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BERISHA 6,5 - Una bella parata, un paio di uscite importanti, solo un paio di incertezze.
KONKO 6,5 - Primo tempo sontuoso, per me da migliore in campo assoluto. Poi accusa la stanchezza e il cambio di fascia, ma complessivamente riesce a tenere fino alla sostituzione.
MAURICIO 7 - Due anticipi fondamentali su ripartenze di Menez. Ragazzi, a me è piaciuto molto. Speriamo che non si sia fatto nulla di grave.
CANA 5 - Dispiace mettere un'insufficienza, al di là delle rudezze stava anche giocando bene. Però hai 30 anni, sei capitano di una nazionale e devi sapere che se sei ammonito e hai una certa fama, e giochi in casa del Milan e ti hanno appena dato un rigore certi interventi non devi neanche pensarli. Forse non era neanche fallo, di sicuro non era ammonizione (la seconda), ma non devi offrire pretesti, cazzo!
RADU 6,5 - Ci mette qualche minuto prima di prendere le misure a Cerci, poi lo annulla. E gioca bene anche per tutto il secondo tempo da difensore centrale.
ONAZI 6,5 - Il voto più difficile. Benissimo l'atteggiamento, il cuore, i palloni recuperati... ma non si possono sbagliare certe giocate nei momenti decisivi di una partita decisiva. Alla fine il mezzo punto in più glielo ammollo perché - come dice giustamente Baruch - tatticamente è stato una delle chiavi di volta.
BIGLIA 7,5 - Di nuovo il miglior Biglia dopo qualche partita leggermente sottotono. Signore del centrocampo, sbaglia forse solo un'apertura per Keita all'esito di un contropiede (gliela dà troppo tardi). Per il resto perfetto. Il rigore perfetto. E' sbocciato un grande giocatore.
PAROLO 7 - Mi ha commosso. Ci ha messo veramente i coglioni, che è una cosa diversa dall'essere generosi (quello lo è sempre). Dopo stasera sono molto disponibile a riconsiderare tutto il suo fascicolo  
CATALDI 6,5 - Non aveva affatto demeritato. Consideriamo che ha 20 anni e che giocava per la prima volta a San Siro. Se per tutto il primo tempo abbiamo sempre comandato il gioco è soprattutto perché a centrocampo i piedi suoi e di Biglia ce lo hanno consentito. Come ho sempre pensato, togliere uno tra Lulic e Parolo e mettere lui fa tutta la differenza del mondo, se vuoi giocare non solo sulle ripartenze.
KEITA 6 - Nel primo tempo molto male, soprattutto per l'atteggiamento. Prova a fregare Rocchi (che si infastidisce alquanto) e non butta il cuore oltre l'ostacolo: con un 20% in più di cattiveria Abbiati l'avrebbe anticipato e sarebbe entrato in porta con tutta la palla. Credo che Pioli se lo sia inculato per bene all'intervallo, perché nella ripresa ha lottato come tutti i suoi compagni. E' stato colpevolmente ignorato in un paio di contropiedi, e però alla fine la giocata di qualità l'aveva imbroccata. Io mi aspetto molto molto di più da lui, e non nascondo che a un certo punto ero molto arrabbiato e deluso. La grinta con cui ha finito la partita deve diventare una costante, non l'eccezione.
KLOSE 7 - Sbaglia un gol da fucilazione e prima ancora liscia di testa un cioccolatino di Konko (a Miro, quando ce lo fai un gol de capoccia? non era la tua specialità?). Però poi che tigna, che intelligenza calcistica, che personalità e addirittura che freschezza! E' strana, la sua terza età agonistica: certe volte sembra un cadavere, poi quando lo dai per morto resuscita improvvisamente. Forse per capire meglio bisognerebbe fargli giocare un po' di partite di fila.

NOVARETTI 7,5 - Un altro che mi ha commosso. Per la partita che ha giocato (unica sbavatura: un controllo al limite dell'area che non c'entrava un cazzo) e per l'intervista postpartita, in cui all'inizio faceva addirittura fatica a sorridere. Sembra davvero un bravo ragazzo... Il suo problema è che è molto lento, ma quando ha accanto uno rapido fa delle figure molto migliori a quelle a cui ci aveva abituato.
BASTA 6,5 - Al terzo tentativo finalmente azzecca una bella partita contro il Milan. Una sicurezza, blinda la fascia destra con grande personalità.
PEREIRINHA sv - Pensavo che gli avesse fischiato controfallo, quando ci ha messo mezzora a rimettere. Non vi dico gli insulti. E invece alla fine neanche lui ha fatto danni.

PIOLI 8 - Dicevo altrove che ci ho messo un bel po' ad amare la sua Lazio, che è organizzata e divertente ma che per un bel po' di tempo ha avuto anche grossi difetti. Quello principale, da un punto di vista emotivo, è che fino a stasera non era ancora riuscita a darmi una gioia vera. Aveva perso o quasi perso tutte le partite cruciali: la prima di campionato e poi altre due delle prime quattro, minando pesantemente l'entusiasmo per la nuova stagione; lo snodo di Empoli, vero esame di maturità dopo un bel filotto; non quella con la Juve, dove ha fatto il dovere suo ( ) ma in parte quelle contro Inter e Roma, dominate per un tempo e poi quasi buttate nel cesso; quella col Napoli, pur con enormi attenuanti. Il 3-1 di campionato al Milan mi aveva esaltato il giusto, perché alla fine si è trattato di una vittoria in casa contro la nona in classifica e perché ho sempre pensato che la vera partita importante fosse quella di stasera. Avendo vinto sabato - ora lo posso dire - ero praticamente sicuro che avremmo perso in Coppa Italia. Avrei gestito il turnover in maniera differente, anche se poi (complici le ammonizioni di Radu e Biglia, grazie Mazzoleni!) oggi è andata in campo una formazione più che degna. Il fatto di aver ribaltato un destino, di aver resistito nonostante l'uomo in meno e di aver vendicato quella brutta notte di 12 anni fa mi ha fatto scoccare la scintilla. Da stasera posso dire di amare fino in fondo questa squadra e anche il suo allenatore. Si sono finalmente creati un vero bonus, un credito conquistato sul campo e non concesso a buffo, per il semplice fatto che "si deve essere ottimisti". E sarà che dopo il fischio finale avevo gli occhi a forma di cuore, ma contrariamente al solito (l'ho sempre trovato troppo freddo, quasi smorto) stasera mi ha conquistato anche con le dichiarazioni del dopopartita: "voglio bene ai miei giocatori", ha detto. Gli hanno chiesto del mercato e lui - oltre a dire che Perea non gli dispiace affatto e che Keita lo vede più punta che esterno - ha sottolineato che la priorità ce l'hanno questi giocatori "che stanno dando moltissimo". E' esattamente quello che volevo sentire, il concetto che esprimevo nel topic sul sostituto di Djordjevic: attenzione a non rompere il giocattolo raccattando mezze figure che verrebbero viste come un'offesa a chi si sta facendo il culo da agosto. Questo gruppo merita rispetto e deve essere responsabilizzato, devono tirare fuori l'orgoglio per essere più forti degli infortuni e non essere salvati da qualcuno che piomba a Formello il 31 gennaio. Chiunque arriverà si metta in fila. In fondo alla fila, perché davanti ci sono dei giocatori che non solo stasera, ma soprattutto stasera, si sono meritati di indossare la maglia della Lazio.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 28/01/2015 00:36]