|
  03/12/2020 12:59 | |
Reina 6 – Non perfetto nelle respinte, bene coi piedi, frettoloso solo nel rinvio che porterà al gol tedesco. Ma la squadra con lui sembra avere, davvero, un’altra sicurezza nel partire da dietro.
Patric 6,5 – La migliore stagionale, non commette errori reali. Sul gol preso sembra esserci un concorso di tutti, quindi con la colpa di nessuno.
Hoedt 6,5 – Altra prova incoraggiante, cominciano a essere un buon numero. Sul gol, vedi Patric.
Acerbi 6,5 – Come al solito, gioca molti palloni e si sgancia con discreto profitto. Peccato sia in fuorigioco (e comunque lo aveva sbagliato) nella migliore azione del primo tempo.
Fares 5,5 – Suo il pallone per Milinkovic per l’azione che poteva portaci in vantaggio ma non c’è molto altro, a onor del vero. Forse il voto è simbolicamente negativo – sarebbe più equo un 6 - perché, non dobbiamo mai dimenticarlo, doveva essere un rinforzo serio e invece, allo stato, è un downgrade anche del Lulic che si piegava sulle ginocchia al '52.
Marusic 6,5 – Dietro tiene molto bene e davanti fa cose discrete, vedi la palla per Immobile per il primo miracolo di Burki. In CL, finora, rendimento medio-alto, sempre.
Lucas Leiva 5,5 – Poco reattivo. La sensazione è che non riesca più a sfruttare la sua migliore qualità: i riflessi sulla palla vagante. Non si capisce se sia un fatto anagrafico o di condizione contingente.
Milinkovic 6 – Raggiunge la sufficienza col rigore conquistato di grande mestiere e per un secondo tempo discreto. Nel primo tempo era stato un uomo in meno e aveva sprecato la grande occasione per un vantaggio che avrebbe stravolto la partita. Difficile capire quanto non stesse bene o quanto non stesse in partita.
Luis Alberto 6 – Sufficienza striminzita, la stessa col Crotone e con lo Zenit. OK, gioca palloni, spesso bene, ma la giocata di qualità che manda in porta in qualcuno, se nelle due precedenti occasioni l’aveva fatto col risultato in cassaforte, stavolta non gli riesce proprio. Appannato, anche se per correre, corre.
Immobile 7 – Primo tempo un po’ in sordina, si scatena nella ripresa, sbattendo dentro un rigore pesantissimo e facendo due splendidi tiri che solo un portiere in stato di grazia riesce a prendergli.
Correa 6 – La sufficienza se la guadagna, alla fin fine, ma siamo alle solite. Manca sempre la convinzione giusta davanti alla porta. E deve anche capire che gli arbitri in Europa fischiano molto poco, inutile fermarsi a ogni contatto.
Akpa-Akpro 6 – Fa la sua parte senza sfigurare, lotta e contrasta.
Lazzari 6,5 – La sua spinta è determinante per l’arrembaggio finale.
Escalante 6 – Riassaggia il campo dopo più di 5 settimane.
Pereira 6 – Spezzone incoraggiante, soprattutto per la qualità della punizione finale.
Caicedo 6,5 – Entra bene e quasi non trova per l’ennesima volta il gol allo scadere. Provvidenziale Witsel.
Inzaghi 7 – Toglie Milinkovic e Luis Alberto e la Lazio, paradossalmente, gioca lo spezzone migliore, aiutata anche da un Lazzari in buona vena. Evidentemente non ha avuto così torto nei cambi. L’approccio è stato discreto ma per una buona mezzora il Dortmund ha creato un po’ troppe situazioni di pericolo. Ingiusto chiudere in svantaggio il primo tempo ma se nelle occasioni c’era stato un sostanziale equilibrio, nella gestione complessiva, un filo meglio loro. Questo, per un’ora. Nella mezzora finale c’è stata una crescita sensibile, a testimonianza di una squadra che, si spera, stia crescendo anche come condizione e non solo nella consapevolezza di un gioco rodato, anche se oggi si è visto, ripeto, soprattutto senza i migliori interpreti.
|