00 13/01/2019 19:49
Una delle cose che apprezzo di LazioFew (del resto abbiamo deciso insieme di realizzarlo così) è il suo restare alla larga da alcuni discorsi ciclici e per lo più improduttivi: Lotito e razzismo sono tra questi. E non perché sia poco importante discuterne, ma perché quasi sempre, altrove, la discussione non generava altro che contrapposizioni sterili e nessun approdo, anche perché si tratta di questioni in un certo senso irrisolvibili. O comunque non risolvibili da comuni tifosi che non hanno gli strumenti né per trovare un miglior proprietario della Lazio, né per orientare decisioni societarie e curvarole.
Negli ultimi giorni, però, il tema degli ultras e del razzismo è tornato d'attualità e dopo tanto tempo sento l'esigenza di dire qualcosa. Ovviamente senza pretesa di risolvere, ma se non altro con l'intento di fare un punto della situazione aggiornato all'attualità.

Partirei da un dato di fatto: dopo un decennio di muro contro muro, quest'anno per la prima volta stavamo vivendo una stagione di tregua nei rapporti tra la curva e Lotito. Il fatto che i pdm volassero anche in stagioni positive, e che da mesi non vola una mosca anche se la squadra è stata oggettivamente indebolita nell'ultima sessione di mercato, mi pare la prova lampante della malafede ultras: alla base della guerra e della pace c'erano e ci sono i loro rapporti economici, la Lazio e i suoi risultati c'entrano poco. Mi stupisce semmai che l'attempato e pluripregiudicato Diabolik abbia ancora la delega a trattare e la forza per dettare la linea ai curvaroli, ma quello che è successo dalla notte del 9 gennaio in poi fa nascere il dubbio che quel fronte si stia spaccando.
"Sono pseudotifosi e ne risponderanno", ha detto Lotito a chi gli chiedeva di commentare i disordini di Piazza della Libertà. Una chiara inversione di tendenza rispetto all'andazzo recente, con la società che rispetto al passato tendeva a parare il culo agli ultras. Quindi la domanda: ad attaccare le fdo sono stati ultras piscitelliani o una frangia dissenziente? Credo che lo scopriremo presto.
Di sicuro Lazio-Novara è iniziata con cori forti e chiari all'indirizzo dei carabinieri ("la disoccupazione eccetera"), mentre quelli antisemiti e razzisti non li avevo sentiti. Come me altri, e però c'è chi mi assicura che sono stati fatti, perciò prendo assolutamente per buona questa versione. Dopodiché non mi pare inutile soffermarmi su quali fossero questi cori e su quanti li abbiano cantati. Da quanto è stato possibile ricostruire, sarebbero stati due: "su cantiamo tutti insieme giallorosso ebreo" e "Emerson-Cafu, Lima-Zebina, questa roma qua, sembra l'Africa". Sappiamo bene che trattasi di due "hit" tra le meno becere del repertorio sul tema, e che spesso a intonarle non sono solo gli ultras ma anche tifosi comuni. Cioè, non stiamo parlando dei ragazzi di Buda con le mani a paletta o di "as roma juden club", che vengono cantati solo da alcuni. Questo per dire cosa? Che se a Lazio-Novara avessero avuto l'intento vero di creare problemi ci sarebbero andati giù più duri, e che però - nel momento in cui la stampa ha l'interesse a montare il caso - l'appiglio purtroppo lo trova.
Quindi possiamo discutere come al solito del trattamento mediatico, con i romanisti che sono "presunti" anche quando sui loro adesivi c'è la firma, e noi che veniamo sbattuti in prima pagina come "tifosi laziali" anche quando la matrice è incerta e/o quando le malefatte sono veniali, ma sono discorsi che facciamo da vent'anni senza aver cavato un ragno dal buco. La nomea pessima ce l'abbbiamo, la stampa era, è e resterà in malafede, e non è certo un comunicato di Diaconale che cambierà le cose. Dovrebbe scendere in campo direttamente Lotito, ma farlo con onestà e decisione e non con gesti pelosi tipo il mazzo di fiori alla comunità ebraica o la delegazione di tre ragazzini della Primavera ad Auschwitz. Dovrebbe dire cose semplici ma chiare, del tipo che la Lazio prende le distanze, che si impegna a fornire tutti gli strumenti utili a identificare i rsponsabili, che si appella ai tifosi normali affinché non seguano certi cori che possono danneggiare la società, che non nega l'esistenza del problema ma invita la stampa a non usare due pesi e due misure. Domanda: può farlo? Conviene a Lotito, in questo momento, prendere una posizione netta che rimetterebbe forse in discussione la tregua di cui sopra? Francamente temo di no. E il vittimismo dal basso e/o quello di prammatica dei passacarte non cambierà di una virgola la situazione.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 13/01/2019 19:54]