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Pagelle Napoli-Lazio 1-1

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2016 10:19
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Post: 2.725
05/11/2016 23:36
 
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MARCHETTI 7,5 - Oggi finalmente un Marchetti come quello dei primi due anni. L'aria di Napoli evidentemente gli fa bene.
BASTA 6,5 - Gli viene chiesto l'impossibile e per tutto il primo tempo gioca in inferiorità numerica, con Felipe che ovviamente poteva aiutarlo poco. Tiene botta con mestiere e un po' di fortuna, poi cresce alla distanza. Spero di vederlo così determinato anche nel ruolo suo.
WALLACE 7 - Benone. Forse sbaglia qualcosina sul gol, ma la prestazione nel complesso è di grande sostanza. Già contro il Sassuolo era sembrato sbloccato mentalmente, stasera si è confermato. Vuoi vedere che sti milioni non li abbiamo buttati?
RADU 7 - A me è piaciuto. Primo tempo perfetto, secondo con più difficoltà ma regge bene.
FELIPE ANDERSON 5 - Insufficienza da dividere con Inzaghi: non contribuisce molto in fase di contenimento e in compenso è poco lucido quando si tratta di ripartire. Nel finale ci vedeva doppio e la passava sempre agli avversari.
PAROLO 5,5 - Corre tanto ma - stringi stringi - combina poco. E il gol è soprattutto roba sua.
BIGLIA 6 - Non è ancora lui. Sbaglia tanti, troppi palloni (uno dei quali quasi fatale). E però anche nell'imprecisione ne intuisci l'importanza dal fatto che la squadra si fida e quando è sotto pressing si aggrappa a lui.
MILINKOVIC 6 - Buono l'atteggiamento, fa a sportellate con tutti e non si risparmia. Resto però molto perplesso sul suo calcio palla a terra: io questi grandi piedi che alcuni dicono non li vedo proprio.
LULIC 6 - Ne sarebbe servito uno come lui anche dall'altra parte, e forse ce l'avevamo pure, se non gli fosse stato chiesto di giocare in difesa. Sempre abbastanza impreciso, ma ciononostante vince il duello con Callejon.
KEITA 6,5 - Forse gli sto regalando mezzo punto, perché i suoi colpi stasera non li ha fatti vedere. In compenso mi è piaciuto nella protezione fisica della palla e poi ha segnato il gol più importante da quando gioca con la Lazio, visto che quello al Leverkusen preferisco non considerarlo. Ok, Reina sbaglia, ma lui è bravo a rubargli qualche decimo di secondo tirando in un lampo.
IMMOBILE 5,5 - Tanto generoso nella corsa quanto egoista nella gestione dei contropiede: se l'avesse passata almeno una volta forse saremmo andati in vantaggio.

PATRIC 6 - Subito in partita anche sulla fascia "sbagliata": buonissimo segno.
DJORDJEVIC 5,5 - Gli capita il matchpoint sul sinistro ma prima che abbia finito di caricare il tiro l'arbitro fischia la fine.
LOMBARDI sv

INZAGHI 4,5 - Diciamo la verità, il punto ci va largo. Il Napoli ha dominato dal 15' al 45' e poi di nuovo per un altro quarto d'ora dopo il gol di Keita. E lo ha fatto non perché è così tanto più forte, ma perché noi eravamo messi in campo col culo. Ha ammazzato Anderson, ha messo in difficoltà Basta, ha schierato una squadra teoricamente offensiva che però in pratica si è ritrovata per lunghi tratti a fare catenaccio. Con gli uomini sbagliati. Cerchi di fare le cose semplici invece di provare a copiare il compito da Spalletti.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 05/11/2016 23:38]

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Post: 2.725
06/11/2016 00:45
 
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Errata corrige:

Mark Lenders (ML), 05/11/2016 23.36:


PAROLO 6 - Corre tanto ma - stringi stringi - combina poco. Esce dall'anonimato per due minuti mettendo lo zampino in entrambi i gol.



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Post: 1.694
06/11/2016 03:43
 
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Partita vista in differita, a risultato conosciuto. Quindi, pagelle senza pathos.

