Capitano nuovo capitano

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ReflexBlue74
00giovedì 30 luglio 2015 13:01
L'importante è che rimanga almeno quest'anno, sempre che venga ufficializzata la scelta, una buona scelta secondo me. Giusto per evitare figure di merda.

Ricordo che durante la calda estate 2003 Baraldi solleticò la nostra fantasia facendoci annusare Mutu. "Se superiamo i 50mila abbonamenti ci sarà una sorpresa", alludendo appunto al rumeno. Ovviamente non c'erano le condizioni per acquistarlo e la pietra definitiva si concretizzò con la decisione del Parma di assegnargli la fascia di capitano. Una decina di giorni dopo passò al Chelsea.
zweigelt und megafono
00giovedì 30 luglio 2015 13:08
Non mi ricordavo la vicenda Mutu.
nulla contro biglia: carisma e riconoscibilità internazionale con l'argentina, mica andorra. certo, c'è il rischio che tra dodici mesi stai punto a capo.

Sarà interessante capire chi sarà il vice capitano
ReflexBlue74
00giovedì 30 luglio 2015 13:14
Speriamo che Candreva non l'abbia presa così male come dicono.
Uno dei segreti della Lazio dello scorso anno è stato il gruppo, soprattutto quello dei giovani (Anderson, De Vrij, Mauricio, Keita).
Non so come è visto Candreva all'interno dello spogliatoio.
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 luglio 2015 00:51
Bisognerebbe capire come l'hanno gestita realmente. Spero meglio di quel che sta venendo fuori.

Mi spiego: sembra che non abbiano fatto nulla per impedire a Candreva di credere che avrebbe avuto la fascia, e poi invece l'hanno messa sul piatto della trattativa con Biglia. Se stabilire chi sarà il nuovo capitano significava eleggere un primus inter pares avrebbero fatto mille volte a dare la fascia a Radu: l'inattaccabile criterio dell'anzianità avrebbe evitato qualunque gelosia. Viceversa, nel momento in cui decidi di forzare la scelta, devi anche essere sicuro che nessuno ci resti male. Cioè, se sai che Candreva la prenderà in questa maniera eviti di fare Biglia. E casomai viceversa.

Tutto questo al netto di un altro discorso che riguarda Candreva, che reagendo in questa maniera fra l'altro dimostra di non avere i requisiti minimi per fare il capitano. Candreva - mi piace rimarcarlo in ogni occasione - è un tifoso romanista dichiarato. Il fatto che per tre anni e mezzo abbia abbassato la testa facendosi il culo per la S.S. Lazio, al punto di diventare il giocatore più forte della squadra insieme a De Vrij, gli ha giustamente consentito di farsi ben volere ma mai, neppure fra 20 anni, gli dovrà consentire di pensare che qualcosa gli sia dovuta. Per quanto mi riguarda i romanisti a Formello, se proprio devono esserci, possono rimanerci finché abbassano la testa e pedalano. Candreva deve capire che se fosse diventato capitano noi avremmo comunque pagato un prezzo, ossia quello di sentirci dire che finalmente anche noi abbiamo un capitano come Totti: romano e romanista. Uno che ci costringe a pagare certi prezzi non può pretendere nulla, neanche se vince dieci classifiche dei cannonieri. Deve solo ringraziarci quotidianamente se siamo così magnanimi da averlo accettato e da avere perfino iniziato a volergli bene.

Terminata la lunga parentesi su Candreva, chiudo tornando al discorso iniziale, ossia la gestione dell'affare-fascia. Che temo sia stata pessima. Per tenere uno spogliatoio che ha perso due pezzi da novanta come Ledesma e Mauri bisogna adoperare tanta giustizia in pubblico e altrettanta diplomazia in privato. E sembra che Pioli in questo caso non abbia usato né l'una né l'altra. Se ci aggiungiamo l'improvvisa e incomprensibile fissazione per la difesa a tre (va bene la Supercoppa, ma la preparazione di UNA partita non può condizionare l'intero precampionato, alla vigilia dei preliminari di Champions che sono anche più importanti) ne esce fuori il quadro di un allenatore che pare aver cominciato il 2015-2016 davvero col piede sbagliato.
zweigelt und megafono
00venerdì 31 luglio 2015 09:46
Re:
Mark Lenders (ML), 31/07/2015 00:51:


