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MARCHETTI 6-Benissimo in uscita bassa su Defrel; arriva in extremis sulla velenosa parabola di Brienza; il tiro del brasiliano è probabilmente imparabile, ma entrerebbe comunque con quell’intervento assurdo e rattrappito; coi piedi meglio soprassedere. Due buoni interventi, ma un portiere all’altezza rimane un’altra cosa.
BASTA 5.5-Saltati tutti gli schemi, si reinventa libero a tutto campo cercando di dare una mano dove capita. Perlomeno volitivo, ma la prestazione sui rari cross rimane imbarazzante.
MAURICIO 5-Buon avvio, tiene finché ha un riferimento statico come Đurić; l’ingresso del più mobile e scaltro Rodríguez lo trasforma in spartitraffico. Attenuanti non banali, la mancanza di filtro a centrocampo e l’infortunio non perfettamente riassorbito.
CANA 4-Soffre in campo aperto, e ci può stare. Nella ripresa sparisce, costringendo il già arrancante Mauricio a prendere imbarcate anche per lui. Un altro con la testa altrove.
PEREIRINHA 5.5-Né carne né pesce, al primo contrasto si rompe. Uomo di vetro, da congedare a giugno senza rimpianti.
PAROLO 5-In apnea sul piano della lucidità, viene preso alle spalle troppo spesso e col pallone fra i piedi convince ancora meno. Un tiro centrale, nulla più.
LEDESMA 3-Non si propone mai per il passaggio, costringendo a rilanci nel nulla dalla difesa, e in interdizione si dimostra un colabrodo. Non può essere il regista di questa squadra.
CATALDI 5.5-Nel primo tempo è l’unico a capire che gli inserimenti sono l’arma principale per scardinare la retroguardia cesenate: un tiro a giro e un inserimento non premiato da Candreva rappresentano la massima produzione offensiva dell’undici capitolino. Nel secondo il gioco dell’oca di Pioli, spostandolo da una casella all’altra, lo manda in confusione. Grottesco sull’autogol, ma lui su quel pallone c’era: gli altri?
CANDREVA 2-Ha sul piede l’assist a Cataldi nel cuore dell’area, tipo Hernanes-Klose nel derby d’andata contro il boemo, e ne ricava una mozzarella scaduta fra le braccia di Leali. Insopportabile nell’atteggiamento, nelle punizioni calciate in curva, nella dannosità per la squadra. Keita finché non rientra Felipe Anderson, poi si trovi un compratore e sparisca.
KLOSE 4-Il contrasto con Capelli e un gol in mezzo a novanta minuti di nulla nei quali non tiene un pallone neanche per sbaglio: ovvio per un ex giocatore alla terza partita in otto giorni. In attacco siamo a posto? Sì, e io sono il mago Silvan.
MAURI 3-Ritmi da pensionato e assenza mentale dal match, persino sui palloni più facili. Voto da dividere con chi lo lascia in campo per quasi tutto l’incontro.
CAVANDA 6.5-Impacciato sul fronte offensivo, vince più di un contrasto concedendosi persino un paio di finezze in disimpegno. Perché non dal primo minuto?
KEITA 5.5-Un paio di cross da sinistra, dove sembra trovare una dimensione logica, poi cerca di fare altro e non gli riesce neppure più quello. Inconsistente.
PEREA s.v.-Più rugbista che calciatore, avvia di forza l’azione del 2-1 e si segnala per la troppa rudezza negli altri interventi. Buon lavoro.

PIOLI 2-Formazione iniziale sbagliata in troppe scelte, ma la vera colpa consiste nel lasciare tutto invariato fino all’infortunio di Pereirinha, e siamo quasi all’ora di gioco.
Disastrosa la preparazione psicologica del match, strampalati e improvvisati i cambi di schieramento, indecorosa la gestione dei minuti di recupero.
È bastata l’assenza di Biglia per disarticolare completamente la manovra: l’argentino è un campione, ma un suo turno di stop non può provocare un simile disastro.
Black-out mentale nel momento meno adatto, anche da parte sua.
[Modificato da Er Matador 01/02/2015 17:27]