazione da difendere anche rinunciando deliberatamente ai salti di qualità, per l'upgrade tecnico, economico e gestionale - con deroga all'attuale monocrazia, per esempio - che imporrebbero?
Siamo al cospetto della domanda delle domande.
Quella di fronte alla quale le nostre analisi tecniche perdono qualsiasi significato, non avendo senso disquisire su moduli e tattiche quando a dare l'impronta alle partite è il fatto che si vada in campo o meno per vincerle.
Quella che mi ha tolto qualsiasi piacere nel seguire le partite della Nostra.
Persino nel parlarne, poiché descrivendo una realtà artificialmente stagnante si rischia di riprodurne l'immobilità, ripetendo ad libitum gli stessi concetti e trasformandosi in maschere fisse.
E questo depotenzia anche la tua, pur fondata, obiezione

Mark Lenders (ML), 15/07/2014 14:27:

ma non è che la Serie A ogni anno che passa diventa un campionato sempre più di merda e che quindi Djordjevic+Basta+Parolo+Astori non solo sono la miglior campagna acquisti di una squadra italiana finora, ma anche una campagna acquisti sufficiente la lottare per la Champions?


Quand'anche fosse, ci ritroveremmo nella stessa situazione - lottare per la CL - già vissuta per due anni consecutivi nel recente passato: ti sembra che società e squadra abbiano trattato l'opportunità per quello che era, vale a dire un obiettivo determinante sul piano tecnico e finanziario, quindi da perseguire fino all'ultima goccia di sudore?
E ti sembra che, da allora, siano intervenuti cambiamenti tali da presuppore un diverso epilogo?
Quand'anche per miracolo - rispetto ai precedenti di cui sopra c'è anche un posto in meno per l'Italia nella ex Coppa Campioni, non dimentichiamolo - ci trovassimo in simili posizioni di classifica?

Fra parentesi, questo andazzo mi sta facendo balenare uno scenario tragico.
No, non lo scudetto delle merde: in merito al quale, a mio avviso, ti stai affannando inutilmente un'altra volta.
Troppi giocatori - lo stesso Benatia in testa - hanno mantenuto durante la scorsa stagione un rendimento sovradimensionato al loro pur discreto valore, e quindi irripetibile.
E ranocchione, non appena si è trovato fra i piedi un assaggio di ciclo domenica-mercoledì-domenica con l'assai più modesta Coppa Italia, è andato immediatamente fuori giri nella preparazione delle partite.
Lo spauracchio appena evocato è un altro: che un potenziale crack da dieci anni di Storia, come la generazione di talenti sbocciata nella Primavera, appassisca fra il timore di bruciarli e l'assenza di qualsiasi strategia per il loro inserimento in prima squadra.
Da quella del tecnico a quella degli acquisti, quante scelte vanno in questa direzione? Nessuna, si direbbe.
Lo stesso provino concesso all'olandese - non De Vrij, quello dal nome impronunciabile -, il cui profilo tattico da esterno sinistro-centrale si sovrappone a quello di Filippini, offre due chiavi di lettura.
Una rassicurante, come indice di un saggio far legna in un ruolo scoperto - cfr. la discutibilissima collocazione di Höwedes in quella posizione - a livello mondiale.
Una inquietante - e temo più verosimile - come indice del fatto che dei nostri ragazzi in rampa di lancio neppure si tiene conto, se non per prestiti mal congeniati e trattative sì da mercato, ma ortofrutticolo.
Per quanto siano "malati di Lazio", giovani così promettenti perderebbero tempo più di tanto con chi non punta su di loro?
Con chi, per scelta consapevole e tenacemente difesa, non ha orizzonti diversi dalla mediocrità e dall'inconcludenza?

