00 01/02/2019 13:15
Strakosha 8 – Non bene sulla respinta che lascia Candreva libero di battere a rete da due metri. Lì ci salva lo stellone. E sempre lo stellone lo salva al ’92 sul tiro di Lautaro Martinez, ma lì non era colpa sua, anzi. Prima e dopo, fa una grande prestazione, impreziosita da due rigori parati che, a differenza di Lazio-Milan, stavolta bastano per darci la qualificazione.

Acerbi 8 – Monumentale nei 90 minuti in cui annichilisce Icardi. Lo soffre un po’ solo nei supplementari. Rigore impeccabile calciato alla Bruno Giordano. Rischia molto su Skriniar. E’ vero che la palla ancora non era partita e che anche lo slovacco gli infila le braccia sotto le sue, ma si è preso un rischio che poteva essere evitato, va detto.

Wallace 6,5 – Non aveva sbagliato nulla e si era districato anche bene nello stretto fino al fallo memorabile che gli provoca anche un infortunio che lo farà stare fuori un po’. Bene.

Radu 6 – abbasso di un punto e mezzo la sua pagella per il rosso che gli farà rigiocare la Coppa Italia il prossimo anno. Capisco la frustrazione per il mancato rosso ad Asamoah, lo stesso da cui parte l’azione del rigore, ma doveva assolutamente evitarlo, in quel momento.

Lulic 7 – ottimo primo tempo. Come al solito, la palla va sempre dove sta lui. Cala, come ovvio, alla distanza e stavolta Inzaghi lo cambia quando deve.

Marusic 6,5 – primo tempo di solo discreto contenimento, esce alla grande sulla media-lunga distanza. Un paio di amnesie su Politano ma non è mai un cliente facile, quello.

Lucas Leiva 8,5 – avrà recuperato una dozzina di palloni, ha cucito il gioco in tutti i momenti della partita senza mai perdere la lucidità. Lucidissimo ed efficace sul rigore più importante. Il migliore della serata.

Milinkovic-Savic 4 – no, dare di più non riesco. Disintegra una partita perfino discreta per corsa, abnegazione e buona circolazione della palla con due falli assurdi. Il primo, fortunatamente ignorato (hanno valutato non sensibile l’entità della spinta, che comunque c’era stata), il secondo, sul gong di fine partita su un giocatore che stava uscendo dall’area. Capisco la mente annebbiata ma non è giustificabile in nessun modo. Un vero peccato perché senza queste due follie sarebbe stato un 6,5 davvero molto convinto. E aveva anche rimediato una sacrosanta espulsione.

Luis Alberto 6,5 – forse sto regalando qualcosa perché non ha messo tanta qualità ma la quantità non è davvero mancata. Ha messo l’abnegazione che vorrei sempre vedere. Errore folle alla mezzora su un pallone da spingere solo in rete con un tiro di collo o di esterno. Male anche gli angoli, una volta tanto.

Correa 6,5 – primo tempo davvero di grande qualità, sulla trequarti ha fatto ciò che ha voluto, anche se non ha concluso mai verso la porta. Evapora nel secondo tempo.

Immobile 7,5 – nella prima ora incide poco, poi comincia a concretizzare le sue corse proprio quando si è messo a regnare l’equilibrio. Fantastica la palla per Caicedo a un minuto dalla fine, da bomber di razza il gol. E sbatte dentro anche il rigore.


Durmisi 6 – entra pian piano nella partita e fa una discreta figura. Gli tolgo qualcosa per il rigore. Non è calciato in modo ignobile, ma come diceva sempre il compianto Bulgarelli, l’unica cosa che il rigorista non deve mai fare è tirare ad altezza media. O rasoterra o alta. Perché se tiri a media altezza e il portiere intuisce, il rigore al 50% lo prende.

Bastos 6,5 – qualche piccolo impaccio iniziale poi sfodera una gran bella partita, compreso un muro con tuffo a corpo morto.

Caicedo 5 – non è semplicemente accettabile che continui a sbagliare gol che valgono STAGIONI. A referto, anche la palla persa a 20 secondi dalla fine, anche se con la correità di Parolo. Il resto lo fa bene ma non basta. Avesse segnato Lautaro 3 minuti dopo a porta vuota, avrei davvero voluto non vederlo più, altro che Floccari col suo rigore. Fai il centravanti, perdio!

Parolo 6,5 – entra benissimo e finalmente con lui abbiamo un gran bella opzione in panchina. Gioca male quello che poteva essere tecnicamente l’ultimo pallone, scaricando centralmente su un Caicedo pressato.


Inzaghi 9 – non ne sbaglia una. Più passa il tempo e più mi domando come faccia ad avere ancora la squadra tutta dalla sua parte alla terza stagione, con tutte le difficoltà che ci sono state, a cominciare dalle tranvate prese lo scorso anno negli appuntamenti decisivi. Se non avesse tutti e 20 dalla sua parte, non verrebbero fuori partite come questa e come quella contro la Juve. Bravo, Simone.