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No a Prandelli!

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2017 23:44
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Post: 1.588
30/04/2016 17:51
 
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Siamo in due.

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Post: 2.725
10/05/2016 14:14
 
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10/05/2016 20:37
 
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Post: 1.588
11/05/2016 09:06
 
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Lazio, Sampaoli: blitz a Roma. L'ex allenatore del Cile è sbarcato questa mattina nella Capitale

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Ancora sicuro sull'oggetto della tua preghiera?

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Post: 2.878
11/05/2016 11:51
 
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Il “nuovo Bielsa”. Lo conosco troppo poco per giudicare, però ho visto il Cile che ha fatto una grandissima Coppa America (vincendola) e in generale con club e nazionale ha numeri spaventosi. Che cosa sappiamo di lui? Non mi pare sia un maniaco del 3-3-1-3 e stop. In ogni caso è un nome grosso, che pochi mesi fa veniva accostato ai grandi club. Mi fa paura ma non mi spegne l’encefalogramma come fa il nome di Prandelli. Piuttosto avrei evitato di rendere tutto ufficiale andandolo a prendere in aeroporto, e di fatto bruciando la credibilità e l’autostima di Simone Inzaghi

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Post: 2.725
11/05/2016 13:54
 
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Tra Prandelli e Sampaoli, Sampaoli.
Tra Sampaoli e Inzaghi, Inzaghi.
A sto punto domenica vado allo stadio, se batte pure la Fiore diventerebbe difficile cambiarlo...
[Modificato da Mark Lenders (ML) 11/05/2016 13:54]

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Post: 1.597
11/05/2016 14:09
 
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è un allievo di bielsa, ma a me il cile (guardando le partite con un'attenzione non certo maniacale eh) sembrava una squadra tatticamente molto accorta, senza moduli avventurosi alla bielsa.
ai mondiali mi piacque come gioco ma ho ricordi troppo vaghi sull'aspetto tattico.
la copa america la ricordo meglio, e il gioco mi sembrò molto meno gradevole, ma molto efficace rispetto al risultato.
la difesa era sicuramente a 4 perlomeno in copa america. e in piu davanti ci giocava uno (dell'amburgo mi pare) che faceva esattamente il ledesma. ricordo un gran pressing e la squadra molto piu corta rispetto a come giocano di solito in sudamerica. molto piu europeo se vogliamo. ricordo che c'era un trequartista (valdivia) dietro 2 "punte" piccole (sanchez e vargas), a me sembrava una specie di rombo molto mobile, un pò come il reja del 2010/1011.

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Post: 1.588
11/05/2016 14:41
 
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Ammetto una robusta attrazione per il puro gusto della novità esotica, nella folle speranza che Tare, con una botta di culo clamorosa, becchi per una volta l'allenatore giusto. Quello superiore alle aspettative. Quello che sceglie la Lazio come la tappa di un percorso più ambizioso.

Scevro da condizionamenti emotivi, mi sembra il profilo più pericoloso nella combinazione con i nostri fenomeni della scrivania. Sudamericano, non giovanissimo, mai stato in Europa né da allenatore né da calciatore. Superfluo ricordarvi illustri predecessori su sponda giallorossa o blucerchiata.

Comunque il tempo di spiegargli che dovrà adottare il pressing alto con Hoedt, Bisevav e Gentiletti e prende il primo volo per Valencia.

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Post: 1.597
11/05/2016 14:47
 
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però è vero che pressavano ed erano corti, ma non col baricentro altissimo. a me davano un'impressione di squadra difensiva, tramite l'aggressività diciamo. un pò la stessa impressione che da l'atletico di simeone.

cioè, io quando penso a bielsa penso a una specie di santone (alla zeman con le dovute proporzioni) e quindi avrei pari pari i tuoi dubbi. questo sanpaoli invece, con tutte le remore "ambientali" diciamo, sul piano tattico mi pare molto piu facilmente esportabile.

poi ripeto, se avessi saputo che in futuro se ne sarebbe parlato in chiave lazio, le partite del cile avrei viste con un occhio diverso.

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Post: 363
11/05/2016 15:57
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 11/05/2016 13.54:

Tra Prandelli e Sampaoli, Sampaoli.
Tra Sampaoli e Inzaghi, Inzaghi.
A sto punto domenica vado allo stadio, se batte pure la Fiore diventerebbe difficile cambiarlo...



Ma per curiosità, su quali basi preferisci Inzaghi? Mi spieghi come si possa paragonare un allenatore qualsiasi con anni di carriera con un altro che ha fatto 7 partite inutili di fine stagione? Sei troppo smaliziato per non sapere che la squadra ha fatto bene in queste partite per effetto della reazione al cambio di allenatore e perchè ha trovato squadre compiacenti. Di qualsiasi allenatore giustamente si tenta di analizzare pregi e difetti. Ma di Inazghi cosa ne sai? E' un puro salto nel vuoto. Con molte più probabilità che diventi uno Stramaccioni piuttosto che un Montella.

