00 23/11/2014 09:22
Re:
Er Matador, 23/11/2014 03:06:

Le sensazioni d'insieme su Pioli dipendono da fattori marcatamente soggettivi, non ultimo il fatto che la valutazione su un singolo elemento finisca per fare aggio sul resto.
Per me, ad esempio, il nuovo allenatore è quello che mi ha restituito la voglia di aspettare e seguire le partite, che con Reja erano diventate una sorta di dialisi con cadenza settimanale anziché a giorni alterni.
E tanto basta a farmi complessivamente sorridere quando penso che sulla nostra panchina c'è lui e non un altro.



Forse volevi dire "tanto basta a farmi complessivamente sorridere quando penso che sulla nostra panchina c'è lui e non Reja"...
Io penso che molti altri allenatori avrebbero portato una ventata di novità dopo Reja. Pioli era solo una delle opzioni possibili, non credo la migliore.

Er Matador, 23/11/2014 03:06:


1) la flessione sul piano fisico è evidente, come il nesso causa-effetto con un gioco più dispendioso che finalizzato: ma è colpa della condizione atletica se Đorđević sbaglia il gol che avrebbe indirizzato la partita di Empoli?
Se la squadra si accontenta del pari a Verona, quando sarebbe bastato seguire FA nelle due volate che ha in canna per creare pericoli contro un avversario indecente?
A me, ferma restando la validità dei vari rilievi, sembra innanzitutto una questione di testa, di desuetudine alla lotta sulla medio-lunga distanza per un obiettivo. Tipiche di chi si è abituato a vivacchiare, impreziosendo con qualche prodezza isolata una partita personale.
Più che singoli migliori, serve gente non imbrattata dal fango della palude rejana.



Ma che davvero su Empoli ci stiamo attaccando a un colpo di testa sbagliato? Ci sono 90 minuti di superiorità complessiva di una neopromossa, analizziamo quelli. Utilizzando questo criterio ti potrei anche dire che se ieri fosse entrato il tiro a giro di Candreva sullo 0-0 avremmo visto un'altra partita. Probabile. Ma basta per chiudere gli occhi su tutto quello che è venuto dopo? E non sono d'accordo nemmeno su Verona, una partita che a suo modo mi era piaciuta perché a differenza di tante altre volte non avevamo concesso nulla. Stavamo giocando, una volta tanto, da grande squadra, finché quell'idiota di Cavanda ce l'ha impiccata.
Io rifiuto categoricamente l'alibi del problema mentale. Cioè: potrà pure essere una concausa, sicuramente anni di mediocrità hanno incrostato l'attitudine a vivacchiare nei gruppi di giocatori che via via si sono succeduti, ma non è una cosa che spazzi via con dei discorsi. Si tratta banalmente di alzare il livello tecnico della squadra, che metterà da parte la mentalità mediocre solo quando inizierà a sentirsi meno mediocre tecnicamente.

Er Matador, 23/11/2014 03:06:


2) Sempre a proposito delle gare giocate in apnea: dipende solo da quello se la squadra si è spalmata in ottanta metri?
A me sembra piuttosto che la Lazio abbia un gioco - e non negli ultimi metri - solo quando corre a duecento all'ora, mentre perde qualsiasi punto di riferimento a velocità inferiore.
Segno non di un progetto tattico sbagliato, ma di un deficit di flessibilità. Il paragone col boemo, in questo senso, spiega tutto



Il boemo è il maestro dei progetti tattici sbagliati. Costruire una squadra basandosi sul presupposto che ogni volta debba andare a duecento all'ora è demenziale. Le stagioni sono lunghe e faticose, gli avversari sono uno diverso dall'altro, alcuni inferiori a te e altri superiori. Affrontarli senza distizioni di sorta premendo sempre l'acceleratore a tavoletta significa avere un deficit mentale, altro che di flessibilità...

Er Matador, 23/11/2014 03:06:


3) Leggendo ML, Keita passa per un capro espiatorio.
A parte l'atteggiamento del ragazzo, che vale da solo qualche settimana di panchina, siamo sicuri di non aver preso un altro abbaglio?
Il primo Zárate aveva perlomeno documentato un talento che, non fosse confinato a una dimensione puramente teorica da difetti troppo gravi, lo collocherebbe ai vertici del calcio mondiale.
Il bimbominkia del Barça, finora, non è andato molto oltre qualche funambolismo e quasi sempre a distanza di sicurezza dalla porta, mostrando limiti tattici difficilmente emendabili.
La sua esclusione, anche in questa Lazio, non mi fa gridare allo scandalo



Allora, che Keita stia involvendo è sotto gli occhi di tutti, non sarò certo io a negarlo. Che le sue esclusioni potrebbero essere dovute a uno scarso impegno in allenamento l'ho ipotizzato io stesso dicendo che se così fosse Pioli avrebbe tutte le ragioni del mondo. Ciò premesso, faccio una considerazione e una domanda.
Considerazione: bisogna vedere quali sono le alternative. Se ho Beppe Signori, il caro Keita può anche passare il resto della stagione a lucidargli gli scarpini. Ma se mi devo riattaccare per l'ennesima volta a Mauri, o se mi devo consegnare a quel mezzo giocatore di Felipe Anderson (a proposito di funambolismi...) io vado avanti con Keita, magari cercando di creargli un contesto tattico meno sfavorevole. Perché tatticamente ieri sera il ragazzo è stato mandato al massacro, e questo è molto grave. Se non è in grado di fare le due fasi si passi a un 4-4-2 in cui lui fa la seconda punta, Candreva e Lulic gli esterni di metà campo e magari finalmente aggiungiamo uno stracazzo di mediano accanto a quel povero cristo di Biglia, che dici?
Domanda: perché parlando della pessima prestazione di Basta dici che è "un esempio di come non si recupera un giocatore dopo un infortunio", mentre parlando della pessima prestazione di Keita dici che è "un miscuglio di presunzione, ruggine e svogliatezza"? Non venivano entrambi da un lungo infortunio? Che è, uno ha diritto all'alibi e l'altro no?
[Modificato da Mark Lenders (ML) 23/11/2014 09:27]