Pioli vs Keita

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Mark Lenders (ML)
00lunedì 10 agosto 2015 15:31
Niente da fare, la scintilla non scocca. Ne abbiamo già parlato spesso, mi limito quindi all'ultimo episodio: panchina in Supercoppa (e ci sta, viste le posizioni consolidate di Candreva e Anderson), ma soprattutto mancato subentro a vantaggio degli ultimi arrivati Kishna e Morrison.
Ecco, secondo me questo invece non ci sta. Ma proprio per niente. Una cosa del genere ha un solo nome possibile: mancanza di rispetto. Adesso ci si divide sul giocatore, chi lo ama attacca Pioli e chi non lo sopporta censura il suo plateale sfogo post partita dandogli dell'immaturo viziato. Io trovo che la maggior parte dei tifosi faccia un errore di metodo. Cioè, qui non è tanto in discussione il modo di essere di Keita, quanto la gestione del gruppo da parte di Pioli. Io ad esempio amo molto Keita come giocatore, lo sopporto a malapena come ragazzo, e però stavolta proprio non riesco a condannarlo per aver perso la pazienza. Qui c'è un allenatore che ha scelto come capitano un giocatore che se potesse andrebbe a giocare altrove e che nel finale della partita con la Juve ha preferito buttare dentro due ultimi arrivati, uno dei quali reduce da un infortunio, a discapito di uno dei meno peggio in questo disastroso precampionato. Questo è un modo di gestire il gruppo che fa schifo, a prescindere dalla scorrettezza delle reazioni che nel caso di Candreva ho condannato duramente e nel caso di Keita molto meno. La differenza è che un candidato capitano (ed ex romanista) per me deve essere irreprensibile nei comportamenti, tanto più che gli stanno togliendo qualcosa di simbolico ma nulla di sostanziale, mentre il malumore di un ventenne che non riesce a vedere il campo neppure per un minuto lo trovo molto più normale.

Detto questo, vado ancora oltre. Pioli ha dimostrato allo stesso tempo di essere un bravo allenatore e di non essere un grande allenatore. Ha ridato una fisionomia alla squadra ma quasi tutte le partite importanti le ha perse o comunque non vinte. Credo non per caso. Credo che gli manchi qualcosa sul piano della cattiveria, del carisma. Keita invece per ora ha dimostrato solo di avere grandi doti tecniche: non è neanche detto che diventi un bravo giocatore, ma secondo me ha le potenzialità per diventare addirittura un grande giocatore. Ecco, io ho un favor naturale per i grandi. Solo i grandi ti portano ad ottenere i grandi risultati, con quelli semplicemente bravi puoi ambire al massimo a "fare bene" (do you remember Reja?). E quindi, tra uno certamente bravo e uno potenzialmente grande io fisiologicamente mi schiero col secondo. Pioli sta cacciando Keita dalla Lazio. Se davvero fosse così, io caccerei Pioli.
ReflexBlue74
00lunedì 10 agosto 2015 16:16
Dimentichi Tare. Nell'episodio specifico c'entra poco o nulla, ma secondo me non vede di buon occhio il ragazzo e sta lavorando ai fianchi, deboli, di Pioli.

