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Baruch mi ha privatamente segnalato due ottime riflessioni. Questa di Jack O'Malley sul Foglio
http://www.ilfoglio.it/sport/2016/04/15/liverpool-klopp-ha-ricordato-a-tutti-che-il-calcio-non-strano-inglese___1-v-140821-rubriche_c437.htm
e il Condò di oggi sulla Gazzetta.

Io per Condò ho un debole e mi sono ritrovato più nel suo racconto, ma c'è una frase dell'altro che probabilmente vale un topic, poi decideremo (in base al successo dello spin-off) se scorporare la discussione. Per il momento ve la propongo qui: "Per ogni squadra di calcio che si rispetti c’è un momento nella propria storia in cui è diventata se stessa". Ci ho trovato un po' di Borges, non so se avete letto El Aleph. Se no, fatelo; se sì, il racconto in questione è Biografia di Taddeo Isidoro Cruz.
Ad ogni modo, tornando allo sport, mi sono messo a pensare a qual è partita in cui la Lazio è stata davvero la Lazio. E allora mi sono trovato col problema di stabilire che cosa rappresenta in assoluto la nostra squadra. Ma poi anche la Roma, la Juve, il Milan, l'Inter, eccetera. Insomma può essere un gioco divertente.
Per quanto riguarda noi e loro, credo che alla fine la mia scelta sia Lazio-Vicenza e Roma-Liverpool. Perché il nostro è un dna sofferente, e me ne resi definitivamente conto alla festa scudetto del 2000. L'amichevole col Bologna, dico. Chi c'era ricorderà nitidamente il silenzio smarrito che per lunghi tratti si respirava nello stadio, e sì che era esaurito in ogni ordine di posti, con tanti abbonati che rimasero fuori. Fu Lombardo in parrucca bionda a scuoterci, se non sbaglio suonando una trombetta. Era lo smarrimento di chi non è abituato a gestire emotivamente la vittoria, come se questa non fosse un approdo realistico. Lazialità come resistenza, dunque, più che come conquista. Che nel quotidiano mi pare rispecchi fedelmente la nostra normale condizione. Loro invece nascono a tavolino per vincere e in 89 anni ci sono riusciti pochissimo, pur essendoci andati vicino diverse volte. Una smania di grandiosità costantemente frustrata, anche grazie al sadismo del Dio del Calcio. E in questo senso la finale di Coppa Campioni persa ai rigori sotto la propria curva mi pare una sintesi perfetta.
Però magari questa è solo la mia percezione. Sono molto curioso di confrontarmi.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 16/04/2016 11:03]