Marchetti 7 - la "parata" più difficile, la presa a terra prima dell'arrivo di Gabbiadini a metà secondo tempo. Le parate tra i pali sono state buone ma nessuna davvero miracolosa (tipo Lavezzi all'ultimo minuto dello 0 a 0 del 2011-'12 che fece esclamare Auriemma: che tu sia maledetto!)

Basta 6,5 - in grande affanno nei primi 25 minuti (che sono stati, invece, i meno affannosi della squadra), poi prende le giuste misure e nel secondo tempo giganteggia.

Wallace 7 - sul gol poteva fare meglio ma è anche vero che un gol a Napoli in qualche modo lo devi prendere. Prima e dopo, efficacissimo e si concede anche un paio di giocate sofisticate.

Radu 7 - rimedia con due mezzi miracoli a due suoi errori ma è con ogni probabilità la migliore prestazione degli ultimi 3 anni per concentrazione, tempismo, pulizia nelle giocate.

Felipe Anderson 5,5 - aveva un compito arduo e inevitabilmente crea pochi pericoli. Sbaglia molto nel secondo tempo ma nel finale guadagna un paio di punizioni salvifiche.

Lulic 6 - partita di sacrificio e di possanza. Esce stremato.

Biglia 6 - siamo alle solite. Pretendo di più ma con lui in campo i compagni trovano un'altra fiducia, c'è poco da fare.

Parolo 6 - lascia Hamsik come Allan aveva fatto con Higuain una settimana fa. Ma si riscatta subito dopo imbeccando Keita. Rischia un altro rigore pe' 'sto cazzo di gomito. Utili le sue corse e i suoi recuperi, peccato sia ignorato quando segue i contropiede.

Milinkovic-Savic 6,5 - lotta, sgomita, ragiona e prova anche a rifinire ma proprio oggi che era così volitivo e carico, sono venuti meno i piedi nei momenti cruciali.

Keita 6,5 - un gol che pesa come il Monte Soratte e qualche giocata di classe. Ma come ha detto Sarri, uno con la sua classe dovrebbe fare scelte più efficaci quando ha la palla tra i piedi.

Immobile 6 - non ho il cuore per dargli un'insufficienza ma oggi è stata tra le peggiori.


Patric 6 - entra bene e si rende utilissimo.

Djordjevic 6 - sbaglia il primo pallone, poi quello che fa lo fa bene.

Lombardi n.g.


Inzaghi 6,5 - ripeto, faccio le pagelle senza il pathos della gara, quello che mi fa cagare sotto pure di fronte a una rimessa laterale avversaria. Io sono d'accordo con Costacurta quando dice che la Lazio non è mai andata in sofferenza. Ha lasciato per alcuni tratti la gestione, che è cosa diversa dal soffrire. Il Napoli ha perlopiù tirato da fuori e se vogliamo parlare di predominio (più che di dominio), ne parlerei solo per 20 minuti dopo il nostro pareggio. Ciò detto, si poteva fare questo punto in tanti altri modi, così come si poteva vincere o si poteva perdere in tanti altri modi. Il fatto è che contro una squadra per nulla in crisi, se non di "concretizzazione" di quanto produce, si è di fatto portato via il punto e io non me lo aspettavo affatto sia perché ci presentavamo senza i due centrali titolari, sia perché il Napoli in casa è una macchina da guerra. Ora, non è perché ha preso una sveja contro la Roma significa che il San Paolo sia diventato terra di conquista. Non bisognava perdere per non andare alla sosta con l'amaro di una sconfitta e per proseguire nella striscia positiva. Lo si è fatto e tanto basta. E lo si è fatto in modo più "decente" di tanti altri pareggi rejani al Meazza o al San Paolo stesso.   