Mark Lenders (ML)
00lunedì 10 agosto 2015 16:29
Guarda, io di Tare mi fido molto più che di Pioli. Funziona così: Pioli deve convincermi coi fatti, dopodiché sono strafelice di riconoscergli i risultati che raggiunge. Tare sta qui da molto più tempo e ho imparato ad apprezzarlo, lo stimo e quindi sono più predisposto a fidarmi.
Se fossi sicuro che Keita lo sta cacciando Tare ti direi, a malincuore, "fidiamoci". Certo pretenderei che gli eventuali 15 milioni venissero immediatamente smistati su un centravanti, ma direi "fidiamoci". Igli che prende per il collo Zarate è un poster che vorrei avere in cameretta, tanto per intenderci.
Ma io invece temo che a premere per l'allontanamento di Keita sia Pioli. Secondo me non lo vede proprio e sbaglia di grosso. Oltretutto quest'anno un cambio affidabile per Candreva e Anderson serve COME IL PANE, e io non sono sicuro che su Kishna possiamo farci totale affidamento.
ReflexBlue74
00lunedì 10 agosto 2015 16:49
Pioli non ha lo spessore per imporre l'allontanamento di Keita.
Keita è un patrimonio tecnico ed economico prezioso, e sappiamo che Lotito e Tare non amano il trading selvaggio e non si fanno condizionare dagli allenatori, per questo scelgono sempre figure "gestibili".
Su Keita credo che abbiano trovato in Pioli una valida sponda. Qualche settimana fa ho letto che la società si è indispettita con Keita perché durante il ritiro non avrebbe rispettato l'impegno a presentarsi a firmare autografi. Cazzate lo so, ma sono i classici spifferi fatti uscire ad arte per creare il clima giusto.
Vedi Romagnoli che da un mese a questa parte si è scoperto essere un laziale sfegatato...
pizzeman
00lunedì 10 agosto 2015 17:15
La Lazio ha dimostrato di saper aspettare i giovani. E anche quando qualche ex giovane non più funzionale al progetto è servito lo si è utilizzato. E quando è stato il momento lo si è ceduto. Parlo di cavanda.
Con keita invece solo bastone e pochissima carota, come se la strategia fosse ben precisa: non ti montare la testa, quando sarai pronto giocherai.
quindi mi stupirebbe molto una cessione, come non credo che la scelta di inserire kishna sia stata estemporanea. Adesso vedremo... mi aspetto dialogo forte tra keita e pioli e rinascita, magari passando ad un modulo diverso, quel 4-3-1-2 già visto all'Olimpico di Torino lo scorso anno, con Candreva o Morrison alle spalle di due tra klose, djordjevic, anderson, kishna e keita...
Drenai71
00lunedì 10 agosto 2015 17:49
che keita non sia il prototipo del giocatore che pioli apprezza è palese, ma nel caso specifico della supercoppa non sono sicuro che c'entri questo. la partita era ormai andata e credo che pioli volesse dare un'occhiata a due che non aveva mai visto all'opera in un contesto di quel livello piuttosto che keita che conosce bene.
fosse successo sullo 0-0 o con parecchio ancora da giocare lo sfogo l'avrei capito, ma in questo caso credo che semplicemente pioli considerasse la partita ormai persa e fosse solo curioso di vedere che tipo di approccio avrebbero avuto i nuovi.
ReflexBlue74
00martedì 11 agosto 2015 09:25
Re:
Drenai71, 10/08/2015 17:49:

che keita non sia il prototipo del giocatore che pioli apprezza è palese, ma nel caso specifico della supercoppa non sono sicuro che c'entri questo. la partita era ormai andata e credo che pioli volesse dare un'occhiata a due che non aveva mai visto all'opera in un contesto di quel livello piuttosto che keita che conosce bene. fosse successo sullo 0-0 o con parecchio ancora da giocare lo sfogo l'avrei capito, ma in questo caso credo che semplicemente pioli considerasse la partita ormai persa e fosse solo curioso di vedere che tipo di approccio avrebbero avuto i nuovi.



Ma perché non lo apprezza? Perché è un dribblomane anarchico? Perché manca di sagacia tattica? Perché non ha spirito di sacrificio? Perché in campo non si comporta correttamente con i compagni?

Se rispondiamo sì a queste domande, il primo che deve uscire è Candreva. Se il prototipo al quale ispirarsi è il soldatino Borini -che è l'esatto opposto dei nostri esterni, umile, tatticamente disciplinato, aggredisce gli spazi senza palla, si sacrifica in copertura, non parla, ha i piedi montati al contrario- allora fuori Candreva prima di subito, fuori Keita, fuori Anderson che un po' ci prova a rientrare ma non basta e fuori pure Kishna -il peggiore da questo punto di vista- e i suoi cinque minuti in Supercoppa.

Se veramente il problema è la convivenza tra Pioli e Keita -io non penso sia così, o almeno lo è in parte- le spiegazioni sono due: Pioli "sopporta" Anderson e Candreva perché gli risolvono le partite mentre Keita no oppure si stanno semplicamente sul cazzo.

Drenai71
00martedì 11 agosto 2015 09:41
non sono molto d'accordo. secondo me per quello che chiede pioli, nel ruolo di esterno candreva e anderson fanno un lavoro molto ma molto differente da keita. per quello nonostante sia chiaramente un'ala per vocazione, alla fine riesce a giocare un pochetto quasi esclusivamente da punta.
e non è un caso, visto che lui E' una punta (per quanto esterna, seconda punta come vuoi tu) invece gli altri due sono centrocampisti offensivi.
keita non copre il terzino avversario, e questo specialmente col 4231 è necessario (difatti a me non piace manco per anderson). ad esempio ieri sera ho spizzato wba-city, e nel secondo tempo il wba ha messo berahino all'ala (un centravanti) e questo gli rientrava fino alla sua area piccola.

