00 06/02/2020 08:35
Re:
ReflexBlue74, 03/02/2020 10.36:

Secondo me i due  derby citati da Est sono pagine vergognose della nostra storia (per quanto in quello di Pioli era difficile far meglio con quella formazione impresentabile), ma tutto sommato possono essere catalogate come partite "normali":  banalmente la squadra superiore gioca bene, la squadra inferiore gioca male. Risultato: sveglia.
Viceversa il derby della settimana scorsa è qualcosa che presumo raramente si sia materializzato tra squadre della stessa categoria. Una sensazione di impotenza così schiacciante io credo di non averla mai vissuta. Forse nemmeno da spettatore neutrale. Uno spettacolo sconcertante fu Juventus-Lazio 0-0 di Petkovic, però qualche abbozzo di ripartenza o gestione del pallone la ricordo. Forse il mitico Milan-Lazio, autogol di Maldini, potrebbe ricalcare il canovaccio del derby, ma bisognerebbe chiedere a chi c'era. I resoconti pescati in rete e gli highlihts non sono sufficienti a confrontare le prestazioni.


In occasione del derby che portò all'esonero di Pioli - una vigliaccata umana e professionale a quel punto, e dopo aver soprasseduto per tutta la stagione al doveroso provvedimento - ricordo il mio pensiero della vigilia: avrei firmato, io che non firmerei neanche un pari col Real, il 4-0 per loro.
Temevo seriamente il 7-1, che avrebbe demolito tutta la numerologia sull'argomento.
Ma neppure quell'orrore, cui ebbi la fortuna di non assistere perché in viaggio, regge il confronto con l'incubo tecnico della recente stracittadina.

Quanto a quel Milan-Lazio, venne trasmessa in differita alle 19 su Rai Due col commento di Gianfranco De Laurentiis e Gigi Riva: all'epoca l'unica opportunità per assistere a gare di campionato, e non ai soli highlights, sulla rete pubblica.
Ricordo un Milan portato a "fare la partita" come da filosofia fusignanista, anche se con scarsa ispirazione, e una Lazio che per scelta tattica non passò praticamente la metacampo.
Si era ai tempi dei due punti per vittoria, che facevano del pari in trasferta il bersaglio grosso e non un premio di consolazione, e in una cultura calcistica nella quale era ovvio che una squadra da parte destra della classifica affrontasse in quel modo San Siro.
Fu una gara tatticamente a senso unico, ma del tutto normale per gli standard dell'epoca: nulla di neppure lontanamente accostabile al derby in oggetto.
L'unico termine di paragone per un simile vuoto fra pari categoria, e scusate se mi ripeto, rimane per nostra fortuna la xxxx del 26 maggio.
[Modificato da Er Matador 06/02/2020 08:36]