00 14/01/2017 13:52
Cataldi è un buon giocatore, altroché: centrocampista moderno, portato per gli inserimenti offensivi, con un buon piede sui piazzati.
Bastava permettergli di giocare con continuità nel suo ruolo, e finché è accaduto il responso del campo gli ha dato ragione.
Poi, di fronte al rischio che la sua crescita creasse troppo entusiasmo, è partita la distruzione di futuro: in campo a singhiozzo, in una non squadra e in qualunque ruolo tranne che il suo.
Persino Iniesta ne sarebbe uscito a pezzi.
E a pezzi rischia di uscirne non solo la consistenza numerica del centrocampo, coi soli Murgia e Lulić alle spalle del trio titolare (Leitner per ora è solo un nome), ma lo stesso Murgia.
Per il quale si parla già di adattamento a mezzala e trafila sostanzialmente analoga a quella di Cataldi.
O a quella di Strakosha e Lombardi, anche loro a marcire in panchina per giocatori finiti (Marchetti, Biglia) o mai cominciati (Keita) pur avendo dimostrato assai più di loro negli spezzoni concessi..
Ormai la Lazio di Lotito rappresenta nel calcio quello che l'Italia è nel lavoro: un nulla pianificato da cui un giovane di talento può solo scappare, prima che sia troppo tardi.