Strakosha 6,5 – Fa una parata per nulla banale, peraltro dentro al momento migliore della squadra. Sarebbe stata una mazzata. Nulla può sul gol e nemmeno sulla traversa-bolide di Molina. Discretamente coi piedi.
Patric 6 – Concorre, con tutto il reparto, al gol preso, ma globalmente la sua prova è sufficiente.
Luiz Felipe 6 – Vedi Patric.
Hysaj 6 – Delirante il piazzamento (la diagonale monca) sull’occasione di Makengo, che verosimilmente sarebbe stata la pietra tombale sulla partita. Da lì cresce tatticamente e tecnicamente fino a guadagnarsi una giusta sufficienza.
Marusic 6 – Nessun errore clamoroso ma qualche imperfezione di troppo. Ma davanti (finalmente) si propone bene, anche se al dunque non è mai troppo efficace.
Cataldi 7 – La miglior partita del ’22. Ma probabilmente, dopo Bergamo, la migliore della sua stagione.
Basic 5,5 – Deve fare di più. È sempre un po’ ai margini della partita, non dà la sensazione di poterne diventare un protagonista, pur mostrando un’innegabile voglia che, talvolta, si trasforma in foga.
Milinkovic-Savic 7 – Dopo i primi 20 minuti un po’ sonnacchiosi, cresce esponenzialmente, prendendo per mano tutta la squadra. Scompare nel finale ma era – giustamente e visibilmente - a pezzi.
Felipe Anderson 7,5 – Uscito Pedro, si scioglie e regala grandi giocate offensive e perfino difensive. Il gol ha un valore enorme. Un po' sprecone nel finale quando, nonostante la sofferenza, ha avuto sul piede 2 palloni per i 3 punti.
Zaccagni 6,5 – Viene tartassato di falli da Becao e si prende un giallo che non meritava. La partita la fa, anche se le sue giocate non producono grandi pericoli. Mezzo punto in più per l’assist, involontario ma praticamente perfetto.
Pedro 6 – Era partito discretamente. Gioca la parte peggiore della partita ma lui non stava demeritando (forse l’unico fino a quel momento).
Cabral 6 – Spreca 2 occasioni, forse anche 3, considerando quella in cui incespica goffamente sul pallone. Detto questo, però, è sembrato un giocatore quantomeno vivo, che qualche pastetta la potrà mettere insieme. Sensazioni più positive che negative. Diciamo, ecco, che le sensazioni sono diverse di quelle di Alfaro a Palermo. Mi ha ricordato di più Correa a Empoli.
Sarri 6,5 – Le insidie erano davvero molte. Dalla partita giocata 3 giorni prima alle tante assenze, dalla cabala a un’avversaria assetata di punti. Sembrava la sconfitta perfetta e invece, fino al 75°, la Lazio aveva fatto globalmente meglio dell’Udinese. Si vedono impegno, applicazione e, finalmente, una certa riconoscibile coralità. E ieri non ha fatto (stranamente) eccezione.