Verona-Lazio

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ℬaruch
00giovedì 30 ottobre 2014 11:20
Stasera si gioca. Un pareggio ci regalerebbe il terzo posto in compagnia, una vittoria il terzo posto solitario.

Alcune note statistiche: la Lazio non pareggia da 10 partite, il Verona non chiude in vantaggio un primo tempo da 9, il Verona ha sempre segnato in casa nel secondo tempo nelle ultime 8, il Verona non ha mai fatto lo stesso risultato casalingo per 2 volte nelle ultime 13 partite (l'ultima è stata una sconfitta), il Verona ha vinto tutte le ultime 4 al Bentegodi con la Lazio, il cui ultimo successo risale al 1991, il bilancio in 38 sfide è 11 vittorie Verona, 12 Lazio e 15 pareggi, Toni ha segnato più gol solo al Parma, la Lazio è la sua seconda vittima preferita (8 reti), mentre Biglia ha segnato il suo primo gol in A lo scorso anno a Verona.

Probabili formazioni:

HELLAS VERONA (4-3-3) - Rafael; Martić, Moras, Márquez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfreðsson; Nico López, Toni, Jankovic. All. Mandorlini. A disp. Benussi, Gollini, Sorensen, Luna, Brivio, Ionita, Gonzalez, Christodoulopoulos, Valoti, Saviola, Nené, J. Gomez.

Indisponibili: Marques, Obbadi, Sala, Rodriguez
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Marquez, Tachtsidis

LAZIO (4-3-3) - Marchetti; Cavanda, De Vrij, Ciani, Radu; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Djordjevic, Lulic. All. Pioli. A disp. Berisha, Strakosha, Novaretti, Braafheid, Pereirinha, Ledesma, Gonzalez, Klose, Ederson, F. Anderson.

Indisponibili: Cataldi, Gentiletti, Basta, Keita, Cana, Mauri, Konko
Squalificati: nessuno
Diffidati: Parolo, Marchetti

ARBITRO: Irrati (sez. Pistoia)
ASSISTENTI: Musolino e Fiorito
IV UOMO: Passeri
ADDIZIONALI: Guida e Abbattista

Conferenza di Pioli:

L'imperativo è tenere i piedi per terra?

"Bisogna mettere in campo grande concentrazione, non ci sono partite facili. Domani affronteremo molte difficoltà contro un avversario che vuole riscattare una brutta sconfitta. Ci vuole grande umiltà e voglia di mettere in campo le nostre qualità".

Vuole una mentalità vincente?

"Cerco di migliorare la squadra durante la partita e di sistemare la formazione in campo. Non conta l'inserimento di un giocatore, conta la mentalità della squadra. Domenica abbiamo mostrato maturità, ma siamo all'inizio. Dobbiamo cercare di mettere in campo la migliore performance possibile".

Cosa si aspetta a Verona?

"Ci siamo preparati in questi giorni, conosciamo le difficoltà ma siamo consapevoli dell'approccio che dobbiamo avere. Dobbiamo farci trovare pronti".

La forza sta nel gruppo?

"La nostra forza è il lavoro, tutti si sono approcciati con disponibilità e professionalità. La cura dei dettagli fa la differenza, ci potrà dare dei risultati in futuro".

Ha riportato la gente allo stadio. E' un merito...

"Certi riconoscimenti e apprezzamenti sul nostro lavoro fanno piacere. Faccio riferimento allo staff, quello che ho portato e quello che la Lazio mi ha messo a disposizione, ai giocatori e alla società. Siamo stati bravi a non abbatterci di fronte ai risultati negativi, ora non dobbiamo esaltarci troppo. Non bisogna mai abbassare la guardia. Il fatto di aver creato un ambiente positivo è un merito dell'atteggiamento dei calciatori, saremo soddisfatti solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo e vedremo sempre più tifosi all'Olimpico".

Preoccupato dalle pressioni per un ipotetico terzo posto?