Mark Lenders (ML)
00martedì 15 luglio 2014 17:38

Quando a gennaio Reja disse che "i giocatori non vogliono venire alla Lazio" noi abbiamo pensato che dipendesse dalla mediocrità della nostra situazione tecnica di quel momento aggravata e non poco dalla situazione ambientale. Tutte cose reali, probabilmente, ma che in parte condividiamo anche con le altre squadre della Serie A comprese le più importanti. Quest'anno, fino adesso, di Tevez, Higuain e Gomez non si sente nemmeno parlare. La suggestione Sanchez-Juve è durata qualche settimana e poi se so svejati tutti sudati. Si stanno scannando tutti su Iturbe che l'anno scorso ha segnato 7 gol! Ma può valere 25 milioni un attaccante che ha segnato 7 gol nella Serie A attuale? Risposta: sì se tutti quelli più bravi di lui a giocare in Serie A non ci pensano nemmeno, e quindi Iturbe diventa l'obiettivo massimo per cui scannarsi.
Quindi i giocatori non vogliono venire in Serie A, e in seconda battuta i giocatori non vogliono venire alla Lazio. Se queste sono davvero le premesse, il lavoro di Tare e Lotito andrebbe forse giudicato con più benevolenza. Stanno puntando a un certo tipo di giocatori perché quel tipo di giocatore è l'unico acquistabile: non tanto per un fatto economico, ma proprio perché le tipologie migliori ambiscono a ben altri palcoscenici. La speranza, triste a dirlo, è che sia davvero così. Che la roma non compri Cuadrado, che l'Inter non si inventi un Dzeko. Siamo nella posizione di doverci augurare un campionato sempre più mediocre affinché la nostra mediocrità sia più competitiva. Il che mi porta un attimo fuori tema e mi spinge a chiedermi: ma non è che alla fine è stato Lotito, vero artefice di una più equa suddivisione dei proventi televisivi, ad ammazzare il calcio italiano? Usciamo per un attimo dalla prospettiva di tifosi laziali: non sarebbe stato meglio, per la Serie A nel suo complesso, avere 2-3 grandi squadre e 17 comparse come la Liga? Sarebbero venuti fuori dei campionati ancora più squilibrati, ma forse Juve-Milan-Inter avrebbero avuto ancora le risorse e l'appeal per ingaggiare qualche stella e dire la propria in Champions League...


Mark Lenders (ML)
00martedì 15 luglio 2014 18:12
Condividendo larghi tratti del tuo discorso, mi limito a quotare le parti che mi vedono in disaccordo. A proposito: riguardano tutte e due le merde; in effetti la sezione "coprologia" non era per niente una cattiva invenzione, eh. Comunque:

Er Matador, 15/07/2014 17:36:


noi non avremmo mai venduto Marquinhos e gli altri a quelle cifre monstre, perché non abbiamo alle spalle una Unidebit coi suoi giochetti tipici del settore.



Tu pensi che mettendo oggi sul mercato Keita incasseremmo molto meno di quello che hanno incassato loro vendendo Marquinhos e Lamela? Io dico di no. Il problema è che il confronto viene sempre fatto su Hernanes, venduto a circa 18. Ma si dimentica che Hernanes è un giocatore ormai vecchio! Negli scorsi mercati loro hanno incassato molto perché hanno venduto giocatori GIOVANISSIMI, e noi abbiamo incassato molto meno perché abbiamo venduto giocatori VECCHI. Quando io insisto sul fatto di svecchiare la rosa non lo faccio pensando che un manipolo di ragazzini potrebbe farci vincere lo scudetto. Lo faccio pensando che un manipolo di ragazzini sarebbe la base per iniziare una strategia industriale basata sul trading, che oggi come oggi è l'unico vero asso rimasto in mano ai club italiani.


Er Matador, 15/07/2014 17:36:


scudetto delle merde: in merito al quale, a mio avviso, ti stai affannando inutilmente un'altra volta.
Troppi giocatori - lo stesso Benatia in testa - hanno mantenuto durante la scorsa stagione un rendimento sovradimensionato al loro pur discreto valore, e quindi irripetibile.
E ranocchione, non appena si è trovato fra i piedi un assaggio di ciclo domenica-mercoledì-domenica con l'assai più modesta Coppa Italia, è andato immediatamente fuori giri nella preparazione delle partite.



