Re:
Magnopèl, 05/02/2016 21:12:
A proposito di Biglia, ecco il tweet del suo procuratore:
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xpt1/v/t1.0-9/12645129_10153651942029667_668687304105293564_n.jpg?oh=df9cbdf19fb15dae5b17577528492907&oe=572ECE15
Il nostro miglior giocatore o giù di lì che si fa rappresentare da un analfabeta e, quel che è peggio, da un cialtrone: non saprei definire diversamente chi mostra una simile sciatteria e trasandatezza in un contesto di lavoro.
Devi interagire con un contesto italiano e non conosci la lingua, se non al livello di un vu' cumprà? Chiedi una consulenza, che non credo imponga costi insostenibili.
Un tweet del genere è degno di Zárate, non di un professionista in qualsiasi settore.
Nella sua supponenza illetterata, puzza di romettismo lontano un chilometro.
E simboleggia con triste efficacia la volgarità, la bassezza, il pressapochismo disonesto, squallido e di vista corta in cui la Lazio si trascina stagione dopo stagione.
Ottimo il contributo di Magnopèl nel rendere noto questo dettaglio così indicativo e ricco di significati.
Come ottimi sono gli altri interventi nella discussione, cui vorrei aggiungere un elemento poco rassicurante: ammesso che si individuino elementi di valore e le risorse con cui finanziarne l’acquisizione, siamo sicuri che costoro accettino di trasferirsi in quel di Formello?
Pensiamo ai danni di immagine che abbiamo accumulato negli anni, anche per l’inesistenza della società in ambito legale e in quello della comunicazione.
Pensiamo all’ultima estate di Madoff, che ha smascherato in via definitiva criteri gestionali truffaldini, destituiti di ogni credibilità e metodicamente ostili a qualsiasi ambizione.
Pensiamo a un ambiente cupo, negativo fino alla cupio dissolvi, lacerato da faide e particolarismi, saturo di malanimo e di malafede: roba da far rimpiangere, per il contesto in cui si gioca, le trasferte a San Benedetto del Tronto.
Pensiamo a scelte violentemente extra-tecniche come i rinnovi a Marchetti e Radu che, soprattutto a chi è del mestiere, lasciano intuire retroscena poco rassicuranti.
Davvero un giovane con qualche prospettiva non ha di meglio da fare che infilarsi in un simile verminaio?
Un fondamento da cui ricominciare sarebbe quindi la ricostruzione di un appeal almeno decente, lavorando sia sulla parte tecnica sia sulla comunicazione.
La stessa esclusione dal clan dei prestiti incrociati e degli acquisti a prezzi gonfiati potrebbe diventare un punto di forza – se solo lo si volesse – accreditandoci in maniera fondata come esponenti, se non del calcio pulito, di quello un po’ meno sporco: oltre che, in concreto, come un potenziale e valido socio in affari per chi opera fuori da certi giri.
Il problema è che qualsiasi progettualità organica e finalizzata alla crescita è rinviata, forse, al prossimo Presidente.
E dico forse non perché mi aspetti qualcosa da Lotito, ma perché temo che il prossimo abbia più probabilità di rivelarsi peggiore, anziché migliore, rispetto all’attuale.