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Post: 652
06/11/2016 05:16
 
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MARCHETTI 6.5-Sempre pronto sulle conclusioni avversarie, nessuna delle quali richiede veri e propri miracoli. L’unica concessione ai suoi standard costa un gol: si osservino con attenzione il piazzamento, che lascia ad Hamšík due terzi di porta scoperti, e le spalle girate allo scoccare del tiro come nel derby di andata del primo anno di Pioli. Molto meglio del solito, ma l’affidabilità è un’altra cosa.
BASTA 7.5-“Inventato” in un ruolo non suo, impiega buona parte di gara per trovare la posizione, ma nei contrasti vinti – e su palloni delicati – mantiene una media degna di Dražen Dalipagić ai tiri liberi. Se non ha più il fiato per volate di cento metri sulla fascia, ha senso tentare di riciclarlo in questo modo: bravo Inzaghi a prendere l’iniziativa. Si può discutere se questa fosse la partita più adatta per certi esperimenti, ma il bilancio nello specifico è ampiamente positivo.
WALLACE 7.5-Il ruolo di centrale, meno vincolato a una posizione da mantenere, ne esalta l’agonismo e l’impressionante quantità. Rimane un pizzico di leziosità, che in alcune giocate gli costa frazioni di secondo potenzialmente dannose: si spera rientri nel percorso di ambientamento, che un difensore avverte in modo particolare.
RADU 7-Ha una zona ben definita da presidiare e svolge il compito senza cali di concentrazione. Qualche problema di tenuta alla distanza, peraltro ben mascherato.
FELIPE ANDERSON 4.5-Hanno ucciso l’Uomo Ragno, affidandogli mansioni troppo sacrificanti che ne evidenziano unicamente i limiti. Non solo per colpa sua, ma un uomo in meno.
PAROLO 6.5-Sequestrato in copertura, viene mortificato nella vocazione multifase. Più quantità che altro, ma con un contributo complessivamente utile.
BIGLIA 5-Aggirato come uno spartitraffico nei momenti di maggiore sofferenza e con troppi errori al passivo. Non ha la personalità per aggrapparsi a un rientro affrettato e alle energie residue, tipo Baresi nella finale di Pasadena, quindi va schierato solo quando è in condizione.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6.5-Viene in mente un Juventus-Inter, con Simoni in panchina e un giocatore dell’intelligenza tattica di Winter sacrificato in marcatura a uomo su Zidane: se la cavò anche discretamente, ma che tristezza. Vive una serata ispiratissima nel distruggere, peccato che continui nell’opera anche quando ha il pallone fra i piedi. Bene per voglia e applicazione, ma non è stato preso per la parte di un Mudingayi bianco.
LULIĆ 6.5-Si annulla a vicenda con Callejón, e nello scambio sono i suoi a guadagnarci. Premio “Maglia sudata” come sempre, per il resto alla prossima.
IMMOBILE 5-Un paio di guizzi in una posizione assurdamente decentrata, poi si spegne. Lontano dalla porta ha senso quanto Ilona Staller vestita.
KEITA 6.5-Per l’autogol di Reina. Nella sua serata c’è davvero poco altro.
PATRIC 7-A freddo e fuori ruolo: come se niente fosse. Voto alto, spezzoni e contributi dalla panchina come questo pesano tantissimo nell’economia di una stagione.
ĐORĐEVIĆ 5-Perde un pallone sanguinoso al limite dell’area, spreca un inserimento offensivo più o meno come nei tempi regolamentari della finale di Coppa Italia. Quasi sempre al posto giusto, fosse anche un calciatore...
LOMBARDI 6.5-Anche lui a freddo in un finale non privo di insidie, gioca semplice e non sbaglia un pallone. La testa sembra da serie A.

INZAGHI 5.5-La tenuta mentale e agonistica della squadra, che non si disunisce dopo un avvio difficile; una disposizione difensiva che concede qualche uno contro uno di troppo in area di rigore, senza conseguenze solo per la bravura dei singoli, ma nel complesso limita l’avversario; la coraggiosa intuizione per il cambio di ruolo di Basta.
Tutto molto bello, peccato che a calcio si giochi anche nell’altra metacampo.
E quando ciò accade si spalanca il più assoluto vuoto di idee, come se questo segmento della partita non fosse stato neppure preso in considerazione: dopo Reja ecco il nipote.
Buon punto con note positive, ma esserne pienamente soddisfatti nonostante quanto sopra equivale a una confessione: tifo Atalanta.

