No a Prandelli!

Drenai71, 29/05/2016 20.19:

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eh certo, mihajlovic avrebbe sputato sugli acquisti di lotitare, invece ora che si è accasato in una società con grandi margini di manovra, consegnerà una lista di desiderata che cairo si affretterà ad esaudire.

diciamo che sta sulle balle a tare, che lotito non si vuole mettere in casa uno che poi i tifosi tirano per la giacca, tutto quello che volete, ma non prendiamoci in giro sulle famose "garanzie tecniche". manco fosse mourinho.

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Ma infatti non si è parlato di garanzie tecniche, bensì di capacità di tenere testa allo spogliatoio.
Se il problema fossero state le pretese in merito all'organico avrei citato casomai Mazzarri, non Siniša.

Che ne sai, magari sarebbe riuscito a imporsi e ci avrebbe regalato un bello scambio Bertolacci-Candreva.

tu ci scherzi, stasera per puro caso ho sentito un tizio su MP, spacciato per esperto di mercato, secondo il quale mentre l'inter valuta brozovic 35 milioni, la lazio, poichè ne avrebbe rifiutati 15 piu bonus per candreva, è una "bottega esosa".

Giorni fa fa ho letto, non so dove, qualcosa del tipo "Lotito deve stare molto attento a non tirare troppo la corda con la cessione di Candreva". Suonava quasi come una minaccia. Certi giornalisti fanno venire la voglia di difenderlo, pensa un po'.

ReflexBlue74, 30/05/2016 09.48:

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Giorni fa fa ho letto, non so dove, qualcosa del tipo "Lotito deve stare molto attento a non tirare troppo la corda con la cessione di Candreva". Suonava quasi come una minaccia. Certi giornalisti fanno venire la voglia di difenderlo, pensa un po'.

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Invece io ho letto un virgolettato di Sebastiani in cui dice che Lotito "non deve tirare troppo la corda" per Lapadula.
Insomma, 'sta corda la sta a tirà da tutti i pizzi...

Se incasseremo per Candreva meno di quanto la roma ha incassato per Bertolacci non mi darò pace per il resto dei miei giorni

tare poveraccio che ne puo sapere di gatti maculati...

Preside', molla sta corda. Lasciati andare. Sotto ci siamo noi a prenderti.

Sembra siano momenti decisivi, si sbilancia Di Marzio

Marcelo Bielsa, ebbene sì. Ormai ci siamo, parti vicinissime. I rappresentati del Loco, infatti, sono già nella capitale. L'incontro col presidente Lotito è andato bene, l'accordo è stato trovato. Nelle prossime ore, quindi, l'ex allenatore del Marsiglia potrebbe arrivare nella Capitale, salvo poi ultimare gli ultimi dettagli prima dell'ufficialità.

Anche se non arrivano conferme da Formello, mentre L'Equipe dice che il nodo sono le garanzie tecniche. Su queste ultime vorrei dire che a Marsiglia non mi pare siano state il suo cavallo di battaglia. Nel primo mercato (2014) l'OM ha speso 20.5 milioni prendendo Batsuhayi, soprattutto, oltre ad Alessandrini, al brasiliano Doria e a Barrada; nel contempo ne ha incassati 13.5, vedendo le partenze, tra gli altri, di Valbuena e Ayew. L'anno dopo l'OM è andato addirittura in utile, con due cessioni ricchissime come quelle di Imbula (20 milioni) e Payet (15 milioni), quest'ultimo recente re di Francia, e con 15 milioni di esborsi (quello di Ocampos dal Monaco unico "pesante"). Bielsa si è poi dimesso alla prima sconfitta

Bielsa ha il pregio di non essere Prandelli.
Per il resto, bah. Ci stiamo imbarcando in un contratto che ci farà prigionieri di lui, speriamo vada bene perché lo renderebbe inesonerabile. Io non prenderei mai un allenatore che non parla italiano. Quanto al palmares, fuori dall'Argentina siamo a quota zero tituli.
Io avrei provato a prendere Oddo, altro profilo ideale dopo Mihajlovic lasciato andare al Torino. Prendevi Oddo e Lapadula e avevi fatto un grandissimo doppio colpo a prezzi umani. Ma era troppo semplice, evidentemente. Se nel frattempo non fosse stato clamorosamente delegittimato, a Bielsa avrei preferito anche la conferma di Inzaghino...

