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Atalanta-Lazio

Ultimo Aggiornamento: 30/10/2015 15:15
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Post: 321
29/10/2015 11:38
 
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Non vi seguo su questa linea.
Metto da una parte il fatto che non ho mai retto Reja in quanto mediocre allenatore.
Metto da parte il fatto che Pioli da qualche settimana risulta essere uno scemotto, un perdente, un sempliciotto di provincia.
Metto da parte che si rinfacciano un cambio con l'Empoli e uno a Bergamo dell'anno scorso.
Non metto da parte il fatto che - ieri - i tre attaccanti parevano Dezotti, e i due fenomeni accanto giochicchiavano in contropiede come nella partitella del giovedì. La partita non l'hanno chiusa per maledetta sufficienza e l'ha chiusa Basta con una tibiata.
Altro che il genio della lampada che ha messo Raimondi e D'Alessandro.

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Post: 158
29/10/2015 11:51
 
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Ti sfugge che il Piolic alla quarta partita in 10 giorni su un campo pesante ha fatto solo due sostituzioni.

Se i tre attaccanti parevano Dezotti ci sarebbe anche da chiedersi chi è che abbia pensato di metterne in campo tre quando ne sarebbero bastati un paio.

Quanto a Basta - la palla tra l'altro mi pare deviata da Marchetti - con la sua tibiata s'era sul pari,
con il gol in contropiede con due centravanti in campo e un cambio in panchina, siamo a zero.
Piuttosto che nulla, piuttosto diceva Fascetti.
E aveva ragione


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Post: 1.588
29/10/2015 11:54
 
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Non riusciamo ad ammortizzare la pressione degli avversari, non facciamo girare il pallone, sprechiamo banalmente delle ripartenze interessanti. O facciamo la partita o siamo in balia degli avversari.
Visto che non abbiamo la qualità del Barcellona, Pioli dovrebbe capire come venirne fuori quando gli altri si dimostrano più freschi, più propositivi o semplicemente più forti. Non basta fare la faccia da duro inserendo una punta al posto di un centrocampista.
[Modificato da ReflexBlue74 29/10/2015 11:56]

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Post: 2.725
29/10/2015 12:15
 
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alenboksic71, 29/10/2015 11:38:

Non vi seguo su questa linea. Metto da una parte il fatto che non ho mai retto Reja in quanto mediocre allenatore. Metto da parte il fatto che Pioli da qualche settimana risulta essere uno scemotto, un perdente, un sempliciotto di provincia. Metto da parte che si rinfacciano un cambio con l'Empoli e uno a Bergamo dell'anno scorso. Non metto da parte il fatto che - ieri - i tre attaccanti parevano Dezotti, e i due fenomeni accanto giochicchiavano in contropiede come nella partitella del giovedì. La partita non l'hanno chiusa per maledetta sufficienza e l'ha chiusa Basta con una tibiata. Altro che il genio della lampada che ha messo Raimondi e D'Alessandro.



Eviterei di buttarla in caciara. Non è (almeno per quanto mi riguarda, ma così mi è parso anche in altri interventi) un confronto tra Pioli e Reja. Non si tratta di revanchismo bisiaco. Pioli è meglio di Reja e con lui la Lazio ha fatto un passo in avanti: lo dicono i risultati (mai fatti con Reja 69 punti, mai arrivati ai preliminari di Champions, mai arrivati in finale di Coppa Italia) e lo dice la qualità del gioco che soprattutto l'anno scorso è stata alta, a tratti eccelsa; lo dice infine l'opera di svecchiamento della rosa che l'allenatore, presumo in accordo col direttore sportivo, ha felicemente deciso di portare avanti.

