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Il pagellone del 2014-2015

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2015 10:35
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01/06/2015 15:41
 
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MARCHETTI 6 - Poche topiche, ma anche pochi miracoli. Ritrova la continuità di rendimento senza i picchi di due-tre anni fa, che a questo punto temo siano irripetibili.
BERISHA 5,5 - Voto severo per un portiere tutto sommato affidabile e protagonista di un buon percorso in Coppa Italia, finale esclusa. Non fa meno di Marchetti ma prende meno di Marchetti perché è più giovane e non essere riuscito a strappare il posto a questo Marchetti è abbastanza grave per la sua carriera.
STRAKOSHA sv - Chissà se questa stagione gli è stata utile. Ad ogni modo basta e avanza, va assolutamente mandato a giocare perché secondo me è buono. Magari non direttamente per la Lazio, ma almeno per farci mercato.
BASTA 7 - Buonissimo e sottovalutatissimo giocatore, che non vale meno di Lichtsteiner. Se avesse in canna qualche assist e qualche gol in più sarebbe da top club.
CAVANDA 6 - Scala le gerarchie e si rende utile in diverse circostanze, mi vengono in mente soprattutto i minuti finali del derby d'andata e della semifinale di ritorno di Coppa Italia, o i due assist in Lazio-Empoli. Resta il fatto che per me è scarso e che - soprattutto - non ha la testa sintonizzata sulla lunghezza d'onda di questo gruppo, come dimostrano le non poche esclusioni di natura disciplinare.
KONKO 4 - Lui è un ignavo, però credo che Pioli avrebbe dovuto combatterci di più anziché abbandonarlo al suo destino dopo poche settimane. Perché come giocatore ha dimostrato di essere discreto, è un peccato doverlo regalare.
PEREIRINHA 4 - Konko almeno qualche buona stagione in carriera l'ha fatta.
DE VRIJ 8 - Un giovane campione che ha scelto la Lazio per formarsi e l'ha fatto con entusiasmo perché campione lo è innanzitutto nella testa. L'Acquisto Ideale. Dieci, cento, mille De Vrij!
GENTILETTI 6 - Onesto e affidabile mestierante che avrebbe fatto un gran comodo. Senza il suo infortunio forse ce l'avremmo fatta ad arrivare secondi.
MAURICIO 6 - La sufficienza è d'obbligo perché ha timbrato il cartellino in tutto il periodo d'oro, quello delle otto vittorie consecutive e del passaggio dai quarti alla finale di Coppa Italia. A un certo punto sembrava anche discreto, poi abbiamo scoperto che De Vrij ha un punto in comune con Nesta: fa sembrare migliori tutti quelli che gli giocano accanto.
CIANI 6 - Un infortunio lo mette fuori causa quando si era meritatamente conquistato il posto. Giocatore limitato ma affidabilissimo, come tra le riserve non credo che abbiamo di meglio.
CANA 5 - Uno col suo curriculum dopo l'infortunio di Gentiletti avrebbe dovuto prendersi la maglia da titolare e non mollarla più. Il problema è che quel curriculum è molto più teorico che pratico.
NOVARETTI 5,5 - La grande partita di San Siro in Coppa Italia è rimasta figlia unica di madre vedova. Ha avuto qualche occasione e non l'ha sfruttata fino in fondo, il fatto è che è davvero troppo lento per certi livelli.
RADU 6 - Stagione faticosa in cui (abbiamo scoperto) raramente è stato a posto fisicamente. Stagione dignitosa, comunque.
BRAAHFEID 5,5 - Sembrava che avessimo fatto il colpaccio, le prime partite avevano illuso un po' tutti. Poi si è lentamente sgonfiato e nel momento decisivo Pioli non si è fidato di lui.
BIGLIA 7,5 - Messo finalmente nel suo ruolo ha dimostrato di essere quel che è, ossia un nazionale argentino. Che inevitabilmente nell'attuale Serie A fa tutta la differenza del mondo. Peccato per la fragilità, se avesse il fisico di Ledesma sarebbe un campione.
CATALDI 6,5 - Perde un girone per colpa degli infortuni, poi entra e praticamente non esce più. Dimostra di essere da Serie A ma lascia intendere di poter essere, in prospettiva, anche da nazionale a patto di crescere in termini di giocate decisive, leggi assist e gol. E' comunque un centrale classico, il suo ruolo è quello in cui ha giocato ieri sera e nella finale di Coppa Italia. Come interno destro nel 4-3-3 è adattato e le sue prestazioni vanno giudicate di conseguenza.
LEDESMA 6 - Ingobbito e spelacchiato, eppure ancora capace del guizzo quando c'è da tirare fuori le palle. Ho cambiato idea sul rinnovo: se gli fanno un altro anno di contratto sono contento, in una stagione lunga e difficile come la prossima meglio un Ledesma in più che uno in meno.