kishna sono abbastanza d'accordo con te che parrebbe la fotocopia di keita e quindi immagino che a meno che non gli piaccia fare il centravanti atipico o il trequartista centrale nel 4231, troverà gli stessi problemi. proprio per questo non mi stupisco che pioli l'abbia messo dentro per cominciare a capire con chi ha a che fare.
quanto all'antipatia o a generici problemi fuori dal campo, io non ne so nulla e quindi non mi avventuro in ipotesi, ma non mi stupirei se in qualche modo incidessero anche sulle scelte tecniche, alla fine pare che cavanda sia stato ceduto a tutti i costi proprio per questo.
Mark Lenders (ML)
00martedì 11 agosto 2015 10:26
Si, però c'è una differenza clamorosa tra Cavanda e Keita: uno poteva valere a dire tanto 5 milioni - ed è stato venduto a 2 - mentre l'altro, se opportunamente valorizzato, di milioni potrebbe valerne tanti tanti di più.
Se c'è una cosa che mi fa incazzare ancora più dell'eventuale cessione in sè, sono quei 15 milioni di possibile contropartita. In un mercato in cui i ventenni sono supervalutati, 15 milioni per Keita sono una cifra ridicola. Vendere Keita oggi è come se avessimo venduto Anderson l'anno scorso: una cazzata enorme. Io non so se Keita diventerà Ribery, ma sono abbastanza sicuro che, se fatto giocare più spesso, una stagione migliore dell'ultima è facilmente alla sua portata. E - vista la sua età - basterebbe una stagione migliore dell'ultima per quasi raddoppiare la sua ridicola quotazione attuale.
Drenai71
00martedì 11 agosto 2015 10:37
ma infatti io sono abbastanza sicuro che il cartellino di keita non verrà ceduto. al massimo lo si manda in prestito (tipo al torino che per me sarebbe ottimo) e se proprio si deve, lo si vende l'anno prossimo dopo una stagione da titolare.
ReflexBlue74
00martedì 11 agosto 2015 12:13
Re:
Drenai71, 11/08/2015 09:41:

non sono molto d'accordo. secondo me per quello che chiede pioli, nel ruolo di esterno candreva e anderson fanno un lavoro molto ma molto differente da keita. per quello nonostante sia chiaramente un'ala per vocazione, alla fine riesce a giocare un pochetto quasi esclusivamente da punta. e non è un caso, visto che lui E' una punta (per quanto esterna, seconda punta come vuoi tu) invece gli altri due sono centrocampisti offensivi. keita non copre il terzino avversario, e questo specialmente col 4231 è necessario (difatti a me non piace manco per anderson). ad esempio ieri sera ho spizzato wba-city, e nel secondo tempo il wba ha messo berahino all'ala (un centravanti) e questo gli rientrava fino alla sua area piccola. kishna sono abbastanza d'accordo con te che parrebbe la fotocopia di keita e quindi immagino che a meno che non gli piaccia fare il centravanti atipico o il trequartista centrale nel 4231, troverà gli stessi problemi. proprio per questo non mi stupisco che pioli l'abbia messo dentro per cominciare a capire con chi ha a che fare. quanto all'antipatia o a generici problemi fuori dal campo, io non ne so nulla e quindi non mi avventuro in ipotesi, ma non mi stupirei se in qualche modo incidessero anche sulle scelte tecniche, alla fine pare che cavanda sia stato ceduto a tutti i costi proprio per questo.



Boh, io non vedo tante differenze nell'interpretazione del ruolo di esterno. Che possa fare anche l'attaccante, seconda punta, non incide sulla questione.

A me Candreva piace e il suo rendimento in questi anni è fuori discussione, ma non si può nascondere che: copre pochissimo, tatticamente è poco disciplinato, spesso si lascia andare a giocate individuali che pregiudicano lo sviluppo della manovra offensiva.
Ripeto, se i titolari fossero Di Livio e Borini, pur non condividendo la scelta, apprezzerei l'onestà e la coerenza del progetto. Ma nello scenario attuale percepisco un ostracismo che fatico a giustificare come limitato alla sola componente tecnica.
cuchillo76
00martedì 11 agosto 2015 18:40
Ho già fatto l'errore di non fidarmi di Pioli, a proposito di Keita. Non lo rifaccio quest'anno. 
Lo scorso anno, vedere in panchina Keita e in campo Felipe, perlomeno fino a Lazio-Atalanta, mi aveva provocato istinti omicidi. Avessi incontrato Pioli dopo Lazio-Udinese, m'avrebbero dovuto fermare in quattro o cinque, e anche belli forzuti. 
Il campo ha detto altro. E ha detto altro anche a proposito di Mauri, di Lulic, dello stesso Cavanda, calciatori che per diversi motivi avrei voluto il più possibile lontano dal campo di gioco.

