Il pagellone del 2014-2015

Sul calo di FA: correggetemi se sbaglio, ma mi risulta che all'accelerazione orizzontale e verticale sia dedicata la fase finale nella preparazione fisica di un atleta.
La brillantezza in tali fondamentali è quindi l'ultima dote che viene acquisita in tale contesto, e di riflesso la prima che viene meno in occasione di un calo di forma: il che non impedisce di mantenere una buona tenuta nelle componenti atletiche sottostanti, ad esempio corsa e fondo.
Si spiega così, per rispondere a ML, il fatto che il nostro abbia quasi smarrito lo spunto bruciante in velocità, conservando nel contempo una buona condizione atletica e un contributo quantitativo di tutto rispetto.
A questo punto rimarrebbero da chiarire, a loro volta, le cause di tale flessione.
Si può pensare a un normale calo, quasi fisiologico per un giocatore che ha speso tanto, deve completare la costruzione del proprio fisico sul piano della tenuta e non giocava dieci partite di fila da tempo immemorabile.
Per me esiste, tuttavia, un altro snodo decisivo: il cambio di modulo.
Rispetto al 4-3-3 in cui è esploso, il 4-2-3-1 allunga gli spazi da coprire in recupero, togliendo freschezza e lucidità quando si passa alla fase di possesso palla, e lo fa partire da più lontano depotenziandone in parte la brillantezza offensiva.
Altettanto dicasi per il 3-4-3, anch'esso caratterizzato da ripiegamenti più profondi per gli esterni offensivi.
Non parlerei di zaratizzazione, insomma, se non per un elemento di carattere tattico: troppo spesso il ragazzo si è imbottigliato quasi volontariamente in un erculeo uno contro tutti, andando a cercare la soluzione più difficile quando il fronte offensivo offriva - in collaborazione coi compagni, ma anche in solitaria - opzioni assai più abbordabili per raggiungere la porta avversaria.
La sensazione è che il "faso tuto mi" con cui ha risolto partite su partite nella fase aurea per lui e la squadra gli abbia un tantino dato alla testa: gli va restituita un po' di razionalità tattica, la stessa che - con l'eccezione di Napoli - ha continuato a mettere nella fase di non possesso palla.
C'è senza dubbio da lavorare, anche sulla testa, ma con la motivata convinzione che il primo, disperante FA sia definitivamente alle spalle.
E con la prospettiva concreta di rivedere, non solo a sprazzi, il mattatore delle otto vittorie consecutive.