"Non mi preoccupo, gli equilibri non fanno parte di questo mondo. Sappiamo cosa vogliamo raggiungere. Ho fatto l'esempio del centrometrista, non può rallentare prima del traguardo. Le distanze tra noi e le altre sono minime, dobbiamo sempre dare il massimo, correre forte fino alla fine per raggiungere il nostro obiettivo".

Klose e Djordjevic insieme?

"Credo che i due possano giocare insieme. Vedo nelle capacità di Filip di attaccare la profondità, mentre Miro è più bravo a lavorare nel raccordo tra i reparti che come prima punta. Dobbiamo creare gli equilibri giusti di squadra. I nostri attaccanti stanno dando una grossa mano all'intera squadra, le due punte è una soluzione che possiamo percorrere. Comunque stiamo giocando con calciatori molto offensivi, ci sono tante soluzioni. Dobbiamo mantenere questo spirito e avere vantaggi nelle due fasi di gioco".

Domani chi avrà più pressioni tra Verona e Lazio?

"L'approccio mentale fa sempre la differenza. Vogliamo avere rispetto per l'avversario, ma consapevolezza dei nostri mezzi. La partita della svolta sarà una, quella che ci farà raggiungere matematicamente il nostro obiettivo. Le altre ci permetteranno solo di migliorare la classifica. Dobbiamo dimostrare di essere una buona squadra".

Cosa deve fare per migliorare Felipe Anderson?

"Io devo migliorare tutti i giocatori che ho a disposizione. Felipe ha fatto fatica, non è entrato in partita dal punto di vista tattico, è stato troppo basso. Avevamo bisogno di più compattezza sul vertice basso avversario. Felipe ha tutta la mia stima, dobbiamo migliorare nella capacità di fare nella partita le scelte migliori possibile".

Lulic?

"Si è allenato con la squadra, ha avuto un fastidio al ginocchio, lo stesso che preoccupava prima del Torino. Se domani mattina non ci saranno problemi sarà della gara".

Cosa vuole dalla squadra?

"Ogni volta che perdiamo le distanze tra i reparti, rischiamo qualcosa in più. Non deve succedere. Dobbiamo essere aggressivi, ma quando non riusciamo a essere compatti dobbiamo aspettare un po' di più. Attenzione, equilibrio e lucidità sono le cose più importanti per la nostra crescita".
Maxilotte
00giovedì 30 ottobre 2014 12:15
secondo me parte con FA ed Onazi in panca.
Drenai71
00giovedì 30 ottobre 2014 12:40
io partirei con FA e onazi entrambi in campo.
facciamo respirare parolo prima di consumarlo del tutto, finora non è uscito mai. a che serve una rosa lunga se poi si fanno comunque giocare sempre gli stessi finchè non li si rende inutilizabili?
Mark Lenders (ML)
00giovedì 30 ottobre 2014 15:25
L'importante è che non giochino Cana e Felipe Anderson, poi su tutto il resto si può discutere. Per stavolta pure su Lulic ala, volendola considerare una soluzione d'emergenza.
Maxilotte
00giovedì 30 ottobre 2014 15:57
Re:
Mark Lenders (ML), 30/10/2014 15:25:

L'importante è che non giochino Cana e Felipe Anderson, poi su tutto il resto si può discutere. Per stavolta pure su Lulic ala, volendola considerare una soluzione d'emergenza.



Cana non è stato convocato, mentre oggi la decide FA. segnatelo  
ReflexBlue74
00giovedì 30 ottobre 2014 15:57
Stasera Cana al massimo può giocare alla playstation. Non è nemmeno partito. [SM=g27988]

Non ho idea di come possa interpretare la gara il Verona. Se aggressivi per vendicare le due recenti scoppole o circospetti per infilarci in contropiede.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 30 ottobre 2014 16:07
Re: Re:
Maxilotte, 30/10/2014 15:57:



Cana non è stato convocato, mentre oggi la decide FA. segnatelo  



Dici che si perderà l'uomo?
cuchillo76
00giovedì 30 ottobre 2014 16:23
Come giustamente disse una volta ML, Mandorlini è un epigono di Reja.
Io ho visto dieci partite del Verona di Mandorlini in serie A ed è né più né meno la santa minestra di zio Edy.
Squadra compatta, pugnace, organizzata alla bell'e meglio da un punto di vista difensivo e davanti "fate quello che volete, possibilmente bene".
E' una squadra che se gli levi la corsa, la grinta, la voglia di stupire, resta poco. Le individualità ci sono ma la sensazione è di una distribuzione delle stesse nei ruoli abbastanza casuale.