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Post: 637
06/11/2016 10:37
 
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Marchetti 7: finalmente decisivo, anche se non compie miracoli veri e propri.
Basta 6.5: io ho apprezzato la scelta di metterlo nei 3, Insigne ha avuto vita dura.
Wallace 7: ieri un Muro.
Radu 7: in giornata di grazia, anche quando rimedia a un paio di sue cazzate.
Anderson 5.5: sacrificato.
Parolo 6.5: faccio sempre fatica a dare un giudizio alle sue prestazioni, ieri mi è piaciuto particolarmente.
Biglia 6: sempre presente, sbroglia un paio di situazioni complesse. Chiaramente puo fare di più.
Sergej 7: giganteggia.
Lulic 6: solita corsa, applicazione e stop del Caspio.
Keita 7.5: penso la miglior partita, o almeno tra le prime tre di quando è da noi.
Immobile 5.5: Koulibaly e Hysaj gli rendono la giornata insufficiente.

Patric 6: bene così.
Djordjevic 5.5: mi dispiace ma quello atop sbagliato che ci stava costando caro e quel tiro in cui ci ha messo 8 ore a caricare non gli permettono di avere la mia sufficienza.
Lombardi sv

Inzaghi: per me la squadra era messa in campo con una buona idea, ma con meccanismi tutt'altro che oliati. Solo una giornata molto positiva dei nostri difensori centrali ha evitato la sconfitta.
Bene per la voglia di fare, capire, studiare, per il pari e per il suo "culo", dote rara. Il Napoli mi è parso molto meglio allenato. Il voto? Boh. 6 e me ne lavo le mani.

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Post: 1.694
06/11/2016 10:56
 
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Re:
Er Matador, 06/11/2016 05.16:

Dražen Dalipagić



Sei andato a prendere il mito assoluto e incontrastato della mia infanzia/adolescenza cestistica.
Scende inesorabilmente una lacrima...  

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Post: 2.878
06/11/2016 13:08
 
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Vista allo stadio, coi pro e i contro del caso