Vorrei quindi poter discutere di Pioli senza mettere in mezzo Reja, che sta bene a Bergamo. Quella è la sua dimensione. Discutiamo piuttosto della dimensione del nostro, un allenatore che ormai ha 50 anni suonati. Non una giovane promessa, insomma. Io credo che la dimensione finale di Pioli sia la Lazio attuale. Il punto è: ci basta una Lazio come quella attuale? Ci basta soprattutto nel momento in cui di là lottano stabilmente per lo scudetto ormai da tre anni? Pioli per me è Zeman. Ha più o meno gli stessi pregi, ha più o meno gli stessi difetti. Zeman è il massimo che ti puoi permettere se il tuo obiettivo non è vincere. Ti scordi i trofei e ti consoli con un tot di grandi partite, con una squadra che comunque ha una sua cultura tattica e del lavoro in allenamento, con dei giovani che grazie a un allenatore del genere migliorano. Non tutti, ma almeno la maggior parte. Ripeto: ci basta? A me no. Loro quando hanno deciso che era ora di vincere Zeman l'hanno licenziato.
Forse sarebbe difficile per chiunque fare meglio di Pioli con questa Lazio, priva di una difesa centrale e di un attacco centrale degni di rispetto, De Vrij a parte. Io non penso che un Mihajlovic (faccio l'esempio dell'allenatore che avrei preso io al posto di Pioli) sarebbe in grado di far lottare questa Lazio per lo scudetto. Al limite posso pensare che non avrebbe perso TUTTE le partite importanti, dall'ultimo derby alle due finali con la Juve ai preliminari di Champions, ma di sicuro neanche lui avrebbe fatto miracoli. Quello che penso è un'altra cosa. Ossia che la Lazio ha un tot di buonissimi giocatori, gente che per il livello attuale della Serie A andrebbe benissimo anche per lottare per lo scudetto. Per me sono De Vrij, Basta, Biglia, Milinkovic, Candreva, Anderson e Keita. Poi ne ha altri che - nel numero massimo di due o tre - tra i titolari di una squadra in grado di lottare per lo scudetto ci possono pure stare, e penso a Marchetti, al miglior Radu e a Parolo. Poi ci sono alcune ottime riserve, come potrebbero essere Gentiletti, forse Hoedt, Lulic, Cataldi. Poi ci sono due jolly come Guerrieri e Morrison. Insomma, questa è una rosa che se tu sistemi prendendo anche "solo" un difensore centrale forte, un attaccante centrale come Cristo comanda e magari anche un'alternativa al medesimo che sia un po' meglio di Klose-Djordjevic-Matri, tu per lo scudetto ci lotti. Magari non lo vinci ma ci puoi lottare, sono certo di questo. Nel caso il punto sarebbe: affidereste una squadra del genere a Pioli? Io no, manco morto. Perché Pioli in una stagione con tre impegni non è in grado di gestire al meglio le forze, né complessivamente né all'interno delle singole partite. Pioli è Zeman, il loro modo di concepire il calcio è fisiologicamente legato agli alti e bassi.
Quindi io non sto dicendo di cacciare Pioli oggi, anche se fin qui il suo bilancio è molto negativo, nonostante lo specchietto per le allodole dei 18 punti contro pizza e fichi in casa. Pioli oggi te lo tieni non perché sia difficile trovare di meglio (allenatori bravi a spasso ce ne sono), bensì perché dare questa squadra a uno che non l'ha costruita e magari predilige un altro tipo di calcio potrebbe produrre più danni che benefici. No, io Pioli lo congederei con mille ringraziamenti a giugno. Però manco mi posso stare zitto quando ci fa perdere partite come quella di ieri. E manco posso evitare di ricordare che certe perplessità sul suo integralismo io ce le ho avute dal giorno 1, e le ho mantenute anche quando tutto andava bene e io stesso non potevo fare a meno di battergli le mani. Il mio allenatore ideale non è Reja e non è Pioli. Non è Zeman e non è Trapattoni. Non è Guardiola, non è Klopp, non è Benitez. E' Capello, è Mourinho, è Ancelotti. Ovviamente è impossibile prendere uno di questi, ma mi accontenterei di uno TIPO questi. Una stramaledetta via di mezzo. Uno che sappia dare un'impostazione alla squadra ma anche non esserne prigioniero, che sappia adattarsi alle situazioni. Uno duttile. Uno intelligente. Pioli, con tutto il rispetto per la brava persona che è, intelligente proprio non mi sembra.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/10/2015 13:00]

