00 11/10/2014 13:04
Vado più o meno a memoria:

2011: - 40
2012: - 20
2013: +25
2014: - 25

Sono i soldi spesi dalla asmerda nelle sessioni estive di calciomercato da quando ci sono gli americani.
Sabatini è stato bravissimo con le plusvalenze (ciò che dovrebbe fare anche la Lazio, invece di andare sui trentenni come Parolo), ma c'è stato comunque un investimento iniziale di 60 milioni, mica bruscolini. E se poi si è reso necessario un aumento di capitale da 100 significa che quegli investimenti non erano affatto consentiti dal fatturato.
Io non credo si tratti di assegni cabriolet, dopo tre anni qualcuno si sarebbe lamentato. Penso invece che tra laziali ottimisti e romanisti pessimisti in tanti hanno sfottuto gli "american straccions", e però adesso tocca ammettere che questi sono gli unici che investono sul serio nel panorama del calcio italiano. Gli unici che non si limitano a gestire l'ordinaria amministrazione con la diligenza del buon padre di famiglia. Non si può essere d'accordo o non d'accordo su questo, è un dato di fatto. La squadra attuale che va a Manchester e fa match pari col City degli sceicchi non è nata solo grazie alle intuizioni di Sabatini (molte delle quali, soprattutto nei primi due anni, sono state completamente sbagliate) ma anche grazie a investimenti abbastanza grossi. Perciò quando si dice "non possiamo pretendere da Lotito quello che in Italia non fa nessuno" alla fine della frase bisogna piazzarci un bell'asterisco e a piè pagina aggiungere "a parte la roma". Non è importante se a cacciare il grano sia Pallotta, oppure Unicredit, oppure la P2: l'importante è che il grano viene cacciato, chi paga di tasca propria i calciatori c'è eccome. Altro che storie. Non prendiamoci per il culo per favore.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 11/10/2014 13:21]