00 12/01/2016 10:38
Ah ma su questo sono stradaccordo. Gascoigne è roba nostra, che lo abbiamo vissuto, ed è roba del suo tempo. Andrebbe cristallizato lì, e basta.
Non è stato Chinaglia, ma in un certo senso ci può stare il paragone. Nel senso che io di Chinaglia mi ricordo solo una presidenza fallimentare, un eloquio ciancicato e un barcamenarsi per campare che alla fine è sconfinato anche nel penale. E mettendoci in mezzo pure la Lazio. Quindi pure io, a un certo punto, ogni volta che leggevo "Chinaglia" pensavo "che palle". Però credo di capire chi non è mai riuscito a giudicarlo, di chi ha sempre messo davanti a tutto il ricordo emotivo. Per me è lo stesso con Gazza.
La verità, brutale, è che entrambi sono morti molto prima che il loro cuore smettesse di battere. Di nuovo, con tutto il rispetto per i congiunti e per gli amici stretti, come immagine pubblica la morte biologica ha fatto un favore a Chinaglia. Così come la farà a Gascoigne, e forse non solo come immagine pubblica. Perché Gascoigne a barcamenarsi non ci ha manco provato, lui sta sistematicamente tentando di uccidersi. Io lo ammiro per come, nella sua vita, ha sempre rischiato tutto se stesso: sempre sul filo e senza una rete sotto.