Ecco, io penso che a un tecnico che per un anno le infila praticamente tutte va dato un credito. Perlomeno in fatto di giocatori.
Poi, i limiti li conosciamo. Crolla nelle partite importanti, è spesso tardivo nei cambi (me lo aveva già anticipato il mio amico bolognese), non sa leggere il momento della partita in cui far capire alla squadra che prendersi il pareggio è molto meglio dell'inevitabile sconfitta (alla fine la roma di Garcia l'ha spuntata per questo e in questo ho ammirato il Garcia dello scorso anno: sapevo che quella sfilza di pareggi in realtà avrebbe costituito la loro grande dote).

Però, ragazzi, è il tecnico che dopo 8 anni ci ha ridato la gioia di vedere un calcio piacevole, una manovra ariosa, 8 occasioni da gol a partita. E un terzo posto, che classifica reale alla mano mancava da 14 anni.  

Ora, io non so perché con Keita stia succedendo questo. Alle antipatie personali non ci ho mai creduto. Troppa la differenza d'età.
E sul caso specifico di Shangai, sto con drenai. La partita era finita, a Keita in quel momento io non ci ho neanche pensato e sul 2 a 0 la prima cosa che ho detto a mio cugino è stata: "a questo punto, buttane dentro un paio dei nuovi, mi va bene pure Patric"...  
Probabilmente il ragionamento di Pioli è stato anche un po' questo. 

La frattura va ricomposta ed è in questa attività diplomatico che adesso voglio vedere la reale bravura di Tare, anche in questo. 
Keita lontano dalla Lazio non si può sentire, a meno, davvero, di un prestito secco in una squadra dove vada a giocare 40 partite su 38, un po' come Baronio alla Reggina (anche se in realtà lì lo vendemmo proprio per poi ricomprarlo...)
Penso che una vendita a 15 milioni, peggio ancora se in Italia, non potrei proprio sopportarla. 
ℬaruch
00sabato 15 agosto 2015 16:30
Su Keita Pioli sfoderò la famosa frase sui giocatori che passano solo il 3% del tempo col pallone, dunque conta di più il tempo che passano senza palla (97%). La frase per me è importante, ma non quanto è importante il patrimonio rappresentato da Keita. Venderlo questa estate a 10-15 milioni può voler dire due cose potenziali: gravissimo errore o grandissimo affare. Per quello che dice il campo, eviterei di correre il rischio, specie se figlio di incomprensioni col tecnico. Anche perché un altro anno così così porterebbe la quotazione a 6-8, non a zero. Se poi mi dici che la cessione di Keita era il sacrificio per poter arrivare a una punta forte, allora inizio a pensarci. Ma non mi sembra uno scenario realistico
Er Matador
00domenica 16 agosto 2015 03:58
Premessa: il mio approccio alla questione dei rapporti fra tecnico e giocatori è dichiaratamente talebano.
L'allenatore ritiene di inserire Maradona a un minuto dalla fine per tenere palla, perché convinto che quella sia la soluzione più utile per la squadra?
Il prescelto esegue e con impegno, senza fare storie.
L'esasperato potere contrattuale dei calciatori dalla Sentenza Bosman in poi ha reso impraticabili criteri disciplinari così rigidi, ma la sostanza non cambia: se Pioli ritiene che Kishna o chi per esso serva più di Keita in quel momento, deve schierare l'olandese senza perdersi in equilibrismi politici da corrente democristiana.
In più, va valutato il potere contrattuale conquistato sul campo a livello individuale.
Se il romanista Candreva può reclamare la fascia da Capitano senza pernacchie preventive, è perché sotto il profilo dell'abnegazione e del rendimento si è costruito un credito non illimitato ma assai solido.
Keita gioca ancora a calcio, e dopo le ultime due stagioni dovrebbe già ritenersi fortunato per questo: con quale credibilità può pretendere un posto più o meno fisso in squadra?
Più in generale, credo vada poi affrontata una questione di metodo: cosa si intende esattamente per talento?
Ho la sensazione che si confonda tale concetto con un altro molto diverso, cioè l'avere degli ottimi colpi sul piano astrattamente tecnico.
Prendiamo un caso paradigmatico come quello di Balotelli: neppure il suo più feroce detrattore può negargli la capacità di inventare dal nulla giocate a cui i comuni mortali neppure penserebbero, caratteristica che lo avvicina concettualmente a Ibra.
Se però si inserisce tale dato nel contesto del suo modo di stare in campo fra un highlight e l'altro, vale a dire all'insegna della più assoluta inconsistenza, ciò che ne esce non è un talento: è un'ipotesi di giocatore, dall'utilità pratica prossima allo zero.
Keita parte da un piede assai gentile ed educato: dote che Meghni, ad esempio, possedeva come pochi altri. Ma per il resto?
Non si ricordano cross particolarmente vellutati.
Al tiro manca, oltre che di precisione, di quella "secchezza" chirurgica tipica dei bomber: difetto nel quale ricorda un po' il Bokšić meno ispirato.
Come esterno nel 4-3-3 non svolge neppure un centesimo dell'immane lavoro che Candreva e FA si sobbarcano abitualmente.
Le sue prestazioni scivolano così nell'evanescenza: oltretutto aggravata, rispetto al già citato Balotelli, dall'assenza di un pur occasionale colpo del KO.
E questo, carattere a parte, sarebbe un grande prospetto?
Spero che il ragazzo mi smentisca, ma fatico sempre più a intravedere un percorso di crescita che lo porti a diventare anche solo un giocatore compiuto: e non un nuovo Cassano, anacronistica seconda punta che non corre e bluff giornalistico dietro cui si nasconde il nulla.
Se davvero l'amatore (© cuchillo) mette sul piatto cifre dai 15 milioni in su, l'uovo oggi può diventare una prospettiva appetibile.

