Pagelle Lazio-Milan 1-1

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Mark Lenders (ML)
00mercoledì 15 febbraio 2017 12:57

boks xv, 14/02/2017 14.41:



te ne porto a pacchi (e del resto mi pare tu frequenti anche il forum dei superlaziali, e lì pure ne trovi a bizzeffe...) che cianciavano di Inter squadra di merda (anche dopo che ci avevano ciancicato 3-0, eh), che il Napoli negli undici non ci è superiore.
Addirittura me ne ricordo un paio che "Mertens non vale un cazzo, tutta la vita Felipe"  . Le mmerde che senza i rigori ce starebbero dietro e via cazzate spargendo.
Certo, nelle ultime settimane si vanno rarefacendo...
Io resto della mia opinione: valiamo la Fiorentina e con lei battaglieremo il posto in classifica.
In attesa che l'Atalanta smetta la propria stagione monstre.



Guarda, mi voglio autodenunciare. Nel senso che se vai a vedere questo topic http://laziofew.freeforumzone.com/d/11303944/Lazio-Few-Games-Supergioco-2016-2017/discussione.aspx la mia classifica alla vigilia del campionato era:

1) ROMA
2) JUVENTUS
3) NAPOLI
4) INTER
5) FIORENTINA
6) LAZIO

ma poi c'è stato pure un momento, anche lunghetto, in cui ho davvero creduto che potessimo lottare punto a punto col Napoli. Anche perché lo stavamo facendo. E io alla fine sempre tifoso sono, per quanto possibile cerco di farmi trascinare. Del resto mica stavo sognando lo scudetto, ma solo una lotta serrata per il terzo posto. E Lazio di Lotito terza ci è già arrivata. Il fatto è che pur avendo sempre adorato Mertens mai avrei creduto di vederlo trasformato in centravanti con medie gol da Higuain. Credevo invece che la nostra possibilità di lottare col Napoli dipendesse dal fatto che l'infortunio di Milik avrebbe mutilato in un colpo solo la squadra e il morale. Ho sbagliato, ma quando si è spaccato Milik ero in ottima compagnia.
Quanto all'Inter, che abbia una qualità molto superiore alla nostra è evidente. Speravo che il ritardo accumulato con De Boer la frenasse di più, Pioli sta facendo bene ma non sono sorpreso: dal giorno in cui è arrivato ho scritto che avrebbe "fatto bene". Il che significa Europa League. Perché terzo non ci arriva e la vittoria è incompatibile col suo dna, tant'è che in Coppa Italia si è fatto eliminare dalla Lazio di Inzaghi che doveva vincere 6-2.
Quanto al Milan, che già in estate non pronosticavo tra le prime 6, non posso che confermare queste previsioni anche alla luce degli ultimi infortuni che hanno avuto. E non perché Montella non sia bravo, ma perché la rosa è quella che è.

