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Pagelle Lazio-Bologna 2-0

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2020 08:52
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Post: 2.878
24/10/2020 23:16
 
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Reina 6.5: Va giù male sul gol annullato, si riscatta nella ripresa con due ottime parate. Coi piedi solo qualche rasoiata per Luis Alberto, senza Milinkovic è dura

Patric 6: Tante cose buone ma anche un’occasione grossa regalata al Bologna nel primo tempo

Hoedt 6: Partita di spessore macchiata dall’errore che gli costa il giallo e che porta alla punizione sulla traversa di Orsolini. Sempre troppo irruente nelle scivolate

Acerbi 6: Un po’ di confusione nel primo tempo, molto meglio nella ripresa

Marusic 5.5: Non stava bene, evidentemente

Akpa 6: Grande applicazione e chiusure difensive. Rischia di segnare l’1-0 ma Danilo lo mura

Leiva 6: Per sua fortuna il Var toglie il gol al Bologna, ma il fallo era netto

Luis Alberto 7: La vince da solo, come Lazio-Bologna dello scorso anno

Fares 6.5: Mezzo voto in più per l’assist del gol della sicurezza, per il resto è tosto dietro ma spreca sempre troppo, come un contropiede nel primo tempo

Correa 5.5: L’assist per Akpa, troppo poco per il suo livello

Immobile 6: Primo tempo con discreto impegno, cala nella ripresa, ma trova il gol sull’unica palla gol che gli capita

Escalante 6: Fa il suo compito con ordine

Lazzari 6: Stranamente abulico, regala anche una ripartenza al Bologna. Ma sul 2-0 è decisivo

Muriqi 6.5: Entra bene, fa salire la squadra, entra due volte nell’azione del gol che avvia con uno dei suoi stop con allargamento sulla fascia

Parolo sv

Pereira sv

Inzaghi 6: Lazio bruttina, senza Milinkovic non si sono viste grandi idee per far salire la squadra. Per fortuna che Luis c’è



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24/10/2020 23:36
 
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REINA 6 - Inizia con un'uscita sballata e con la reattività di un bradipo sul tiro del gol annullato a Svanberg. Poi però nel secondo tempo si riscatta con due belle partate (la prima più difficile, la seconda più scenografica) e giocando bene coi piedi.
PATRIC 6,5 - Applicato, gioca senza mai distrarsi e in 2-3 occasioni i suoi anticipi sono fondamentali.
HOEDT 6 - Con molto mestiere e la giusta dose di grinta riesce a tenere botta. Ma dà l'impressione di dover dare fondo a tutte le sue risorse per ottenere questo risultato, contro il Bologna.
ACERBI 6 - Decentrato, ma poco in vena di spingere. Non affonda mai il colpo e rimedia un giallo quando l'avversario gli scappa via in ripartenza.
MARUSIC 5,5 - In un primo tempo molto brutto secondo me era stato tra i meno peggio, un paio di cose semidecenti le aveva fatte.
AKPA AKPRO 4,5 - Aveva dato più segni di vita in ognuno degli spezzoni giocati fin qui, che stavolta in una partita intera. Sempre fuori dal gioco, mai incisivo quando la palla finisce dalle sue parti (si divora anche un gol) e soprattutto, che è la maggior delusione, privo del fuoco sacro di chi ha il dovere di sfruttare l'occasione.
LEIVA 5,5 - In versione pre-Dortmund. Non si capisce perché abbia dovuto giocare, anziché riposare dentro una tenda a ossigeno fino al Bruges...
LUIS ALBERTO 7 - Quando decide che è ora di cambiare marcia vince la partita da solo.
FARES 6,5 - Pesa molto la bellissima acrobazia con cui serve a Immobile la palla del raddoppio. Prima i soliti cross e passaggi approssimativi, ma anche un buon contributo a livello di corsa.
CORREA 5,5 - Ogni tanto si concede una pausa dalle sue pause e tira fuori qualcosa: una piroetta, un'ammonizione procurata, o se è serata perfino un assist. Che però per la sufficienza non bastano.
IMMOBILE 6,5 - Partita giocata al risparmio, in cui però butta dentro l'unico pallone che gli capita. Buon segno.