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Post: 321
29/10/2015 12:18
 
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Il cambio, col senno di poi, è stato un eccesso di coraggio e ci può stare.
Di grazia, quale dei fenomeni in panca avrebbe cambiato le sorti della partita? Il Cataldi di quest'anno? Il vituperato Kishna? Pecetta Konko?
Il gol preso in contropiede con due centravanti (non si può più giocare con due attaccanti e presumibilmente freschi?) era lo stesso che la Lazio avrebbe dovuto fare nei primi 60' se FA non avesse fatto l'Anderson indolente, se giravolta Candreva non si sentisse stoca e se uno dei tre attaccanti fosse degno di una squadra da almeno 7° posto.
Il pareggio (in uno scontro non diretto) cambiava nel nostro giovedì mattina e nella fiducia della squadra; non nella classifica. Ed erano comunque due punti buttati.
Se poi si vuole cominciare la crociata anti-Pioli va bene. Ma come ogni volta vale la domanda: chi al posto suo?

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Post: 321
29/10/2015 12:30
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 29/10/2015 12:15:



Eviterei di buttarla in caciara.... Il mio allenatore ideale non è Reja e non è Pioli. Non è Zeman e non è Trapattoni. Non è Guardiola, non è Klopp, non è Benitez. E' Capello, è Mourinho, è Ancelotti. Ovviamente è impossibile prendere uno di questi, ma mi accontenterei di uno TIPO questi. Una stramaledetta via di mezzo. Uno che sappia dare un'impostazione alla squadra ma anche non esserne prigioniero, che sappia adattarsi alle situazioni. Uno duttile. Uno intelligente. Pioli, con tutto il rispetto per la brava persona che è, intelligente proprio non mi sembra.



Rimaniamo ognuno col suo parere su Pioli. Non butto in caciara niente.
Ti rammento che i tre citati da te allenano e hanno allenato squadre con budget stratosferci, altrimenti neanche si alzano dal letto. I veri miracoli Mourinho li fa col Porto. Capello con un Milan normale non li ha fatti, Ancelotti col Parma neanche.
Io allenatori che fanno vincere a prescindere non i conosco.
E la mia storia non è storia di vittorie, salvo casi sporadici, quindi non ricordo con piacere solo Eriksson o Maestrelli. Sono costretto a ricordare squadre che hanno fatto in modo da ricordarsi. E tra queste sicuramente le prime due del boemo, il primo Mancini e almeno un Delio. E ti aggiungo quella di Materazzi al Flaminio. E trofei non ne ho visti.
E la disquisizione sull'intelligenza o meno di Pioli non ti fa onore, secondo me. 

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Post: 2.725
29/10/2015 12:34
 
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Re:
alenboksic71, 29/10/2015 12:18:

Il cambio, col senno di poi, è stato un eccesso di coraggio e ci può stare. Di grazia, quale dei fenomeni in panca avrebbe cambiato le sorti della partita? Il Cataldi di quest'anno? Il vituperato Kishna? Pecetta Konko?



Gente in grado di correre al posto di gente scoppiata per la madosca! Radu al posto di Candreva, alzavi Lulic e ti mettevi col 4-5-1. Ristabilivi la parità numerica sulle fasce! Perfino Cataldi al posto di Biglia, che da un certo punto in poi era uno straccio!

alenboksic71, 29/10/2015 12:18:

Il gol preso in contropiede con due centravanti (non si può più giocare con due attaccanti e presumibilmente freschi?) era lo stesso che la Lazio avrebbe dovuto fare nei primi 60' se FA non avesse fatto l'Anderson indolente



Indolente, mi dici. In una partita in cui invece è stato generosissimo, con ripiegamenti difensivi encomiabili. Se proprio vogliamo trovargli una giustificazione io direi poco lucido, più che indolente. Ma in realtà quel che penso è altro ancora: penso che certe cose a volte gli riescono e a volte no semplicemente perché è Anderson e non Neymar. Quello del Barcellona fa il fenomeno sempre, il nostro ogni tanto. E' così difficile da accettare?
L'indolenza di Anderson è come la concentrazione di Mauricio, è come l'approccio, è come quando la Roma scajava e Renga scriveva "non ha giocato". Eh no amico bello, ha giocato eccome! Ha giocato e ha perso, perché è stata più scarsa. Il tifoso non prende mai in considerazione questa semplicissima ipotesi, ossia che il proprio giocatore o la propria squadra sbaglino delle cose solo in conseguenza del proprio livello tecnico. La spiegazione di comodo è sempre mentale, mai tecnica. E' come quando quegli stronzi ti dicono che lo scudetto 2009-10 l'hanno perso perché Vucinic ha litigato con Perrotta (o con chi cavolo era). Non li sfiora minimamente il sospetto che dall'altra parte c'era una squadra leggendaria, e che loro erano arrivati a quel punto a forza di sculate...

