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08/01/2015 14:26 | |
Purtroppo su una cosa ha da sempre avuto ragione Plastiko (il disamorato per antonomasia). Che sono le società stesse le prime a rallegrarsi se un tifoso se la vede su SKY invece che allo stadio. Questo lo diceva 10 anni fa. Forse 15. Io sono uno di quelli che non ha mai "vissuto male" la poca presenza di pubblico allo stadio. Ho sempre cercato di relativizzare il dato. Se, come detto da ML, a roma-Sassuolo - e si stanno giocando uno scudetto con concretissime possibilità di vincerlo - ci stanno 38.000 spettatori, non posso dolermi del fatto che a Lazio-Samp (a vacanze di Natale non terminate) ce ne stanno 32.000. Anzi, per quello che è il gap numerico tra tifosi, i tifosi della Lazio tengono (e come) botta. Ovviamente, non lo dico per essere autoassolutorio, avendo frequentato poco lo stadio negli ultimi 9 anni. Diciamo, mediamente, il 60-65% delle partite le vedo a casa. Nei 12 anni precedenti, viceversa, credo di aver saltato 10 partite in tutto. Mi pesa da morire non andarci sempre. [Modificato da cuchillo76 08/01/2015 14:35]
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08/01/2015 14:29 | |
Drenai71, 08/01/2015 14:14:
la maggior parte di quelli che non vanno allo stadi si è semplicemente stancata di andarci
Però fino a qualche anno fa almeno al derby ci si andava. Stavolta credo che si sia veramente esagerato coi prezzi, davvero indecenti. E stupidi.
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09/01/2015 12:33 | |
Che sia un problema generale, e non solo laziale, lo dicono i numeri: loro per adesso sono appena in 31-32mila. LEGGO (F. BALZANI) – Il sold-out ancora non c’è. Il derby che può valere il primo posto ha chiamato finora a raccolta, oltre ai 26 mila abbonati, poco più di cinquemila tifosi giallorossi. Restano, inoltre, ancora non prenotati diversi posti di Tevere (settore interamente concesso ai romanisti) riservati agli abbonati di Curva Nord che avrebbero dovuto esercitare entro le 18 di ieri il cambio posto presso i Roma Store di via Appia o Piazza Colonna.Nel frattempo esauriti i distinti nordovest, iniziata la vendita dei nordest. Scavalcata quota 14mila. [Modificato da Mark Lenders (ML) 09/01/2015 12:34]
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11/01/2015 18:51 | |
Quel primo tempo così bello e sorprendente impedisce di vedere lo spessore di questo risultato, che magari potrà tornare molto utile a fine stagione, sia in chiave nostra sia in chiave anti-loro. Prima del match cuchillo aveva chiesto se avrei firmato il pari col primo tempo finito 1-0 per noi, e sì, l’avrei firmato; con il 2-0 non l’avrei firmato più, anzi quasi accarezzavo l’idea di un derby stile 4-2 di Delio Rossi. Non abbiamo fatto il “salto” ma è anche vero che sul 2-2 non li abbiamo fatti più ridere (anzi, quasi la rivincevamo nel finale), e poteva essere una batosta colossale. Mah, io me lo prendo col sospetto che questa roma attuale, senza peraltro gervinho e keita, non era poi così imbattibile
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11/01/2015 18:58 | |
Sul cambio di Anderson: nella ripresa Felipe era abbastanza fuori da gioco, non copriva né ripartiva (appena 3 palloni toccati), infortunio o non infortunio in quella fase di gioco era un bel peso.
Sul match: garcia in conferenza aveva detto che la Lazio è la squadra più fallosa, e alla fine ha portato il pareggio a casa battendola proprio alla voce falli commessi (14-13), solo il Chievo ci era riuscito quest’anno
Sulla stagione: 18 secondi tempi giocati, 9 secondi tempi persi (solo 6 vinti, 3 pari). E’ qui la differenza con la roma, con la quale abbiamo gli stessi punti fatti nei primi tempi
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11/01/2015 19:48 | |
hai il dato dei gol fatti e subiti divisi per primo e secondo tempo?