alenboksic71
00giovedì 27 agosto 2015 12:20
Sono con Pioli su una cosa certamente: Keita non gioca senza palla e non attacca gli spazi per essere un esterno. Quindi sta giocando, e bene secondo me, da attaccante centrale. Non credo potrà mai essere riempito di cross alti nè potrà mai fare 25 gol ma il suo ruolo è quello. E in questa Lazio con due centravanti a mezzo servizio c'è grande bisogno.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 27 agosto 2015 12:46
Re:
alenboksic71, 27/08/2015 12:20:

Sono con Pioli su una cosa certamente: Keita non gioca senza palla e non attacca gli spazi per essere un esterno. Quindi sta giocando, e bene secondo me, da attaccante centrale. Non credo potrà mai essere riempito di cross alti nè potrà mai fare 25 gol ma il suo ruolo è quello. E in questa Lazio con due centravanti a mezzo servizio c'è grande bisogno.



Non inizi benissimo, dal mio punto di vista  
Mi diresti un altro "centravanti" (ah, ah, ah) con le caratteristiche di Keita?
Comunque sia chiara una cosa: se Keita non gioca senza palla e non attacca gli spazi la colpa è di Pioli più ancora che sua. Se in un anno di lavoro non è riuscito a trasmettergli questi concetti ha fallito come allenatore.
Drenai71
00giovedì 27 agosto 2015 12:53
nella partita di ieri io sinceramente non ho sentito la mancanza del centravanti come uno dei problemi principali.

keita per me è una punta e quindi al momento non essendocene altre è giusto che il centravanti lo faccia lui.
si è mosso bene, e finchè la lazio è stata in partita è stato uno dei migliori, è stato cercato palla a terra e ha messo in difficoltà la difesa.
era una partita in cui era fisiologico che gli sarebbero arrivate poche palle ma le cose sarebbero andate migliorando tanto piu a lungo reggeva lo 0-0 (come peraltro stava cominciando a vedersi). poi le cose sono andate a rotoli, ma ci fosse stato lui o un altro davanti per me cambiava poco.

mi sembra la partita meno significativa per giudicare keita centravanti sì/centravanti no.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 27 agosto 2015 12:59
Re:
Drenai71, 27/08/2015 12:53:

nella partita di ieri io sinceramente non ho sentito la mancanza del centravanti come uno dei problemi principali. keita per me è una punta e quindi al momento non essendocene altre è giusto che il centravanti lo faccia lui. si è mosso bene, e finchè la lazio è stata in partita è stato uno dei migliori, è stato cercato palla a terra e ha messo in difficoltà la difesa. era una partita in cui era fisiologico che gli sarebbero arrivate poche palle ma le cose sarebbero andate migliorando tanto piu a lungo reggeva lo 0-0 (come peraltro stava cominciando a vedersi). poi le cose sono andate a rotoli, ma ci fosse stato lui o un altro davanti per me cambiava poco. mi sembra la partita meno significativa per giudicare keita centravanti sì/centravanti no.



Io non discuto la partita di ieri, io discuto la trasformazione di un potenziale crack come esterno in centravanti per forza, in centravanti adattato.
E' vero che è più punta di Candreva e Anderson, ma sarà sempre una SECONDA punta, mai una prima. E comunque Kishna mi pare più punta di lui, non fosse altro che per le caratteristiche fisiche.