Insomma, la morale di tutto questo discorso è la solita, e non sono i gol di Inglese e Suso a dettarla, sarebbe stato lo stesso anche se invece di un punto ne avessimo fatti quattro. L'altro giorno ho letto un pezzo del Financial Times https://www.ft.com/content/5928c186-e6c1-11e6-893c-082c54a7f539 in cui veniva stilata la classifica delle squadre che spendono meglio i loro soldi. L'assunto di partenza è che che il miglior indice di predizione dei risultati di una squadra è rappresentato dal monte ingaggi: se hai il sesto monte ingaggi si presume che arriverai sesto; se arrivi da quinto in su hai fatto meglio del tuo, se arrivi da settimo in giù hai fatto peggio. Bene, analizzando i bilanci di 69 club europei dal 2011 al 2015, loro hanno stabilito che in quest'arco di tempo il club più intelligente è stato l'Atletico Madrid. E direi che ce ne eravamo accorti. Forse potremmo esserci accorti anche del Napoli, che in questa classifica figura al sesto posto, mentre sono sicuro che resterete sorpresi leggendo che la Lazio è decima. Decima in Europa, il decimo club che spende meglio i propri soldi. Inter e Milan, per parlare di due delle nostre avversarie di questo ultimo quinquennio, sono rispettivamente al terzultimo e al quartultimo posto.
E noi dopo ogni partita persa o pareggiata siamo sempre qui a rifare gli stessi discorsi, a parlare del "gioco", degli "schemi" di Inzaghi. E io che finisco sempre a difenderlo probabilmente sto passando come suo estimatore, laddove invece penso che stia agli allenatori esattamente come Immobile sta ai centravanti: si può avere di meglio, ma questo abbiamo perché questo ci possiamo permettere. E comunque se devo scegliere tra avere un centravanti migliore di Immobile o un allenatore migliore di Inzaghi scelgo tutta la vita il primo, perché in campo ci vanno i giocatori. Questa cosa bisognerebbe spiegarla a quel campione del mondo di disonestà intellettuale di Vincenzo Cerracchio, che ieri sera ha avuto la faccia da culo di twittare la seguente stronzata: #PSGFCB Questo è Emery, ovvero un Allenatore. Questo è il Psg ovvero la squadra di una Capitale. Cioè, finché delle piccinerie del genere le dicono Stefano Benedetti o Guido De Angelis uno ci passa sopra, perché il quoziente intellettivo è quello che è. Ma se le dice uno intelligente come Cerracchio io posso e devo pensare solo alla disonestà, perché qui l'unica cosa in comune tra noi e il PSG è l'essere squadra di una capitale, e neanche è del tutto vero. Perché loro sono l'unica, mentre noi dividiamo lo spazio con chi sappiamo e proprio in questi giorni la politica romana - dopo averlo stabilito nel 2002 -  sta decidendo a tavolino che Roma e Lazio devono continuare a viaggiare a velocità diverse. Il tutto mentre quelli come Cerracchio fanno pippa e la buttano in caciara col Psg. Pagliacci. Servi! Non di Lotito ma di Pallotta...
Ma non divaghiamo, torniamo alla Lazio. Insomma, io ho l'impressione che tutta questa scarica di votacci che parte dopo ogni sconfitta ma anche dopo ogni pareggio con 20 tiri in porta parta dal presupposto che la Lazio di Inzaghi è distante da ciò che dovrebbe essere. Da un ideale che però - reggetevi forte perché sto per darvi una terribile notizia - è astratto, non esiste. Io a Immobile ho dato 5,5 nonostante mi abbia fatto copiosamente bestemmiare, perché cosa vuoi dire a Immobile? Corre per 95 minuti, si sbatte, si procura rigori, tira da ogni posizione... Tira male, tira demmerda perché è una sega, ma nel valutarlo devo misurare la distanza tra la sua prestazione e le sue possibilità, non tra la sua prestazione e le possibilità di Van Basten! E vale per tutti. E vale a maggior ragione per chi li allena. Perché Sarri è più bravo di Allegri, ma lo scudetto lo vince la Juve. Perché Montella e Paulo Sousa sono due ottimi allenatori, il secondo viene addirittura considerato il possibile erede di Allegri, ma sono rispettivamente settimo e ottavo perché questo gli consentono le loro rose. Inzaghi invece è sesto e passa per essere un coglione. Bisognerebbe farlo pure con gli allenatori quel giochino dei fatturati*...

* = un concetto caro a Sarri, questo. E parliamo di un bravissimo allenatore capace anche di superarli, questi limiti da fatturato. Ma fino a un certo punto. I miracoli capitano una volta ogni morte di papa e sono talmente casuali che quando succedono scopri che li ha fatti Ranieri, no Bielsa...


Mark Lenders (ML)
00mercoledì 15 febbraio 2017 13:41
Premesso che il senso della mia risposta complessiva (anche a te) è contenuto nel post precedente, qualche altra cosa qua e là.