ESCALANTE 5,5 - Fa un lavoro oscuro, si dice in questi casi. Beh, un po' troppo oscuro.
LAZZARI 6 - Mette dentro il pallone da cui scaturisce il raddoppio, poi prova a restituire il favore con un retropassaggio suicida. Gli metto 6 perché poi non si dica che non gli voglio bene.
MURIQI 6 - Meno bene delle altre volte, ma non per questo inutile.
PAROLO SV - Con un liscio clamoroso rischia di procurare il rigore del 2-2.
PEREIRA SV - Forse la cosa migliore è stata un tentativo di lancio verticale per Immobile, pensato ed eseguito di prima intenzione. Altri 2-3 palloni giocati invece con titubanza, ma è da ovviamente da rivedere.

INZAGHI 6 - Poco comprensibile la scelta di Leiva,e tutto sommato poteva dare una chance dal 1' anche a Muriqi. Scrivo senza aver ascoltato le sue interviste e quindi non so se tenere il ritmo così basso è stata una scelta o un obbligo dettato dalla carenza di energie, fatto sta che ne è venuta fuori una vittoria butta, di quelle che ti capitano nelle annate tristi, che pure quando porti a casa i tre punti alla fine sei comunque mezzo depresso. Diciamo che se si sperava che il 3-1 al Borussia avesse svegliato la squadra, questo per ora non è accaduto. Speriamo a questo punto di rivederli in un certo modo almeno in tutte le partite di coppa.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 24/10/2020 23:37]

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Post: 1.694
24/10/2020 23:57
 
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Reina 6 – Le due parate nel quarto d’ora finale, soprattutto la prima, lo portano a una sufficienza stiracchiata. Pronti-via, un’uscita thrilling sul primo angolo felsineo, poi la panzata sul gol, giustamente annullato. Malino anche i rinvii finali, quelli più pesanti.

Acerbi 7 – Prestazione robusta, con tanti palloni giocati, recuperi-palla importanti, spinta continua sull’unico lato funzionante.

Hoedt 6,5 – Mezzo punto in meno per la punizione (con ammonizione e traversa) che regala con un disimpegno alla Wallace. Ma la prestazione è stata buona, sicuramente tra i migliori.

Patric 6,5 – Partita discreta, con qualche giocata un po’ approssimativa nell’ultimo spezzone di partita.

Lucas Leiva 5 – Di buono, solo il fatto che resta a terra, dolorante, dopo il fallo di Schouten. Lì è stata fondamentale la sua esperienza. Per il resto, il Leiva versione campionato, cioè a dire un ex giocatore, al momento. Ahinoi.

Akpa Akpro 6 – Sufficienza d’incoraggiamento. Prima mezzora horror, poi cresce nella parte centrale, soprattutto in mezzo ai due gol della Lazio. Bravo a farsi fare fallo, spende bene il suo giallo. Nell’occasione enorme in cui viene recuperato da Danilo, non vedo grosse colpe.

Luis Alberto 7,5 – Il gol è dal peso specifico incalcolabile, la prestazione è stata di grande livello, con una flessione – legittima – dopo un’ora.

Marusic 5,5 – Bene una palla tagliata per Correa, che non attacca il primo palo. Ma è tutta lì la sua partita. Probabilmente non ne aveva dopo il grande dispendio di martedì. Del resto, sappiamo che più di una settimana non può giocarne.

Fares 6,5 – Partita di sostanza, impreziosita da un assist acrobatico. Cresce, con fiducia.

Correa 5,5 – Primo tempo d’inconsistenza assoluta, bene il primo quarto d’ora della ripresa, in cui prende falli e serve una gran palla ad Akpa.

Immobile 6 – Fondamentale aver fatto gol in quel preciso frangente ed è bravissimo nell’occasione a farsi trovare prontissimo. Ma è tutta lì la sua partita. Prima e dopo ha inciso poco e con tante imperfezioni a referto.


Escalante 6,5 – 35 minuti di sostanza in cui dimostra anche piedi discreti e tocchi sapienti. Non solo legna, insomma.