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Post: 2.725
11/05/2016 18:31
 
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Io, caro Maxilotte, preferirei un Mihajlovic o un Mazzarri. Detto ciò, Inzaghi allena ormai da qualche anno e do per scontato che un minimo di base tecnica ce l'abbia. Mi è sempre sembrato un allenatore di buonsenso, uno di quelli che si adattano al materiale e non pretendono di fare il contrario. A parte Prandelli, per il quale provo una repulsione totale e che per me è davvero un discorso a parte, preferirei Simone a uno come Sampaoli perché conosce la lingua, la Serie A e l'ambiente Lazio. Per me queste sono cose molto piú importanti di qualche teoria tattica un po' piú sofisticata e/o del fatto che l'ex ct del Cile sia piú famoso e titolato a livello internazionale. La mia tesi, ripetuta fino allo sfinimento, è che gli allenatori (molto più dei giocatori) vanno CONTESTUALIZZATI. In riferimento alla Lazio per me è molto meno un salto nel buio Inzaghi di Sampaoli, che mi evoca figure come quelle di Carlos Bianchi, Menotti e Tabarez. Tutti ottimi allenatori nei loro contesti di provenienza, ma pesci fuor d'acqua nel campionato italiano.
Ripeto: a me piacerebbe l'allenatore contestualizzato e che ha già dato prova della sua bravura in realtà importanti, ma mi pare che certi profili siano inavvicinabili dalla Lazio di Lotito. Quindi se devo scegliere tra un giovane che potrebbe esplodere e un usato sicuro, preferisco prendermi un rischio. Altrimenti c'è sempre Reja che probabilmente non sarà riconfermato dall'Atalanta, così evitiamo i "salti nel buio"...

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Post: 363
11/05/2016 20:49
 
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Ma le tue riserve su sampaoli sono le mie, non sto contestando questo. mi chiedevo solo come facessi ad avere un qualunque giudizio su inzaghi, su quali basi. Io non riesco a farmene uno sulla base di 7 inutili partite. Si vede che sono meno bravo di te [SM=g27987]

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Post: 637
11/05/2016 22:20
 
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www.ultimouomo.com/il-posseduto/

Figura intrigante, sicuramente, ma non so quanto possa fare al caso nostro.
Ci vedo un rischio enorme.

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Post: 2.725
11/05/2016 22:38
 
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Maxilotte, 11/05/2016 20.49:

Ma le tue riserve su sampaoli sono le mie, non sto contestando questo. mi chiedevo solo come facessi ad avere un qualunque giudizio su inzaghi, su quali basi. Io non riesco a farmene uno sulla base di 7 inutili partite. Si vede che sono meno bravo di te [SM=g27987]



Se vogliamo dirla tutta io le ho pure guardate più no che sì, queste sette partite. Quindi il mio giudizio su Inzaghi è basato soprattutto sulla sua esperienza in Primavera e non è diverso da un mese fa, quando scrivevo che non mi ha mai entusiasmato troppo, che ha affrontato l'esperienza nelle giovanili pensando più ai risultati che alla formazione dei giocatori. Il punto è che secondo me noi sopravvalutiamo la scienza degli allenatori. Qua e là ce n'è qualcuno veramente diverso, innovativo, ma per la maggior parte si somigliano tutti. Quelli italiani, poi, vengono tutti da Coverciano e per la maggior parte sono ex giocatori. E il 99% dei giocatori italiani finora ha speso tutta la sua carriera in Italia. Quindi le mie riserve su Inzaghi non sono tanto di natura tecnica (anzi, da quel poco che ho visto mi pare che in questo scorcio abbia fatto scelte molto razionali), bensì temperamentale. Ho il timore che sia troppo poco carismatico. Ha il pregio di conoscere bene l'ambiente ma sicuramente sarei più tranquillo con Mihajlovic. Che un mese fa passava per scemo, mentre adesso passa per scemo Brocchi e l'anno scorso passava per scemo Pippo e due anni fa passava per scemo Seedorf. Così come dopo Mourinho sono passati per scemi Benitez e Stramaccioni. E potrei fare mille altri esempi. Quello che voglio dire è che nessun allenatore diventa grande senza una squadra adeguata. Simeone era bravo pure a Catania, ma di certo non arrivava in finale di Champions, e quindi niente aura di leggenda. Morale: se l'anno prossimo sarà una buona Lazio o no dipenderà molto dalla campagna acquisti e meno dalla scelta del tecnico, secondo me. Purché non si scelga Prandelli, beninteso  