Mark Lenders (ML), 15/06/2016 01.32:

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Bielsa ha il pregio di non essere Prandelli.
Per il resto, bah. Ci stiamo imbarcando in un contratto che ci farà prigionieri di lui, speriamo vada bene perché lo renderebbe inesonerabile.
Io non prenderei mai un allenatore che non parla italiano. Quanto al palmares, fuori dall'Argentina siamo a quota zero tituli.
Io avrei provato a prendere Oddo, altro profilo ideale dopo Mihajlovic lasciato andare al Torino.
Prendevi Oddo e Lapadula e avevi fatto un grandissimo doppio colpo a prezzi umani. Ma era troppo semplice, evidentemente.
Se nel frattempo non fosse stato clamorosamente delegittimato, a Bielsa avrei preferito anche la conferma di Inzaghino...

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Ammetto di avere completamente sottovalutato la questione contratto-capestro, che mi auguro controbilanciata almeno in parte da una considerazione: diversamente dai percettori di indennità con cui abbiamo avuto a che fare recentemente, El Loco sembra contemplare l'istituto delle dimissioni.
Sono meno preoccupato, invece, per la questione linguistica: Garcia non parlava granché italiano quando è stato scelto dalla xxxx, e ciò non gli ha impedito un avvio a razzo.
Anzi, i problemi sono iniziati quando la lingua l'ha imparata troppo bene.
Corretta, invece, l'osservazione sul suo palmarès: ho seguito entrambe le finali disputate dal suo straordinario Athletic Bilbao, e come approccio mentale alla partita - soprattutto rispetto alle gare precedenti - c'era da rimpiangere Pioli.
Oddo? In netta crescita, insieme alla tenuta nervosa e alla mentalità del suo Pescara, ma proprio per questo lo lascerei in riva all'Adriatico almeno per un'altra stagione: un giocatore può permettersi di sbagliare una stagione per immaturità, un allenatore no.
Su Bielsa sono lecite altre perplessità, ad esempio la dubbia attitudine del nostro organico al suo gioco - che non contempla i passaggi sbagliati, per dire - e la sua scarsa propensione ad adattarsi: motivo per cui avrei trovato nel suo allievo e più pragmatico Sampaoli un migliore compromesso.
Ma nel complesso è un nome che mi soddisfa parecchio.
È una grande personalità, di quelli che non si fanno mettere i piedi in testa da qualche romoletto dello spogliatoio, della carta stampata o persino della società quando si parla di campagna acquisti.
Ha una visibilità internazionale, che può riverberare almeno in parte su una Lazio nota all'estero - almeno da un decennio a questa parte - per un solo, detestabile motivo.
Ha dimostrato doti importanti nel costruire e valorizzare giocatori, e sotto questo profilo può trovare ampio spazio per il suo ego.
Le sue squadre praticano mediamente un calcio spettacolare ma solido: su tutte l'Argentina delle Olimpiadi 2004, insieme al Barça di Guardiola e al Bayern di Heynckes il miglior collettivo del Terzo Millennio.
Un 3-3-3-1 all'apparenza folle, ma che garantiva equilibrio e una tenuta difensiva ermetica grazie al notevole possesso palla e alla copertura del campo sempre uniforme.
Due linee arretrate strette verso il centro, per poi allargare il gioco a imbuto su due vere ali una volta arrivati nell'altra trequarti: lasciando ai due centravanti, disposti in asse, maggiore libertà di variare all'infinito gli schemi offensivi.
Di certo non ritroveremo quella meraviglia, non disponendo di Tévez e di qualche altro: ma se penso a come valorizzò due esterni come Rosales e Luis González - non i migiliori elementi in organico - e lo immagino alle prese coi nostri...
Oltre al valore intrinseco, il tecnico argentino intriga anche per un elemento contestuale: se il problema era rompere la sequenza di pretonzoli da nebbia in Val Padana con voto di obbedienza incorporato, qui la soluzione di continuità è netta.
Come lo è nella decisione di investire finalmente cifre importanti sull'allenatore, anche se col contributo degli sponsor (ma questa è un'ottima intuizione commerciale, sia pure sulla falsariga del precedente Conte-FIGC).
Con questo non sottovaluto i rischi, poiché con Bielsa si allarga al massimo la forbice verso l'alto ma anche verso il basso: tant'è che sostengo la necessità di mettere in preventivo un allenatore-paracadute qualora le cose andassero davvero male.
Ma credo che, soprattutto nel nostro contesto, i lati positivi prevalgano.
A partire dal fatto che, nella peggiore delle ipotesi, un personaggio del genere stimola perlomeno la curiosità, e nella situazione attuale vuol dire già tanto: considerazione che mi ha reso momentaneamente esterofilo nella scelta del tecnico.
E che mi avrebbe strappato un "sì" anche per un profilo meno convincente come quello di un Frank De Boer.
Per farla breve: con Bielsa c'è vita. Ed è ciò di cui abbiamo più disperatamente bisogno.

