00 14/02/2017 13:47
Mi sarebbe tanto piaciuto entrare nei vostri pensieri all'84°, leggere le intenzioni di pagella in quel momento. O le opinioni sul "gioco": anche ieri una ventina di tiri in porta, però se Keita ha la "sassata", Anderson non prende lo specchio neanche per sbaglio e Immobile tecnicamente è peggio di me la colpa è dell'allenatore. Io veramente sono tentato di arrendermi. Milinkovic arriva due volte a rimorchio davanti a Donnarumma, se non segna è perché viene sbagliato l'assist. Da Inzaghi, naturalmente. E peró siccome il pallone è corto o lungo di 20 cm l'inserimento del centrocampista non conta, ce ne possiamo anche dimenticare. È un modo di guardare le partite che tiene conto solo del risultato, si va a vedere solo quello che è finito a referto. E un gol segnato nel finale distrugge il voto di cinque giocatori: Milinkovic, Biglia, Radu, Hoedt e Strakosha. Mezza squadra rivalutata solo perché Suso, che non è una sega, si è inventato un gran gol. Ma si può? Ma è seria una valutazione del genere? Per me no perché è artificiale, è figlia del rodimento di culo e della caccia al capro espiatorio ex post. E in alcuni casi, soprattutto se si parla dell'allenatore anche di una certa malafede. Mi spiace, è antipatico dirlo, me ne rendo conto, ma lo penso.
Inzaghi che secondo me sbaglia a insistere con Hoedt, che è imbarazzante nel riproporre insistentemente Basta, che ieri probabilmente poteva fare un secondo cambio un po' prima dell'86', viene attaccato perché i giocatori si cacano i gol davanti alla porta. Cioè, significa non fare nemmeno lo sforzo di trovare un capo d'accusa credibile di volta in volta, si prende la più grave mancanza della squadra nella partita e gliela si attribuisce in automatico. Fare ragionamenti di merito, in questo modo, è inutile.