Vero che alcuni non ripeteranno la stagione scorsa (almeno si spera) e vero pure che l'impegno europeo complicherà non poco i piani (almeno si spera). Ma chi dovrebbe vincerlo lo scudetto? La Juve, d'accordo. Però la Juve sta comprando attaccanti quando in realtà il vero problema ce l'ha in difesa, dove Barzagli è un punto interrogativo (34 anni operato ai tendini, rientrerà a ottobre? e come?), dove Chiellini è reduce da un mondiale raccapricciante e dove il previsto cambio di modulo potrebbe creare problemi anche a Bonucci. Poi? L'Inter e il Milan? Secondo me la Lazio finirà davanti ad entrambe, e penso di aver detto tutto. Il Napoli? Ma il Napoli comunque è finito a distanze siderali da Juve e merde, distanze che non colmi comprando Koulibaly... Forse la Fiorentina, se Gomez e Rossi giocassero 38 partite potrebbe essere la vera sorpresa. Ma ai nastri di partenza è Juve-Roma con una Juve che (povera a lei!) pensa soprattutto alla Champions pensando di poter combinare qualcosa. Io dico che nella migliore delle ipotesi ci sarà da strippare come quest'anno...
Er Matador
00martedì 15 luglio 2014 18:13
Re:
Mark Lenders (ML), 15/07/2014 17:38:


Il che mi porta un attimo fuori tema e mi spinge a chiedermi: ma non è che alla fine è stato Lotito, vero artefice di una più equa suddivisione dei proventi televisivi, ad ammazzare il calcio italiano? Usciamo per un attimo dalla prospettiva di tifosi laziali: non sarebbe stato meglio, per la Serie A nel suo complesso, avere 2-3 grandi squadre e 17 comparse come la Liga? Sarebbero venuti fuori dei campionati ancora più squilibrati, ma forse Juve-Milan-Inter avrebbero avuto ancora le risorse e l'appeal per ingaggiare qualche stella e dire la propria in Champions League...





Bella domanda, davvero.
Ma la mia risposta è no, per due motivi.
Primo: il campionato italiano rimane strutturalmente diverso da quello spagnolo, proprio per il fatto di non prevedere autentiche comparse neppure con la follia delle 20 squadre.
In un contesto del genere, lo squilibrio e la perdita di contatto fra i club di vertice e gli altri rappresentano forse il più allarmante indice di decadenza complessiva.
Non a caso, negli anni in cui dominavamo le Coppe, da noi le "sorelle" di alta classifica erano addirittura sette.
Secondo: a un campionato squilibrato si è giunti comunque, e i 102 punti della Juventus - sia pure benedetti per l'eternità nell'ottica del tifoso - costituiscono qualcosa di abnorme in funzione di quanto si è osservato al punto precedente.
Le cause del declino, allora?

1) I ricchi scemi non ci sono più; il merchandising, con stadi di proprietà e tutto il resto, non c'è ancora: meno soldi, meno campioni

2) Il livello osceno e grottesco della classe dirigente che ci rappresenta negli organismi calcistici internazionali: chi conta sul campo, di solito ha iniziato a farlo in quella sede

3) Calciopoli, e qui basta un confronto fra il prima e il dopo. La stessa Inter di Mourinho, mostruoso prodotto di quello scempio, sembra assai più un avanzo di frigorifero del vecchio che un inizio del nuovo: come conferma il suo pronto rientro nei ranghi, anche sul piano della disponibilità economica

4) L'emergere dei difetti del nostro calcio, prima mascherati dalla sua centralità tecnica e finanziaria.
A nessuno piace disputare un torneo così stressante, nevrotico, che assorbe energie nervose ogni domenica per immolarle a un non gioco eccezionalmente avaro e antiestetico

5) La trasformazione del nostro campionato da fiore all'occhiello a referenza negativa in termini di curriculum: al solito, quando esprime concetti sgradevoli ma di decisiva acutezza ("il calcio italiano è in mano agli ultrà", "il nostro calcio non [ allenante"), Capello non viene ascoltato.
Mettiamoci nei panni di un giovane promettente. Arrivare da noi non implica solo una rinuncia al Gotha europeo, che in sé è solo provvisoria: significa abituarsi a metodologie di lavoro - soprattutto atletico -, parametri tecnici, metro arbitrale destinati a diventare un ostacolo in più quando si tratta di ambientarsi nel calcio che conta.