Marchetti 7.5: Tre parate più difficili di quanto sembrino, ma soprattutto due uscite decisive, una delle quali (su Gabbiadini) è un piccolo capolavoro. Alla fine, tra le differenze del match, quella tra Marchetti e Reina è la più decisiva
Basta 6: Fa un grande secondo tempo, va detto, anche se il tiro di Hamsik gli passa tra le gambe. Nel primo, tuttavia, non capisce nulla contro Insigne, anche perché quasi mai aiutato da Felipe
Wallace 7.5: Lasciato all'uno contro uno contro il nanetto Mertens, le premesse sono pessime. Invece, dopo aver concesso un tiro, non sbaglia più nulla, e anzi chiude tutto con grandi scelte e grandi giocate. Lui e Koulibaly sono stati i più "vistosi" del match. Sul gol non mi sento di addebitargli granché
Radu 6.5: Due topiche clamorose, tra recuperi miracolosi, due dei quali proprio sulle topiche. Ottima applicazione, dalle sue parti non si soffre
Felipe Anderson 5: Male, credo la peggiore dell'anno. Un po' il ruolo, un po' il fatto che lui lo interpreti male, aiutando poco dietro e poco davanti. Pessima la ripresa, con tante palle perse e l'atteggiamento incredibilmente passivo sul gol del Napoli (fa uscire Parolo su Ghoulam e non copre su Hamsik lasciato libero: sta semplicemente a guardare)
Parolo 5: Speriamo non giochi in nazionale, perché ha bisogno di rifiatare. Ancora poco lucido, molto falloso, prende un giallo inutile poco dopo essere stato graziato, ma soprattutto ha un unico compito: quello di stare in marcatura su Hamsik. E Hamsik è il migliore in campo, gol a parte. Suo il suggerimento a Keita, quando si lancia in contropiede non viene mai visto
Biglia 6: Ancora una volta, voto alla sua presenza più che alla sua prestazione: il fatto che ci sia a chi dare la palla una volta recuperata fa la più grande differenza rispetto al 5-0 dello scorso anno (insieme a 12 metri e mezzo più bassi di baricentro)
Milinkovic-Savic 6.5: Se via terra la cassaforte è Biglia, lui è la cassaforte dei cieli. Cercato da ogni lancio, tanti ne prende facendo valere sempre il fisico. Si divide controvoglia nelle marcature tra Zielinski e Diawara, poi si butta davanti con scarso successo. Un colpo di testa alto, ma anche l'ottima gestione del pallone da cui nasce l'azione del pareggio
Lulic 6.5: Dal vivo lascia un impatto molto forte, durissimo nei contrasti, recupera palloni in quantità e soffre pochissimo. Suo anche l'assist filtrante per l'occasione di Immobile
Keita 6: Inzaghi gli regala una serata con meno compiti di copertura, ma lui non sembra in grado di sfruttarla, anche per la bravura di Koulibaly. Però porta a casa il pari, e merita la sufficienza col beneplacito di Reina
Immobile 5.5: Dopo 5 partite consecutive in gol si ferma, un po' per imprecisione e un po' per egoismo
Patric 6: Entra a freddo ma è caldo e fa bene la sua parte
Djordjevic sv: Ogni volta che può scrivere la storia non coglie l'attimo
Lombardi sv
Inzaghi 6: Restremo col dubbio di quello che potrebbe essere stato, con questo Napoli stanco (specie nella ripresa). Lui invece non è curioso, preferisce il risultatismo, e questo pareggio a Napoli (solo Milan e Roma erano uscite imbattute dal San Paolo dal 5-0 contro di noi, 24 partite) è oro. Bravissimo lettore di partite, il suo 3-5-2 è spavaldo negli uomini (praticamente due soli difensori veri) ma intelligentemente coperto, dopo un iniziale assestamento. E' anche il principale differenziale rispetto al 5-0, avendo portato il baricentro 12.5 metri più in basso, in una gara che ha incredibilmente le stesse statistiche di quella della scorsa stagione (incredibili i passaggi in attacco, 42 riusciti e 78 tentati, esattamente com un anno fa). Bene. Ma io non sono tra quelli che credono che temevano contraccolpi psicologici. Una squadra così giovane ha il pregio di rimuovere velocemente, e forse andrebbe lasciata più spesso senza briglie. Forse. Resteremo con la curiosità

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Post: 2.878
06/11/2016 13:11
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 05/11/2016 23.36:


MILINKOVIC 6 - Buono l'atteggiamento, fa a sportellate con tutti e non si risparmia. Resto però molto perplesso sul suo calcio palla a terra: io questi grandi piedi che alcuni dicono non li vedo proprio.



Nel riscaldamento pre-partita, sui tiri da fuori, nessuno è riuscito a fare gol. Nessuno tranne Milinkovic, che ne ha sbagliato solo uno piazzandone almeno 3. Facciamogli tirare le punizioni, almeno

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Post: 2.725
06/11/2016 14:09
 
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ℬaruch, 06/11/2016 13.08:


Inzaghi 6: Bravissimo lettore di partite, il suo 3-5-2 è spavaldo negli uomini (praticamente due soli difensori veri) ma intelligentemente coperto, dopo un iniziale assestamento. E' anche il principale differenziale rispetto al 5-0, avendo portato il baricentro 12.5 metri più in basso



Faccio un passo verso di lui e dico che ha avuto ragione con la difesa a tre e col baricentro basso.
Ciò detto, se al posto di Basta ci fosse stato Wallace, se al posto di Wallace ci fosse stato Hoedt, se al posto di Felipe ci fosse stato Basta, e se al posto di uno tra Parolo e Sms ci fosse stato Felipe non sarebbe stato meglio? Per il tipo di partita che si era scelto di fare, dico.
Temo che il risultatismo sia una malattia che colpisce un po' tutti, non solo Inzaghi. Perché se ieri avessimo perso - e potevamo tranquillamente farlo - oggi le sue scelte sarebbero giustamente sotto processo.
Io sarò banale ma dico che se scegli di coprirti dovresti scegliere uomini adatti alla copertura, no Felipe Anderson su Insigne. Continuo a pensare che tutto sommato ci sia andata bene e alla fine dei conti mi pare che questo sia uno dei grandi meriti di Inzaghi: è fortunato. E' uno che da calciatore ha vinto tutto essendo una mezza sega, è uno che nella vita ha campato molto di rendita godendosela con molte belle fighe, e adesso si sta trovando nel posto giusto al momento giusto anche da allenatore. Bisogna tenerseli stretti, questi, perché la loro fortuna diventi la tua fortuna. Pioli probabilmente vale più di lui come allenatore ma è sfigato, e io tra Paperino e Gastone mi prendo sempre Gastone. L'importante è che lui non inizi a sentirsi uno scienziato e a strafare. Ieri l'imitazione di Spalletti gli è venuta malissimo.