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11/01/2015 19:53 | |
Certo. Nei primi tempi 16 fatti e 5 subiti, nei secondi 15 fatti e 16 subiti. Nei primi tempi siamo secondi in classifica, nei secondi a 3 punti dalla retrocessione
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11/01/2015 20:11 | |
urca. immaginavo un trend simile, ma decisamente non così palese.
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11/01/2015 20:27 | |
ℬaruch, 11/01/2015 19:53:
Certo. Nei primi tempi 16 fatti e 5 subiti, nei secondi 15 fatti e 16 subiti. Nei primi tempi siamo secondi in classifica, nei secondi a 3 punti dalla retrocessione
Pioli ha materiale su cui lavorare, direi
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11/01/2015 20:34 | |
NoSurrender, 11/01/2015 20:27:
Pioli ha materiale su cui lavorare, direi
Voi come ci lavorereste? Cioè, essendo di tutta evidenza che le energie vanno gestite diversamente nell'arco dei 90', ritenete sufficiente un diverso dosaggio del ritmo? Io per esempio no. La formazione schierata oggi nel primo tempo può esistere solo a ritmi alti, ritmi che però la fottono sulla lunga distanza. Quindi non ha alcun senso. Secondo me bisogna proprio cercare un equilibrio tattico diverso con un baricentro leggermente diverso e anche con qualche giocatore diverso. Andare a tavoletta deve diventare una scelta, non l'unica soluzione conosciuta e praticata. Vai a tavoletta quando serve, per dei pezzi di partita. Per il resto tieni una velocità di crociera che ti consenta di non arrivare in porto a remi. [Modificato da Mark Lenders (ML) 11/01/2015 20:37]
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12/01/2015 09:38 | |
Le partenze a tavoletta più eclatanti hanno prodotto: 0 punti a Milano contro il Milan e a Genova; 1 punto a Milano contro l'Inter e nel derby; 3 punti contro la Fiorentina e il Cagliari. Otto punti in sei gare, di cui cinque (quattro e mezza, visto che ieri si trattava di un derby) in trasferta. Tutte le altre gare sono state gestite con relativo equilibrio, inteso come dosaggio di energie. Anche la batosta con la Juve, secondo me, non è da imputare al dispendio di energie prodotto nella prima frazione, ma ad un atteggiamento tattico scriteriato. Con Udinese ed Empoli abbiamo perso perché abbiamo giocato di merda. A Verona abbiamo pareggiato due volte perché ci è mancato il colpo del ko o a causa di errori individuali. Quello che voglio dire è che le due rimonte lasciano sicuramente l'amaro in bocca, soprattutto l'ultima, ma non sono sicuro che intepretando le gare con più accortezza avremmo portato a casa il risultato pieno. Anzi. Cosa c'è da correggere. La gestione del pallone a centrocampo quando veniamo aggrediti e l'organizzazione di contropiedi efficaci che possono far rifiatare la difesa e magari chiudere il match. La prima questione inerisce la qualità dei nostri mediani e, purtroppo, ci possiamo fare poco; sulla seconda invece noto carenze di addestramento e di gestione della rosa che il mister può e deve correggere. Spero che Anderson -uscito ieri per infortunio- con i suoi strappi devastanti possa contribuire a colmare questo difetto. E Keita è sicuramente una risorsa da valorizzare nella seconda parte di stagione.
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12/01/2015 10:35 | |
RB, credo che la prima partita di Milano non sia da inserire in questa categoria. Abbiamo giocato male, non da squadra, neanche nel primo tempo. e per favore Genova lascilamola da parte perchè prescinde da qualunque valutazione tattica, tra inforuni e sfortuna. i veri cali sono stati a Firenze, Milano e Cagliari per come la vedo io.