Nessun problema per quanti sono a fine carriera o non si ritengono in grado di puntare più in alto: ma solo per loro

Lotito avrà le sue colpe, insomma, ma qui mi sento di assolverlo con formula piena.


ReflexBlue74
00martedì 15 luglio 2014 18:26
OT
Sono proprio curioso di vedere se sto Morata è più forte di Immobile.
FINE OT
Dino_
00mercoledì 16 luglio 2014 11:01
Buongiorno a tutti :)

"Lazio su Consigli" (Corriere della Sera "Edizione Bergamo).

Portiere che francamente non mi piace, a parte le sindromi coreiche contro le cacche. Ma soprattutto, questo significa che Marchetti va via?
ℬaruch
00mercoledì 16 luglio 2014 11:07
Re:
Dino_, 16/07/2014 11:01:

Buongiorno a tutti :)

"Lazio su Consigli" (Corriere della Sera "Edizione Bergamo).

Portiere che francamente non mi piace, a parte le sindromi coreiche contro le cacche. Ma soprattutto, questo significa che Marchetti va via?



Anche a me non fa impazzire (ma come secondo “pronto” di Berisha non sarebbe pessimo). Speriamo la notte porti consiglio e non Consigli
boks xv
00mercoledì 16 luglio 2014 11:31
Re: Re:

Buongiorno a tutti e bentrovati. E, soprattutto, grazie a Baruch per questa nuova opportunità.


Er Matador, 15/07/2014 17:36:


Perché il piccolo cabotaggio rappresenta la collocazione ideale, quasi obbligata, della Lazio nel mosaico dei suoi interessi?
Collocazione da difendere anche rinunciando deliberatamente ai salti di qualità, per l'upgrade tecnico, economico e gestionale - con deroga all'attuale monocrazia, per esempio - che imporrebbero?
Siamo al cospetto della domanda delle domande.
Quella di fronte alla quale le nostre analisi tecniche perdono qualsiasi significato, non avendo senso disquisire su moduli e tattiche quando a dare l'impronta alle partite è il fatto che si vada in campo o meno per vincerle.
Quella che mi ha tolto qualsiasi piacere nel seguire le partite della Nostra.
Persino nel parlarne, poiché descrivendo una realtà artificialmente stagnante si rischia di riprodurne l'immobilità, ripetendo ad libitum gli stessi concetti e trasformandosi in maschere fisse.



io temo che, purtroppo, qui giaccia la causa di tutti i mali.
quelli del macrocosmo Lazio e quelli del microcosmo-forum dal quale tutti proveniamo.
rischiamo davvero di parlare del sesso degli angeli.


ReflexBlue74
00mercoledì 16 luglio 2014 11:58
Re: Re: Re:
boks xv, 16/07/2014 11:31:


Buongiorno a tutti e bentrovati. E, soprattutto, grazie a Baruch per questa nuova opportunità.




io temo che, purtroppo, qui giaccia la causa di tutti i mali.
quelli del macrocosmo Lazio e quelli del microcosmo-forum dal quale tutti proveniamo.
rischiamo davvero di parlare del sesso degli angeli.





Bentrovato capoccio'.  