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Post: 2.878
06/11/2016 14:22
 
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Perché dici che gli è venuta malissimo, se ha preso il punto? A Spalletti è venuta meglio essenzialmente perché Koulibaly gli regala il vantaggio, sennò è lo stesso antidoto anti-Sarri. E non sono d'accordo neanche sul cambio dei nomi all'interno del 3-5-2: sarebbe stato un segno di debolezza che il Napoli avrebbe colto, e così abbiamo avuto il duplice vantaggio sia di avere due rapidi su 3 in difesa (invece di uno su 3), sia di avere una fascia destra non esclusivamente votata alla copertura. Insigne è stato molto elogiato anche per il lavoro di marcatura su Felipe, per dire. No, io non contesterei a Inzaghi né il modulo, né gli uomini. E così come avremmo potuto tranquillamente perderla, avremmo potuto anche fortunosamente vincerla. Concordo invece sul rischio dello "scienziatismo", che io avevo denunciato a Torino quando secondo me fu colto da delirio di onnipotenza coi continui cambi di modulo. Finora, però, sembra avere saldamente in mano uomini e variazioni tattiche

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Post: 2.725
06/11/2016 14:58
 
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ℬaruch, 06/11/2016 14.22:

Perché dici che gli è venuta malissimo, se ha preso il punto?



Perché guardo alla prestazione prima che al risultato.
Dice: non ti va mai bene niente, a Pioli contestavi i risultati, a Inzaghi le prestazioni, a Guardiola criticheresti la pettinatura.
No. Vuoi sapere cosa temo? Temo di rivedere questo modulo al derby, temo che Inzaghi abbia scambiato Felipe Anderson per Florenzi. Ieri un Insigne non trascendentale ha vinto nettamente su quella fascia. Diversamente, un Callejon fin qui incontenibile è stato ben contenuto dalla cerniera Radu-Lulic. Il che mi fa pensare che dall'altra parte una cerniera Wallace-Basta sarebbe stata molto più adatta al tipo di partita che si è scelto di fare. E se mi dici che Wallace non è rapido come Basta ti rispondo che contro il rapidissimo Mertens ha fatto una grande partita. Perché non avrebbe dovuto farla su Insigne? Posso avere dubbi solo sul tridente, nel senso che in certe occasioni un Milinkovic in più può essere più utile di uno tra Keita e Anderson. Però tutto sommato io ieri il tridente l'avrei visto volentieri.

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Post: 1.588
06/11/2016 17:34
 
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Per essere un allenatore guardingo e ultra pragmatico mi sembra che la Lazio conceda troppe occasioni nitide agli avversari. Contro Cagliari, Sassuolo e Napoli avremmo potuto subire almeno sei gol.

E non mi voglio soffermare troppo sulla pigrizia offensiva: apertura su Immobile che si allarga oppure discesa degli esterni che la mettono al centro veloce sperando nel buco del difensore centrale.

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Post: 1.694
06/11/2016 17:37
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 06/11/2016 14.58:

Perché guardo alla prestazione prima che al risultato.



Però, così, mi provochi e ti chiederei se in Milan-Lazio e Genoa-Lazio (prime due trasferte dell'era Pioli) hai guardato più la prestazione o più il risultato.