Era dai tempi di Cissé che non ero così eccitato per una trattativa di mercato.
Se arriva dobbiamo sfondare l'aeroporto, altro che Cicinho. Voglio vedere le hostess che lanciano collant verdi da un capo all'altro dello scalo. E poi lui che su una macchina scoperta benedice ali di folla fino a Formello.

Er Matador, 15/06/2016 03.08:

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Sono meno preoccupato, invece, per la questione linguistica: Garcia non parlava granché italiano quando è stato scelto dalla xxxx, e ciò non gli ha impedito un avvio a razzo.

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No no, Garcia parlava un buon italiano fin dall'inizio, e - cosa ancora più importante - aveva studiato, aveva ben chiaro dove sarebbe andato a lavorare: "chi contesta è un laziale" e "abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio", al netto del fastidio che provai, furono due capolavori, gliene devo dare atto. Bielsa lo sa dove sta per venire? O per lui Lazio e Bournemouth pari sono, basta raccattare l'ultimo ingaggio europeo?

Er Matador, 15/06/2016 03.08:

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Oddo? In netta crescita, insieme alla tenuta nervosa e alla mentalità del suo Pescara, ma proprio per questo lo lascerei in riva all'Adriatico almeno per un'altra stagione

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E' tristissimo quello che sto per dire, ma se Oddo fa una bella stagione con Pescara in A per la Lazio non è più prendibile. Se c'è un momento per prenderlo è adesso, altrimenti te lo scordi.

Er Matador, 15/06/2016 03.08:

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Ha una visibilità internazionale, che può riverberare almeno in parte su una Lazio nota all'estero - almeno da un decennio a questa parte - per un solo, detestabile motivo.

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Questo è un innegabile pregio. Diventerebbe "la Lazio di Bielsa" e non "la Lazio di Lotito". Da questo punto di vista sarebbe il frontman che auspicavo. Se poi, a differenza di Klose, riuscissimo anche a valorizzarlo mediaticamente, il pregio sarebbe doppio.

Er Matador, 15/06/2016 03.08:

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Per farla breve: con Bielsa c'è vita. Ed è ciò di cui abbiamo più disperatamente bisogno.

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Se c'è vita o non c'è vita lo dirà soprattutto il mercato, per come la vedo io. Se fai un mercato demmerda nascondendoti dietro la foglia di fico Bielsa è la morte più morte che c'è. E poi (magari sbaglio nella valutazione del nostro ds) mi sembra una scelta poco alla Tare. Delle due l'una: o sta perdendo potere, oppure si sta sabatinizzando, ossia sta cadendo nella tentazione di voler stupire con scelte esotiche. E non si tratterebbe di un'evoluzione.

ReflexBlue74, 15/06/2016 10.42:

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Era dai tempi di Cissé che non ero così eccitato per una trattativa di mercato.

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Ecco, bravo: a me il nome di Bielsa fa lo stesso identico effetto di Cissé. Tipi un po' bolliti a fine carriera, e parliamo di carriere comunque non eccelse, ma abbastanza eccentrici da poter essere propinati come guazza per la tifoseria. Ci vedo poca sostanza. Col francese ci presi in pieno, spero di non ripetermi.

Io sono molto più tiepido, su Bielsa. Pensavo potesse essere garanzia di buon mercato, ma analizzando i mercati del Marsiglia non mi sembra proprio. Cosa resterebbe, dunque? Un maestro di calcio, che porterebbe filosofia laddove ci vorrebbero calci in culo e la sensazione che mi resta è che una volta imboccato il bivio sbagliato di quest'anno prenderemmo una strada che ci porta ancora più lontano, invece della retta via.

Bielsa ai suoi giocatori chiede anzitutto un’applicazione tattica, spesso camaleontica. Ce li abbiamo gli uomini adatti? Uno dei suoi cavalli di battaglia è l’1 contro 1 difensivo, motivo per il quale le sue partite finiscono spesso con caterve di gol. Se volesse sperimentare il suo 3-3-3-1, come giocheremmo?

Marchetti
Bisevac - De Vrij - Radu
Basta - Biglia - Lulic
Felipe - Milinkovic - Keita
Punta

Non ci sarebbe apparente spazio per Parolo, ad esempio, essendo i due interni delle seconda linea - nella sua interpretazione - dei terzini, con modalità cangianti di gioco, ed essendo il trequartista uno in grado di inventare (lo faceva spesso Payet a Marsiglia). Insomma, non sarebbe un 3-3-3-1 alla Conte

Marchetti
Bisevac - De Vrij - Radu
Parolo - Biglia - Milinkovic
Felipe - Keita - Lulic
Punta

In cui gli esterni alti (Candreva e Darmian) i cangianti sono gli esterni alti, e non gli esterni di centrocampo, piccolo particolare che dà al baricentro di Conte una struttura molto più arretrata e solida, certamente più adatta al campionato italiano rispetto a quella di Bielsa.