PS: prevengo la prevedibile obiezione secondo cui "la Lazio è più forte dell'Atalanta". Certo che lo è. Ma giocando ogni tre giorni diventa difficile mantenere il proprio livello. Ieri la Lazio l'ha mantenuto per un'ora dimostrando in effetti di essere complessivamente più forte dell'Atalanta. Non ha chiuso la partita a causa dei limiti TECNICI di alcuni suoi giocatori (più che col povero Felipe me la prenderei con Matri!) e poi è letteralmente scoppiata. Ecco, io vorrei un allenatore capace di mantenere una velocità di crociera più soddisfacente. Meno giri veloci, ma anche evitare di rimanere piantati in mezzo al rettilineo col serbatoio vuoto...
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/10/2015 12:38]

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Post: 2.725
29/10/2015 12:35
 
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Re: Re:
alenboksic71, 29/10/2015 12:30:


E la disquisizione sull'intelligenza o meno di Pioli non ti fa onore, secondo me. 



Pazienza, me ne farò una ragione.

alenboksic71, 29/10/2015 12:30:


Ti rammento che i tre citati da te allenano e hanno allenato squadre con budget stratosferci, altrimenti neanche si alzano dal letto. I veri miracoli Mourinho li fa col Porto. Capello con un Milan normale non li ha fatti, Ancelotti col Parma neanche.



Me lo rammenti perché probabilmente hai letto veloce, ti sei fatto saltare la mosca al naso per il passaggio sull'intelligenza e ti sei perso questo:

Mark Lenders (ML), 29/10/2015 12:15:


Ovviamente è impossibile prendere uno di questi, ma mi accontenterei di uno TIPO questi. Una stramaledetta via di mezzo. Uno che sappia dare un'impostazione alla squadra ma anche non esserne prigioniero, che sappia adattarsi alle situazioni.


[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/10/2015 12:43]

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Post: 251
29/10/2015 12:56
 
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a Mark volevo chiedere un suo pensiero su Eusebio Di Francesco che per me è decisamente più flessibile del nostro.
Ottima la sua considerazione su un possibile ingresso di radu e mettersi di conseguenza a specchio. è la mia idea di calcio quando non puoi sempre spingere sul pedale del gas e giocare col tuo plan A.
E qui mi riallaccio a Reflex.
A volte servirebbe tirar fuori dalla manica il plan B or C tipico delle squadre di basket che devono fare degli adattamenti a cento all'ora per rimanere in partita.
Noi siamo usciti dal match in buona parte da soli, ma per me reja ci ha messo il suo sfruttando immobilismo e stanchezza.

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Post: 2.725
29/10/2015 13:13
 
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zweigelt und megafono, 29/10/2015 12:56:

a Mark volevo chiedere un suo pensiero su Eusebio Di Francesco che per me è decisamente più flessibile del nostro.



Ecco, penso a qualcosa del genere, come profilo. Più che ai Mazzarri o ai Montella che vivrebbero la Lazio come una diminutio.
(Montella era da prendere dopo la roma, mentre l'anno scorso c'era Mihajlovic che sarebbe venuto a piedi. Ti risulta di vecchie ruggini con Tare, alla base della sua non presa in considerazione?)
Se devo trovare un difetto a Di Francesco è che non mi pare più carismatico di Pioli. Io penso che tra campo e panchina ci voglia un capo.
Vorrei un altro capo nella Lazio che non fosse Lotito. Mi sa che posso morire di vecchiaia, eh?
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/10/2015 13:15]

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Post: 283
29/10/2015 13:14
 
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d'accordissimo su ML sulla mossa da fare. Radu per Candreva, ancora sull'1-0.
poi, se il caso, si toglieva matri per mettere klose, non djo.
e alla fine felipe o biglia.