Tutto questo al netto di un altro discorso che riguarda Candreva, che reagendo in questa maniera fra l'altro dimostra di non avere i requisiti minimi per fare il capitano. Candreva - mi piace rimarcarlo in ogni occasione - è un tifoso romanista dichiarato. Il fatto che per tre anni e mezzo abbia abbassato la testa facendosi il culo per la S.S. Lazio, al punto di diventare il giocatore più forte della squadra insieme a De Vrij, gli ha giustamente consentito di farsi ben volere ma mai, neppure fra 20 anni, gli dovrà consentire di pensare che qualcosa gli sia dovuta. Per quanto mi riguarda i romanisti a Formello, se proprio devono esserci, possono rimanerci finché abbassano la testa e pedalano. Candreva deve capire che se fosse diventato capitano noi avremmo comunque pagato un prezzo, ossia quello di sentirci dire che finalmente anche noi abbiamo un capitano come Totti: romano e romanista. Uno che ci costringe a pagare certi prezzi non può pretendere nulla, neanche se vince dieci classifiche dei cannonieri. Deve solo ringraziarci quotidianamente se siamo così magnanimi da averlo accettato e da avere perfino iniziato a volergli bene.





ma manco per un po'.
è un professionista che sta benissimo alla lazio e che quando segna va sotto la curva riscuotendo applausi ed ovazioni da tutto lo STADIO.
curva compresa che non je ne frga una mazza del suo passato.
sono i tifosi a pensare in termini da "tifosi", sono i tifosi da fora che pensano di poter farsi testimoni della vera lazialità e delle sue espressioni più fulgide e pulite.
i calciatori per fortuna almeno questa tara nel 2015 l'hanno bella che superata. "gioco per chi mi paga" questo è il claim pubblicitario, tutto qua.

il secondo passaggio in grassetto è un'altra forzatura: al tifoso romanista manco je viene in mente di pensare questa ciofeca di cosa, anche perchè poi se candreva ti purga ...
così come al tifoso romanista nun je viè in mente di pensare, ancora nel 2015, che lotito è romanista perchè ti ha purgato con la coppainfaccia.

la battaglia contro candreva a formello portata avanti dai soliti portantini degni del san't'eugenio, tre anni fa, è degna di un B movie.


Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 luglio 2015 11:26
Re: Re:
zweigelt und megafono, 31/07/2015 09:46:



ma manco per un po'.
è un professionista che sta benissimo alla lazio e che quando segna va sotto la curva riscuotendo applausi ed ovazioni da tutto lo STADIO.
curva compresa che non je ne frga una mazza del suo passato.
sono i tifosi a pensare in termini da "tifosi", sono i tifosi da fora che pensano di poter farsi testimoni della vera lazialità e delle sue espressioni più fulgide e pulite.
i calciatori per fortuna almeno questa tara nel 2015 l'hanno bella che superata. "gioco per chi mi paga" questo è il claim pubblicitario, tutto qua.

il secondo passaggio in grassetto è un'altra forzatura: al tifoso romanista manco je viene in mente di pensare questa ciofeca di cosa, anche perchè poi se candreva ti purga ...
così come al tifoso romanista nun je viè in mente di pensare, ancora nel 2015, che lotito è romanista perchè ti ha purgato con la coppainfaccia.

la battaglia contro candreva a formello portata avanti dai soliti portantini degni del san't'eugenio, tre anni fa, è degna di un B movie.