Poi, magari, stasera ci faranno un mazzo come un paiolo. Ma per me non arrivano sopra al dodicesimo posto.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 30 ottobre 2014 16:27
Però temo Nico Lopez, che secondo me potenzialmente vale almeno un paio di Iturbe
ℬaruch
00giovedì 30 ottobre 2014 20:03
Ufficiali:

HELLAS VERONA (4-3-3) - Rafael; Martić, Moras, Márquez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfreðsson; Nico López, Toni, Jankovic.

LAZIO (4-3-3) - Marchetti; Cavanda, De Vrij, Ciani, Radu; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Djordjevic, Lulic. All. Pioli.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 30 ottobre 2014 20:21
Re:
ℬaruch, 30/10/2014 20:03:

Ufficiali: HELLAS VERONA (4-3-3) - Rafael; Martić, Moras, Márquez, Agostini; Campanharo, Tachtsidis, Hallfreðsson; Nico López, Toni, Jankovic. LAZIO (4-3-3) - Marchetti; Cavanda, De Vrij, Ciani, Radu; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Djordjevic, Lulic. All. Pioli.



A questo punto - scampati i pericoli principali - si può cavillare ulteriormente: avrei messo Braahfeid e non Radu. E magari anche il 4-4-2 che mi ero sognato l'altra sera, con Klose dentro e Parolo fuori. Ma vabbe', è solo per ingannare l'attesa...
ℬaruch
00giovedì 30 ottobre 2014 21:38
Pagelle primo tempo:

Marchetti 7
Cavanda 6.5
De Vrij 6
Ciani 6
Radu 6.5
Onazi 6.5
Biglia 6.5
Parolo 5.5
Candreva 6
Djordjevic 6
Lulic 6
cuchillo76
00giovedì 30 ottobre 2014 21:42
Il gol del 26 maggio, praticamente, con Moras al posto di Lobont. 
Il resto, eguale. 
ℬaruch
00giovedì 30 ottobre 2014 22:43
L'amarezza per un risultato buttato via è un po' lenita dalla sfacciataggine con cui la Lazio s'è messa in tasca sia l'avvio a tutta forza del Verona sia l'inferiorità numerica. Una partita da grande squadra. Sento ora Toni che dice di aver trovato un grande avversario, tosto dietro, di qualità a centrocampo, che può arrivare terzo
ReflexBlue74
00giovedì 30 ottobre 2014 22:58
Mah, non lo so. Una grande squadra non regala una o due occasioni pulite a partita.
Abbiamo dimostrato ottima personalità e idee chiare dopo il pareggio, questo sì, ma bisogna ammettere che i due gol sono stati due regali, prima il loro e poi il nostro. Poteva pure essere il contrario.
Biglia sempre più padrone della manovra, non mi ha convinto Onazi spesso sovrastato dall'islandese, sostanzioso Parolo. Bene De Vrij, bene con riserva (la solita cazzata gratuita) Ciani, bene Radu che ha domato il coniglio.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 30 ottobre 2014 23:08
Il pareggio alla fine ci sta, sia per quello che si è visto in campo sia per il fatto che venivamo da quattro vittorie di fila. Positivo non aver perso dopo essere rimasti in dieci, e ancora più positivo aver tenuto i nervi saldi e la partita in pugno. Sono mancate alcune individualità davanti ma in compenso oggi mi è piaciuto molto Pioli, sia nelle scelte iniziali che nei cambi, che nella gestione dell'inferiorità numerica.

cuchillo76, 30/10/2014 21:42:

Il gol del 26 maggio, praticamente, con Moras al posto di Lobont. Il resto, eguale.

