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03/08/2021 16:26 | |
Chiusura ritiro estivo Auronzo di Cadore, sensazioni e prospettive Impressioni mediate dai resoconti dei principali inviati
I principi e il lavoro Pallone, intensità, tattica. In tutte le sedute di allenamento si gioca al calcio: schemi, partitelle, situazioni di gioco, tiri in porta. La preparazione atletica è diluita nel corso delle esercitazioni col pallone e rinforzata dall'allenamento in palestra. Basta con i giri intorno al lago o le corse nei boschi.
La tattica Le situazioni di gioco vengono provate e riprovate allo sfinimento. Si richiede intensità e concentrazione al massimo. Coesione difensiva, uscita rapida con fraseggio e aggressione nella metà campo avversaria sono i principi che il mister vuole trasmettere al gruppo. E c'è molta attenzione alle palle inattive.
Difesa I due portieri sembrano partire alla pari. Il supporto in fase di costruzione è meno ossessivo di quello preteso da Inzaghi: la palla può transitare tra i piedi dei portieri, ma l'obiettivo è uscire il più rapidamente possibile dalla nostra metà campo per insediarci in quella avversaria. Poca melina, più triangolazioni veloci tra difensori e centrocampisti.
A destra viene battezzata la coppia Marusic-Lazzari con il montenegrino più avanti per attitudine e prestanza fisica. A sinistra Hysaj vince a mani basse la concorrenza di... tutti gli esuberi. Viene provato anche Kamenovic che però non convince né come terzino né come centrale.
Al centro, in attesa di Acerbi, Luiz Felipe e Radu rappresentano le uniche certezze. Vavro, sempre impiegato nel centrodestra, parte benino poi comincia a perdere quota contro avversari più qualificati. E parliamo di onesta Lega Pro. Kamenovic molto timido, Patric, complici le difficoltà in sede di mercato, rischia di essere una delle prime alternativa anche quest'anno.
Centrocampo Leiva è uno dei giocatori che riceve più elogi dallo staff e, in attesa di Basic (o chi per lui), consolida una linea gerarchica granitica: Leiva, Milinkovic, Luis Alberto titolari anche bendati e con un piede solo. Nelle retrovie Cataldi un passo avanti agli altri, ma sempre anni luce dietro al terzetto titolare. Il brasiliano sarà anche l'uomo di fatica che Sarri è solito individuare per restituire robustezza e solidità al pacchetto di centrocampo.
Attacco C'è curiosità intorno ai due ragazzini: Moro e Romero. Lo spagnolo si fa preferire al suo connazionale Jony e ad Adekanye, ma diciamo che ancora non "spacca". Romero, accolto con grande entusiasmo dai tifosi al seguito, dimostra maturità e consapevolezza fuori dal comune. L'impatto con la serie A è ovviamente un'incognita. Bene Felipe Anderson sul quale il mister punta molto. Muriqi o Caicedo? I timidi progressi del kosovaro non sono sufficienti a scavalcare l'esperienza e la qualità del panterone, ma comanda il mercato e quindi punteremo su quello meno spendibile.
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