Er Matador, 14/02/2017 19.18:


In cinque contro uno, potendo prevedere dove sarebbero finiti giocatore e pallone, non sono riusciti a fermarlo.
E questo nell’unica occasione o quasi in cui sono stati chiamati in causa.
on è un semplice gol subito, è uno scempio indegno di una gara amatoriale: davvero ti stupisce che una nefandezza del genere possa da sola affondare il voto dei colpevoli?



Col cavolo che è stata l'unica occasione in cui sono stati chiamati in causa. Mi fa imbestialire questo modo di guardare il calcio, questo lo sai che è? Questo è Roberto Renga, che quando la Roma perdeva scriveva che "non ha giocato, non è scesa in campo". Scrivendo cose del genere scendi al livello di Roberto Renga. Se il Milan ha fatto il primo tiro in porta verso la fine del secondo tempo è perché fino a quel momento eravamo riusciti sempre a fermarli. La partita è durata 95 minuti, non uno.
Poi va bene, hanno sbagliato, hanno fatto un errore grave e ha inciso sul risultato. Ma a leggere te ogni volta si tratta di "scempio indegno", di "livello amatoriale", se avessi voglia (e ti assicuro che pur non avendo molto da fare ho comunque molto di meglio da fare) potrei ripescarne millemila di queste locuzioni da grillino indignato, e sai cosa? Parlo per me eh, a titolo puramente personale: m'hanno veramente rotto. Non significa che non puoi scriverle, fai pure, hai tutta la libertà di farlo, il forum si basa sulle contrapposizioni e questo forum ha bisogno di contrapposizioni, altrimenti ci annoiamo. Però anch'io devo avere la libertà di scrivere che questo modo di commentare m'ha rotto. Scusa lo sfogo ma ora mi sento meglio. Chissà se tifavi Pescara, che cosa ti sarebbe uscito dalla tastiera...


Er Matador, 14/02/2017 19.18:


4) SMS ha piazzato un paio di buoni inserimenti, infatti ho distinto il suo primo tempo da un secondo più incisivo.



E certo, figuriamoci... E' SMS che ha piazzato un paio di buoni inserimenti! Se non li avesse piazzati, invece, scommetto che avresti incolpato non lui ma l'assenza di "schemi"...


Er Matador, 14/02/2017 19.18:


Felipe Anderson è ottuso e con una testa tutta particolare: ma è colpa sua se nessuno si propone per ricevere il cross, perché non c’è l’ombra di uno schema e di un movimento coordinato?



Sette assist (e parliamo solo di quelli finalizzati) di cui sei con palla in movimento, secondo solo a Callejon. Ma devo immaginare che - se per quest'ultimo il merito sarà certamente degli schemi di Sarri -, nel caso del nostro si sarà trattato di giocate individuali estemporanee. Quando vengono bene è "la qualità dei singoli", quando vengono male è l'assenza di uno schema e di un movimento coordinato. A posto così.


Er Matador, 14/02/2017 19.18:


Immobile paga due piedi pessimi: ma è colpa sua se, dopo un buon avvio, è stato riciclato come bestia da soma a tutto campo, facendone crollare la lucidità in zona gol e la media realizzativa?



Ma crollare de che, crollare da dove? Immobile segna con le pippe e non segna con le grandi (0 gol all'attivo con le grandi). Guardacaso la Lazio batte le pippe e non batte le grandi.
Gli ho visto sbagliare cose tecnicamente gravi in ogni momento della partita, non solo quando è stanco. Anzi, ripeto: visto il suo atletismo, senza il quale non giocherebbe in Serie A, sarebbe sciocco non sfruttarlo. Gli allenatori amano Immobile perché, nonostante i suoi piedacci, si fa un culo come una capanna. Se togli la capanna restano solo i piedacci. Davvero pensi che sarebbe un affare?


Er Matador, 14/02/2017 19.18:


Keita è tecnicamente e mentalmente un giocatore inutile, per giunta dotato di un’autonomia da ultraquarantenne: ma è colpa sua se scende in campo dal primo minuto, per giunta a formare con SMS un tandem fra i più dannosi per la squadra?



