00 21/02/2016 23:34
MARCHETTI 6.5-Schiodandosi dalla linea di porta, restringe la visuale di tiro al pur affannato e impreciso D. Ciofani e anticipa agevolmente Tonev: interventi normali per un portiere, ma che coi suoi abituali standard sarebbero costati altrettanti gol. Giusto rendergli merito, pur fra imprecisioni e approssimazioni, di aver fatto il suo.
KONKO 7-Mezzo punto in più per un salvataggio con mossa dello scorpione, simile a quella di Soviero ai tempi del Genoa. Per il resto puntuale e un tantino accademico, quando serviva la spada assai più del fioretto.
BIŠEVAC 5-Sembra sicuro e tranquillo, ma a conti fatti tutti i buchi più clamorosi si aprono dalla sua parte. L’ultimo Mauricio, udite udite, era apparso più affidabile.
HOEDT 7-Contro un attacco che, insieme al Carpi e ai suoi compagni di squadra, completa l’anti-podio del torneo: ma non sbaglia nulla, e addirittura con autorevolezza. Chissà a che punto sarebbe se non si fosse perso troppo tempo con la riesumazione di Gentiletti. Avanti così.
LULIĆ 5.5-Purtroppo per lui, coi piedi bisogna anche calciare oltre che correre. Peccato, perché nel ruolo si sta esprimendo a livelli impensabili.
CATALDI 5.5-Non si può pretendere che si carichi la squadra sulle spalle, ma sparisce proprio quando i compagni danno qualche segno di vita in avanti. Imparerà a gestirsi meglio, intanto la partita la gioca sempre, a differenza di altri.
BIGLIA 5-Leader sul piano tecnico ma non su quello caratteriale, subisce la partita anziché tentare di influire sul suo andamento. Un passacarte, sia pure di lusso.
PAROLO 5.5-Oggi soprattutto limiti di tenuta ma la prestazione, a differenza di quanto accaduto durante la stagione, c’è. Poi il fatto che debba giocare sempre e comunque è allegato al dossier per il cambio di panchina.
CANDREVA 1-Un ex giocatore della Lazio, nella testa e nei piedi. Fuori squadra finché non torna con un compratore.
ĐORĐEVIĆ 1-Con lui non si gioca dieci contro undici, si gioca dieci contro dodici. Provarlo altrove, col ruolo di centravanti non ha punti di contatto.
MAURI 5-Forse schierato dalla parte sbagliata, e per far giocare Candreva non ne valeva la pena. Non entra negli ingranaggi, peraltro terribilmente farraginosi.
KEITA 5-Un mezzo tuffo in area e la solita macchina del fumo. Giocatore di rara inutilità.
KLOSE 5-Stavolta l’imitazione di Altafini non gli riesce. Assistenza da parte degli altri sotto lo zero, va detto.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6-Contempla il tiro in porta, e solo per questo sembra che giochi in un’altra squadra. L’unico a creare autentici pericoli.

PIOLI 1-Zero tiri nello specchio contro la peggiore difesa d’Europa per media gol subiti, eppure siede ancora in panchina. Inutile aggiungere altro.