L'ho scritto nelle pagelle ma giuro che non ti avevo letto  
ℬaruch
00giovedì 30 ottobre 2014 23:20
Pioli sta spiegando che doveva scegliere chi togliere tra Cavanda e Onazi, i due ammoniti, e purtroppo ha scelto Onazi perché pensava che lì in mezzo la situazione fosse più a rischio
cuchillo76
00venerdì 31 ottobre 2014 11:35
Re:
Mark Lenders (ML), 30/10/2014 23:08:

L'ho scritto nelle pagelle ma giuro che non ti avevo letto  



Ma figurati, fraté! Credo sia stato il pensiero di tutti, in quel momento.
E' solo mancato che qualcuno facesse il passo di danza di Marquinhos...  


Pareggio che mi amareggia molto. Avrei preferito preferito prendere il pareggio sull'errore di Ciani, almeno palla al centro e in 11 contro 11 l'avremmo potuta portare a casa con qualche robusta possibilità in più.

Ce sto veramente male perché io che durante le partite me cago sotto tutte le volte che superano il centrocampo e che temo sempre il peggio da un momento all'altro, pure sul 4 a 0 per noi, verso il quindicesimo del secondo tempo ero ragionevolmente tranquillo della vittoria.
Vedevo una Lazio in totale controllo contro un Verona che non sapeva quali pesci pigliare. Verona credo per la prima volta da quando è tornato in A fischiato dai suoi tifosi.

Non avevo, appunto, considerato la variabile Cavanda. Non che mi fossi mai illuso su di lui, ma speravo, eventualmente, in un errore grave ma non letale.
Pazienza. Speriamo di recuperare qualche infortunato di lusso. Avanti con fiducia.
Maxilotte
00venerdì 31 ottobre 2014 11:40
Re: Re:
cuchillo76, 31/10/2014 11:35:



Ma figurati, fraté! Credo sia stato il pensiero di tutti, in quel momento.
E' solo mancato che qualcuno facesse il passo di danza di Marquinhos...  


Pareggio che mi amareggia molto. Avrei preferito preferito prendere il pareggio sull'errore di Ciani, almeno palla al centro e in 11 contro 11 l'avremmo potuta portare a casa con qualche robusta possibilità in più.

Ce sto veramente male perché io che durante le partite me cago sotto tutte le volte che superano il centrocampo e che temo sempre il peggio da un momento all'altro, pure sul 4 a 0 per noi, verso il quindicesimo del secondo tempo ero ragionevolmente tranquillo della vittoria.
Vedevo una Lazio in totale controllo contro un Verona che non sapeva quali pesci pigliare. Verona credo per la prima volta da quando è tornato in A fischiato dai suoi tifosi.

Non avevo, appunto, considerato la variabile Cavanda. Non che mi fossi mai illuso, ma speravo, eventualmente, in un errore grave ma non letale.
Pazienza. Speriamo di recuperare qualche infortunato di lusso. Avanti con fiducia.