Ciò detto, io, personalmente cerco di guardare le prestazioni in sequenza, per blocchi di partite, mai una singola partita.
La singola partita giocata in modo rinunciatario (cerco di semplificare al massimo il ragionamento) la accetto di buon grado, anche preventivamente, se incastrata in una slot di partite dove, invece, giochi bene e fai anche risultato.
Per questo, la gara di ieri la accetto sia nelle premesse sia nel suo sviluppo.
E questo, secondo me, è stato proprio il limite di Pioli, che infatti contro la Juve perdeva, contro il Napoli perdeva (fatta salva quella partita lì, ma le altre le ha perse tutte), contro la Roma perdeva.

Poi, ovviamente, con una qualità di giocatori diversa, mi aspetterei un modo di giocare che non sia "di conseguenza a", presumendo che siano gli altri a dover trovare le contromisure per noi.



Quanto, invece, ai danni prodotti da un'eventuale sconfitta, non mi riferivo tanto ai giocatori quanto a tutto il mondo intorno. Questo pareggio ci lascia addosso il sorriso oltre alla sensazione di avere squadra tosta, organizzata, che lotta, che non ci sta a perdere.
E vedrete che questo punto significherà almeno 8-10 mila spettatori in più col Genoa in casa. Non è poca cosa.      

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Post: 2.878
06/11/2016 23:43
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 06/11/2016 14.58:


Vuoi sapere cosa temo? Temo di rivedere questo modulo al derby, temo che Inzaghi abbia scambiato Felipe Anderson per Florenzi. 



Io già oggi ho pochi dubbi, Inzaghi con le grandi si mette a 3 dietro, ormai s'è capito, al limite può variare davanti (con Milinkovic per il 3-5-2 o senza per un 3-4-3). Con la roma per me faremo 3-4-3, con Bastos-Basta su Perotti, Radu-Lulic su Salah e Parolo-Biglia su Nainggolan. Loro non hanno la manovra del Napoli, dunque le esigenze di Inzaghi saranno diverse in mezzo al campo. E il tridente servirà, perché loro possono essere presi alle spalle. Anche perché, e rispondo pure a Reflex

ReflexBlue74, 06/11/2016 17.34:

Per essere un allenatore guardingo e ultra pragmatico mi sembra che la Lazio conceda troppe occasioni nitide agli avversari.



Loro dietro i tiri li concedono. Noi siamo noni in campionato (13.4 tiri concessi a partita di media), loro praticamente identici (decimi con 13.5). Però noi non concediamo occasioni clamorose, almeno non a Napoli. Hanno tirato 11 volte da fuori, ma in area ci sono entrati lo stesso numero di volte della Lazio, facendo quasi lo stesso numero di tiri. Spezzo anche una lancia a favore delle ripartenze: spesso le abbiamo cannate per errati controlli di palla dei singoli (Milinkovic, Immobile, Anderson) o passaggi sbagliati (Immobile, Keita), ma ne abbiamo prodotte, e quando attaccavamo in manovra portavamo sempre almeno 5 uomini in fase offensiva. In questo - con tutti i limiti del caso - a me sembra la Lazio primavera di Inzaghi, che segnava parecchio ma qualcosa dietro la concedeva sempre

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Post: 637
07/11/2016 11:12
 
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Re:
ℬaruch, 06/11/2016 13.08:

Vista allo stadio, coi pro e i contro del caso

Inzaghi 6: Restremo col dubbio di quello che potrebbe essere stato, con questo Napoli stanco (specie nella ripresa). Lui invece non è curioso, preferisce il risultatismo, e questo pareggio a Napoli (solo Milan e Roma erano uscite imbattute dal San Paolo dal 5-0 contro di noi, 24 partite) è oro. Bravissimo lettore di partite, il suo 3-5-2 è spavaldo negli uomini (praticamente due soli difensori veri) ma intelligentemente coperto, dopo un iniziale assestamento. E' anche il principale differenziale rispetto al 5-0, avendo portato il baricentro 12.5 metri più in basso, in una gara che ha incredibilmente le stesse statistiche di quella della scorsa stagione (incredibili i passaggi in attacco, 42 riusciti e 78 tentati, esattamente com un anno fa). Bene. Ma io non sono tra quelli che credono che temevano contraccolpi psicologici. Una squadra così giovane ha il pregio di rimuovere velocemente, e forse andrebbe lasciata più spesso senza briglie. Forse. Resteremo con la curiosità

Vorrei approfondire la questione delle statistiche dello scorso anno.
Esagero nel dire che la differenza l'ha fatta Higuain?
Magari lui al posto di Mertens quel tiro al primo minuto lo buttava dentro e finiva di nuovo in goleada.
In sintesi la penso come Mark sulla prestazione.