Io penso che le domande che si pone Er Matador siano persino troppo raffinate. Questo nun je la fa' e basta. Non ha le risorse, le competenze e la volontà per aspirare a qualcosa di più ambizioso. Che poi, parliamoci chiaro, in questo momento c'è solo una società in serie A che sta scalando posizioni su posizioni, che rivolta come un pedalino le rose, che tiene in pugno i venditori quando di solito è il contrario, che fissa i prezzi e gli acquirenti abbozzano. Tutto questo con la sensazione di andare al di là delle proprie possibilità. E a noi ci rode il culo.

boks xv
00mercoledì 16 luglio 2014 12:09
Re: Re: Re: Re:
ReflexBlue74, 16/07/2014 11:58:




 Questo nun je la fa' e basta. Non ha le risorse, le competenze e la volontà per aspirare a qualcosa di più ambizioso. Che poi, parliamoci chiaro, in questo momento c'è solo una società in serie A che sta scalando posizioni su posizioni, che rivolta come un pedalino le rose, che tiene in pugno i venditori quando di solito è il contrario, che fissa i prezzi e gli acquirenti abbozzano. Tutto questo con la sensazione di andare al di là delle proprie possibilità. E a noi ci rode il culo.




nun me fate fa' il leninista a me, mo'...
quindi che fare?
noi tifosi, intendo.
pippa, fino a consunzione?
assalto alla villa?
qualcosa deve succedere, soprattutto se essi, prima o poi, vincono.
non credo che possa continuare in questo modo.
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 16 luglio 2014 12:16
Re: Re: Re:
boks xv, 16/07/2014 11:31:


io temo che, purtroppo, qui giaccia la causa di tutti i mali.
quelli del macrocosmo Lazio e quelli del microcosmo-forum dal quale tutti proveniamo.
rischiamo davvero di parlare del sesso degli angeli.



Però, stanti le riserve di fondo, non si può non notare che questo è già un mercato estivo diverso dagli ultimi due.
Se nel 2012 e nel 2013 l'idea di fondo fu la conservazione dello status quo, quest'anno - nonostante i rinnovi a Klose e Mauri, e nonostante il fatto che nessuno dei nuovi arrivati sia un sicuro titolare inamovibile - siamo già a tre acquisti al 16 di luglio. Più un quarto, quello sì titolare inamovibile (pur senza essere un campione), che sembra abbastanza vicino.
Sarà pure parlare del sesso degli angeli, però se sul forum (o sul giornale, che per certi versi non è una cosa troppo diversa) ci scrivi tutti i giorni parlare del sesso degli angeli è abbastanza inevitabile. Cioè, dopo un mese di comunicati deliranti ormai anche parlare di quelli è parlare del sesso degli angeli. Oggi pare che abbia nominato un certo "Greco" che non sarebbe Stefano bensì (si suppone) Crecco: che differenza fa, ormai, una cagata in più o in meno? Eppure volendo se ne potrebbe parlare...
Insomma, ci sono due livelli. Un livello profondo, in cui albergano convizioni radicate sulla storia di questo e di quello, e un livello più superficiale fatto di opinioni sulla cronaca. Trovo che sia fondamentale, invece, mantenere storia e cronaca ben separate. Poter essere liberi di esprimere un'opinione sulla cronaca che sia apparentemente in contraddizione con la propria convinzione sulla storia. Faccio un esempio pratico: se alla prima giornata vinciamo con doppietta di Mauri, sarebbe sciocco da parte mia minimizzare l'accaduto solo perché mi sono sempre battuto contro il suo rinnovo; al tempo stesso, prima di ammettere che avevo torto pretenderei una serie di conferme nell'intero arco della stagione. Con Lotito dovrebbe essere lo stesso: le nostre convinzioni su 10 anni di presidenza, qualunque esse siano, non possono essere ribaltate da una singola sessione di calciomercato. Eppure si deve essere capaci di valutare la singola sessione di calciomercato per quello che è, senza farsi troppo influenzare dalle convinzioni sui 10 anni di presidenza. Non foss'altro perché, anche se Lotito rimane immobile al suo posto, nel frattempo cambia il contesto intorno a lui. E qui torno a quel che dicevo ieri: magari 5 anni fa un mercato con Parolo e Astori non ti serviva a una minchia, mentre oggi, in una Serie A sempre più mediocre, potrebbe anche succedere che con Parolo e Astori lotti per la Champions. Sono troppo ottimista? 
cuchillo76
00mercoledì 16 luglio 2014 12:26
Questo mercato ricorda quello del 2011, non c'è dubbio. O meglio, io non ne ho.
Se si completa l'organico di ciò che manca, non escludo un altro 2010-'11.
E la Fiorentina potrebbe essere la roma dello scorso anno, se solo le giocassero quei due fraciconi là davanti.

