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Pagelle Napoli-Lazio 1-1

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2016 10:19
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06/11/2016 05:16
 
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MARCHETTI 6.5-Sempre pronto sulle conclusioni avversarie, nessuna delle quali richiede veri e propri miracoli. L’unica concessione ai suoi standard costa un gol: si osservino con attenzione il piazzamento, che lascia ad Hamšík due terzi di porta scoperti, e le spalle girate allo scoccare del tiro come nel derby di andata del primo anno di Pioli. Molto meglio del solito, ma l’affidabilità è un’altra cosa.
BASTA 7.5-“Inventato” in un ruolo non suo, impiega buona parte di gara per trovare la posizione, ma nei contrasti vinti – e su palloni delicati – mantiene una media degna di Dražen Dalipagić ai tiri liberi. Se non ha più il fiato per volate di cento metri sulla fascia, ha senso tentare di riciclarlo in questo modo: bravo Inzaghi a prendere l’iniziativa. Si può discutere se questa fosse la partita più adatta per certi esperimenti, ma il bilancio nello specifico è ampiamente positivo.
WALLACE 7.5-Il ruolo di centrale, meno vincolato a una posizione da mantenere, ne esalta l’agonismo e l’impressionante quantità. Rimane un pizzico di leziosità, che in alcune giocate gli costa frazioni di secondo potenzialmente dannose: si spera rientri nel percorso di ambientamento, che un difensore avverte in modo particolare.
RADU 7-Ha una zona ben definita da presidiare e svolge il compito senza cali di concentrazione. Qualche problema di tenuta alla distanza, peraltro ben mascherato.
FELIPE ANDERSON 4.5-Hanno ucciso l’Uomo Ragno, affidandogli mansioni troppo sacrificanti che ne evidenziano unicamente i limiti. Non solo per colpa sua, ma un uomo in meno.
PAROLO 6.5-Sequestrato in copertura, viene mortificato nella vocazione multifase. Più quantità che altro, ma con un contributo complessivamente utile.
BIGLIA 5-Aggirato come uno spartitraffico nei momenti di maggiore sofferenza e con troppi errori al passivo. Non ha la personalità per aggrapparsi a un rientro affrettato e alle energie residue, tipo Baresi nella finale di Pasadena, quindi va schierato solo quando è in condizione.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6.5-Viene in mente un Juventus-Inter, con Simoni in panchina e un giocatore dell’intelligenza tattica di Winter sacrificato in marcatura a uomo su Zidane: se la cavò anche discretamente, ma che tristezza. Vive una serata ispiratissima nel distruggere, peccato che continui nell’opera anche quando ha il pallone fra i piedi. Bene per voglia e applicazione, ma non è stato preso per la parte di un Mudingayi bianco.
LULIĆ 6.5-Si annulla a vicenda con Callejón, e nello scambio sono i suoi a guadagnarci. Premio “Maglia sudata” come sempre, per il resto alla prossima.
IMMOBILE 5-Un paio di guizzi in una posizione assurdamente decentrata, poi si spegne. Lontano dalla porta ha senso quanto Ilona Staller vestita.
KEITA 6.5-Per l’autogol di Reina. Nella sua serata c’è davvero poco altro.
PATRIC 7-A freddo e fuori ruolo: come se niente fosse. Voto alto, spezzoni e contributi dalla panchina come questo pesano tantissimo nell’economia di una stagione.
ĐORĐEVIĆ 5-Perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, spreca un inserimento offensivo più o meno come nei tempi regolamentari della finale di Coppa Italia. Quasi sempre al posto giusto, fosse anche un calciatore...
LOMBARDI 6.5-Anche lui a freddo in un finale non privo di insidie, gioca semplice e non sbaglia un pallone. La testa sembra da serie A.

INZAGHI 5.5-La tenuta mentale e agonistica della squadra, che non si disunisce dopo un avvio difficile; una disposizione difensiva che concede qualche uno contro uno di troppo in area di rigore, senza conseguenze solo per la bravura dei singoli, ma nel complesso limita l’avversario; la coraggiosa intuizione per il cambio di ruolo di Basta.
Tutto molto bello, peccato che a calcio si giochi anche nell’altra metacampo.
E quando ciò accade si spalanca il più assoluto vuoto di idee, come se questo segmento della partita non fosse stato neppure preso in considerazione: dopo Reja ecco il nipote.
Buon punto con note positive, ma esserne pienamente soddisfatti nonostante quanto sopra equivale a una confessione: tifo Atalanta.

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