Che l'esonero di Pioli sia avvenuto fuori tempo massimo è pacifico, che la scelta di Inzaghi sia pericolosa è innegabile.
Ma continuo a ritenere positiva la mossa per i seguenti motivi:
- Come detto, un 1-4 nel derby all'esito di una stagione siffatta non può non lasciare strascichi. Altrimenti passa il concetto che è normale, che ci può stare, che pure se capita poi non succede niente. E quest'anno è successo troppe volte di ricominciare il giorno dopo come se niente fosse successo, ripetendo frasi vuote come quelle che ieri Pioli ha pronuciato per l'ennesima volta. "Cercheremo di chiudere con dignità". Ma vattene affanculo te e la dignità, che se sapessi dove sta di casa ti saresti dimesso quando ti hanno comprato Bisevac per sostituire De Vrij. Quindi nessuna lacrima per questo invertebrato.
- Il suddetto Pioli aveva ancora un anno di contratto, e conoscendo Lotito non era fantasioso ipotizzare un tira e molla in cui la società tentava di indurlo a dimettersi per risparmiare un anno di stipendio e lui continuava a tirare dritto facendo orecchie da mercante. Non è, del resto, ciò a cui abbiamo assistito per tutto l'anno? Io avevo il terrore che si andasse avanti così all'infinito. E che magari Pioli vincesse qualche partita, facendo passare il concetto che lui in fondo non aveva colpe e che con un organico rinnovato poteva essere l'allenatore anche dell'anno prossimo. Via, aria, raus. Camminare. Andersen! Sperando che a giugno lo seguano a decine, sia dei pipponi sia di quelli bravi che si sono rotti le palle di stare qui. Via tutti e che serva di lezione: IN UN CLUB COME LA LAZIO I GIOCATORI FORTI NON DEVONO RIMANERE PIU' DI 2-3 ANNI. Vanno lanciati, venduti quando sono sulla cresta dell'onda e rimpiazzati investendo su giovani di valore, non su parametri zero.
- Inzaghi deve avere un mandato tecnico preciso, e questo mandato tecnico - in assenza di velleità di classifica - non può essere che quello di fare chiarezza definitiva sui giovani in organico. Chi meglio dell'allenatore della Primavera? E perché (mi rivolgo a Cuchillo) ciò non dovrebbe avvenire? Perché Guerrieri non dovrebbe giocare le prossime sette partite, ad esempio? Ovviamente faccio mia la speranza che non vinca troppe partite, per non avere tentazioni insane. Ma con la squadra che ci ritroviamo temo sia una preoccupazione infondata.
Detto tuto questo, la scelta di ieri non salva Lotito e Tare, ci mancherebbe altro. L'aggressione al ristorante di ieri sera per quanto mi riguarda è stata l'unica bella notizia della giornata, mi spiace solo che che chi si rende protagonista di queste cose poi ci rimetterà personalmente. Io non so se mi sento più maturo di loro o solo più vigliacco. So solo che, di fronte a una Lazio in ostaggio, l'unico comportamento razionale che mi sento di poter attuare è quello di basarmi sui risultati. Con un altro presidente forse non lo farei, resterei al mio posto nella buona e nella cattiva sorte come ho fatto per tanti anni. Con questo sono arrivato al punto di disertare finché il prodotto offerto sarà indegno, e questo per un motivo ben preciso: da quest'estate non credo più alla sua buonafede. Questo non significa credere a quella di chi lo contesta dal 2004 e l'ha contestato pure il 26 maggio, beninteso. Ma io alla buonafede di Lotito ho smesso di credere e quindi guardo solo i fatti: Lazio degna = si va allo stadio, Lazio indegna = si va a spasso.
L'ultimo paragrafo è per Tare, ed è una domanda. Che faccio a voi per farla anche a me stesso. Chi è Tare, infine? Un buon direttore sportivo che prova a fare le nozze coi fichi secchi, o uno che alla fine ha fatto più cacate che cose fatte bene? E' importante capire anche questo. Per me un direttore sportivo che non ha ancora capito che IN UN CLUB COME LA LAZIO I GIOCATORI FORTI NON DEVONO RIMANERE PIU' DI 2-3 ANNI è pericoloso.