la partita era facilissima da interpretare e se i giocatori non lo stavano facendo al meglio era dovere di Pioli cambiare. Io sono un estimatore del parmense, lo reputo un allenatore che ha dato qualcosa alla Lazio. ma gli manca una caratteristica fondamentale: non è flessibile, o per lo meno non lo è in tempo reale. la mossa delle due punte fa il paio con la sostituzione di onazi con il rosenborg, gli piace rischiare per mantenere le sue idee. Cosa apprezzabile, di per se. Ma quando si rischia e si perde si passa per pirla, quando si
ha vince si passa per geni.
Venerdi era un genio, oggi un pirla.
Su una cosa sono d'accordo con lui: i pareggi non servono a niente, se rischiare ti porta a vincerne una e perderne un'altra ben venga il rischio. Ma l'errore di ieri è stato non capire che per vincere non c'è bisogno di dominare, a volte basta palleggiare.

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Post: 251
29/10/2015 13:38
 
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Avete letto tutti voi l'intervista con Lippi? Lotito lo aveva cercato e lui ci aveva fatto un pensierino, ma poi ha scelto i soldi cinesi.
Lippi, scoperto un boato di anni fa, dal ds Nelso Ricci che lo portò viva dal settore giovanile della samp per offrirgli il primo, vero professionismo da coach. Ricci, l'obesone dai maglioni dai colori improbabile un po' sul modello Corvino, e adesso ds della pistoiese.

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Post: 2.878
29/10/2015 13:54
 
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Re:
pizzeman, 29/10/2015 13:14:

Su una cosa sono d'accordo con lui: i pareggi non servono a niente, se rischiare ti porta a vincerne una e perderne un'altra ben venga il rischio. Ma l'errore di ieri è stato non capire che per vincere non c'è bisogno di dominare, a volte basta palleggiare.



L'anno scorso un paio di pareggi non li avrei buttati, ma concordo con te: a me Pioli continuerà a piacere per questo, come mi piaceva Petkovic. E però proprio come Petkovic, questo secondo anno smaschera una perdita di controllo della squadra, palesata da mosse clamorosamente sbagliate e reiterate. Io, per rispondere al bellissimo intervento di ML, non vorrei Pioli lontano da qui a giugno, A MENO CHE il modus operandi resti questo. Ovvero non capire che a inizio ripresa devi mettere Cataldi o anche avanzare Lulic. Lo capiamo tutti, qui dentro, e l'abbiamo pensato in diretta, non l'abbiamo detto dopo. Il doppio palo di Djordjevic mi trattiene dallo sdoganare la definizione di perdente di successo, e mi trattiene dal perdere le speranze che è questa, con Pioli, la strada da percorrere per trovarlo, un successo. Però deve riprendere le redini, a cominciare da se stesso. Amo la Lazio che costruito con mosse anche rivoluzionarie, amo l'idea di Pioli, non amo il suo modo di perseguirla, specie in questo trimestre. Però sul piatto va messo, oltre a Keita-Onazi o Klose-Onazi, anche Gentiletti-Onazi, senza la quale difficilmente avremmo vinto e potuto preparare più serenamente il derby

Ciò non toglie che

Mark Lenders (ML), 29/10/2015 12:15:

 affidereste una squadra del genere a Pioli? 



No, probabilmente neanche io, in presenza di un allenatore che sta più dentro le partite

Beograd1970, 29/10/2015 10:59:

Con ieri sera abbiamo raggiunto quota 4 sconfitte su 5 trasferte. A memoria (recente) è un parziale record



Ciao Alen, e benvenuto
Nell'era Lotito mai perse le prime 4 trasferte, ma nel 2005 e nel 2013 abbiamo fatto meno punti (2 in 5 partite fuori casa)

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Post: 2.878
29/10/2015 13:57
 
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Re:
zweigelt und megafono, 29/10/2015 13:38:

Avete letto tutti voi l'intervista con Lippi? Lotito lo aveva cercato e lui ci aveva fatto un pensierino, ma poi ha scelto i soldi cinesi. Lippi, scoperto un boato di anni fa, dal ds Nelso Ricci che lo portò viva dal settore giovanile della samp per offrirgli il primo, vero professionismo da coach. Ricci, l'obesone dai maglioni dai colori improbabile un po' sul modello Corvino, e adesso ds della pistoiese.