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12/01/2015 10:36 | |
Mark Lenders (ML), 11/01/2015 20:34:
Voi come ci lavorereste? Cioè, essendo di tutta evidenza che le energie vanno gestite diversamente nell'arco dei 90', ritenete sufficiente un diverso dosaggio del ritmo? Io per esempio no. La formazione schierata oggi nel primo tempo può esistere solo a ritmi alti, ritmi che però la fottono sulla lunga distanza. Quindi non ha alcun senso. Secondo me bisogna proprio cercare un equilibrio tattico diverso con un baricentro leggermente diverso e anche con qualche giocatore diverso. Andare a tavoletta deve diventare una scelta, non l'unica soluzione conosciuta e praticata. Vai a tavoletta quando serve, per dei pezzi di partita. Per il resto tieni una velocità di crociera che ti consenta di non arrivare in porto a remi.
Ml, ma se vai più piano, con questa squadra, li fai 33 goal?
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12/01/2015 10:46 | |
Maxilotte, 12/01/2015 10:35:
RB, credo che la prima partita di Milano non sia da inserire in questa categoria. Abbiamo giocato male, non da squadra, neanche nel primo tempo. e per favore Genova lascilamola da parte perchè prescinde da qualunque valutazione tattica, tra inforuni e sfortuna. i veri cali sono stati a Firenze, Milano e Cagliari per come la vedo io.
La prima a San Siro è stata una combinazione di approccio tattico e gestione delle risorse energetiche da ritiro del patentino. Comunque rispetto a quella lontana domenica di agosto, e ci metto anche il primo tempo col Bassano, abbiamo fatto consistenti passi in avanti. Attaccavamo attaccavamo, ma sembravamo un moscone che per uscire dall'auto dà le capocciate contro il parabrezza; ora riusciamo a scaglionare e inserire le ali e le mezze ali con molta più afficacia.
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12/01/2015 12:39 | |
Sono tra i pochi mohicani a non considerare del tutto negativo l'esordio al Meazza.
E' stata la classica partita del "tutto male a una squadra, tutto bene all'altra". E nessuno mi toglie dalla capoccia, che non sarebbe servito poi tanto per pareggiarla. Bastava che Mauri non ciabattasse quella palla a 6 metri dalla porta all'80° o che Tagliavento non fischiasse un rigore molto generoso.
Parliamo, quindi, di eventi verosimili.
La Lazio oggi è terza da sola anche per quella sconfitta.
Dalle sconfitte di Milano e Genova per me è germogliato qualcosa che poi ci ha consentito a mesi di distanza di fare quel primo tempo a Milano e l'intera partita con la Samp.
La Lazio ha dei limiti, Pioli pure.
Ma evidentemente se gli altri ci stanno dietro, ne hanno più di noi. E non possiamo pensare di dover avere distacchi superiori rispetto a quelli attuali.
Quello che è preoccupante è che gli altri si rinforzano e noi no. Ed è questo che farà la differenza, assai più del gap tra i primi e i secondi tempi.
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12/01/2015 13:20 | |
Maxilotte, 12/01/2015 10:36:
Ml, ma se vai più piano, con questa squadra, li fai 33 goal?
La carriera di Zeman ci insegna che non è importante quanti gol fai ma quali. Comunque la mia domanda vale non solo per il presente ma anche per il futuro. Se si vuole insistere sul 4-3-3 a tavoletta sarà il caso di comprare almeno altri due intermedi giovani e di gamba, di salutare Klose comprando un alterego di Djordjevic e di marginalizzare il ruolo di un Mauri attualmente troppo indispensabile. Non si tratterebbe di poca roba, volendo fare le cose per bene. Io credo che trovare un assetto diverso consentirebbe di valorizzare meglio anche le risorse della rosa, visto che non navighiamo nell'oro. Davvero non riesco a non considerare quella attuale una Lazio di passaggio: fresca, divertente, molto migliore di quella grigia e compassata di Reja eppure non definitiva. Per te evidentemente il punto d'arrivo dovrebbe essere una squadra alla Guardiola, ossia perennemente intensa e sempre più capace di concedere poco a fronte di una grande produzione. Per me, col bilancio della Lazio, un obiettivo del genere è fuoriviante, utopico. Costruire quel tipo di squadre è difficilissimo anche se hai un pacco di milioni, figurati se devi combattere per mettere insieme il pranzo con la cena. Mi accontento di una tranquilla via di mezzo in cui, come detto, il pressing e l'intensità siano patrimonio della squadra che però deve saper decidere quando utilizzarli durante le partite. Sogno una Lazio che - magari nel suo piccolo - sappia fare tutto, non una cosa sola.