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Post: 2.878
07/11/2016 11:50
 
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Re: Re:
Magnopèl, 07/11/2016 11.12:


Esagero nel dire che la differenza l'ha fatta Higuain?



Sì, dal mio punto di vista. Nel senso che magari con Higuain il Napoli avrebbe vinto anche stavolta, ma Higuain non spiega la differenza tra quel 5-0 e questo 1-1. Quella la spiegano gli errori individuali dei nostri e l'atteggiamento alto di Pioli che regalava campo aperto per gli inserimenti, tanto che allora furono 11 i tiri dall'interno dell'area nostra, stavolta sono stati 11 da fuori area. Il primo gol di Higuain fu effettivamente simile al tiro fuori di Mertens, ma ricordi come gli arrivò quel pallone? Commettemmo errori grossolani su tutti i gol (Hoedt praticamente in tutti e 5) perché non c'eravamo con la testa e non conoscevamo tatticamente il Napoli di Sarri, che fondamentalmente nacque quella notte. 

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Post: 637
07/11/2016 11:58
 
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Capisco il punto di vista.
A caldo, o quasi, ho scritto che la prestazione dei singoli è stata improtante, quella di squadra, intesa come meccanismi del "nuovo" modulo, molto meno.
Chiaro che una prestazione è fatta anche dalle prestazioni dei singoli, ma per capirci, per me se la Lazio ripropone quel modulo e prestazione contro squadre forti (leggi: asromamerda) 9 volte su 10 scaja e scaja male.

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Post: 2.878
07/11/2016 12:55
 
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Per me la Lazio di Inzaghi difficilmente perderà male, così come difficilmente vincerà bene, almeno con le grandi. Non mi trovo col tuo 9 su 10, a mio parere eccessivamente deprimente anche adesso che la roma è in grande condizione, né mi trovo che con un modulo diverso cambierebbero le percentuali di possibilità di non perderlo. Probabilmente cambierebbe qualche 10%: in positivo sulla possibilità di vincerlo, ma anche in negativo su quella di perderlo, un po' il discorso che facevamo prima di Napoli.

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Post: 1.597
07/11/2016 14:28
 
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EDIT - avevo scritto una reply sulla roma ma l'ho spostato nella apposita sezione
[Modificato da Drenai71 07/11/2016 14:41]

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Post: 1.588
07/11/2016 15:19
 
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Abbiamo giocato a tre anche contro Pescara ed Empoli. Probabilmente Inzaghi non sa fronteggiare avversari che hanno un gioco collaudato e fanno girare la palla, o è convinto che la sua squadra non abbia le carattaristiche giuste per imporsi. E così tende a proteggersi.

Mi dispiace che a farne le spese sia il nostro uomo più tecnico e imprevedibile -Felipe Anderson-, ma evidentemente il mister pensa che Patric, o chi per lui, non fornisca un contributo difensivo sufficiente a compensare l'immenso gap tecnico a favore del brasiliano. Una soluzione un po' pigra: spremo Anderson -che con generosità ed applicazione ce la sta mettendo tutta- sperando che magari s'inventi pure qualcosa.
Ricorda un po' la strategia di Mourinho negli ultimi mesi dell'anno del triplete: schiero tutti i migliori a costo di mortificare le loro qualità tecniche in vista di un obiettivo storico. Premesse diverse, giocatori diversi, allenatori diversi. E infatti l'anno dopo Eto'o fece il diavolo a quattro -giustamente- per ritornare in prima linea.
[Modificato da ReflexBlue74 07/11/2016 15:23]

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