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Il pagellone del 2014-2015

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2015 10:35
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01/06/2015 16:29
 
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Marchetti 6 - sufficienza un po' stiracchiata. Offre un rendimento decente, ma nulla a che vedere con le caterve di punti portate in dote al suo primo biennio. Bene, comunque, che si sia ripreso dopo la folle stagione scorsa caratterizzata, se non ho capito male, anche da imprecisati problemi privati, che spero siano completamente alle spalle di questo ragazzo che, una cosa va detta, ci tiene davvero moltissimo. Ieri era completamente ebbro di gioia. E quando un laziale gioisce con appassionata sincerità lo capisci subito.

Berisha 6 - conferma il giudizio della stagione scorsa. Portiere da 6 politico. Il miracolo non te lo fa e neanche la topica clamorosa. Un buon secondo. Se si accontenta di fare questo, io me lo terrei.

Basta 7,5 - grande, grandissimo acquisto. Avevo qualche dubbio sulla sua adattabilità a una difesa a 4 ma li ha fugati pronti-via. Mezzo punto in meno perché mi aspettavo maggiore precisione in zona-gol. Un paio di marcature me le sarei aspettate.

De Vrij 8,5 - è l'autentico fuoriclasse di questa squadra, quello che quando manca, non c'è niente da fare, ma la squadra si trasforma in qualcos'altro. Peccato per qualche sbavatura a inizio stagione, altrimenti mi sarei spinto fino al 9.

Mauricio 6 - sufficienza di cuore, perché comunque sa farsi volere bene. Per quanto visto, tuttavia, dovrei dare qualcosa di meno. L'errore contro l'Inter poteva essere ricordato come il rigore di Chiodi e, complessivamente, si rivela troppo falloso e con piedi davvero troppo ruvidi. Un buon quarto, ma prego non sia nulla di più il prossimo anno.

Radu 6 - stagione con più bassi che alti, riscattata un po' sul finale con le grandi prestazioni in finale di TIM CUP e a Genova. La sensazione generale è di un giocatore che tra problemi fisici e una tenuta nervosa deficitaria, sia da valutare bene per il futuro.

Cavanda 6,5 - nonostante i due punti persi a Verona (interamente a lui ascrivibili), la stagione è buona, oltre la sufficienza e oltre le mie aspettative. Rimangono dubbi su questi provvedimenti disciplinari che ogni tanto gli vengono inflitti, ma in campo risponde bene, meritandosi gli applausi degli scettici come me. Poi, certo, avendo preso Patric e avendo davanti un mostro come Basta, se qualcuno lo paga bene, io lo darei via subito.

Cana 6 - anche qui, lo sto un po' regalando, come a Mauricio. Azzecca anche una striscia di buone partite (la sua migliore a Milano con l'Inter) ma è sempre un pericolo costante. Con tanti saluti e pacche sulle spalle, io spero sia finita qui.

Gentiletti 6,5 - voto un po' generoso, per quanto visto, ma una storia come la sua, così incredibilmente laziale, non può meritare meno di questo.

Braafheid 6+ - sinceramente mi aspettavo meno prima che iniziasse e qualcosa di più dopo le sue prime incoraggianti esibizioni. Paga molto l'infortunio di Parma, da cui non si è mai veramente ristabilito. Più che sufficiente, comunque.

Novaretti 6 - dall'epica notte al Meazza alla ridicola espulsione con l'Empoli in cui per la rabbia dell'ingiustizia di crepa una mano. Anche lui una storia da Lazio in una stagione da Lazio. Giocatore più sfortunato che scarso, oramai lo ripeto sempre come un mantra.

Ciani 6,5 - uno di quelli più ingiustamente bistrattati. Si era meritato il posto da titolare a suon di buone prestazioni, poi l'infortunio particolarmente lungo. Riappare nel finale, facendo sempre partite dignitose. Per me vale più di Cana, Mauricio e Novaretti. Ma tranquillamente proprio.

Konko 6 - dignitose esibizioni in Coppa Italia, soprattutto il primo tempo a Milano.

Pereirinha 6 - decoroso tutte le volte che viene chiamato in causa.

Biglia 7,5 - è il faro della squadra e per larghi tratti dirige egregiamente un'orchestra che suona alla perfezione. Ma se si salta più di una partita su 4 per infortunio vuol dire che qualcosa non va. Già lo scorso anno l'andazzo era stato questo. Come dico sempre, farsi male - tanto più se ripetutamente - è un demerito. Mezzo punto glielo levo per questo.

Parolo 8 - una media tra il 6 del girone di andata e il 10 di quello di ritorno. Pur con un rendimento complessivo inferiore a quello dell'olandese, per me è lui l'emblema di questa squadra, come lo era stato Veron nel girone di ritorno dell'anno dello scudetto. Assoluto e infaticabile trascinatore.

