La superiorità della Roma, strutturalmente intesa, per me esiste da circa 15 anni. All'inizio uno poteva pensare che fosse un ciclo, ma più andiamo avanti e più sembra qualcosa di immutabile. Puoi finirgli sopra ogni tanto, di poco e quando loro fanno veramente cacare, puoi batterli in qualche derby (e per fortuna abbiamo scelto quello giusto) ma nel complesso che la Lazio è inferiore alla Roma è ormai scritto nella pietra.
Che fare, dici. Eh ma ce lo siamo chiesto molte altre volte e le risposte le conosciamo: c'è chi si abbandona a una pulsione di annullamento e nega la realtà continuando a parlare di "squadretta" (rifertito a loro), chi vorrebbe andare a Villa San Sebastiano coi forconi, e molti altri che si stanno lentamente spegnendo. Continuano a seguire alla tv, ma allo stadio si vedono sempre meno. Io non sto nella testa di tutti gli altri, non posso sapere se veramente ce l'hanno col questore per le barriere, se trovano scomodi i parcheggi, se stanno contestando Lotito, o che diavolo di problema hanno. Ti posso dire il mio: io mi sto deprimendo anche senza che abbiano vinto titoli. Mi deprimono già abbastanza 5 derby persi degli ultimi sette. Mi deprime perfino che oggi quel figlio di troia che mi abita davanti manco ha messo la bandiera, perché evidentemente si annoia lui a vincere almeno quanto mi annoio io a perdere.
E quindi in ultima analisi si, probabilmente è in atto un ripensamento organico del mio essere tifoso. Ma non da oggi, da qualche anno. Io ormai - visto che senza tifo calcistico non so stare - mi sono riconvertito in tifoso antiromanista. Che incidentalmente, a sprazzi, riscopre la Lazio. Ma la vera continuità, il vero fil rouge, per me ormai sta nell'antiromanismo.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 05/12/2016 12:38]