Ecco, qui invece c'è del vero. Soprattutto sul fatto di mettere Keita e SMS dallo stesso lato. A Pescara addirittura c'era anche Lukaku. Credo che questo sia un errore di Inzaghi, e anche grosso. Vedi che a cercarli si trovano?
E comunque Keita, con tutti i suoi difetti, è un giocatore imprescindibile per questa Lazio. Le alternative a Keita sono Lulic ala o Lombardi o Luis Alberto. Quindi prima di sputare su Keita mi accerterei almeno di averne uno meglio...
Peraltro io trovo che il ruolo di esterno tiri fuori da Keita il peggio (non torna a dare una mano e si intestardisce negli uno contro uno da fermo), laddove da seconda punta ha mostrato significativi miglioramenti. Ecco, è tanto difficile provare una volta il 4-4-2? Credo che questo sia un errore di Inzaghi, e anche grosso. Vedi che a cercarli si trovano?
ReflexBlue74
00mercoledì 15 febbraio 2017 15:24
Sì va be', tutta sta filippica* -la malafede, le pagelle all'84°, Bielsa, Renga, Ranieri, Cerracchio- vale pure se una mezza sega si caga un gol fatto a dieci minuti dalla fine e un quarto d'ora dopo colpisce un doppio palo sovrannaturale e irripetibile?
O gli allenatori se possono massacra' solo quando te pare a te?

* che condivido pure in buona parte, ma o la applichi sempre o non la applichi mai.
cuchillo76
00mercoledì 15 febbraio 2017 15:46
Stavo scrivendo grosso modo la stessa cosa.
Cioè, sono d'accordo con l'85% dell'intervento di Lenders ma allora poi non capisco perché uno che arriva terzo con una squadra che vale meno di quella posizione e arriva a mezzo centimetro da una fantastica Coppa Italia con un cammino da urlo è un perdente con la faccia da perdente mentre con Inzaghi c'è una sostanziale benevolenza, che tra l'altro condivido in pieno, nonostante risultati fin qui perlomeno non migliori...
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 15 febbraio 2017 16:11
Inzaghi è stato massacrato PREVENTIVAMENTE.
E' tutta qua la differenza, è tutta qua la malafede.
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 15 febbraio 2017 16:14
E questo è il massacro di Pioli dopo la stagione in cui seppe andare oltre il fatturato: http://laziofew.freeforumzone.com/d/11065923/Il-pagellone-del-2014-2015/discussione.aspx


Avessi mai letto qualcosa del genere da parte dei soliti noti, mai. Quando pareggia o perde è un incompetente, quando vince 6,5 a denti stretti. Questa per me è malafede, mi dispiace.
Quando dice che a Milano ci vuole l'impresa è un coglione cacasotto che sgonfia le palle alla squadra. Poi l'impresa la fa sul serio e però ha sbagliato i cambi. Questa per me è malafede, mi dispiace.
Drenai71
00mercoledì 15 febbraio 2017 17:18
però è anche sbagliato fare i paragoni 1vs1 fra stagioni differenti. bisogna valutare inzaghi nel contesto di questa stagione, e pioli nel contesto di quella. sul piano del gioco, la lazio di pioli al suo meglio ha giocato grandissime partite, che quest'anno non abbiamo mai visto. ma quest'anno siamo (perlomeno finora) sembrati piu solidi e costanti nel rendimento e soprattutto capaci di portare a casa i punti anche in partite non dominate. anzi, ultimamente le dominiamo ma i punti non arrivano.
ma la differenza piu importante a mio avviso, è che questo campionato è molto piu difficile a livello di prime posizioni. juve a parte, tutte le altre sono squadre piu forti delle corrispondenti di 2 anni fa. la lazio di pioli sarebbe potuta arrivare seconda, ma per farlo la sua avversaria era una roma indecente. quella stessa roma magicamente trasportata ad oggi non entrerebbe in CL.
Er Matador
00giovedì 16 febbraio 2017 16:45
Mark Lenders (ML), 15/02/2017 12.57:


E comunque se devo scegliere tra avere un centravanti migliore di Immobile o un allenatore migliore di Inzaghi scelgo tutta la vita il primo, perché in campo ci vanno i giocatori.