Il primo passaggio in grassetto non è una "forzatura" ma una verità storica: c'è ancora il filmato su Youtube della sua prima intervista da juventino, fai ancora in tempo a documentarti.
Allo STADIO ci sono quasi sempre pure io, ne faccio parte, quindi quando scrivi "tutto" sappi che mi includi: se in questi tre anni e mezzo gli ho tributato applausi e ovazioni è perché se li è meritati sul campo e anche fuori, non certo perché abbia rimosso la questione-tifo. Che per quanto mi riguarda è come se fosse una condanna sospesa: deve rigare dritto, se vuole che non sia applicata. Coattate come quella dell'altroieri - al di là del fatto che Pioli si è mosso come un elefante in una cristalleria - io non le tollero. Non da un ex tifoso romanista dichiarato. Se lui pensa di fare il calciatore professionista giocando semplicemente per chi lo paga, e se tu e tanti altri siete d'accordo, beh, io non lo sono. E non penso affatto di essere un testimone della lazialità fulgida e pulita, visto che a malapena rappresento me stesso e a rappresentare qualcos'altro o qualcun altro non ci tengo neanche un po'. E' solo che detesto i tifosi romanisti e li vorrei sempre lontani da Formello. L'altro giorno il cugino di una mia amica (15 o 16 anni) è stato acquistato dalla Lazio. Premesso che il ragazzino si è ben guardato di rimuovere dal suo profilo FB tutti i likes per Trigoria e dintorni, i suoi parenti hanno iniziato a tappezzargli la bacheca di messaggi tipo "sei la rovina della famiglia", "dopo ti chiamo e ti spiego per bene che devi fare a Formello", di fotografie di autogol, di fotomontaggi su Serie B e calcioscommesse, eccetera eccetera eccetera. Poi magari riusciranno a metterlo in riga, ma se fosse per me sarebbe rimasto dov'era. E conoscendo questi precedenti lo guarderò sempre con diffidenza, pretendendo da lui il doppio o il triplo di quel che pretendo da un altro. Così come ho sempre fatto con Candreva, al quale riconosco di aver sempre dato il doppio e il triplo rispetto a quasi tutti gli altri. Com'era giusto che fosse.
Il secondo passaggio in grassetto è un altro dato di fatto, non sto inventando niente. Se non hai Facebook e non leggi i commenti alle notizie io non ci posso fare niente, ma non prendertela con me. Se non hai la password per leggere il forum di Zampa se vuoi te la presto. Non vincono un cazzo da 8 anni, una cosa c'hanno, er capitano, e su quello picchiano duro. Io settimane fa avevo anche scritto che tutto sommato per una serie di cose avrei accettato Candreva capitano, ciò non toglie che la sua nomina ci avrebbe esposto a questo tipo di sfottò. Questo significa viaggiare con un romanista a bordo. E il romanista deve esserne sempre consapevole della grande concessione che gli facciamo, anche se viene da tre grandi stagioni.
In ultimo, la battaglia contro Candreva a Formello non fu portata avanti solo dalla curva (che fra l'altro l'ha mollata da un pezzo, almeno da quando si prese la soddisfazione di farlo abiurare con cartello "as roma merda" sotto la medesima) bensì anche da tifosi sciolti che non devono interrogare i capi della Nord per sapere cosa pensare. A me di quel che pensa la curva sul caso-fascia e su Candreva in particolare non frega veramente un cazzo. Ho scritto quel che penso io e tanto basta. Se poi scoprirò di essere in minoranza, o addirittura in netta minoranza, lo sticazzi continuerà a fluire potente dentro di me.
zweigelt und megafono
00venerdì 31 luglio 2015 12:49
anni fa scrissi su lazio.net che bisognava replicare con i comunicati stampa in caso di enormi fesserie scritte o lette su tv e radio locali. Proponevo una stretta marcatura a uomo. Siamo, credo, all'inizio del secondo anno di lotito presidente. la Guerra Santa, già ...
Al girone di ritorno, quindi dopo manco 6 mesi, cambiai radicalmente idea, tanto che Teotokris (ma non solo ... direi anche brave eagle, etc) rimase quasi basito dal mio cambio piuttosto repentino e visto che un po' di comunicazione aziendale e giornalismo lo avrei studiato ...
Abbassare il livello della propria comunicazione significa di fatto riconoscere in primo l'avversario come interlocutore.
Evitare, grazie.

Come tifoso della lazio non leggo il forum di zampa, non seguo le tv e radio private (non lo farei neanche se vivessi in italia e peraltro una radio privata si può seguire tranquillamente da internet e con una app). Come tifoso della lazio non mi rapporto minimamente con loro se si parla di calcio, sono invece più tollerante se si parla di domotica da incasso, letteratura e cura dei vigneti.
Ognuno fa il tifoso a modo suo, ma se parlo di candreva l'ultima cosa che mi aspetterei in un replica è di leggere un riferimento ad un ragazzino di 15 o 16 romanista, acquistato dalla lazio.
Ti informao: ne abbiamo preso pure un altro di romanista, è un certo Aimone Calì, a meno che non sia lui il cristiano al quale ti riferisci.
Se fossi credente pregherei per lui per l'importanza e per il peso da portare appresso, una vita intera, costituito da un nome decisamente desueto e che ti espone al cazzeggio pubblico ricorrente.
Non deve essere facile per il prossimo Signor Calì, altresì prossima punta della lazio primavera di inzaghi.