E' presto perché il mercato ancora deve partire per molte squadre ma sono convinto che le gerarchie non saranno così marcate.

Bisognerebbe capire - brividi - chi farà la parte della Juve...
NoSurrender
00mercoledì 16 luglio 2014 13:56
Resto convinta che tanto alla fine ci saranno delle cessioni eccellenti, Candreva e Lulic probabilmente.

La penso come Matador, al solito lucidissimo e perfetto: tutto ristagna in un déjà vu e déjà vecu.

La mia fase di scarsa passione continua, con mio grande rammarico...





ReflexBlue74
00mercoledì 16 luglio 2014 14:22
Re:
Guarda se Allegri ci viene a rompere le scatole su Astori.

Bentrovata NoSurrender.
[SM=g27988]


ℬaruch
00mercoledì 16 luglio 2014 21:26
ReflexBlue74, 16/07/2014 14:22:

Guarda se Allegri ci viene a rompere le scatole su Astori.
[SM=g27988]




www.gazzetta.it/Calciomercato/16-07-2014/astori-s-inserisce-juventus-prima-mossa-allegri-8012571168...

ℬaruch
00giovedì 17 luglio 2014 12:19
Juve, ritorno su Candreva
Due nomi per il mercato della Juventus. Il primo, è quello di Antonio Candreva, centrocampista classe ’87 che alla società piace molto, da tempo: la Juventus ha pronti 23 milioni di euro per la Lazio ed un contratto di 5 anni per il giocatore a 2,5 milioni di euro netti a stagione. Lotito, però, ne vorrebbe di più.
(dimarzio)
Dino_
00giovedì 17 luglio 2014 12:27
Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per Astori, con l'incontro in Lega fra Giulini e Lotito. Vabbe' che avranno di che discutere per lo stato del calcio italiano, ma spero che si possa arrivare al finale di questa telenovela. O si acquista Astori oppure si passa ad altro. Fra un mese (o poco più) comincia il campionato, e che ca**o!
ℬaruch
00giovedì 17 luglio 2014 12:49
Re:
Dino_, 17/07/2014 12:27:

Oggi dovrebbe essere la giornata decisiva per Astori, con l'incontro in Lega fra Giulini e Lotito. Vabbe' che avranno di che discutere per lo stato del calcio italiano, ma spero che si possa arrivare al finale di questa telenovela. O si acquista Astori oppure si passa ad altro. Fra un mese (o poco più) comincia il campionato, e che ca**o!



Fatico a ricordare un acquisto della Lazio avvenuto dopo fatidici “incontri in Lega”. Al massimo qualche cessione. Concordo con Dino sul fatto che mai - povero me - avrei creduto di iniziare il ritiro senza almeno un nuovo difensore centrale. Così come adesso mai crederei di finirlo senza averne acquistato almeno uno.
Mark Lenders (ML)
00venerdì 18 luglio 2014 11:15
Appesi ad Astori. Non ce se crede oh.
Il mondo è pieno di difensori di questo livello...
Ma il palindromo Rever? Ma Toloi che ha già dimostrato di poter giocare bene da noi e costa 5? Ma Rhodolfo? Ma Vlaar che costa quanto De Vrij?
ReflexBlue74
00venerdì 18 luglio 2014 11:34
A memoria non ricordo trattative estenuanti che si siano interrotte con l'acquisizione di una valida alternativa. Si va avanti fino allo sfinimento puntando tutto su un tavolo: o si chiude o salta tutto.
Se salta, e di solito avviene in prossimità della chiusura della finestra di mercato, ci si rivolge ai disperati o alle occasioni dell'ultimo minuto. Il modus operandi è questo.
Certo che quest'anno se la stanno rischiando grossa. Anche Pioli si è esposto in modo perentorio.
ReflexBlue74
00venerdì 18 luglio 2014 11:37
Se pure quest'anno ci pigliano per il culo, se non arrivano due centrali.. ecco, c'avete presente nascar, magomerlino, rupert? Confronto a me sembreranno i maggiordomi di Lotito, perdio.
ℬaruch
00venerdì 18 luglio 2014 11:43
Non solo. Da Schaar a Hinteregger passando per Doria e lo stesso Manolas, c’è un nutrito gruppo di centrali forti che costa dai 5 ai 9 milioni. E che nel frattempo si stanno per accasare
cuchillo76
00venerdì 18 luglio 2014 11:50
Re:
ReflexBlue74, 18/07/2014 11:37:

