cuchillo76, 09/04/2015 20:37:
Io a una possibile "corsa scudetto" ci potrei credere solo a 3 condizioni.
1) Si tengano veramente tutti i giocatori più forti e per "tutti i giocatori più forti" in questo momento intendo l'asse De Vrij, Biglia, Felipe Anderson. Se proprio va fatto un sacrificio, metto sul piatto Candreva e, se ancora hanno un discreto mercato (ma non credo), Radu e Onazi. Privarsi di uno di quei 3 significa abdicare a qualsiasi possibilità di fare il vero botto.
2) Non si cominci proprio la CL, ma manco la passerella del preliminare.
3) La Juve arrivi alla fine di questa stagione talmente sazia da considerare il prossimo campionato né più né meno di un Trofeo Birra Moretti. Ah, e in tutto questo bisogna sperare nelle rifondazioni fallimentari di Inter e Milan. E anche, parzialmente, di Napoli e roma. Comunque, ogni discorso è rimandato ad agosto, ovviamente. Non appena leggeremo gli "elenchi".
1) Concordo pienamente
2) Secondo me la vera incognita consiste nel passaggio dal campionato senza Coppe al doppio impegno: riferendomi sia al tempo concesso a Pioli per preparare le partite, sia alla tenuta atletica con un gioco molto dispendioso.
Scusandomi col Mister per l'accostamento, l'esperienza di Garcia dimostra quanto un simile cambiamento di scenario possa sottrarre un punto di forza fondamentale.
Ma la crescita passa per una presenza costante in Europa: e, a quel punto, tanto vale ricavarne il massimo introito.
Che fra l'altro prescinde, perlomeno nel suo ordine di grandezza, dai risultati nel girone.
Fondamentale, invece, arrivarvi senza sliding doors agostane: e qui emerge il primo motivo che rende il secondo posto preferibile a un pur sempre gradito trofeo
3) Su Inter e Milan si può contare, mancando al momento le capacità economiche e operative per una rifondazione così dal basso.
Nel caso dei nerazzurri, poi, anche gli acquisti di Messi e CR7 finirebbero per naufragare nel ridicolo di una società-casino, tornata in questo senso ai livelli del pre-Calciopoli: e senza organizzazione interna, come dimostrano gli sprechi morattiani, il valore tecnico dei singoli rimane sulla carta.
Aggiungiamoci la patologica incapacità di programmare in funzione di un canovaccio tattico definito - solo un circo può pensare di passare dal gioco di Mazzarri a quello di Mancini con qualche ritocco - e su questo fronte siamo tranquilli.
Il Napoli Soccer è stato cannoneggiato dalla sbandierata consequenzialità fra mancata CL e "libero tutti" a livello di organico.
Ai più forti, stanchi di perdere tempo in una squadra eternamente fallimentare a certi livelli e in un ambiente non proprio limpido, è balenata l'occasione di liberarsi di entrambi con un risultato negativo: che il piglio da dopolavoristi nella decisiva gara dell'Olimpico conferma come obiettivo dichiarato del gruppo.
Si ripartirà senza i migliori, dalle cui cessioni sarà oltretutto difficile ricavare il massimo: perché sono loro a volersene andare, e perché anche i fessi che investono cifre folli su Cavani per poi schierarlo terzino hanno un limite.
Difficile, quindi, che i ragazzi del Dela mantengano la stessa, e già incompleta, competitività.
Il problema viene dall'altro sodalizio partenopeo, e qui arriviamo all'altro motivo per cui il secondo posto va inteso come obiettivo vitale in assoluto.
Non si tratta solo di conquistarlo, ma anche di toglierlo a loro: facendo così saltare un segmento decisivo dello schema Ponzi che tiene in piedi il loro bluff e la loro presenza sul mercato, a dispetto di una situazione tecnicamente fallimentare.
Insieme alla mancata costruzione dello stadio e al progressivo disimpegno di Unicredit, perdere la sicurezza della CL a giugno è lo snodo decisivo per far saltare i loro piani e, forse, loro stessi.
Anche un approdo nella massima competizione via preliminare, ma con preparazione rovinata e tre mesi nel limbo di un mercato totalmente sub iudice, rappresenterebbe già un colpo durissimo, se non decisivo, per i loro progetti bancarottieri.
Se poi dovessero uscire contro il Bayer Leverkusen di turno, si arriverebbe al delitto perfetto: anche rispetto a un'esclusione diretta, per la quale servirebbero inseguitrici meno farlocche.
Potendo contare almeno su una collocazione definita in Europa, disporrebbero se non altro di un minimo di tempo e di margine operativo per gestire l'inevitabile ridimensionamento con cessioni a prezzi gonfiati.
Laddove, se il contributo CL saltasse ad agosto inoltrato, si ritroverebbero a vendere sotto schiaffo con introiti sensibllmente inferiori.
L'isterismo - cfr. Florenzi ieri - e il soccorso (giallo)rosso a livello arbitrale testimoniano di una situazione per loro disperata su questo versante.
Relegarli ad un "o xxxx (in CL) o morte" in pieno Ferragosto significa affossare il loro quadro tecnico nella prossima stagione, eliminando dal vertice un avversario pericolosissimo fuori dal campo e allentando la pressione determinata dai loro miraggi di classifica.
Finire davanti a loro quest'anno significa molto probabilmente finire davanti a loro nei prossimi anni: per ottenere gli stessi risultati con una Coppa Italia, servirebbe un altro 26 maggio.
E in questa stagione Mario Gómez era di parere contrario
[Modificato da Er Matador 13/04/2015 06:18]