Evidentemente alla lazio storicamente piace di tanto in tanto prendere un romanista, meno male, direi, perché se i puristi fossero stati pure super intolleranti, oltranzisti sul modello Isis, negli anni, anzi nei decenni, non avremmo manco vinto i due solitari scudetti che alloggiano in bacheca. Con buona pace delle discussioni portate avanti tre anni fa dai feroci portantini del sant'Eugenio che hanno invaso con fiumi di inchiostro qualsiasi media perché su candreva dovevano parlare e dovevano urlare il proprio sdegno.
La democrazia consente l'espressione, certo che poi le tracce lasciate in giro sono spesso ridondanti e vuote.
Facebook lo uso, eccome, ma non mi ci avvolgo la vita attorno e soprattutto evito di usarlo per il calcio.
Mark Lenders (ML)
00venerdì 31 luglio 2015 13:57
Re:
zweigelt und megafono, 31/07/2015 12:49:

Come tifoso della lazio non leggo il forum di zampa, non seguo le tv e radio private (non lo farei neanche se vivessi in italia e peraltro una radio privata si può seguire tranquillamente da internet e con una app). Come tifoso della lazio non mi rapporto minimamente con loro se si parla di calcio, sono invece più tollerante se si parla di domotica da incasso, letteratura e cura dei vigneti.



Io mi riconosco in un'affermazione come "la Lazio è la prima squadra della capitale", mentre trovo che "la Roma è LA squadra della capitale" sia un'affermazione da mitomani.
Spiego meglio: se c'è una cosa che non tollero (fra le tante) dei romanisti, è questo loro patetico tentativo di negare la nostra esistenza, il non riconoscerci come avversari, né come interlocutori.
Quindi l'ultima cosa che faccio è non considerarli. Li considero eccome, perché purtroppo esistono e perché non di rado possono addirittura essere utili. Dice un mio saggio amico: "quando non sai che fare, pensa a che cosa farebbe un romanista e fai il contrario".
Il calcio a Roma è derby, sempre e comunque. Ogni tanto incontro qualcuno che prova a negare questa realtà obiettiva, incontrovertibile, e finisco sempre per trovarlo finto, non credibile. Sia se si tratti di un romanista, che si dà un tono provando a farmi credere che "il nostro derby è con la Juve, la Lazio manco la calcoliamo", sia se si tratti di un laziale che pretende di vivere come se quelli non esistessero. Neanch'io ci parlo - ho smesso nel 2010 - ma non posso fare a meno di osservarli e studiarli, né posso negare che tra noi e loro esiste ed esisterà sempre una relazione che quotidianamente ci aiuta a definirci a vicenda.


zweigelt und megafono, 31/07/2015 12:49:

Ognuno fa il tifoso a modo suo, ma se parlo di candreva l'ultima cosa che mi aspetterei in un replica è di leggere un riferimento ad un ragazzino di 15 o 16 romanista, acquistato dalla lazio. Ti informao: ne abbiamo preso pure un altro di romanista, è un certo Aimone Calì, a meno che non sia lui il cristiano al quale ti riferisci.



Non è lui. Per amicizia con sua zia e per l'età del ragazzino preferisco ancora non dire il nome, ma lo tengo d'occhio. Intanto ho appena notato che ha tolto (o almeno nascosto) dal profilo i vari likes romanisti e penso che sia un buon inizio. A Muzzi, quando andò a Trigoria, fecero togliere il ciondolo con l'aquilotto: sacrosanto, dal mio punto di vista. Peraltro devo riconoscere alla Lazio uno splendido lavoro a livello di giovanili: al di là del valore tecnico, che pure è cresciuto moltissimo, tutte le rappresentative ultimamente mi trasmettono una forte sensazione identitaria, nel senso che a vederli giocare e a sentirli parlare sembrano tutti ragazzi molto consapevoli e orgogliosi di far parte della Lazio.
Comunque, appunto, ognuno fa il tifoso a modo suo. E se si parla di romanisti a Formello per me si va dal 15enne degli Allievi fino a Lotito, che non a caso ha sempre smentito con decisione sul proprio conto. Perché evidentemente la questione è tutt'altro che secondaria, a ogni livello.