Muriqi 6 – Incoraggiante la sua partita ma non morde negli ultimi metri, anche non gli arriva granché.

Lazzari 5 – Gli risparmio mezzo punto in meno (il voto giusto è 4,5) perché rientrava dopo un infortunio. Stranamente superficiale nelle giocate difensive, spero che la bella prova in Nazionale non gli abbia tolto l’umiltà.

Parolo n.g.

Pereira n.g.


Inzaghi 6,5 – La partita finisce, praticamente, con 8 seconde linee (quantunque, il concetto di seconda linea, quest’anno, è molto relativo). Gestisce bene i cambi e, devo dire, non mi è dispiaciuto il doppio cambio al ’42. Se devi cambiare perché qualcosa (anzi, tanto) non sta funzionando, non c’è scritto da nessuna parte che devi aspettare l’intervallo. Magari quei 5 minuti potevano essere determinanti in negativo. La squadra produce poco e fa una grande fatica ad arrivare alle conclusioni ma mentalmente ha mostrato segni incoraggianti, anche perché il Bologna è una squadra che ha valori importanti e lo dimostrerà. Nelle stagioni davvero segnate, non l’avresti condotta in porto.

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25/10/2020 08:52
 
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REINA 6-Sul gol annullato a Svanberg si poteva fare di più? No, si doveva proprio. Anche su un paio di successivi e semplicissimi interventi mostra incertezze, indice di poca concentrazione e magari di un po’ di ruggine. Poi si ritrova ed è presente quanto serve. I difensori lo cercano spesso per il gioco di piedi, dove danno l’idea di concedergli spontaneamente fiducia. Lavorare su questi automatismi, rappresentano una risorsa aggiuntiva per gestire palloni che scottano nella propria trequarti.

PATRIC 6-Solite doti di applicazione e agonismo, ma con incorporata la distrazione che costa un gol. Con tutta la simpatia per l’abnegazione con cui ha rimontato posizioni su posizioni nelle gerarchie interne, forse il ruolo di inamovibile gli va un po’ largo.

HOEDT 7-Con Patric forma a tratti la coppia centrale di una difesa a quattro, data la prestazione di Acerbi come attaccante aggiunto. Puntuale nelle chiusure, bravo a difendere col corpo e col celebre sinistro palloni non banali. Per un’ora il migliore in campo, poi finisce la benzina e subentra qualche svarione. Frettoloso nello spendere l’ammonizione quando i compagni erano pronti a intervenire in seconda battuta. Prestazione molto promettente per il suo impiego come centrale della difesa a tre.

ACERBI 6.5-Offensivo come non gli era mai capitato, ma piuttosto inconcludente. Poco cercato al cross, dove pennella sovente traiettorie da far invidia alla maggior parte delle ali di ruolo.

MARUŠIĆ 5.5-Nel momento in cui occorre sfondare e/o saltare l’uomo, le sue doti servono meno rispetto alla partita col Borussia. Le condizioni fisiche precarie fanno il resto. Considerata la sua fragilità, non andrebbe rischiato in queste condizioni.

AKPA AKPRO 6.5-Deve inventarsi al posto di un insostituibile e butta in campo con discreti risultati quello che ha: fisico, facilità di corsa, propensione agli inserimenti. Più Vieira che Pogba, può surrogare Milinković-Savić nelle incursioni in avanti, meno nelle mansioni di collegamento tra le fasi di gioco.

LUCAS LEIVA 5-Grande assente sul gol annullato e nel primo tempo in generale. Non sembra in grado di reggere due partite consecutive giocando ogni tre giorni.

LUIS ALBERTO 8-Una spanna sopra gli altri ventuno, spacca con un break esaltante una partita che difficilmente si sarebbe sbloccata passando per logiche di squadra. Quanto alla reazione dopo il gol, per uno che ha come nemico la depressione è da intendersi come segnale di un atteggiamento volitivo. Parte integrante, insomma, del piglio da leader con cui forza lo 0-0 di partenza.