Su questo la penso e continuo a pensarla in maniera diametralmente opposta, sia nel vedere il calcio in generale sia con riferimento alla Lazio.
I nostri limiti più gravi non sono di carattere tecnico, ma mentale e di metodologie di lavoro: e in questo un allenatore vero vale più di un buon giocatore.
Perché aggiunge qualcosa in tutti i ruoli, non in uno solo.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 12.57:


Ma non divaghiamo, torniamo alla Lazio. Insomma, io ho l'impressione che tutta questa scarica di votacci che parte dopo ogni sconfitta ma anche dopo ogni pareggio con 20 tiri in porta parta dal presupposto che la Lazio di Inzaghi è distante da ciò che dovrebbe essere. Da un ideale che però - reggetevi forte perché sto per darvi una terribile notizia - è astratto, non esiste. Io a Immobile ho dato 5,5 nonostante mi abbia fatto copiosamente bestemmiare, perché cosa vuoi dire a Immobile? Corre per 95 minuti, si sbatte, si procura rigori, tira da ogni posizione... Tira male, tira demmerda perché è una sega, ma nel valutarlo devo misurare la distanza tra la sua prestazione e le sue possibilità, non tra la sua prestazione e le possibilità di Van Basten! E vale per tutti.


In continuità con quanto sopra: io il confronto lo faccio esclusivamente con ciò che la Lazio potrebbe essere.
Se non si insistesse su errori certificati come tali dal campo, ad esempio il già citato asse SMS-Keita.
Se le scelte fossero di carattere tecnico anziché politico, perché legato a concetti come gli equilibri di spogliatoio.
Se i giocatori sapessero cosa fare con la palla e senza, anziché muoversi in maniera del tutto casuale dalla metacampo in su.
Se l’atteggiamento e la personalità con cui affrontano le partite non fossero quelli del derby d’andata.
Se, in generale, di fronte a un problema evidente si lavorasse per affrontarlo, invece di osservarne la puntuale ricorrenza con un ghigno beffardo e distratto perché “tanto in B non ci andiamo”.
Una Lazio migliorata da provvedimenti così elementari lotterebbe per il titolo? Ovviamente no, e forse neppure per il terzo posto.
Ma, se si aprisse uno spiraglio per andare provvisoriamente oltre i propri limiti, farebbe di tutto per approfittarne: mentre questa neanche ci prova.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Col cavolo che è stata l'unica occasione in cui sono stati chiamati in causa. Mi fa imbestialire questo modo di guardare il calcio, questo lo sai che è? Questo è Roberto Renga, che quando la Roma perdeva scriveva che "non ha giocato, non è scesa in campo". Scrivendo cose del genere scendi al livello di Roberto Renga. Se il Milan ha fatto il primo tiro in porta verso la fine del secondo tempo è perché fino a quel momento eravamo riusciti sempre a fermarli. La partita è durata 95 minuti, non uno.


