00 05/12/2016 14:27
Dico la mia. La frase di Lulic la reputo sgradevole e inopportuna.

Sgradevole per due motivi: non è un'uscita da professionista; è lesiva della dignità di chi si guadagna il pane con un lavoro umile.

Inopportuna perché, a derby perso, per quanto mi riguarda hai due opzioni: fai pippa, imbocchi il prima possibile la via degli spogliatoi e ti infili sul pullman senza farti nemmeno la doccia; usi sapientemente i tacchetti prima del triplice fischio. Qualsiasi manifestazione plateale a partita chiusa è solo un modo per farli godere di più.

Detto questo.. che palle co' sto razzismo. E badate bene, io sono molto sensibile al tema. Destesto, da sempre, i versi della scimmia; ho lasciato lo stadio schifato dopo Lazio-Napoli dello scorso anno; ho stigmatizzato gli insulti di Sarri a Mancini..

Ma nella circostanza leggo un accanimento feroce dettato esclusivamente dalla prevenzione. Prevenzione perché Lulic è un tesserato della Lazio, perché Rudiger è un tesserato della roma, perché Rudiger è nero (su questo ci sarebbe da aprire un bel capitolo, dettato dalla mia esperienza).

Lulic, secondo me, voleva semplicemente dargli del pezzente arricchito. Se ne è uscito male. Ma come se ne esce male chi apostrofa gli altri (capita anche a me) con appellativi quali: borgatari, burini, shampiste, bifolchi, scaricatori di porto, kebbari, mangiaspaghetti...

Se lo squalificano, considerato il metro adottato in altre circostanze, è un'ingiustizia bella e buona e ci restituisce la prova tangibile di quanto siamo detestati. Come società, come tifoseria, come squadra nel complesso.