Strakosha 6 – Praticamente inoperoso, l’unica parata, peraltro bella, è a gioco fermo.
Acerbi 6 – Sbanda dopo il vantaggio ma la "pioggia" dura 10 minuti in tutto. Per il resto, fa la solita partita robusta.
Radu 6,5 – Ottimo rientro, fa praticamente tutto bene.
Luiz Felipe 6,5 – Talvolta ingaggia delle (inutili) corse con Okaka e non sempre prevale. Ma è stata una delle sue gare più convincenti, fin qui.
Lulic 6 – In questo momento è il punto debole della squadra. Ieri, tuttavia, non ha patito granché e ha sfiorato un gol che sarebbe stato molto bello. Ma è plastica la sensazione di un giocatore che non è al livello dei compagni.
Lazzari 7 – Tra i migliori in campo, un motorino inesauribile. È già da qualche partita che gioca così. E la differenza con chi l’ha preceduto ora si vede e tanto.
Lucas Leiva 6,5 – Nei 10 minuti di Udinese, va un po’ in affanno ma nell’insieme gioca una buona partita anche se si vede a occhio nudo che non ha più addosso l’argento vivo di un tempo o dei big match, per i quali pare voglia risparmiare un po’ di forze.
Luis Alberto 7 – Signore del centrocampo: ispira e addormenta.
Milinkovic Savic 6,5 – Fa la cosa più importante, sbloccando lui la partita con l’assist a Immobile, che doveva solo spingerla dentro. Da quel momento è solo fraseggio e palleggio abbastanza elementari. Peccato non attacchi mai la porta quando ha palla. È un limite apparentemente senza una plausibile spiegazione.
Correa 7,5 – Subisce due falli da rigore che portano due gol. E tutto nel giro di 10 minuti scarsi. Sta benissimo, ha fiducia e finché sbaglia un paio di gol ma conquista due rigori, mi va benissimo.
Immobile 7 – Sblocca la partita con un tiraccio in buca d’angolo, poi la chiude trasformando il suo rigore e portandosi a una media di trasformazione dal dischetto fuori dal mondo.
Jony, Cataldi, André Anderson n.g.
Inzaghi 8 – La Lazio gioca benissimo e molti meriti sono suoi, evidentemente. Squadra con approccio convincente e che, soprattutto, tiene alta la concentrazione anche nel secondo tempo. Non era facile. Non doveva consentire a Immobile il gesto da libro Cuore perché la partita era tutt’altro che chiusa ma sarebbe cercare il pelo nell’uovo.