Ti propongo una diversa lettura della partita.
Montella e soci hanno assistito alla gara col Chievo, dalla quale hanno desunto un paio di concetti.
Che possono lasciarci sfogare per ottanta minuti, tanto non segniamo neanche con le mani.
Che quando arretriamo non abbiamo contromisure, basta spingere sull’acceleratore per dieci minuti e la palla entra.
Che non proporremo nulla di imprevedibile, perché su certi problemi non lavoriamo.
Quindi perché sprecare energie sui novanta minuti, a maggior ragione con le assenze e i novanta minuti di Bologna ancora nelle gambe?
Hanno assistito senza danni al nostro show risparmiando le energie e, non appena una ridicola squadraccia come quel Milan ha almeno tentato di giocare, non siamo più usciti dall’area.
Fino ad allora non li abbiamo fermati, si sono riposati: e la desolante immediatezza con cui abbiamo ceduto alla minima sollecitazione lo dimostra.
La partita vera, per la nostra difesa, è durata dieci minuti più recupero: nei quali abbiamo preso un gol come quello.
Sì, perché se noi rifacciamo la stessa cosa per qualche partita di fila gli altri se ne accorgono.
Mentre noi non siamo stati in grado di capire neppure quello, e dire che Suso quanto a prevedibilità non scherza.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Poi va bene, hanno sbagliato, hanno fatto un errore grave e ha inciso sul risultato. Ma a leggere te ogni volta si tratta di "scempio indegno", di "livello amatoriale", se avessi voglia (e ti assicuro che pur non avendo molto da fare ho comunque molto di meglio da fare) potrei ripescarne millemila di queste locuzioni da grillino indignato, e sai cosa? Parlo per me eh, a titolo puramente personale: m'hanno veramente rotto. Non significa che non puoi scriverle, fai pure, hai tutta la libertà di farlo, il forum si basa sulle contrapposizioni e questo forum ha bisogno di contrapposizioni, altrimenti ci annoiamo. Però anch'io devo avere la libertà di scrivere che questo modo di commentare m'ha rotto. Scusa lo sfogo ma ora mi sento meglio. Chissà se tifavi Pescara, che cosa ti sarebbe uscito dalla tastiera...


Condivido la tua concezione della dialettica forumistica, quindi non ti devi scusare di nulla.
Quello che mi sfugge è il lato tecnico della tua obiezione: per te prendere un gol del genere, nelle circostanze già descritte, implica un errore “normale”? Beh, per me no.
Come non è normale aver affrontato l’avversario senza conoscere movimenti e caratteristiche almeno degli elementi più pericolosi.
Come non è normale schierare un portiere che manca dei fondamentali, e come non sono normali tante cose di cui ho scritto mille volte.
Alla Lazio si ripetono sempre più spesso situazioni tecniche patologiche, oggettivamente incompatibili col calcio professionistico: e alle quali neppure si cerca di porre rimedio.
Ovvio che anche il linguaggio ne risenta in proporzione.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


E certo, figuriamoci... E' SMS che ha piazzato un paio di buoni inserimenti! Se non li avesse piazzati, invece, scommetto che avresti incolpato non lui ma l'assenza di "schemi"...


È proprio così, purtroppo.
Ricordi Sculli? Un personaggio dimenticabile sotto molti aspetti, ma che divenne a tratti importante perché era l’unico – Mauri a parte, ovviamente – ad avere facilità naturale negli inserimenti.
E questo permetteva di mettere una pezza all’inesistenza degli schemi offensivi di Reja, di cui stiamo assaporando un secondo atto.
Il contributo di Inzaghi? Tenere SMS per tutto il primo tempo fuori posizione, impedendogli anche di allenarsi da solo.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Sette assist (e parliamo solo di quelli finalizzati) di cui sei con palla in movimento, secondo solo a Callejon. Ma devo immaginare che - se per quest'ultimo il merito sarà certamente degli schemi di Sarri -, nel caso del nostro si sarà trattato di giocate individuali estemporanee. Quando vengono bene è "la qualità dei singoli", quando vengono male è l'assenza di uno schema e di un movimento coordinato. A posto così.


Ricordo un’intervista di Sarri dopo una fra le prime esibizioni di Mertens come centravanti: spiegò che il belga sbagliava a interpretare il ruolo in maniera canonica, non avendone le caratteristiche, e doveva invece agire in quella zona ma senza snaturarsi.
Per i risultati del lavoro che ne è seguito, consultare la classifica cannonieri.
Il nostro, senza rilasciare interviste, aveva un discreto stoccatore e l’ha trasformato in un centrocampista.
Questo tanto per inquadrare le differenti metodologie.
Quanto a Felipe e ai suoi assist, ma anche più in generale: scorrendo i gol del Napoli Soccer, accanto alle prodezze individuali emerge chiaramente l’applicazione di schemi o, per citare cuchillo, di qualcosa provato in allenamento.
Potresti citarmi qualche gol della Lazio, nel corso di questa stagione, in cui tale dato sia altrettanto evidente?

