Keita ha riportato un trauma distorsivo al compartimento interno del ginocchio sinistro. La dinamica dell'infortunio è piuttosto banale. Si è infortunato in un normale contrasto di gioco, le condizioni del manto erboso non hanno certamente aiutato. Oggi l'atleta ha un tutore al ginocchio che gli permetterà di tenerlo a riposo articolare. Oggi svolgerà dei controlli, domani faremo le valutazioni del caso insieme al nostro consulente ortopedico, Stefano Lovati. In base alla diagnosi strumentale valuteremo l'evoluzione della situazione. L'atleta non è disponibile per giovedì ed è in forte dubbio anche per domenica contro il Torino".
Biglia, Djordjevic, Parolo. "Hanno svolto un ottimo lavoro, domani si sottoporranno a ulteriori controlli strumentali. Per uno di loro (Biglia, ndr) ci sono anche chance di essere disponibili per giovedì col Rosenborg. Domani stabiliremo le tappe che ci separano da qui a domenica, vedremo eventualmente se forzare o meno. Al momento è difficile dirlo, sicuramente in vista di domenica possiamo lavorare con più tranquillità". Su Parolo: "E' più indietro rispetto a Biglia e Djordjevic, domani svolgerà anche lui dei controlli, insieme valuteremo i risultati delle terapie effettuate e avremo una data di rientro certa. Probabilmente la prossima settimana inizierà a lavorare sul campo, speriamo in risultati confortanti".
De Vrij. "Ieri è andato in Belgio per un consulto non con Martens, ma con il Responsabile di medicina dello sport di Anversa, mentre oggi si trova a Barcellona. Non ha cambiato idea, al momento non è stata fissata nessuna data per l'intervento. Aggi a Barcellona continuerà la terapia conservativa che prevede tre infiltrazioni, ma per non farci trovare impreparati stiamo facendo diverse consulenze su un eventuale intervento. Siamo noi che l'abbiamo mandato in Belgio, stiamo cercando di capire chi ci possa dare più garanzie sul suo recupero completo. In Belgio ci hanno fatto un'ottima impressione, adesso valuteremo il da farsi con altri colleghi, in Germania, in Europa ma anche Oltreoceano. Se la terapia conservativa non dovesse dare i risultati sperati, ci siederemo intorno a un tavolo e prenderemo in considerazione la migliore soluziona chirurgica. Ce ne sono varie con diversi tempi di recupero, a noi interessa l'opzione migliore che abbia risultati certi. Di comune accordo con l'atleta decideremo il percorso da seguire, intanto stasera Stefan tornerà a Formello e vedremo i risultati raggiunti. Di volta in volta comunicheremo le consulenze effettuate. Ci possono essere subito delle risposte positive dal punto di vista del dolore, ma va considerato che l'atleta deve essere sottoposto a qualche test atletico. Il tutto sempre in sicurezza perché non si deve peggiorare la situazione o forzare i tempi inutilmente. La risposta a questi trattamenti va vista sul campo. Ripeto, aspetteremo finché sarà logico aspettare, perché questi trattamenti conservativi o danno risultati o non ne danno, non ci sono alternative. In caso di intervento chirurgico, per i tempi di recupero non parliamo di settimane ma di mesi. In passato abbiamo proposto a de Vrij l'ipotesi chirurgica, l'atleta ha preferito continuare a giocare. Ci ha giocato sopra, si è reso disponibile con la nazionale, anche a livello mentale adesso è più predisposto al recupero perché alcuni impegni con l'Olanda sono venuti meno (l'Olanda fuori dagli Europei, ndr). Non c'è frenesia, ovviamente senza nulla togliere alla nazionale olandese, ma a noi interessa quello che fa con la Lazio".