Se pure quest'anno ci pigliano per il culo, se non arrivano due centrali.. ecco, c'avete presente nascar, magomerlino, rupert? Confronto a me sembreranno i maggiordomi di Lotito, perdio.




Famme posto che au cas où, arrivo pure io..

ReflexBlue74
00venerdì 18 luglio 2014 12:11
Re: Re:
cuchillo76, 18/07/2014 11:50:




Famme posto che au cas où, arrivo pure io..




Non ci voglio pensare. O sono folli o sarebbe un Truman Show architettato alle spalle di migliaia di tifosi. Il mio istinto di conservazione si rifiuta di prendere in considerazione queste due ipotesi. Per ora.
ℬaruch
00venerdì 18 luglio 2014 12:25
Le possibili soluzioni:

1) Arrivano sia De Vrij che Astori. Plauso a Lotito, anche se sarebbe stato meglio se avessero potuto trovare l’intesa già in ritiro, essendo i due titolari sicuri

2) Arriva solo uno dei due, l’altro viene sostituito da Paletta o da un Paletta. Niente plauso, ma soddisfazione perché il livello del reparto sarebbe elevato, perché si è speso e perché - fatti salvi i tempi delle operazioni - poteva andare peggio

3) Non arriva nessuno dei due ma arrivano Paletta e Doria o un Doria. Moderatissima soddisfazione, per i punti di cui sopra, ma rabbia per il tempo sprecato e probabile rabbia per i motivi che hanno fatto saltare entrambi gli affari

4) Arrivano uno dei due e un parametro zero (soluzione che a naso temo sia la più probabile). Rabbia molesta perché non è possibile, oltre allo spreco di tempo, continuare per l’undicesimo anno a non investire su questo reparto

5) Non arriva nessuno dei due e arrivano una mezza figura esotica/italiano di seconda fascia e un parametro zero. Villa San Sebastiano

6) Opzione “con Bellusci, Cana, Ciani e Novaretti e con Radu, Filippini e Brahfeid in rosa il reparto è completo”. Ma vabbé, qui parliamo di incubo, non di realtà. Giusto?
ReflexBlue74
00venerdì 18 luglio 2014 12:50
De Vrij e Astori sono gli obiettivi più appetibili perché sono prossimi alla scadenza.
Se ne salta uno (o entrambi) si cercherà comunque un'occasione. Uno a parametro zero, uno a scadenza 2015, uno infortunato, uno esperto da rigenerare, uno in rotta di collisione con società e/o allenatore, una giovane promessa da rilanciare, uno che è uscito un po' dai radar del circuito...
Il modus operandi è questo, da sempre. Anche i "colpi" più recenti sono orientati alla massimizzazione del profitto: Klose, Marchetti, Biglia, Dias, Lulic, Hernanes, Konko, Novaretti, Gonzalez, Ederson, Djordjevic... L'unica operazione leggermente fuori dagli schemi è quella di Anderson. Ma evidentemente Tare è convinto che sia stato un affare, che presto il giocatore possa valere molto di più.

Scordiamoci Manolas, Hinteregger, Paletta.
Paletta, equivalente più o meno ad Astori, va a scadenza nel 2017. Se il cagliaritano te lo valutano 8 milioni, quanto pensi che possano chiedere per il neoazzurro?

Tra Djordjevic e Paulinho del Livorno, che forse si equivalgono, chi prende la Lazio?
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