Sarebbe stato l'arrivo più sgradito che avrei mai potuto immaginare. Probabilmente detesto solo garcia ai suoi livelli. Mi rendo conto però che non è argomentazione tecnica. Resta il fatto che la sua carriera è meritatamente finita nel 2010 in parallelo con la sua spocchia, e che difficilmente qui avrebbe fatto meglio di Reja

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Post: 321
29/10/2015 14:05
 
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ML, sorvolo sul fatto che ritieni chi non concorda con le tue visioni un similPioli, però non hai fatto i nomi dei surrogati di MouCapelloAncelotti che potrebbero accontentare la tua voglia di elasticità, intelligenza e carisma col budget della Lazio.
Chi ha limiti tecnici non può essere colpevole (e là è un problema di scelte); chi non li ha e deve farmi vincere le partite, chi si crede un fenomeno (molto più Candreva di FA) chi deve alzare la mano se non ce la fa più, chi deve aiutare la squadra in difficoltà. ecco lui sì che è colpevole.
Io, salvo cose eclatanti, che accadono, non me la prendo con Onazi o Matri come non lo facevo con Bacci, Camolese, Bonomi e De Paola. Ma con chi per pedigree, stipendio e fama deve darmi qualcosa di più.
Quindi, se non ti dispiace, vorrei non passare per il coglioncello di provincia (sempre similPioli) se penso che ieri, più di Pioli, vedo colpe su chi poteva e doveva chiudere la partita o mettersi dietro a coprire una vittoria o un pareggio striminzito.
E già ho detto, forse altrove, che i recuperi di Anderson, che non è Neymar e nessuno glielo chiede, a me sono piaciuti molto.

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Post: 158
29/10/2015 14:09
 
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Colgo l'occasione per salutarVi tutti.
Nell'era dei 3 punti i pari servono poco, ok.
Siamo una squadra che già con Reja pareggiava pochissimo, bene.
Ma una cosa è tirare a vincere, una cosa è pareggiare, altra cosa è buttare via le partite.
Qui si ripete il medesimo errore da sempre: le partite si vincono in mezzo, tanto più con una squadra imbottita di giocatori che possono trovare il gol.
Invece smantelliamo sistematicamente il centrocampo e ci ritroviamo poi a esser infilzati senza produrre niente. È questo che mi manda in bestia, questo senza esser pregiudizialmente contro o pro qualcuno.
Nel calcio si vince e si perde (e si pareggia) da sempre, l'importante è giocarsela nel migliore dei modi possibili e senza rimpianti.

Da notare anche che si vi vinca, si perda, si sia in 11, in 10, fuori, dentro, avanti, sotto o manchino due alla fine esce sempre Onazi.

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Post: 2.725
29/10/2015 14:43
 
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Re:
alenboksic71, 29/10/2015 14:05:

ML, sorvolo sul fatto che ritieni chi non concorda con le tue visioni un similPioli



Prima non leggi quello che scrivo, e poi addirittura leggi quello che non scrivo. Cerca di essere più fedele al testo, ti prego.


alenboksic71, 29/10/2015 14:05:

però non hai fatto i nomi dei surrogati di MouCapelloAncelotti che potrebbero accontentare la tua voglia di elasticità, intelligenza e carisma col budget della Lazio.



Megafono mi ha fatto un nome e non mi pare di averlo bocciato. Chi mi legge da sempre sa che mi è sempre piaciuta la capacità di Garcia di adattarsi al materiale, e Garcia è stato preso dal Lille, non dal Real Madrid.
Io ti posso dire il tipo di allenatore che mi piacerebbe, quanto al nome non voglio sostituirmi a Tare. Faccio come gli allenatori che dicono alla società le caratteristiche dei giocatori che gli servono, più che il nome e il cognome.


alenboksic71, 29/10/2015 14:05:

Chi ha limiti tecnici non può essere colpevole (e là è un problema di scelte); chi non li ha e deve farmi vincere le partite, chi si crede un fenomeno (molto più Candreva di FA) chi deve alzare la mano se non ce la fa più, chi deve aiutare la squadra in difficoltà. ecco lui sì che è colpevole. Io, salvo cose eclatanti, che accadono, non me la prendo con Onazi o Matri come non lo facevo con Bacci, Camolese, Bonomi e De Paola. Ma con chi per pedigree, stipendio e fama deve darmi qualcosa di più.