Ribadisco: nel 2014-2015 c'è stata una prima parte di stagione in cui Keita ha avuto la sua occasione e l'ha buttata nel cesso allenandosi male e giocando peggio.
Ma da quando è tornato in forma (diciamo dall'inizio dell'anno solare 2015) il suo unico problema sono stati Candreva e Anderson + una stagione senza coppe. E sono straconvinto, praticamente sicuro, che tutta questa manfrina di Pioli sul ruolo sia dipesa unicamente da una cosa: non averci la rottura di palle di doverne mandare ogni domenica uno in panchina. Dire "Keita lo vedo centravanti" significa essenzialmente toglierlo dalla concorrenza con Candreva e Anderson semplificandosi le scelte: un favore a se stesso ma non certo al ragazzo, che invece meriterebbe di essere addestrato al meglio per giocare da esterno. Una cosa del genere ha un nome solo: malafede.
ReflexBlue74
00giovedì 27 agosto 2015 13:00
Nessuno dei nostri esterni attacca gli spazi.

Sul gioco senza palla in fase difensiva, l'obiezione ci può stare, ma pure Candreva non mi pare proprio un soldatino. Ogni tanto ci prova...
Ad Anderson viceversa, con tutti i limiti di un giocatore tecnico e brasiliano, gli riconosco la buona volontà e una discreta fisicità.

Comunque non sono Di Livio ed Evani, questo sia chiaro.
alenboksic71
00giovedì 27 agosto 2015 13:44
@Mark. Avevo letto il tuo parere ma non riesco proprio a essere d'accordo. Se per te centravanti è solo Bobo Vieri allora Keita non può esserlo. Ma il ruolo è cambiato. E Keita ha dimostrato o sta dimostrando di poterlo fare a prescindere dal fatto che nel ruolo di esterno è chiuso. A meno di tornare a un 442 che però non utilizza più nessuno ma che sarebbe nelle corde di questa squadra con Keita seconda punta insieme a una delle due pecette che ora chiamiamo centravanti.
Er Matador
00giovedì 27 agosto 2015 13:57
Un benvenuto ad Alen, innanzitutto.   
Ma si tratta dello stesso AlenBoksic di BC.org? Mica per altro, ma lì mi sembra difficile definire "non assidua" la sua presenza...

Tornando in topic: condivido la scarsa attitudine di Keita per il ruolo di esterno come lo intende Pioli, aggiungendo all'elenco delle lacune la scarsa propensione a sobbarcarsi il contributo di quantità fornito - l'anno scorso, perlomeno - da Candreva e FA.
È un centravanti, dunque? Neppure quello: e non perché la mia preferenza va a interpreti del ruolo più fisici, in grado di alternare i movimenti di squadra all'azione di forza fuori dagli schemi.
Prendiamo la gara di ieri: il ragazzo ha svariato su tutto il fronte, sovrapponendosi a chiunque e senza mai tenere la posizione od offrire un riferimento.
C'è qualcosa di più lontano dal concetto di centravanti, quali che siano le sue caratteristiche atletiche e tecnico-tattiche?
E la mancanza di un elemento nel ruolo - su questo l'ho vista diversamente da Drenai - si è sentita parecchio.
Come sarebbe andata la partita se in area ci fosse stato qualcosa di diverso dal nulla sui palloni, magari pochi e di dubbia qualità, buttati al centro?
Come sarebbe andata se, avendo rinunciato a priori a una qualsiasi manovra con le scelte di formazione, fosse stato almeno possibile cercare la testa di una torre con lancioni a casaccio e gli altri più o meno pronti ad approfittarne?
Forse allo stesso modo, forse diversamente: ma l'assenza di un riferimento centrale, che richiede più velocità e più movimenti d'insieme non alla portata della Lazio di ieri sera, ci ha definitivamente castrati in fase offensiva.
Che fare, quindi, considerando come la partenza troppo lontano dalla porta gli precluda una collocazione ideale anche come ala?
A Keita ho assegnato l'unica sufficienza per l'atteggiamento positivo e per il fatto che sia stato l'unico ad avvicinare la chimera di un tiro in porta.
Ma si è trattato della classica serata da non squadra, in cui brillano elementi volonterosi e anarchici che in un gioco organizzato evidenzierebbero soprattutto la seconda caratteristica: a partire dalla scarsa disponibilità all'uno-due, non esattamente un pregio.
A me l'ispano-senegalese, più che esterno o centravanti, sembra semplicemente incompatibile col 4-3-3, e con quello di Pioli in particolare.
I suoi movimenti mi suggeriscono piuttosto il profilo di una seconda punta, con margini di libertà nel ruotare attorno a un pivot con movimenti complementari ai suoi.
Ruolo che manderebbe in panchina FA (e quello attuale lo meriterebbe, ma in prospettiva...) a favore di un 4-4-1-1 con Candreva arretrato sulla linea di metacampo (e fin qui tutto bene), un esterno sinistro più difensivo del brasiliano ma speculare a Tonino (di cui non disponiamo: e non Lulić, per pietà), un solo centrocampista al fianco di Biglia.
Troppo complicato, nonché troppo destabilizzante per vararlo a favore di un solo giocatore e dal rendimento non certo assicurato.
Per me la sfida di Keita e di chi lo allena consiste nell'evolvere dal ruolo di seconda punta che non corre a quello di seconda punta che corre almeno un po': altro non riesco a immaginare.
E temo che la sua prospettiva sia quella di un nuovo Liverani: elemento dalle doti tecniche sopra la media, ma complessivamente non spendibili nelle durezze tattiche e atletiche del calcio moderno.
Sempre sperando di essere smentito, s'intende.
alenboksic71
00giovedì 27 agosto 2015 14:06
Sono un altro alenboksic. Avrò in comune con quello di BC l'omosessualità verso il croato. :-)
Solo per curiosità però vorrei ricordarvi "centravanti diversi" come Signori, Montella, Di Natale, Dybala, Aguero, Mancini.
Alcuni senza fisicità, altezza o velocità ma che hanno interpretato il ruolo in modo diverso anche facendo reparto da soli.
Voglio vedere in Keita un centravanti atipico. Sempre a patto che esterni e centrocampisti offensivi facciano il loro dovere.
Mark Lenders (ML)
00giovedì 27 agosto 2015 14:08
Re:
alenboksic71, 27/08/2015 13:44:

