Prescindere stabilmente da Parolo, vale a dire l'elemento maggiormente bifase, mi sembra problematico.
Soprattutto in presenza di elementi come LA e LL, fortissimi nelle rispettive specializzazioni ma non certo dotati di un repertorio a 360°.
Per rispondere alla tua domanda, la mia considerazione è un tantino distruttiva: secondo me dobbiamo andare oltre il concetto di formazione titolare.
Si definiscono alcuni imprescindibili (Ciro, LA, Strakosha, de Vrij se è sano) e il resto va a rotazione, in base allo stato di forma dei singoli e alle esigenze della singola partita.
Mantenendo come riferimento la difesa a tre, che risolve parecchi rebus relativi alle caratteristiche individuali, ma pronti a cambiare in corsa come nelle recentissime e felicissime esperienze.
Se qualche elemento di spicco rimane fuori dall'undici iniziale, nessun problema: non ci si è sempre lamentati della penuria di soluzioni incisive a partita in corso?
Per lottare su tre fronti, un upgrade teorico e operativo in questa direzione mi sembra inevitabile.
E lo spogliatoio, ribatteranno alcuni?
Penso che Inzaghi abbia abbastanza polso e senso politico per non tenere troppo a lungo ai margini qualche scontento, ma qui la parola chiave è un'altra: professionalità.
È su quella che ci si deve basare nella gestione degli equilibri fuori dal campo, con una seria politica disciplinare che sottragga gli umori della prima squadra ai mestrui di qualche primadonna.
Coi patti, le amicizie e il gruppo unito, ma esclusivamente sulla base di rapporti interpersonali, si va a finire come nella gestione Pioli.
[Modificato da Er Matador 18/09/2017 18:15]