Amici cari, il frangente è di quelli cruciali e vi giunga un affettuoso saluto e il più inequivocabile dei romammerda dal Sir, stasera ovviamente presente allo stadio con babbo al seguito.
Che dire... Sarò schietto: le sensazioni di laziale cresciuto a pane e sconfitte (anni Ottanta) sono ahimé pessime: lo spettro della rimonta popola da settimane i miei incubi più oscuri.
Incapace di offrire ogni sorta di considerazione tecnica - capissi qualcosa di calcio, peraltro - condivido con voi semplici sensazioni:
- non esistono reali precedenti e dunque è impossibile fare previsioni; non rammento infatti (ma sicuramente la memoria mi tradisce) occasioni nelle quali, in un passato recente o remoto, ci si è apprestati a disputare un derby con l'inderogabile necessità per una delle due contendenti di segnare almeno due gol, anzi tre per passare il turno. Questo muterà l'approccio delle due contendenti e produrrà esiti che non sono alla vigilia anticipabili, a mio avviso.
- credo dovremo, a meno di una sconfitta rovinosa, essere in ogni caso fieri di questo gruppo e mostrare loro gratitudine per aver mantenuto completamente aperto l'esito della semifinale (anzi, partendo noi da un vantaggio non irrisorio) alla vigilia del ritorno, partendo alla vigilia da un'oggettiva inferiorità nei confronti della roma alla luce della classifica e dei risultati nei derby post 26 maggio. Ciò vale ancora di più alla luce di quel che sottolinea spesso ML ovvero le dirette conseguenze della vittoria laziale all'andata sulle prestazioni successive della roma, sconfitta dal napoli ed eliminata dal lione.
In ogni caso sarà bello esserci, sarà bello provare emozioni fortissime assieme ad altri 17mila fratelli di fede che stavolta si sono
degnati, bontà loro, di accaparrarsi un biglietto per sostenere la Lazio in uno stadio per 3/4 giallorosso.
In alto i cuori, dunque. E sempre, sempre sempre FORZA LAZIO.
A distanza di pochi giorni dall'anniversario della scomparsa, da 5 anni (mai) senza Chinaglia, possa lo spirito di
Re Giorgio, l'immortale, ispirare i nostri dal cielo. Che, per inciso, è bianco e celeste.
[Modificato da Sir Arthur Pusey-Hamilton 04/04/2017 17:06]