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Post: 652
12/05/2016 10:01
 
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Procedo per punti:


1) sulla disposizione tattica del Cile in Coppa America, Drenai al solito ricorda molto bene.
Solo una piccola correzione sui due vertici del rombo: Marcelo Díaz – che giocava effettivamente nell’Amburgo, e lo ha anche salvato dalla prima retrocessione in Zweite Liga – si limitava al primo passaggio.
Per i piedi del “mago” Valdivia, una sorta di Liverani, passava tutta la manovra e non solo la verticalizzazione finale.
Stessa disposizione del duo Ledesma-Hernanes, insomma, ma distribuzione diversa dei compiti quando si trattava di costruire.
Segnalo, poi, la fondamentale presenza di Aránguiz come equilibratore tattico a tutto campo, capace di contribuire in ogni fase di gioco.
Notevole anche l’apporto offensivo dei terzini, coi vari Isla da una parte e Albornoz o Beausejour dall’altra in costante appoggio sulle fasce.
Va detto, però, che la necessità di proteggere il vero anello debole della squadra – la coppia centrale difensiva Medel-Jara – e l’obbligo di vincere a tutti i costi resero lo schieramento più prudente, e a baricentro basso, rispetto ai Mondiali e alle abitudini di Sampaoli.
Che rimane comunque un pragmatico, duttile e non troppo avventuroso in materia di moduli.
Conservando dal suo maestro Bielsa soprattutto la propensione per la qualità e il gioco palla a terra


2) Su Inzaghino ho ancora meno materiale di ML, dato che dal derby compreso in poi ho smesso di seguire le partite e sto meglio, ma le sue stesse sensazioni.
L’ex tecnico della Primavera restituisce una rassicurante impressione di buonsenso e lascia intuire un’idea di calcio intrigante, ma su di lui pesano due incognite.
Una riguarda il suo effettivo impatto su un gruppo da anni propenso all’autogestione, fattore che spiega in parte allenatori “mangiati dallo spogliatoio” e annate buttate al cesso.
L’altra non tanto i limiti temperamentali quanto, a mio avviso, la sua collocazione totalmente embedded rispetto alla società.
Laddove il successo del primo Petković fu dovuto anche al suo rappresentare, persino sul piano della comunicazione, un minimo di contraltare ai padroni del vapore


3) Incidono, poi, altri due fattori.
Il primo, mi sia consentito, di carattere geografico (e detto da uno che non ha origini centro-meridionali).
Il romagnolo Delio, il romagnolo Ballardini, il bisiaco Reja, l’emiliano Pioli, l’emiliano Inzaghi: li avesse scelti Bossi o ciò che ne rimane, forse si sarebbe attraversato più spesso il Rubicone.
Nulla contro le regioni e le popolazioni di cui sopra, alle quali va la mia massima stima: ma è un caso che il derby del 6 gennaio 2005, insieme al 26 maggio l’apice della gestione Lotito, sia venuto quando in panchina sedeva un toscanaccio assai più cazzuto sul piano caratteriale?
Il secondo, strettamente collegato, di carattere strategico-ambientale.
La prudenza rimane una grande qualità: ma di mediocri sicurezze, di soluzioni pseudo-collaudate, di rifiuto a priori per qualsiasi rischio la Lazio sta morendo lentamente.
Una sensazione esotica come Sampaoli, anche solo per la curiosità che può suscitare, getterebbe una sassata di vitalità e di calcio giocato in uno stagno sempre più depresso e malsano.
Ne abbiamo talmente bisogno che, stante l’inverosimiglianza di un Mazzarri o comunque di una certezza a più alto livello, un saltino nel buio risulta meno pericoloso rispetto alla prosecuzione dello status quo.
Tanto, se la situazione dovesse precipitare, col campionato falsato dalla formula a 20 squadre un minestraro in grado di evitare il peggio lo si trova sempre


4) ML ha indicato fra i possibili inconvenienti dell’allenatore sudamericano la scarsa conoscenza del contesto.
Del tutto d’accordo in termini teorici, ma a mio avviso occorre contestualizzare anche rispetto a un ambiente saturo, insidioso, che finisce per assorbire e neutralizzare chi tenta di venirci a patti.
Prendiamo Garcia: la sua forza è consistita nella fase iniziale in uno sguardo esterno rispetto alla città e al calcio italiano; la sua debolezza, che l’ha ottenebrato sul piano della lucidità e schiantato su quello nervoso, è consistita nello smarrimento della “giusta distanza”.
Certo, si potrebbe obiettare che anche Luigi Enrico scendeva da un’astronave, e alla fine ha fatto divertire solo noi.
Ma il catalano pagava l’atipicità dell’ambiente Barça, al di fuori del quale semplicemente non esiste, e un piglio da fondamentalista.
Mentre Sampaoli, come si diceva, sembra estraneo a limiti del genere