Anche perchè secondo me ieri fino alla prima ammonizione non aveva sbagliato nulla. Forse la partita più pulita tra quelle giocate. Poi il patatrack
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 ottobre 2014 12:11
Sì ma Cavanda è questo, è inutile dire "quando metterà la testa a posto" e amenità del genere. Cavanda è questo nel bene e nel male, ringraziamo iddio che in questo segmento di partite ha fatto vedere più il bene che il male. Pure Ciani, a cui a differenza di Cavanda voglio bene, è un altro che la cazzata ce l'ha sempre in canna. Cana non ne parliamo. Marchetti attualmente è un altro che non sai mai quello che combinerà, ogni volta che la palla va dalle sue parti io trattengo il respiro...
La miglior Lazio di Reja - che poi è stata la miglior Lazio dell'era Lotito - si fondava su una difesa composta dal miglior Marchetti, dal miglior Radu e da una signora coppia centrale come Biava-Dias. Io piano piano sto iniziando ad apprezzare il lavoro di Pioli, che dopo un inizio fin troppo champagne sta iniziando a trovare un equilibrio da squadra seria, da squadra che corre per la classifica e non per le singole tappe. Ieri il pareggio mi ha fatto meno male che ad altri perché nelle pieghe di una partita tutt'altro che esaltante ho finalmente visto una Lazio che concede poco, e la forza di una squadra la misuri col numero di occasioni che concede molto più che col numero di occasioni che crea. Però sulle fondamenta di una difesa non all'altezza nei singoli è complicato edificare una squadra... Quello che tutti abbiamo pensato dopo Genova è realtà: l'infortunio del Gentiletti che ci è sembrato di intravedere, ossia un secondo centrale più che affidabile, è un handicap veramente molto grosso. Negli anni scorsi sono stato tra i meno critici rispetto all'immobilismo della società sul mercato di riparazione. Quest'anno invece credo che sia obbligatorio intervenire con un investimento di prospettiva, anche perché Gentiletti ha comunque 30 anni suonati. E nel frattempo, anche per non disperdere il patrimonio Braahfeid, mi pare essenziale iniziare la rieducazione di Radu al ruolo di centrale.
ReflexBlue74
00venerdì 31 ottobre 2014 12:30
Sulla difesa non ho molto da aggiungere alla disamina di Mark, purtroppo. E pure Radu, tenendo conto dell'ultimo anno e mezzo, non è che sia un fenomeno di concentrazione.

Stavo notando invece che con Mauri titolare abbiamo realizzato nove gol in tre partite (cinque di Djordjevic), e con il Cesena entrato a pochi minuti dal termine è andato a timbrare proprio lui. Sia ieri sia col Torino abbiamo trovato la via della rete su palle inattive e/o grazie a clamorosi errori individuali. Sarà un caso? Da una parte spero di sì.
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 ottobre 2014 12:39
Re:
ReflexBlue74, 31/10/2014 12:30:


Stavo notando invece che con Mauri titolare abbiamo realizzato nove gol in tre partite (cinque di Djordjevic), e con il Cesena entrato a pochi minuti dal termine è andato a timbrare proprio lui. Sia ieri sia col Torino abbiamo trovato la via della rete su palle inattive e/o grazie a clamorosi errori individuali. Sarà un caso? Da una parte spero di sì.



Con tutto il rispetto per Mauri, se davvero vogliamo continuare a dire che Pioli sta costruendo una squadra credo che nel concetto stesso di costruzione debba essere ricompresa la titolarità di Keita. Pensare di costruire qualcosa per il futuro con Mauri titolare è un ossimoro. Serve come il pane un altro creativo che consenta a Candreva di avere qualche passaggio a vuoto: il maggior limite di ieri è stato proprio questo, si è visto che Candreva non era ispiratissimo e senza le sue giocate davanti la Lazio non è esistita. Il creativo in questione non può che essere Keita. Felipe Anderson va bene per situazioni come quella di ieri, ossia cambi in corsa quando la partita è già spaccata e ci sono spazi larghi per ripartire.
ThomasDoll
00venerdì 31 ottobre 2014 14:03
Non particolarmente d'accordo, nella circostanza, con Mark, per un fatto: le occasioni (chiare) che il Verona ha avuto nella ripresa sono dipese da errori nostri. Segnatamente, una palla persa da Onazi sulla loro trequarti, un rinvio a campanile di de Vrij, la cappella di Cavanda sul rigore. Col Torino ci avevano pensato Radu e Ciani.
Vedo un dispositivo tattico che dopo qualche sbilancione a Palermo e col Sassuolo si è ottimamente assestato, lasciando spazio agli errori dei singoli. Il che fa pensare che, con singoli più concentrati, la Lazio possa diventare squadra di primissimo piano.
Quanto a Keita, dopo l'impresentabile avvio si è distinto con l'Udinese ed è stato escluso a Palermo, dove la Lazio cambiò assetto tattico a centrocampo. Poi non è più stato a disposizione, se non, forse, col Sassuolo, dove ci fu l'episodio dell'espulsione di Cana che complicò i piani. Mi sembra logico che il giovine sia la prima alternativa là davanti, soprattutto per la necessità di fare il vuoto nell'uno contro uno, che Lulic non ha. Una grande squadra è tale se ha a disposione molte soluzioni, oppure una soluzione vincente. Keita tornerà e avrà spazio, tornerà utilissimo più avanti.
ReflexBlue74
00venerdì 31 ottobre 2014 14:05
Re: Re:
Mark Lenders (ML), 31/10/2014 12:39:



Con tutto il rispetto per Mauri, se davvero vogliamo continuare a dire che Pioli sta costruendo una squadra credo che nel concetto stesso di costruzione debba essere ricompresa la titolarità di Keita. Pensare di costruire qualcosa per il futuro con Mauri titolare è un ossimoro. Serve come il pane un altro creativo che consenta a Candreva di avere qualche passaggio a vuoto: il maggior limite di ieri è stato proprio questo, si è visto che Candreva non era ispiratissimo e senza le sue giocate davanti la Lazio non è esistita. Il creativo in questione non può che essere Keita. Felipe Anderson va bene per situazioni come quella di ieri, ossia cambi in corsa quando la partita è già spaccata e ci sono spazi larghi per ripartire.



No, ma infatti la sospetta -e ancora da dimostrare- dipendenza da Mauri mi preoccupa e mi deprime un po'.
Aspettiamo Keita al ritorno dopo la sosta, ci auguriamo sia determinato a riprendersi la maglia da titolare.
ReflexBlue74
00venerdì 31 ottobre 2014 14:17
Re:
ThomasDoll, 31/10/2014 14:03:

Non particolarmente d'accordo, nella circostanza, con Mark, per un fatto: le occasioni (chiare) che il Verona ha avuto nella ripresa sono dipese da errori nostri. Segnatamente, una palla persa da Onazi sulla loro trequarti, un rinvio a campanile di de Vrij, la cappella di Cavanda sul rigore. Col Torino ci avevano pensato Radu e Ciani. Vedo un dispositivo tattico che dopo qualche sbilancione a Palermo e col Sassuolo si è ottimamente assestato, lasciando spazio agli errori dei singoli. Il che fa pensare che, con singoli più concentrati, la Lazio possa diventare squadra di primissimo piano. Quanto a Keita, dopo l'impresentabile avvio si è distinto con l'Udinese ed è stato escluso a Palermo, dove la Lazio cambiò assetto tattico a centrocampo. Poi non è più stato a disposizione, se non, forse, col Sassuolo, dove ci fu l'episodio dell'espulsione di Cana che complicò i piani. Mi sembra logico che il giovine sia la prima alternativa là davanti, soprattutto per la necessità di fare il vuoto nell'uno contro uno, che Lulic non ha. Una grande squadra è tale se ha a disposione molte soluzioni, oppure una soluzione vincente. Keita tornerà e avrà spazio, tornerà utilissimo più avanti.



Non ho molta fiducia. La disattenzione e l'avventatezza sono nelle corde dei nostri.
Moras ieri si è esibito in una papera plateale, ma è un errore tecnico che puoi anche perdonare. Se non si verifica spesso.
I nostri a volte commettono scelte scellerate. Beccano seconde ammonizioni inopinate, commettono falli plateali quando basta rinculare, fanno retropassaggi da infarto, s'addormentano o non leggono una semplice situazione di gioco... Gente con tre, cinque, dieci anni da professionista. Ma che gli vuoi fare a questi?
Drenai71
00venerdì 31 ottobre 2014 15:02
l'esempio del rigore è perfetto per evidenziare quello che dici tu. cavanda fa un grave errore tecnico di posizionamento facendosi prendere alle spalle, ma ne fa uno ancor piu grave a livello decisionale causando rigore e espulsione (lascialo tirare che con la palla rimbalzante e devrij in arrivo è tutt'altro che scontato che segni e comunque resti in 11 per tornare in vantaggio) e di fatto compromettendoci una partita ormai indirizzata verso la vittoria. io ieri ho avuto la sensazione di un progetto di grande squadra, piu avanti dal punto di vista dell'atteggiamento mentale (la gestione della partita in una serata non trascendentale è stata perfetta soprattutto abbiamo assorbito l'espulsione senza scomporci di un millimetro) ma ancora indietro nelle capacità dei singoli. ho la sensazione che mantenendo la fiducia in questo progetto e questo impianto ma con qualche innesto forte in piu faremo presto paura a molti.

