00 23/11/2016 19:00
Non ho capito, però. In che senso è meglio partecipare che vincere?
Mi spiego meglio. Tra VINCERE due derby e arrivare ottavo e perdere due derby e arrivare in Europa, per poi VINCERE l'anno dopo contro Borussia M. e Stoccarda e sognare l'impresa, preferisco la seconda. 
Perché l'una cosa è vincere e l'altra no?
Mica dico che voglio giocare un torneo internazionale e perdere...

Per me il senso di un campionato è vincerlo, se non posso vincerlo cerco di piazzarmi per giocare un torneo che posso vincere anche se ho solo il 10% (Europa League) di possibilità. Poi, ovvio che per vanità mi piacerebbe ogni 5-8 anni il brivido di un girone di Champions League, sapendo che magari può darti quelle risorse che ti occorrono per migliorare l'anno prossimo, anche se sappiamo che con Lotito è un giorno della marmotta che dura due anni se va male, tre anni se va bene, come già scritto.
Quindi, se vado in Europa, sono felice; se non ci vado, mi rode il deretano e non mi consolerebbe aver vinto i derby proprio perché - forse sbagliando - la Lazio di Cragnotti e poi quella di Lotito (già, anche quella di Lotito, per quanto imperfetta che sia) mi ha fatto dimenticare i derby con Muro e Gerolin nei quali, appunto, erano quei 180 minuti l'unico obiettivo stagionale.

Circa l'anno di Petkovic, se avessimo vinto l'EL, come scrisse RB, l'avremmo esposta sotto la nord durante il 26 maggio, visto che quella finale si giocava prima.
Era un Chelsea penoso, quello. Ce la si poteva giocare, con la squadra al completo.
Non dico che non ci sarei stato male per mesi nel caso in cui quella partita l'avessimo persa, ma diamo anche un giusto valore ai trofei. L'EL è l'EL, checcazzo...!  
[Modificato da cuchillo76 23/11/2016 19:18]