Boh, per ora sono pippe mentali, sensazioni generali di non essere pronti per intraprendere questo percorso

Ho letto che Bielsa sarebbe disposto ad accettare un incarico annuale. Anzi, sembrerebbe una sua richiesta. Bielsa è uno di quei pochi allenatori che in me suscita reazioni paradossali: quando è accostato alla Roma mi frego le mani, quando se ne parla in ottica Lazio finisco per fomentarmi.

Anche perché la concorrenza, i nomi usciti sui giornali intendo, era ed è piuttosto sbiadita. Da Prandelli, un onesto usato sicuro che non rinnego, a Mihajlovic il motivatore, il compattatore, lo stimolatore, -a sto punto mettiamoci Tonno col megafono in panchina-, passando per gli innominabili provinciali e finendo con Inzaghi che sembra un liceale che al primo 6 nella versione di latino pretende il motorino e mette il muso se non gli arriva. Boh, forse Oddo. Ma non ho elementi per giudicare.

nel 2001 l'argentina di bielsa ci diede una lezione memorabile di calcio in un'amichevole all'olimpico, prima di naufragare l'anno dopo al mondiale aggrappandosi alla salma di batistuta.
la maggior parte di quei giocatori li conosciamo benissimo, quindi se vogliamo sbizzarrirci nei paralleli coi nostri può essere un riferimento (tenendo comunque presente che specie negli ultimi anni in europa bielsa gioca in modo un pò piu flessibile, quasi un 4231) allora giocava così:
Burgos
Vivas Ayala Samuel
Zanetti Simeone Sorin
Veron Aimar  Kily Gonzales
Crespo

Ho chiesto a un mio amico appassionato di Athletic Bilbao (le vede quasi tutte) una recensione sul Bielsa spagnolo. Eccola:

Se mi ricordo bene (sono andato a vedere qualche formazione) giocava con un 3-4-3 variabile. Davanti c'erano Llorente in mezzo, Muniain sinistra e Susaeta destra, ma Susaeta di fatto era un centrocampista/trequartista esterno. In mezzo un randellatore (Iturraspe) e un costruttore (Herrera), sulle fasce Iraola (terzino) e De Marcos (più ala). Iraola era un Cafu, un terzino aggiunto: se tu vai a vedere i campetti alcuni lo mettono quinto centrocampista, altri terzino destro. Di fatto era strano l'equilibrio ma grandi imbarcate non le ha prese mai. E soprattutto alla fine era molto duttile perché poteva pure diventare due davanti e basta con Llorente punta e Muniain a girare intorno. Comunque quando è arrivato a Bilbao non ha fatto una campagna mostruosa, gli è arrivato giusto Herrera e poi ha sistemato quel che aveva. Io mi sono fatto l'idea di un buon allenatore ma che passa per genio senza esserlo perché a giornalisti e tifosi piacciono gli irregolari che fanno citazioni strane e sembrano santoni.

Probabilmente la stravaganza ha contribuito a dilatare la sua reale caratura tecnica, però è considerato un maestro anche da colleghi e calciatori.
Per chi fosse interessato su Ultimo Uomo e Zona Cesarini ci sono ricche e qualificate disamine.

“Il successo è deformante: rilassa, inganna, ci rende peggiori, ci aiuta ad innamorarci eccessivamente di noi stessi. Al contrario, l’insuccesso è formativo: ci rende stabili, ci avvicina alle nostre convinzioni, ci fa ritornare ad essere coerenti. Sia chiaro che competiamo per vincere, ed io faccio questo lavoro perché voglio vincere quando competo. Ma se non distinguessi ciò che è realmente formativo da quello che è secondario, commetterei un errore enorme.”

Per esempio una cosa che non sapevo è che in fase difensiva si marca praticamente a uomo. Bielsa predilege la marcatura all'occupazione degli spazi e varia il modulo a seconda dello schieramento avversario: tre difensori se gli avversari schierano due punte; quattro difensori se ne schierano una.

Comunque se dietro dobbiamo giocare a tre vanno bene solo De Vrij e Radu. E trovare difensori da difesa a tre non è semplicissimo. Ci sarebbe Caceres, ma pare che la Roma stia rinunciando perché ha dubbi sul recupero...