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Lazio-Atalanta

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2014 11:35
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09/12/2014 15:25
 
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Drenai71, 09/12/2014 14:31:

e dai stavolta era una battuta, credevo si capisse l'intento era bonario!



Scusami, non avevo colto  

Drenai71, 09/12/2014 14:31:

ti ho sempre contestato (e continuo a farlo) solo il fatto che pioli lo abbia mandato in campo apposta per tappare la bocca alla gente. lo ha mandato in campo perchè era l'opzione piu logica.



Al rientro da un infortunio e fuori condizione (se lo è ancora oggi pensa 20 giorni fa), su una fascia in cui la catena era Braahfeid-Parolo-Keita contro la prima in classifica che - moduli alla mano - ti metteva in inferiorità numerica a centrocampo. Me cojoni che logica!

Drenai71, 09/12/2014 14:31:

tu non hai sbagliato a reclamare la titolarità di keita! evidentemente non riesco a spiegarmi. è del tutto lecito che tu lo ritenga migliore dei suoi concorrenti e lo voglia in campo.



No. E' lecito volerlo in campo perché trattasi di gran lunga del potenziale miglior giocatore della Lazio, ma a condizione che possa esprimersi. Io avevo addebitato le sue prestazioni mediocri a un approccio mentale troppo molle e/o a un blocco dovuto al fatto che quest'anno ha giocato pochissimo. Se tu hai uno che fisicamente è a posto ma non riesce a rendere, in effetti l'unica soluzione è insistere facendolo giocare. Ma se invece abbiamo un giocatore che attualmente non riesce a scattare, che esegue a regola d'arte il dribbling ma poi non riesce a liberarsi del marcatore perché non ha l'accelerazione per lasciarlo sul posto, a che serve schierarlo? Come già detto, se devo scegliere tra giocatori che giocano da fermi mi prendo Mauri. E tieni conto che Mauri io non l'avrei nemmeno rinnovato, eh.

Drenai71, 09/12/2014 14:31:

quello che secondo me sbagliavi e che ho rispettosamente cercato di spiegare, evidentemente fallendo, è pensare che pioli lo tenesse fuori masochisticamente perpetrando delle ingiustizie, invece è solo che in quel momento altri davano maggiori garanzie, sia in allenamento che in partita. è il pensiero di una fronda anti keita che io ti ho sempre contestato



Sempre a proposito del fatto che mi rispondi senza leggere quel che scrivo, per la terza o quarta volta ripropongo il mio pensiero sulla gestione di Keita pre-infortunio.

- Pioli parte con un 4-3-3 senza interditori a centrocampo e con Candreva-Keita sulle ali.
- Ben presto si rende conto che in questa maniera la squadra non ha equilibrio: non in occasione di Genoa-Lazio e Lazio-Udinese, dove pur avendolo escluso schiera comunque Anderson, che tatticamente è equivalente, bensì in occasione di Palermo-Lazio. Da lì in avanti tatticamente cambia molto.
- Io da un lato ho accolto con favore la correzione di un modulo che fin dall'inizio non mi aveva convinto, ma allo stesso tempo ho contestato i correttivi: secondo me a pagare il conto dovevano essere il 4-3-3 e Parolo, non Keita. (O Anderson: il loro dualismo è una questione subordinata rispetto al problema principale).
- In quest'ottica l'infortunio di Keita per un po' ha semplificato la vita di Pioli, che ha potuto schierare Mauri senza che nessuno gli rompesse particolarmente le palle. Ma era chiaro che, appena ristabilitosi il ragazzo, l'ambiente (stampa+tifosi) ne avrebbe reclamato la presenza in campo. Un bel problema, perché togliere Mauri e rimettere Keita (o Anderson) avrebbe significato tornare a quella Lazio che nelle prime quattro giornate aveva dimostrato di non avere il benché minimo equilibrio. Come uscirne? Facile: mandando Keita (e la squadra!) al massacro contro la Juventus, in maniera che nessuno, da lì in avanti, si sognasse di chiedere ancora il 4-3-3 con le due ali vere.

Morale della favola: Pioli non è anti-Keita o anti-qualcuno in particolare. Pioli è semplicemente incapace di rinnegare il suo sconclusionato centrocampo a tre, e pur di mantenerlo in vita è disposto a sacrificare chiunque. Non gli passa neanche per la testa che un 4-4-2 o un 4-2-3-1 garantirebbero contemporaneamente più equilibrio e la presenza in campo dei giocatori di maggior qualità, lui tira dritto con questo 4-3-3 ibrido in cui l'equilibratore si chiama Stefano Mauri.
Io avrei preso Mihajlovic e questo è noto, ma quando abbiamo ingaggiato Pioli non mi sono fasciato la testa, anzi. Avevo in mente un Bologna schierato col 4-2-3-1 e pensavo che potesse essere una versione più pressarola e coraggiosa di Reja, che secondo me è esattamente ciò che ci vuole per questa squadra. Con la difesa che abbiamo pensare di tenere il baricentro alto come nelle prima quattro giornate è pura follia. Ho iniziato a disamorarmi di Pioli quando nella prima conferenza stampa disse che la base del suo lavoro tattico sarebbe stato il 4-3 (difesa a quattro, centrocampo a tre), ammettendo variazioni sul tema solo in attacco. Per me il centrocampo a tre ha senso solo quando hai due mezzali in grado di darti sia quantità che qualità, altrimenti mi fa cacare. Noi queste mezzali palesemente non le abbiamo. Garcia, che pure può contare su giocatori totali come Strootman l'anno scorso e Nainggolan quest'anno, oltre a un centrale (De Rossi o Keita che sia) molto più interditore di Biglia, quando mette Pjanic nei tre di centrocampo quasi sempre riequilibra la squadra schierando Florenzi nel trio d'attacco. E stiamo comunque parlando di una squadra con una qualità media molto superiore a quella della Lazio e di quasi tutte le altre squadre che affronta domenicalmente. Pioli invece era partito pretendendo di giocare con un tridente vero - senza il Florenzi della situazione - con alle spalle un centrocampo Parolo-Biglia-Lulic - e una difesa in cui Gentiletti aveva saltato tre delle prime quattro famose partite (due per scelta tecnica e una per l'infortunio). Io ho il timore che dopo anni di Sassuoli, Chievi, Bologni, Parmi, etc., Pioli abbia pensato che arrivando alla Lazio si sarebbe finalmente messo alla guida di una Ferrari. Ma noi lo sappiamo bene da dove arrivava questa squadra: da un nono posto e da tre sessioni di mercato inconcludenti. Andava e va tuttora trattata come un Bologna 2.0, adelante ma con juicio. Io ero il primo ad essere stufo di Reja, ma non si passa in quella maniera da Reja al 4-3-3 che voleva Pioli. Significa non aver capito uno stracazzo di niente. L'allenatore bravo è quello che trova l'equilibrio e lo trova inventandosi una maniera di far giocare insieme i più bravi. Pioli finora ha fallito due volte: prima perché non trovava l'equilibrio, ora perché non fa giocare i più bravi.

E con ciò spero di essere stato chiaro una volta per tutte. Contestami la ricostruzione che ho appena fatto, ma diosanto non ricominciare con la storia del "tiene fuori Keita masochisticamente perpetrando delle ingiustizie" perché se lo fai dimostri di non aver capito NULLA di quel che dico ormai da mesi.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 09/12/2014 15:38]

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