@Mark. Avevo letto il tuo parere ma non riesco proprio a essere d'accordo. Se per te centravanti è solo Bobo Vieri allora Keita non può esserlo. Ma il ruolo è cambiato.



Quindi adesso sarà pieno di centravanti alla Keita... Qualche nome?
alenboksic71
00giovedì 27 agosto 2015 14:13
Non ho detto che è pieno ma che Keita può interpretare il ruolo sì.
Però se vuoi: Aguero è alto quanto mia nipote e svaria e fa l'unica punta. Quando non c'è Lewandovski e con la Germania Thomas Muller fa l'unica punta, Rooney fa il centrocampista da anni e ora l'hanno rimesso al centro, Dybala pare Morfeo ma può fare solo il centravanti, Palacio l'ha fatto, Pandev l'ha fatto domenica, Di Natale alto un metro lo fa da 4 anni giocando da fermo.
to be continued...
Mark Lenders (ML)
00giovedì 27 agosto 2015 17:08
Credo che stiamo cadendo in un clamoroso equivoco. Il problema di Keita rispetto al ruolo di centravanti non è la statura. Voglio dire che non è solo una questione fisica, ma anche tecnica.
Prendi Dybala: per me non è assolutamente un "Morfeo" (temo invece che quell'idiota di Allegri lo consideri tale) bensì un Montella. E Montella era un centravanti, un grande centravanti. Grazie alla sua fantastica tecnica di base poteva fare anche l'11 in presenza di un Batistuta o di un Vieri, ma di base era un 9. Atipico finché si vuole, ma un 9 purosangue. E lo stesso dicasi di Dybala. Che infatti prevedo faticherà moltissimo a legare con altri 9 come Mandzukic e Morata.
Aguero invece è un 10 come può esserlo Jovetic, o come lo era Mancini, o come lo sono diventati Di Natale e Totti nel finale di carriera: cioè starebbero benissimo accanto a un centravanti, ma sanno/sapevano giocare anche da punte centrali. Un po' per bravura nei movimenti, ma soprattutto perché vedono/vedevano la porta e quindi segnano/segnavano un sacco di gol. Già Palacio non lo faccio rientrare nella categoria (trattasi chiaramente di un 11), e meno che mai ci faccio rientrare Pandev. Rooney potrebbe essere un 11 ma a me piaceva/piace molto pure da 9, credo ne abbia tutte le caratteristiche tecniche e fisiche.
Di tutti quelli che hai nominato il meno lontano da Keita (anche se sono comunque molto molto diversi) potrebbe essere Thomas Muller. Ma al di là del fatto che stiamo parlando di un rarissimo esempio di giocatore universale, Muller è un altro che segna come un figlio di puttana.