FARES 7-Mezzo voto in più per la prodezza sul secondo gol. Una giocata alla Ibra quanto a difficoltà e forza nel coordinarsi in un movimento innaturale. Tatticamente si sta inserendo con una naturalezza quantomai provvidenziale in una stagione dai tempi ultracompressi. Il rapporto fra le premesse e le giocate utili ricorda, per il momento, la montagna che partorisce il topolino. Deve diventare più concreto, ma sembra partito bene.

IMMOBILE 7-In una giornata opaca e di scarsa assistenza da parte della squadra trova un gol decisivo. Quel che si chiede al celeberrimo “centravanti ignorante”, e che in partite del genere fa la differenza.

CORREA 5.5-Impreciso e confusionario, a volte non si capisce cosa voglia fare. Forse gli è stata lasciata carta bianca per esprimersi in piena libertà, ma in questo momento ha bisogno di qualche riferimento in più.

ESCALANTE 6.5-Diligente, ordinato, saggio nel cercare la soluzione più semplice. Ha l’aria di uno Srečko Katanec: un diesel opaco ma affidabile che dove lo metti lo metti vale sempre un 6.5, mai di più e mai di meno. Come tappabuchi di centrocampo appare in grado di rendersi utile. Come vice-Leiva, casella drammaticamente scoperta, forse non basta.

LAZZARI 5.5-Bollicine di velocità che svaniscono subito, lasciando in bocca un retrogusto assai dubbio. Come condizione fisica, ieri lui e Marušić non ne facevano uno in due.

MURIQI 6-Si intuiscono le doti nel tenere palla, prendere punizioni, far salire i compagni. I quali, per il momento, non lo cercano neanche in un frangente di gara nel quale sarebbe assai utile. A differenza di Fares, trova un contesto tattico ostile alle sue caratteristiche.

PAROLO 5-Con lui la Lazio perde metri di campo in serie, e con essi la capacità di uscire. Uno spezzone da antirugby, più che da anticalcio. Il rigore non è rigore neanche su Marte, ma un intervento del genere in area rappresenta comunque un rischio eccessivo.

PEREIRA s.v.-Esordio indecifrabile nel momento di più acuta difficoltà della squadra. Alla prossima.


INZAGHI 5.5-D’accordo che la Champions prosciuga energie fisiche e nervose, ma Genova e la gara di ieri sera sembrano un prezzo un po’ troppo alto.
La Lazio del primo tempo ricorda quella di Superdino nelle sue giornate meno felici: sempre una velocità sotto, il che implica l’attaccare sempre contro una difesa schierata.
Non fosse per il mezzo coast to coast di Luis Alberto, la squadra continuerebbe a sbattere contro un muro.
Così così i cambi. Non una grande idea quella di effettuare una doppia sostituzione allo scadere del primo tempo, provvedimento per solito punitivo: ma ammettiamo che i due fossero davvero a rischio infortuni.
A non quadrare del tutto sono altre due decisioni.
L’ingresso tardivo di Muriqi, profilo acquisito anche per tentare con lo sfondamento quando la manovra non trova sbocchi.
La sostituzione di Luis Alberto ricorda quelle di Rui Costa nella Fiorentina del Trap.
Gli avesse potuto risparmiare almeno mezz’ora la cosa avrebbe avuto un senso, mentre un quarto d’ora in più o in meno cambia davvero poco sul piano della stanchezza: e oggi – unitamente all’uscita di Escalante, ma pare che avesse problemi fisici – ha letteralmente disarticolato il centrocampo, rimettendo in palio una gara chiusa.
Senza contare che lo spagnolo stava davvero bene con sé stesso, fornendo una prova di carattere e personalità per lui non così scontata: qualche vecchio saggio avrebbe ritenuto di non interrompere quel momento magico.
Pessimo il finale, con la squadra che sbraca completamente al primo calo di tensione e disputa quattro minuti di recupero inaccettabili: sul 2-0 non si può rischiare così e non riuscire a congelare un pallone, pur disponendo di singoli coi piedi buoni e di un Muriqi particolarmente adatto alla bisogna.
Domanda: chi ha trasmesso questa mentalità al gruppo?

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