PS e OT
ho letto solo ora per puro caso su LN delle bimbe di cuchillo! augurissimi!!
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 ottobre 2014 15:15
Re:
ThomasDoll, 31/10/2014 14:03:

Vedo un dispositivo tattico che dopo qualche sbilancione a Palermo e col Sassuolo si è ottimamente assestato,



Mi fa piacere che tu lo dica, significa riconoscere che fino a Lazio-Sassuolo non c'era stato equilibrio. Ed è quello che ho ripetuto per settimane, laddove altri - tu compreso - erano invece molto soddisfatti delle soluzioni proposte da Pioli. Ripeto: il valore complessivo di una squadra lo misuri dalle occasioni concesse prima che dalle occasioni create. Il che non significa essere catenacciari, a me fa solo piacere vedere una Lazio che cerca sempre di fare la partita. L'importante è che per farla non si scopra troppo, non lasci senza protezione una retroguardia che ha limiti precisi: di qualità individuale in alcuni e di rapidità anche nell'elemento migliore che è De Vrij. Il quale sta crescendo di partita in partita da quando l'allenatore l'ha finalmente piantata di tenere la linea difensiva così alta, esponendolo a brutte figure nel faccia a faccia con avversari più veloci in campo aperto.


ThomasDoll, 31/10/2014 14:03:

Il che fa pensare che, con singoli più concentrati, la Lazio possa diventare squadra di primissimo piano.



Quella della concentrazione è una favoletta. Pensare che Cavanda, Ciani, Cana, Onazi, Gonzalez, Lulic - ma ci metto pure Parolo che a parte il tiro in porta non ha certo fondamentali di prim'ordine - facciano errori per colpa della concentrazione significa non vedere la realtà, ossia che sono tecnicamente scarsi. L'alibi della concentrazione lo concedo ai De Vrij, ai Biglia, ai Candreva, ai Keita. A quelli forti, insomma. Lo concedo a Marchetti che per due anni mi ha fatto vedere di essere un portiere di prima fascia. Lo concedo a Radu che per lunghi periodi è stato il miglior terzino sinistro del campionato italiano. Gli altri che ho nominato invece sono tutti giocatori di seconda o terza fascia. Nelle "squadre di primissimo piano" giocatori del genere la maglia da titolare non la vedono neanche col binocolo, suvvia. Questa è una buona squadra da Europa League che in un campionato modesto come quello attuale se azzecca la stagione perfetta può anche arrivare terza. E sarebbe un risultato eccezionale. Per certi versi, anche se manca un Beppe Signori, non è troppo diversa dalla primissima Lazio cragnottiana, che però diventò una "squadra di primissimo piano" grazie a una cura da cavallo con iniezioni di qualità, costate svariati miliardi. Il gap con Juve e Roma non lo colmi col lavoro sul campo e con la "concentrazione", ma solo con (almeno) un paio di campagne acquisti con i controcazzi. Pensare di potersi giocare uno scudetto con Ciani o Cana titolare, con due intermedi da scegliere tra Parolo, Lulic e Onazi e con un centravanti titolare buono ma non eccezionale come Djordjevic mi pare una debolezza da tifosi che mette un peso troppo grande sulle spalle di questa squadra. Io sono il primo a non accettare che Lazio e roma inizino le stagioni con obiettivi dichiarati differenti, sono il primo a deprimersi quanto constata che ormai viene considerato normale un divario di otto punti dopo nove giornate (lascio a te le proiezioni finali), ma i conti con questa situazione deve farli eventualmente la società, non il povero Pioli che non può certo cavare il sangue dalle rape e neppure le rape stesse, che in senso assoluto non hanno colpa di essere tali. Proviamo a goderci questa squadra che finalmente prova a giocare a calcio, speriamo che arrivi terza e soprattutto speriamo che gli altri non arrivino primi, cosa che toglierebbe a un nostro eventuale terzo posto quasi tutto il fascino. Sognare lo scudetto è una cosa che facciamo tutti, ma per il momento dovremmo farlo solo nel nostro cuore. Dichiararlo pubblicamente significa solo esporci a grasse prese per il culo...