ONAZI 6 - Stagione bruttissima dopo un Mondiale in cui si era messo in luce. Per fortuna è riuscito a darle un senso all'ultimo momento.
GONZALEZ sv - Dopo aver tirato la carretta per anni è scoppiato. Bravo Pioli a capirlo subito.
PAROLO 7,5 - Mi levo il cappello davanti al suo crescendo rossiniano, che secondo me è figlio dell'entusiasmo di giocare nella Lazio, una cosa bellissima. Era un Astori del centrocampo ma poi è andato in trance agonistica e si è trasformato in un incrocio tra Fuser e Winter. Non svegliatelo.
LULIC 6,5 - Stagione travagliata come quella di Radu ma impreziosita da qualche acuto in più. Ora bussa a denari dopo anni di rendimento superiore allo stipendio e ha tutte le ragioni del mondo.
CANDREVA 8 - Altra annata meravigliosa, colma di quantità, qualità e personalità. Se non è proprio un campione è qualcosa di molto molto simile.
MAURI 7 - Finisce con la lingua di fuori ma la stagione resta la migliore delle sue laziali e giustifica ampiamente un rinnovo a cui ero contrario. Mi spiace solo non averlo mai visto da centravanti, un ruolo che secondo me sarebbe ideale a questo punto della sua carriera.
ANDERSON 7,5 - Quattro mesi da fuoriclasse, artefice massimo del salto di qualità della Lazio e di un reparto offensivo privo di un grandissimo finalizzatore. Prima e dopo, però, l'Anderson dell'anno scorso. Quid veritas? Non ho le idee chiarissime. Nel dubbio, in presenza di una buona offerta, anticiperei la sua cessione.
KEITA 5 - Brutto passo indietro dopo la splendida stagione scorsa. Colpa sua all'inizio, quando non si fa trovare pronto a ricoprire un ruolo da leader, e "colpa" dell'esplosione di Anderson quando finalmente aveva ricominciato ad allenarsi bene. Resta la sensazione che soprattutto nel finale di stagione Pioli gli abbia offerto poche chances e quelle poche spesso non nel suo ruolo, ma io più che bocciarlo lo rimando. Ho ancora moltissima fiducia che possa esplodere anche più di Anderson.
EDERSON 4,5 - Prende mezzo voto più di Konko e Pereirinha perché almeno un golletto stupido lo butta dentro.
KLOSE 7 - Tre mesi e mezzo da vecchio Klose più lo spezzone di ieri sera, non meno fondamentale. Ha avuto la fortuna di poter rientrare in squadra proprio nel periodo di grazia di Anderson, ma è stato bravissimo a farsi trovare pronto. Non era affatto scontato. Circa il rinnovo vedi alla voce Ledesma, però dovebbe accettare di guadagnare meno.
DJORDJEVIC 6 - Al netto dell'infortunio i gol li ha fatti, anche se - vista la produzione offensiva della squadra - poteva fare anche di più. Il problema è che sembra un corpo estraneo alla squadra, sia tecnicamente (Candreva, Mauri, Anderson, Keita e Klose parlano una lingua calcisticamente diversa) sia come atteggiamento. Dovrebbe essere il Parolo dell'attacco e invece l'impressione è che manchi anche di cattiveria.
PEREA 5,5 - Giocatore abbastanza scarso, è tornato per fare numero e in questo senso ha dato quel che ci si aspettava. Ma niente niente di più, proprio.
TOUNKARA 5 - Complice l'infortunio di Djordjevic poteva ritagliarsi uno spazio in prima squadra, ma ha dimostrato di non essere pronto. E forse mai lo sarà.

PIOLI 7,5 - Aver centrato il terzo posto ha un'importanza enorme, perché in parte scaccia il sospetto che si tratti di un magnifico perdente. Il suo merito enorme è aver riportato a Formello l'entusiasmo e la cultura del lavoro dopo anni tirati a campare. La gente si è innamorata di questo gruppo perché si vede chiaramente che ce la mettono proprio tutta, c'è da essere davvero orgogliosi di questa squadra e andarli ad applaudire dopo una finale e un derby perso è stato il modo migliore per dimostrarglielo. Dopodiché (e comunque può essere una buona notizia) può e deve crescere ancora. E' necessario che la squadra impari ad essere tatticamente più duttile, non in termini di modulo (da questo punto di vista già lo è) quanto di atteggiamento e di gestione delle energie. L'anno prossimo si giocherà sempre ogni tre giorni ed è impensabile tentare di vincere tutte le partite solo sul piano del ritmo. Soprattutto in una Serie A ricolma di Carpi, Sassuoli, Chievi e Frosinoni in un gran numero di partite sarà importante far valere la maggiore qualità anche a ritmi più bassi, imparando a giocare anche in modo diverso.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 01/06/2015 16:11]

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