Mark Lenders (ML), 09/05/2016 13.39:
Avete ragione voi, faccio ammenda. Sulla classifica del girone d'andata. Quanto alla "montagna che partorisce il solito topolino", vi ricordo ancora una volta che per un topolino del genere noi l'anno scorso andammo in cinquemila a Formello alle quattro di notte. I festeggiamenti per la Roma che finisce di nuovo sul podio li lascio a voi laziali riprogrammati e ovviamente ai romanisti.
Credo che su questo tuo concetto, ripetuto in più di una circostanza, incida un comprensibile timore: che il laziale medio valuti diversamente i due terzi posti non per la percezione unilaterale, che in un tifoso ci può anche stare, ma per una subalternità così profondamente introiettata da non esserne più neppure consapevoli.
Del tipo: loro sono una grande, quindi fin troppo se non arrivano primi; noi siamo una medio-piccola, quindi un piazzamento sul podio costituisce un miracolo.
Per quanto mi riguarda festeggio entrambi i terzi posti, sia pure con modalità diverse.
Con gioia il nostro, sia pure di una gioia frammista al rammarico per il piazzamento superiore sfumato, per il furto subito al riguardo e, soprattutto, per il derby decisivo affrontato senza l'unico obiettivo accettabile, vale a dire quello di vederli morti.
Con colonna sonora di pernacchie e rutti il loro, perché una distinzione di stile va comunque mantenuta.
Ma, e parlo sempre per me, il motivo è tutt'altro da quello cui accennavo.
E riguarda un aspetto che nel tuo argomentare, ma forse è solo una mia impressione, non viene sempre sottolineato a dovere: che i due club praticano sport diversi.
Al di là dei fattacci nostri, scontiamo il rispetto di un ferreo rigore in materia di ingaggi, che restringe in maniera decisiva il range degli acquisti abbordabili; veniamo regolarmente penalizzati a livello arbitrale, al punto che sarebbe più opportuno parlare non di torti quanto di applicazione sistematica di un Regolamento ad hoc; dobbiamo combattere contro tanti veleni, compresi quelli inoculati da una persecuzione mediatica non meno puntuale.
In simili condizioni, e al di là dello scempio che ne abbiamo fatto, la conquista di un terzo posto è un grande risultato meritevole di convinti festeggiamenti.
Dellà arruolano rinforzi con le formule più creative, quando non se li vedono proprio regalare; possono praticare una sorta di thai-boxe col pallone senza il minimo intralcio; incontrano avversari compiacenti in serie; il tutto fra due ali di ultrà prestati al giornalismo sportivo.
Potendo costruire l'organico al di fuori di qualsiasi logica contabile e procedere su un terreno spianato, se non su un tapis roulant, il Carpi oggi festeggerebbe il suo primo scudetto.
Loro, invece, non ci sono neppure andati vicini: il che rende il loro terzo posto un traguardo, ma per noi.
Perché fa venir meno la qualificazione diretta alla CL, un pilastro nello schema Ponzi ("lo schema degli stronzi", aggiungerebbe il maresciallo Giraldi) che sostituisce la loro contabilità.
Perché, proprio in qualità di topolino rispetto non solo alla loro prosopopea ma alle premesse di cui sopra, continua la tragedia - o, per meglio dire, la farsa - di una squadretta ridicola.
Quindi il metro di giudizio che mi porta a valutare così diversamente i due terzi posti non dipende da una differenza di caratura percepita fra i club, ma da un'oggettiva differenza di condizioni operative.
Drenai71, 09/05/2016 17.16:
si ma se ti vai a rivedere quelle partite che ho elencato (e non solo) vedrai che non è che ci mangiamo i gol per pippaggine delle punte (tipo come ha fra le righe detto lo stesso inzaghi a proposito di avere djordjevic al posto di klose in samp-lazio), proprio non creiamo nulla.
guarda lazio-carpi che penso sia il punto piu basso mai toccato di sterilità offensiva nel gioco del calcio, e confrontala con la partita di ieri, nella quale per inciso il carpi si giocava la vita e noi eravamo in vacanza. e nonostante ciò abbiamo fatto 3 gol, mancati di poco altri 2 piu un rigore negato.
hai fatto caso che con inzaghi i centrocampisti sono tornati a segnare e avere occasioni da gol? che poi io non do tutte le colpe a pioli eh! ci metto pure i calciatori nel calderone! solo che non posso pensare che se la lazio per mesi non tira praticamente in porta è solo colpa del centravanti.
Secondo me la verità sta nel mezzo.
Che tutto ruoti attorno al centrocampo è indubbio: basta osservare che, adeguatamente coperti dal suddetto reparto, persino i facchini e gli addetti alle pulizie arruolati come centrali difensivi finiscono per andare a messa con gli altri.
Diverso il discorso sulla fase offensiva, che soprattutto negli schemi di Pioli non può prescindere dai movimenti del centroboa nel creare spazi.
E se in quel ruolo ti trovi i soliti noti, non solo non tiri in porta ma non riesci neanche a costruire alcunché.
P.S. Una domanda, che forse andrebbe spostata in un topic a parte: ma secondo voi le differenze rispetto alla gestione del parmense sono merito di Inzaghino? O si tratta, almeno in parte, di un'autogestione?
Coi profili umani che ci ritroviamo in rosa, certi dubbi sono inevitabili.
[Modificato da Er Matador 09/05/2016 18:50]