zweigelt und megafono, 31/07/2015 12:49:

Evidentemente alla lazio storicamente piace di tanto in tanto prendere un romanista, meno male, direi, perché se i puristi fossero stati pure super intolleranti, oltranzisti sul modello Isis, negli anni, anzi nei decenni, non avremmo manco vinto i due solitari scudetti che alloggiano in bacheca.

 

Presumo che tu ti riferisca a Maestrelli, Petrelli, Mihajlovic, questa gente qui. Non pensavo di doverlo specificare per l'ennesima volta, davo per scontato che tu avessi capito di cosa sto parlando, ma ribadisco che io non ho nulla contro i professionisti che passano da una squadra all'altra. Tanto per chiarire, se domani compriamo Manolas o Strootman faccio i salti di gioia. Io ce l'ho esclusivamente con i tifosi. Che razza di professionista era Candreva quando, tesserato per il Livorno, alla prima convocazione in Nazionale ritenne indispensabile farci sapere che tifava per le merde e che Totti e De Rossi erano i suoi idoli? Io tratto da professionista chi fa il professionista e da tifoso chi fa il tifoso. Quindi rivendico con orgoglio di aver accolto a pesci in faccia il tifoso Candreva, e rivendico con altrettanto orgoglio di essermi poi spellato le mani per il professionista che da tre anni fa le fortune della Lazio. Rivendico infine di adoperare con lui un metro diverso da tutti gli altri, di essere più esigente rispetto all'impegno e ai comportamenti. L'uscita del suo procuratore l'altro giorno l'avrei considerata grave a prescindere, e la considero doppiamente grave considerando i suoi trascorsi.


zweigelt und megafono, 31/07/2015 12:49:

Con buona pace delle discussioni portate avanti tre anni fa dai feroci portantini del sant'Eugenio che hanno invaso con fiumi di inchiostro qualsiasi media perché su candreva dovevano parlare e dovevano urlare il proprio sdegno. La democrazia consente l'espressione, certo che poi le tracce lasciate in giro sono spesso ridondanti e vuote.



A mia volta credo a questo punto di non aver capito una cosa, ossia a chi ti riferisci quando parli di "portantini del Sant'Eugenio". Pensavo fosse un complimento rivolto ai curvaroli, invece inizio a sospettare che potrebbe riguardare anche alcuni operatori dell'informazione. Da ex operatore dell'informazione mi vedo quindi costretto a precisare che se all'epoca mi occupai dello sdegno con cui venne accolto Candreva non fu certo per portare su una pagina di giornale le mie istanze personali di tifoso, bensì perché la valanga di contumelie apparse sui social network e (soprattutto) la valanga di fischi con cui venne accolto il suo ingresso in campo nel finale di Lazio-Milan erano indiscutibilmente notizie. E i media di notizie dovrebbero occuparsi, fino a prova contraria. Censurarle per non offrire visibilità a comportamenti che si giudicano negativamente lo considero comunque un arbitrio, dal punto di vista della deontologia professionale.


zweigelt und megafono, 31/07/2015 12:49:

Facebook lo uso, eccome, ma non mi ci avvolgo la vita attorno e soprattutto evito di usarlo per il calcio.



Io invece lo trovo utile - non meno di Twitter - anche come aggregatore di notizie e quindi lo uso anche per tenermi aggiornato. Insopprimibile, per quanto mi riguarda, è l'impulso di andare a leggere i commenti alle notizie quando queste creano una potenziale spaccatura nell'opinione pubblica. Però non credo che cedere spesso a questa tentazione mi porti ad "avvolgerci la vita attorno", insinuazione alquanto sgradevole che, se a me rivolta, non posso che rimandare al mittente.

ReflexBlue74
00sabato 8 agosto 2015 11:49
Cvd. In conferenza stampa prima di una finale.
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