00 30/04/2017 22:59
Beh, eri effettivamente in illustre compagnia, quantunque di V. ammiravo i suoi pezzi su Saul Bellow o Norman Mailer. Ma su cose di Lazio, faticavo un po' a seguirlo...

Ci stava lo scoramento, in quel momento.
Però si era un po' tutti si esagerato a elevare a sistema quella partita.

Lessi cose del tipo "superiorità culturale" a saperla affrontare, quella partita, o cose del genere.
Che poi è quello che oggi dicono loro, guarda caso.

La verità è che mai come negli ultimi 20 anni, il derby è stata una partita a cicli: ciclo-equilibrio dal 1988 al 1993, ciclo-Lazio dal gol di Signori in mezzo alla nebbia al gol di Veron (quindi, dal 1994 al 2000), ciclo-Roma dall'autogol di Negro al gol all'ultimo minuto di Cassano (2000-2004), ciclo-equilibrio dal derby di Di Canio a quello di Kolarov (2005-2009), ciclo-Roma dal gol di Cassetti alla doppietta di Totti (2009-2011), ciclo-Lazio dal gol di Klose al gol di Lulic (2011-2013), ciclo-Roma da Balzaretti e Wallace (2013-2016).
Ora, secondo me, c'è un ciclo-Lazio che, vedrete, inciderà anche sulla prossima stagione.

Ci sono i cicli, questi quasi 30 anni stanno dicendo questo, non c'è altro.

Quindi, mi sorpresero certe affermazioni apodittiche. Anche perché la Lazio non le meritò per quella partita. E dico di più, se la Lazio si è qualificata per la finale di Coppa Italia e oggi le ha divaricato il deretano è perché è esistita quella partita.