5) Riassumendo:

fra Prandelli e l’on. Razzi, l’on. Razzi
fra Inzaghi e Sampaoli, Sampaoli
fra Sampaoli e Mihajlović, Mihajlović


6) Il tutto fermo restando un punto: se la dirigenza non cambia atteggiamento, abbandonando il suo ineffabile laissez-faire, neppure un eventuale Mourinho avrà la possibilità di lavorare.
Ora come ora siamo una specie di piccolo Real, con giocatori presi senza nessun progetto di squadra, primedonne in serie e una società fra l’impassibile e l’inesistente sul piano disciplinare.
Un contesto nel quale, non a caso, anche il portoghese ha fallito miseramente

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Post: 1.588
12/05/2016 10:47
 
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E se fosse la solita paraculata di Lotito, che ha già un accordo di massima con un altro allenatore e con questa mossa a sorpresa e plateale lo tiene ulteriormente sotto scacco?
Lo fece già con Delio Rossi e Pioli ospitando rispettivamente Le Guen e Donadoni. Il concetto: "alla fine ho scelto te, ma non alzare troppo la testa che posso pescare di meglio".
[Modificato da ReflexBlue74 12/05/2016 10:52]

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Post: 652
12/05/2016 12:01
 
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Re:
ReflexBlue74, 12/05/2016 10.47:

E se fosse la solita paraculata di Lotito, che ha già un accordo di massima con un altro allenatore e con questa mossa a sorpresa e plateale lo tiene ulteriormente sotto scacco?
Lo fece già con Delio Rossi e Pioli ospitando rispettivamente Le Guen e Donadoni. Il concetto: "alla fine ho scelto te, ma non alzare troppo la testa che posso pescare di meglio".


Ora che mi ci fai pensare, anche quando scelse Papadopulo mise in mezzo Maifredi.
All'epoca, si disse, perché il tecnico di Casale Marittimo sarebbe apparso come un ripiego rispetto allo Zoff III invocato dalla piazza: mentre il confronto con un simile spauracchio induceva ad accoglierlo in tutt'altro modo.
L'ipotesi che stia giocando su due tavoli non è affatto peregrina, anche per un'altra considerazione: i nomi scelti da Lotito sono quasi sempre inediti, e il fatto che l'ex Ct del Cile o chi per esso sia così esposto in anticipo potrebbe bruciarne la candidatura.
E non escluderei neppure che la coda, sulla quale mettere un po' di sale Sampaoli, sia semplicemente quella di Inzaghino...
[Modificato da Er Matador 12/05/2016 12:02]

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Post: 363
12/05/2016 12:27
 
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Re: Re:
Er Matador, 12/05/2016 12.01:


Ora che mi ci fai pensare, anche quando scelse Papadopulo mise in mezzo Maifredi.
All'epoca, si disse, perché il tecnico di Casale Marittimo sarebbe apparso come un ripiego rispetto allo Zoff III invocato dalla piazza: mentre il confronto con un simile spauracchio induceva ad accoglierlo in tutt'altro modo.
L'ipotesi che stia giocando su due tavoli non è affatto peregrina, anche per un'altra considerazione: i nomi scelti da Lotito sono quasi sempre inediti, e il fatto che l'ex Ct del Cile o chi per esso sia così esposto in anticipo potrebbe bruciarne la candidatura.
E non escluderei neppure che la coda, sulla quale mettere un po' di sale Sampaoli, sia semplicemente quella di Inzaghino...



Temo che la coda sia invece di maran, contattato anche dai viola.

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Post: 652
12/05/2016 13:07
 
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Re: Re: Re:
Maxilotte, 12/05/2016 12.27:



Temo che la coda sia invece di maran, contattato anche dai viola.


Ha fatto bene a Varese (finale play-off di serie B persa con la Sampdoria, peraltro spinta a livello arbitrale oltre ogni decenza), a Catania e al Chievo (bel gioco e piazzamento record in classifica, tipo il vecchio scudetto delle provinciali).
Quindi, rispettivamente, nella serie cadetta in una piazza dove non era obbligato a vincere; sui binari di un'organizzazione tecnico-societaria modello Udinese, dove in tanti hanno trovato condizioni favorevoli; in un ambiente protetto, nel quale arrivava da Capitano della prima promozione in B.
Viene da Trento: sempre più a Nord, come la buonanima di Ambrogio Fogar.
Persona e tecnico degnissimo, ma dovremmo aver capito che uno così non basta.
E che una scelta del genere, dopo un'annata del genere, avvicinerebbe alla morte della Lazio.

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Post: 2.725
12/05/2016 13:48
 
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Tra Maran e Sampaoli, Maran.
Tra Maran e Inzaghi, Inzaghi.

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