ThomasDoll, 31/10/2014 14:03:

Quanto a Keita, dopo l'impresentabile avvio si è distinto con l'Udinese ed è stato escluso a Palermo, dove la Lazio cambiò assetto tattico a centrocampo. Poi non è più stato a disposizione, se non, forse, col Sassuolo, dove ci fu l'episodio dell'espulsione di Cana che complicò i piani. Mi sembra logico che il giovine sia la prima alternativa là davanti, soprattutto per la necessità di fare il vuoto nell'uno contro uno, che Lulic non ha. Una grande squadra è tale se ha a disposione molte soluzioni, oppure una soluzione vincente. Keita tornerà e avrà spazio, tornerà utilissimo più avanti.



"Impresentabile" è un aggettivo pesante che posso accettare solo se rivolto anche ad altri non meno "impresentabili". Non capisco tutta questa severità nei confronti di un ragazzo di vent'anni (non dimentichiamolo mai: ha solo vent'anni!) e contemporaneamente l'indulgenza nei confronti dell'accozzaglia di giocatori modesti che ho nominato prima, colpevoli secondo te solo di mancanza di concentrazione. Se qualcuno merita la nostra benevolenza sono i giovani talenti più che i vecchi mestieranti. De Vrij, Cataldi e Keita - uno per reparto ne abbiamo - rappresentano le principali risorse dell'organico in prospettiva, i giocatori che più di tutti gli altri hanno margini di miglioramento e quindi possono assicurare un upgrade complessivo della squadra. Keita, in particolare, è un potenziale fuoriclasse e io credo proprio che non lo avremo a lungo qui alla Lazio. Marginalizzare un simile patrimonio riducendolo al ruolo di "prima alternativa" significa né più e né meno tagliarsi le palle da soli. Anche perché le alternative si chiamano Mauri a trentaquattro anni e mezzo, Lulic all'ala o Felipe Anderson, nel quale ho sperato per oltre un anno e al quale purtroppo non credo più.
ReflexBlue74
00venerdì 31 ottobre 2014 15:24
Re:
Drenai71, 31/10/2014 15:02:



PS e OT
ho letto solo ora per puro caso su LN delle bimbe di cuchillo! augurissimi!!



Grande Fabrizio! Sapevo che stavano per.. ma non sapevo quando. Auguri doppi, quindi.  
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 ottobre 2014 15:27
Re:
Drenai71, 31/10/2014 15:02:


PS e OT
ho letto solo ora per puro caso su LN delle bimbe di cuchillo! augurissimi!!



Il nostro Federer...  
ℬaruch
00venerdì 31 ottobre 2014 15:43
Per me la "notizia" di ieri è che abbiamo comodamente rimbalzato la furia iniziale del Verona, che in altri tempi avrebbe prodotto almeno un gol di svantaggio, e che abbiamo provato più di loro a vincerla in 10 contro 11, mentre in altri tempi avremmo smesso di giocare se non di rimessa. La beffa non ha scalfito la grande impressione che mi ha fatto questa partita, al di là del discorso sugli equilibri e sui singoli. E questa volta - anche se è vero che non abbiamo avuto un calendario proibitivo - riusciamo a essere più forti delle assenze, e quelle di Gentiletti, Basta e Keita non sono assenze da 4 soldi, specie se i loro sostituti sono spesso portatori sani di cazzata

A proposito: chi terzino destro col Cagliari? Pereirinha, Gonzalez o Konko? Io proprio contro questo Cagliari non avrei voluto emergenze difensive. Eviterei Gonzalez, nonostante sia andato alla grande nello spezzone di ieri, e tutto sommato mi butterei su Konko, un po' come quando ci si affida al vecchio impiegato che fa il compitino ma l'ha fatto per tanti anni della sua vita e magari stavolta vuole dimostrare qualcosa
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