Cataldi 7 - so che sto regalando mezzo punto, ma voglio premiare la sua personalità e la sua voglia. Per fare davvero il salto di qualità, mancano i gol (che a Crotone faceva eccome) e manca la capacità di stare con la testa sulla partita fino al 95°. Se cresce in questi due aspetti (pare facile...), ci siamo garantiti il centrocampista universale del futuro.

Lulic 7 - torna (quasi) ai livelli del suo primo anno. L'infortunio gli fa saltare tante partite ma lui sa ripagare l'attesa con partite di sostanza e generosità. Il suggello a Napoli in semifinale, mi fa alzare di mezzo punto il giudizio. Ma è giusto così.

Gonzalez 6 - si vede poco e mostra un po' di ruggine. Giusto aver cercato gloria altrove.

Onazi 6 - anche qui un'altra storia da Lazio. Il giocatore - con Keita - più vanamente atteso quest'anno realizza il gol più importante con un passo di danza alla Romario. Cose incredibili, se non fosse che siamo la Lazio, appunto.

Ledesma 6 - anche qui, una storia da romanzo ottocentesco. Dopo una stagione sottotono, con poche presenze e solo raramente convincenti (bene la mezzora col Palermo e non ricordo nient'altro), si carica una squadra colpita a morte sulla spalle e la porta al trionfo. Galeano, Soriano e tutti gli altri cantori del calcio, ci fanno una pippa, a noi...

Anderson 7,5 - quell'oscuro oggetto misterioso, da brutto anatroccolo in un pomeriggio emiliano si trasforma in cigno e pare non ne voglia sapere di fermarsi. Ma dopo Lazio-Verona (forse la sua più bella esibizione stagionale, con Lazio-Samp) finisce la favola e ricominciano i dolori. Ma nel frattempo, i punti portati a casa con le sue giocate sono una venticinquina o poco meno. Bastano e avanzano per un voto del genere.

Candreva 8 - l'anima di questa squadra, con tutti i suoi limiti, le sue pause, le mani in faccia che gli vorresti mettere ogni tanto quando gioca per i cazzi suoi. Ma uno così, per me, se sei la Lazio e non il Barcellona, lo dovresti idolatrare e non contargli i peli del culo ogni santa domenica.

Mauri 7,5 - la sua stagione migliore. Ma per distacco. Peccato finisca la benzina a metà aprile, ma sarebbe stato disumano aspettarsi il contrario. Determinante come non lo era stato mai.

Keita 6 - la sufficienza se la guadagna con le belle giocate in Coppa Italia. E' il giocatore che in questa stagione è mancato. Ma sono convinto che proprio da una stagione come questa, complessivamente, deludente, possa imparare tanto e bene.

Klose 7,5 - è in assoluto l'uomo in più da Lazio-Milan a Lazio-Chievo, senza contare l'enorme contributo portato in Coppa Italia (finale a parte). Ha un'evidente flessione nel finale, ma ci regala l'emozione più bella con quel "ruggito" a metà campo che propizia il gol di Onazi. Monumentale.

Djordjevic 7 - io il mio "serbaccio" duro e cattivo non lo "scarico". Sento un rumore di fondo sempre negativo nei suoi confronti. Io voglio dargli fiducia, perché non ho certo visto un fuoriclasse ma neanche 'sta mezzasega che non può giocare in questa squadra. Certo, non sarà il centravanti "da champions" (ammesso che ci qualifichiamo), ma come secondo centravanti, magari con Klose che resta a ritagliarsi un ruolo da terzo di lusso (se gli va e a metà stipendio), può starci eccome. Mezza stagione e 9 gol, alcuni di fattura davvero pregevole. Non mi pare proprio poco.

Ederson 6 - uomo-spogliatoio. Dai, caviamocela così.

Perea 6 - si batte sempre come può. Non spreca il poco minutaggio che gli si offre.


Pioli 8,5 - la stagione è da incorniciare e il suo lavoro è egregio. Volevo lui e lui è arrivato. Volevo 70 punti e quarto posto, ha fatto un punto in meno ma - ciò che conta - una posizione in più.
Peccato non essere riusciti a centrare il secondo posto, era la squadra che per qualità espressa lo avrebbe meritato. Ma il merito non basta. Il campo è giudice e, purtroppo, nelle occasioni cruciali qualcosa ci ha penalizzato e anche alcune sue valutazioni hanno lasciato a desiderare...altrimenti gli avrei dato 10 e non 8,5.
Non voglio usare termini che non mi appartengono come "predestinato" o cose del genere, certo è che se al primo anno in una squadra importante fai un lavoro del genere, probabilmente la stoffa è di qualità.
Poi, il calcio a volte segue percorsi tutti suoi, si veda Delio Rossi che dopo Lazio e Palermo aveva detto di aspettarsi una chiamata di una grande squadra per ciò che aveva dimostrato e oggi si lotta con l'Avellino la finale dei playoff di serie B.
Per cui, piedi per terra, umiltà, lavoro, abnegazione.
Ah, dimenticavo. Grazie. Ma grazie davvero.

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