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Ma crollare de che, crollare da dove? Immobile segna con le pippe e non segna con le grandi (0 gol all'attivo con le grandi). Guardacaso la Lazio batte le pippe e non batte le grandi.
Gli ho visto sbagliare cose tecnicamente gravi in ogni momento della partita, non solo quando è stanco. Anzi, ripeto: visto il suo atletismo, senza il quale non giocherebbe in Serie A, sarebbe sciocco non sfruttarlo. Gli allenatori amano Immobile perché, nonostante i suoi piedacci, si fa un culo come una capanna. Se togli la capanna restano solo i piedacci. Davvero pensi che sarebbe un affare?


Questa la cronologia delle segnature di Immobile in campionato e Coppa Italia:

1 a: Atalanta-Lazio 3-4
4 a: Lazio-Pescara 3-0
7a: Udinese-Lazio 0-3 (2)
8 a: Lazio-Bologna 1-1
9 a: Torino-Lazio 2-2
10a: Lazio-Cagliari 4-1(2)
11 a: Lazio-Sassuolo 2-1
19 a: Lazio-Crotone 1-0
20 a: Lazio-Atalanta 2-1
CI: Lazio-Genoa 4-2
23a: Pescara-Lazio 2-6

La fonte, a differenza di quella appena citata, non riporta dati oggettivi: ma le mie prime osservazioni sulla posizione di Immobile troppo lontana dalla porta risalgono al finale di Lazio-Sassuolo, quando il nostro ha già segnato il gol del provvisorio 2-0.
Conta i gol prima e dopo quel momento.
E verifica a quando risalgono i giudizi più negativi sui suoi errori sottorete.
Certamente incide anche l’appannamento dovuto alla mancanza di alternative per farlo rifiatare: ma a me il rapporto causa-effetto sembra evidente.
E comunque non sto proponendo di trasformare Ciro in un novello “ramarro” Pančev, sonnecchiante nei sedici metri finché non gli arriva il pallone (nel caso dell’ex Stella Rossa anche dopo, vabbè...).
Semplicemente che limiti il proprio movimento a una zona più circoscritta del campo per arrivare più lucido alla finalizzazione, dove non abbiamo alternative.
Né più né meno quanto faceva nella prima parte di stagione, prima che l’Happel della Bassa ci mettesse mano: chiedo troppo?

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


E comunque Keita, con tutti i suoi difetti, è un giocatore imprescindibile per questa Lazio. Le alternative a Keita sono Lulic ala o Lombardi o Luis Alberto. Quindi prima di sputare su Keita mi accerterei almeno di averne uno meglio...
Peraltro io trovo che il ruolo di esterno tiri fuori da Keita il peggio (non torna a dare una mano e si intestardisce negli uno contro uno da fermo), laddove da seconda punta ha mostrato significativi miglioramenti. Ecco, è tanto difficile provare una volta il 4-4-2?


Otteniamo migliori risultati con uno fra i sostituti che lavora ai fianchi gli avversari, e con Keita che subentra quando i medesimi sono stanchi e gli schemi saltati, o invertendo i fattori?
Utilizzato in questo modo il senegalese può davvero incidere, mentre dal primo minuto diventa un’acquetta minerale che finisce presto le bollicine.
Limite che rimarrebbe utilizzandolo come seconda punta, nonostante il tuo ragionamento al riguardo non faccia una grinza.
Non si tratta di sputare su questo mezzo giocatore: anche se lo farei volentieri; anche se la sua importanza dipende dalla mancanza di schemi offensivi, con la conseguente dipendenza dalle giocate individuali, più che meriti veri e propri.
Si tratta solo di affrontare, ancora una volta, un problema di realtà evitando di ripetere lo stesso errore.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Inzaghi è stato massacrato PREVENTIVAMENTE.
E' tutta qua la differenza, è tutta qua la malafede.