KEITA, SE PER CASO NON VE NE SIETE ANCORA ACCORTI, E' ABBASTANZA SCARSO NEL TIRO IN PORTA. NON E' FREDDO E NON HA LA STOCCATA DEL GOLEADOR. NON SARA' MAI UNO DA 15-20 GOL, MA IN COMPENSO HA UN GRAN DRIBBLING, UN MAGNIFICO CROSS DAL FONDO E UNA BUONA PROPENSIONE AL DIALOGO STRETTO CON UNA SPONDA CENTRALE. Ho descritto un'ala. Ho descritto un numero 7 o al massimo un numero 11. Mai e poi mai sarà un 9, perché del 9 non ha la struttura fisica, non ha i movimenti e non ha - soprattutto - il gol nel sangue. Pensare che il terminale offensivo della squadra possa essere uno che attualmente si mangia tre gol su quattro è - perdonami, ce l'ho molto più con Pioli che con te - DEMENZIALE. Quindi, siccome non mi rassegno all'idea che Pioli sia stupido (anche se una certa incapacità di lettura delle partite e una certa bonomia un po' ottusa potrebbero farmelo sospettare), l'alternativa è che rispetto a Keita sia intellettualmente disonesto, nei termini che ho descritto sopra. Ossia gli fa comodo snaturarlo onde evitare rogne in sede di turnover, ché Candreva è praticamente intoccabile e Anderson (fino a ieri sera, voglio sperare) era il cocco di nove laziali su dieci.
Er Matador
00giovedì 27 agosto 2015 17:17
Re:
Mark Lenders (ML), 27/08/2015 17:08:

Pensare che il terminale offensivo della squadra possa essere uno che attualmente si mangia tre gol su quattro è - perdonami, ce l'ho molto più con Pioli che con te - DEMENZIALE


Perfettamente d'accordo.
Faccio solo sommessamente notare che lo stesso concetto si applica a Klose e
Đorđević.
Giusto per chiarire come stiamo messi in attacco.
Drenai71
00giovedì 27 agosto 2015 17:22
keita ha piu tiro di rocchi (o di salas se è per questo). e il paragone con aguero (soprattutto) o dybala per me ci sta abbastanza, se non oggi (la mancanza di freddezza è evidente nel keita odierno) in prospettiva.

voglio dire che differenza c'è fra te che invochi l'insegnamento di corsa e copertura in modo da adattarlo a fare l'esterno (che con pioli è un centrocampsta) e chi chiede invece quello nelle conclusioni a rete? in entrambi i casi il giocatore ha delle doti e deve migliorarne altre, d'altronde finchè la lazio gioca col 433 non è che ha alternative, o l'una o l'altra.

personalmente ritengo che pensare che possa realizzarsi esclusivamente in un modulo a due punte sia limitante per il calciatore, che è bravo e per me può far bene ed evolversi anche con la lazio attuale (per dire io dovendo scegliere un centravanti fra lui e un ipotetico matri farei giocare comunque lui).
Drenai71
00giovedì 27 agosto 2015 17:25
klose nel campionato scorso mi pare sia stato di gran lunga il realizatore con la miglior percentuale in tutto il campionato ed uno dei migliori in europa.
poi magari quest'anno calerà effettivamente pure lui al 25% ma non pieghiamo la realtà prima che succeda.
ℬaruch
00giovedì 27 agosto 2015 17:33
Il tema Keita punta lo dibattemmo ampiamente già nello scorso torneo. Tirai fuori un dato agghiacciante sul rapporto tiri-gol del nostro, uno degli ultimi di tutta la Serie A. Per quello dissi che se Pioli voleva farne una punta, doveva insegnargli a fare i gol, e sarebbe stata una sfida proibitiva, la più proibitiva della stagione del mister. Il giocatore che dovrebbe essere Keita per poter essere una punta è Cristiano Ronaldo (come modello, non intendo lui proprio), che ha qualche centimetro e un paio di chili in più. Io non disdegno di vederlo bene anche come punta, e anche centralmente, ma resta uno che ne deve avere un'altra vicino, di punta, se vuole diventare almeno un Asprilla. Un Melli-Djordjevic, più di uno Zola-Felipe Anderson. Il Klose trequartista che faceva bene con Mauri punta secondo me farebbe benissimo in coppia con Keita.

ℬaruch
00giovedì 27 agosto 2015 17:39
Re:
Drenai71, 27/08/2015 17:25:

klose nel campionato scorso mi pare sia stato di gran lunga il realizatore con la miglior percentuale in tutto il campionato ed uno dei migliori in europa.



Confermo, lo pubblicai per Lazio Page: fino a fine anno, quando ha subito il sorpasso di Dost, era il primo in tutta Europa. Meno di tre tiri per gol, ma è quasi sempre stato così per lui. Che magari tira sempre meno ma quasi sempre solo quando c'è da tirare. Il ché rende anche più vistosi i pochissimi errori
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