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12/01/2015 13:26 | |
ML, forse non sono chiaro. il mio obiettivo non è il barca di Guardiola. Mi va bene questa intensità con le (fisiologiche) pause del caso. Il mio sogno è avere un pacchetto difensivo che consenta di superare i 20 minuti di difficoltà grazie alla qualità dei singoli anche se in quel momento magari il centrocampo sta rifiatando. E per questo non ci vuole molto secondo me. Per capirci, ieri con gentiletti secondo me finiva tre a zero.
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12/01/2015 13:28 | |
cuchillo76, 12/01/2015 12:39:
Quello che è preoccupante è che gli altri si rinforzano e noi no. Ed è questo che farà la differenza, assai più del gap tra i primi e i secondi tempi.
Mah. Io credo che oggi in Italia sia già molto non indebolirsi. Sono abbastanza convinto che se potessimo trasferire la Lazio attuale nel futuro, diciamo tra 10 anni, questa stessa rosa si giocherebbe lo scudetto con tutti i Cana e i Cavanda. L'unico acquisto che rischia di spostare qualcosa è quello di Shaquiri, che peraltro l'Inter pagherà a babbo morto. Cerci, pure se dovesse andare bene, non farà altro che togliere il posto al buon Honda che si era visto fino a un certo punto. Podolski non mi pare un giocatore che sposta equilibri. Muriel non sono convinto che andrà meglio di Gabbiadini. Che è andato al Napoli, è vero, ma il Napoli lo considero a prescindere più forte della Lazio, e se riusciremo a stargli davanti dipenderà più dal loro morale che dal giocatore in più o in meno. Insomma, quello che mi preoccupa è l'immobilismo della Lazio, che dopo tutti gli infortuni che ci sono stati doveva prendere un difensore centrale IERI. Quel che stanno facendo gli altri mi preoccupa veramente il giusto...
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12/01/2015 13:32 | |
Maxilotte, 12/01/2015 13:26:
ML, forse non sono chiaro. il mio obiettivo non è il barca di Guardiola. Mi va bene questa intensità con le (fisiologiche) pause del caso. Il mio sogno è avere un pacchetto difensivo che consenta di superare i 20 minuti di difficoltà grazie alla qualità dei singoli anche se in quel momento magari il centrocampo sta rifiatando. E per questo non ci vuole molto secondo me. Per capirci, ieri con gentiletti secondo me finiva tre a zero.
Sai su che cosa non ci capiamo? Sul fatto che le squadre in grado di scegliere quando giocare in un modo e quando in un altro riescono a decidere loro quando è il momento di rifiatare. Le squadre che sanno andare solo a tavoletta, invece, rifiatano quando hanno finito la benzina. E questo, spero che tu lo comprenda, fa tutta la differenza del mondo.
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12/01/2015 13:40 | |
Mark Lenders (ML), 12/01/2015 13:20:
Sogno una Lazio che - magari nel suo piccolo - sappia fare tutto, non una cosa sola.
... sogni una squadra matura. adesso siamo una squadra giovane, non come età, ma come testa, che vuole divertirsi. siamo appena usciti dal medioevo, dopo anni bui in cui ci si metteva a specchio, si facevano un po' di punti, ma non si inventava niente. Poi è arrivato uno stregone che voleva dominare, ma c'è riuscito per un solo benedetto pomeriggio. Poi si è tornati a mettersi a specchio. Adesso è arrivato un uomo di buonsenso, che capisce che il calcio è anche divertimento. Cresceremo, e capiremo che la libertà non è tutto, ma che le regole sono fondamentali per apprezzare la libertà. Diventeremo maturi. Io sono fiducioso, tanto.
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