Forse non consideri le circostanze che hanno portato Inzaghi sulla nostra panchina.
Lasciamo stare il mantra Bielsa: c’erano in ballo altri nomi – con l’eccezione di Prandelli, per carità – in grado di portare una conduzione tecnica vera e una svolta fondamentale nelle immutabili scelte presidenziali.
Ci siamo ritrovati col pedigree più scarso dell’era Lotito, e il contraccolpo è stato micidiale: perché un nome del genere certificava la rinuncia ad essere.
Un po’ come l’acquisto di Matri, che hai giustamente sottolineato più volte in questo senso, ma in una collocazione molto più strategica.
Ovvio che l’accoglienza sia stata gelida: e l’interessato non ha fatto granché per smentire le lussazioni mandibolari, causa stupore, che avevano accompagnato la sua assunzione.

Mark Lenders (ML), 15/02/2017 13.41:


Avessi mai letto qualcosa del genere da parte dei soliti noti, mai. Quando pareggia o perde è un incompetente, quando vince 6,5 a denti stretti. Questa per me è malafede, mi dispiace.
Quando dice che a Milano ci vuole l'impresa è un coglione cacasotto che sgonfia le palle alla squadra. Poi l'impresa la fa sul serio e però ha sbagliato i cambi. Questa per me è malafede, mi dispiace.


L’intervista pre-Inter costituiva un errore madornale nella comunicazione e nei confronti del gruppo: su questo ci si è concentrati, non tanto sul suo essere cacasotto o che altro.
Rimane il fatto che a quei magnifici settanta minuti sia seguita una gestione dei cambi da ritiro del patentino.
E che non c’è partita, anche condotta bene sotto altri aspetti, in cui non abbia mostrato un analfabetismo di settore in competenze fondamentali per un allenatore dei giorni nostri.
Quanto al paragone col Pioli del primo anno, stai seriamente accostando lo spettacolo e l’organizzazione di gioco proposti da quella squadra col “palla a uno bravo e speriamo bene” del suo successore?
Mark Lenders (ML)
00venerdì 17 febbraio 2017 19:21
Avrei da ribattere un papiro ma sinceramente mi sono scocciato, se uno ammette candidamente di pensare che quando una cosa viene fatta bene è merito del singolo e quando viene fatta male è colpa di Inzaghi io smetto semplicemente di leggere, non mi interessa più. Quindi mi sarò certamente perso altre perle da lì alla fine: pazienza. Recupereremo alle prossime pagelle.
Quello che voglio dire è che per me questa difesa di Inzaghi è una difesa della Lazio. Mi sono rotto le palle di questo massacro continuo della Lazio da parte dei laziali in una stagione che fin qui non è stata affatto scandalosa, visti i mezzi. Discorso già fatto e rifatto, quello sulla mediocrità e sui veri responsabili della medesima. Ma a me questo atteggiamento perennemente scoglionato del tipo "che c'annamo a fa' a gioca' er derby", "a Madrid noi non avremmo fatto manco un tiro in porta", e quello è un cojone, e quello è un montato, e quell'altro è una pippa, E DIECIMILA SPETTATORI A PARTITA mi fa schifo. E' vergognoso questo modo di tifare Lazio, perché ci sono stagioni in cui la Lazio lo merita ma questa non è una di quelle stagioni. Non ancora. Quando lo diventerà sarà nauseato pure io, ma la nausea preventiva è una cosa indegna.
Dopodiché se cacciano Inzaghi speriamo che arrivi uno meglio, se cacciano Immobile speriamo che arrivi uno meglio, se cacciano Keita speriamo che arrivi uno meglio. Però nel frattempo questi c'abbiamo e non è colpa loro se la Roma vince quasi tutte le partite. Non è colpa della Lazio. Può essere colpa di Lotito, ma di sicuro non è colpa di un allenatore e di una squadra che stanno facendo un dignitoso campionato e un'altrettanto dignitosa Coppa Italia. Nel mondo Lazio, quest'anno, di indegno ci sono solo i tifosi.
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