cuchillo76, 11/2/2017 2:54 PM:
Phil, ma l'esercizio dialettico consiste nel prevedere ciò che potrà succedere. Non è che siccome abbiamo fatto 9-1-1 in queste prime 11 saremo destinati a fare 9-1-1 nelle successive 11 e poi ancora nelle successive 11. Non funziona (purtroppo) così. La stessa media-punti della Roma (2,4 con proiezione di 91 punti) è destinata a scendere, tanto più se andrà avanti in CL di un paio di turni. Io credo che la Lazio non resterà così bella per tutta la stagione e la Roma, in campionato, non resterà così brutta per tutta la stagione. I valori, purtroppo, si riequlibreranno. E per me una differenza di valori esiste. Poi, potrà certamente capitare che i pronostici si ribaltino (chi immaginava, lo scorso anno, la Lazio nettamente davanti a Inter e Milan?) ma nel quadro di un discorso tecnico, per me la Roma è avanti, come potenziale punteggio di classifica finale. Io ricordo sempre che i nostri ricambi in mezzo al campo sono Lulic, Murgia e Di Gennaro. Ciò detto, sarò certamente felice - e vorrei pure vedere il contrario! - di assistere a un sovvertimento del mio pronostico. D'accordo, infine, con Drenai che quei 17 punti sono virtuali, così come lo furono i 17 punti tra Juve e Roma nel 2013-'14. Credo che lo scorso anno la distanza corretta in campionato sia stata di 10 punti. Quest'anno potrebbero essere di meno, magari tra i 6 e gli 8. Ma ripeto, tutti conteggi ridicoli perché non sappiamo fin dove arriveremo con le Coppe, noi e loro.
Ma certo, Fa. Credo che in qualche modo ci "normalizzeremo". E loro (e l'Inter) con noi. Per meglio dire, credo che Juve e Napoli a breve costruiranno un piccolo gradino di punti tra loro e le altre, destinato a diventare grande dieci/quindici lunghezze a fine anno.
Quello che, ripeto, intendo ribadire è che per me (e per quello che si è visto fino ad oggi) la Lazio ha potenziale vero per stare lì a giocarsela punto a punto con Inter e merde.
Nessuno sa come andrà e ben so che tu sarai anche più felice di me se gli fossimo superiori a fine anno. Dico solo di crederci, di fottercene di quello che fanno. O, al limite, di considerarli nostri competitor.
Se proprio non è coi numeri che vi ho convinto, provateci con il cuore.