00 24/07/2014 00:13
L'Ansa parla di prestito con diritto di riscatto per l'arrivo del difensore alla xxxx, dopo che la società sarda aveva impostato la trattativa con noi su cifre indecenti in rapporto al valore del giocatore.
Proprio quel Cagliari che la nuova proprietà, via Saras e famiglia Moratti, rende un satellite dell'Inter: quindi di chi con le merde ha spartito il bottino di Calciopoli.
Questa è mafia, non calciomercato.
Ma intestardirsi a operare in un contesto del genere, conoscendone le dinamiche, si spiega in uno dei seguenti modi:

1) Lotito è un cretino/incapace: escluso da dieci anni di gestione e di conoscenza del personaggio
2) Lotito non si rende conto che sul mercato italiano gli è stata fatta terra bruciata attorno: escluso per i motivi di cui sopra
3) Tutta le sceneggiata su Astori segue altre logiche

Vorrei poter chiosare, in merito al punto 3), che la trattativa è stata solo una cortina fumogena.
Dietro la quale trattare a fari spenti altri difensori, attirando nel contempo gli inferiori in un affare che non è affatto tale.
Ma so che si tratta di una doppia illusione.
Il tira e molla coi rossoblù nasconde - pardon, evidenzia ulteriormente - il consueto modus operandi, che ci porterà a libro paga un rottame d'occasione o neppure quello. 
Quanto alle reali logiche, si rischia di diventare ripetitivi: noi ci possiamo tutt'al più accapigliare sull'ultima dichiarazione di Renzi dataci in pasto dai media, mentre di poteri, criteri e contesti che decidono davvero qualcosa ignoriamo persino l'esistenza. 
E il reparto difensivo da allarme rosso?
Ma quello è un discorso legato al calcio nella sua componente tecnica, compresi gli obiettivi di classifica.
Una dimensione con la quale il percorso gestionale della Lazio, fatta salva la determinazione a rimanere nella massima serie, ha perso contatto da anni.

[Modificato da Er Matador 24/07/2014 00:15]