00 08/12/2019 22:59
Strakosha 7 – Un errore molto grave, in comproprietà con Acerbi, che poteva cambiare, definitivamente lo sviluppo della partita. Ma per il resto è impeccabile, con due buoni interventi (non trascendentali) ma soprattutto con uscite tempestive e non banali.

Luiz Felipe 6,5 – Il gol cambia totalmente la partita e arriva nel momento migliore, dopo essere stati dominati per 35 minuti. Ma prima (gol di Ronaldo) e dopo (fallo da rosso su Matuidi) commette due errori da matita blu. Il resto lo sbriga più che onorevolmente.

Acerbi 6 – Erroraccio (condiviso con Strakosha) che porta Dybala al tiro e qualche affanno nei primi 35 minuti, dove non riesce a guidare la difesa in modo convincente. Molto meglio – come tutti, del resto – nella ripresa.

Radu 6,5 – Determinato e senza sbavature importanti. Il più concentrato e sciolto nel momento di difficoltà.

Lucas Leiva 6,5 – La cartolina della sua partita è l’intervento rischioso ma efficace su Cuadrado in area, nel secondo tempo. Si era anche guadagnato un rigore, l’unico che avrei dato tra quelli richiesti (senza considerare quello giustamente assegnato). Ma nel primo tempo, a tratti, era stato surclassato e anche di più.

Lazzari 7,5 – Moto perpetuo e, di fatto, compie la giocata più decisiva della serata. Se garantisse quei 5-6 gol a stagione sarebbe un esterno davvero coi fiocchi, come se ne trovano pochi. Male nell’occasione del gol di Caicedo. Ma si era comunque involato lui. Prende falli a gogò, nei momenti in cui serve.

Lulic 7 – Regge, incredibilmente, 95 minuti, ed è anche lucidissimo nel lancio finale che innesca Lazzari per il colpo del KO. Non sfigura in nessuna fase del match.

Luis Alberto 7,5 – Messo in mezzo nella prima mezzora dal fraseggio juventino, emerge prepotentemente negli ultimi 5 minuti del primo tempo. Nel secondo tempo sale in cattedra regalando sapienza e classe a piene mani. Due assist e non si contano più quanti sono, in tutto.

Milinkovic-Savic 7,5 – Dei 4 horsemen era stato il più positivo anche nella prima mezzora. Poi, indirizza in modo definitivo la partita con un gol di rara bellezza. Ma resta sempre la sensazione addosso che potrebbe fare ancora di più, anche più di quanto fatto ieri, che è stato molto.

Correa 6,5 – Non solo una punizione pericolosa conquistata e un rigore ma anche tanto trotterellare efficace al limite dell’area che ha spesso annacquato e frustrato la sterile pressione juventina dopo il vantaggio.

Immobile 6 – Il rigore non è calciato bene ma aveva innescato lui Correa con una grande palla. Corre e si sbatte come al solito e dalla sua convinta protesta arriva la review per il fallo di Cuadrado su Lazzari. Anche questo serve, altroché.

Parolo, Cataldi e Caicedo n.g.

Inzaghi 8 – Non so come abbia fatto, la Lazio, a restare in partita dopo essere passata in svantaggio contro un’ottima Juve. Non posso non pensare che non c’entri il manico. Dal ’35 in poi, la Lazio è stata una sinfonia, con una manovra chiara e riconoscibile. Ognuno quando ha palla sa precisamente cosa fare e dove andare. È dal 2002/03 che la Lazio non gioca così bene, indipendentemente dalla qualità degli interpreti. Una squadra da far lustrare gli occhi. Qualità ma anche tanta corsa e tanto agonismo. Non svegliateci.