Tutti hanno limiti tecnici. Tutti. Messi non è buono di testa e col destro non è niente di eccezionale. E' chiaro che a farti vincere le partite devono essere i più bravi, MA NESSUNO TI PUO' FAR VINCERE TUTTE LE PARTITE! Anderson veniva da due gol al Torino, un gol al Rosenborg e un altro gol al Sassuolo. Già si gridava al "giocatore più forte del campionato", e invece ieri è incappato in una serata da 5,5. Cosa scrivevo io nell'altro topic, giusto ieri pomeriggio? Che Anderson è bravo ma non è il migliore. Se fosse il migliore ci avrebbe fatto vincere anche ieri, se fosse una pippa non ci avrebbe fatto vincere le due precedenti. Tanto semplice... Pretendere da lui (o da Candreva, o da Biglia, o da qualcun altro dei più bravi) di essere sempre decisivo è ingiusto. In una stagione ci sono partite che vanno vinte, o comunque non perse, anche senza essere al massimo. E ieri era una di quelle partite, motivo per cui io me la prendo con l'allenatore.


alenboksic71, 29/10/2015 14:05:

E già ho detto, forse altrove, che i recuperi di Anderson, che non è Neymar e nessuno glielo chiede, a me sono piaciuti molto.



Strano, mi era sembrato di capire che era stato "indolente". Che mi risultava essere il contrario di "generoso"...
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/10/2015 14:45]

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Post: 1.694
29/10/2015 14:46
 
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In tutto questo, ieri sera pensavo se c'è una squadra che negli ultimi 8 anni abbia pareggiato in campionato meno della Lazio.
Parto, arbitrariamente, dal 2008-'09, ultimo anno di Delio, in cui pareggiammo solo 5 volte nell'intero campionato.

E' una squadra che da anni pareggia molto poco.
Lo scorso anno - così come nel 2008-'09 - ha stabilito il primato in fatto di pareggi (6 lo scorso anno, per comune memoria).
6 furono anche il primo anno intero di Reja (2010-'11) anche se il primato toccò al Palermo (5 pareggi). Noi, con l'Udinese, subito dopo.
E anche l'anno dopo, sempre con Reja, soli 8 pareggi. Inter prima con 7.

Non so se questo sia un bene o un male. Anche io penso sia un bene aver vinto col Ronsenborg e aver perso con l'Atalanta, in luogo di due pareggi.
Però, penso anche che sia una virtù saper portare via il punto, quando l'acqua è alla gola. Cosa che - scientemente - alla Lazio non riesce più da tempo immemore. Ma deve diventare una scelta programmata a 10 minuti dalla fine, non al 50°, come ai tempi del primo biennio di SuperDino.

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Post: 1.597
29/10/2015 14:52
 
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secondo me è limitativo parlare di pareggi. è piu una questione di atteggiamento.
e c'è pure da dire che spesso, se hai piu qualità dell'avversario, blindando la partita è piu probabile che l'episodio capiti a te che a loro.
non dico di diventare come l'inter che vince SOLO così. mi piace l'approccio propositivo, mi piace che quando siamo al 100% prendiamo di petto le partite e a volte le dominiamo, ma dopiamo saperci accorgere di quando questo non si può fare e semplicemente chiudere la porta e accontentarsi di quello che viene.
che a volte possono essere lo stesso 3 punti. e valgono uguale.

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Post: 1.588
29/10/2015 15:02
 
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Dino è un feticista del pareggio.
Ne ha una collezione pregiata su vhs che, di tanto in tanto, di notte, mentre la moglie dorme saporitamente, onora sfregando le parti intime sullo schermo e farfugliando: aaah sì Bacci, tu sì che mi facevi godere in tutte le posizioni...
[Modificato da ReflexBlue74 29/10/2015 15:06]

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